Cittadini tranesi, ci rivolgiamo a Voi per farvi comprendere, se ce ne fosse ancora bisogno, lo spessore politico delle persone a cui avete affidato il compito di amministrare la città di Trani,.
Avrete appreso che il sindaco ha nominato una nuova giunta, nomina che noi ipotizziamo essere stata architettata al solo fine di avere i numeri per riuscire a concludere la legislatura, messa in pericolo nel corso del penultimo consiglio comunale dal dissenso di alcuni consiglieri di maggioranza per l’approvazione del bilancio. Alcuni di questi, insieme a due "consiglieri di opposizione", Corrado e Carlo Laurora, hanno infine consentito a Bottaro di avere i numeri per salvare l'amministrazione. Dopo qualche giorno, alcuni dei protagonisti del salvataggio hanno ricevuto incarichi dallo stesso Bottaro. Si può pensare ad una coincidenza?
Ma certamente è una coincidenza, la nomina ad amministratore delegato di Amet dell'avv. Marcello Danisi, che da quanto riportano gli organi di informazione, risulta essere stato curatore fallimentare del Bari Calcio dopo l’addio di Paparesta e prima dell’arrivo di Giancaspro e che, sempre come riportato dai media, pare abbia accompagnato il Sindaco di Trani Amedeo Bottaro dall’imprenditore Giancaspro, affinché quest’ultimo intervenisse finanziariamente in favore del Trani Calcio.
Sicuramente tocca alla Magistratura appurare i fatti ed attribuire le responsabilità, e noi ci auguriamo sinceramente che il Sindaco Bottaro, alla fine, risulti estraneo a tutta questa terribile vicenda, soprattutto per i cittadini tranesi che non meritano questo, riuscendo a dimostrare di non aver favorito Giancaspro nell’affidamento di appalti di opere e/o servizi in seno al Comune di Trani.
- la politica attuata dall'amministrazione comunale in questi 4 anni,
- le recenti vicissitudini della maggioranza di governo cittadino,
- le pesanti accuse e affermazioni degli inquirenti, che nel chiamare l’indagine “Chiavi della Città”, hanno chiarito che il nome dell’indagine è scaturito dalle promesse dell’amministrazione al gruppo Giancaspro, aggiungendo che “dare le chiavi di una città ad un gruppo criminale significa svendere la propria funzione pubblica”.
Alla luce di tali considerazioni ci attendevano dal Sindaco, in perfetta autonomia, che cogliesse la necessità di difendersi lasciando la sua carica.
La morale di questa, come purtroppo di tante altre storie simili, per i cittadini è quella di riflettere sulla importanza del voto, quando affidano l’amministrazione della cosa pubblica a politici appartenenti a partiti che sempre di più annoverano al proprio interno indagati e condannati (vedi anche le ultime vicende della regione Marche con amministratori PD indagati , delle indagini sulla Eurodeputata Comi di Forza Italia, sul sindaco di Milano Sala del PD per le vicende al tempo dell’EXPO, Il governatore della Lombardia Fontana di FI, Il sindaco di Legnano con i sottosegretari Siri ed il Viceministro ai Trasporti Rixi della Lega) che anziché espellerli, così come fa il Movimento 5 Stelle, si professano garantisti solo per il timore di perdere consensi. Anzi, secondo le recenti analisi fatti da alcuni quotidiani nazionali, le liste dei candidati di diversi partiti per le imminenti elezioni europee contengono, al loro interno, almeno 22 soggetti tra imputati, indagati o prescritti. Per chi ancora non lo avesse ben presente la corruzione, il peculato e tutti i reati commessi dai funzionari pubblici e dai politici hanno un costo per chi, come noi, paga regolarmente le tasse e che deve subire i costi della corruzione e di tutti questi reati come aumento della spesa, di mancato sviluppo e di carenza di servizi a vantaggio di pochi e disonesti approfittatori.
I portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia
Vito Branà