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MoVimento 5 Stelle Trani

In attesa che il socio unico, cioè il Sindaco in rappresentanza dei cittadini tranesi, approvi il bilancio 2015, su AMET ci sono solo buio e silenzio.
Ricordiamolo: più di un anno fa questa Amministrazione ha ottenuto la maggioranza dei voti promettendo ai tranesi trasparenza.
Noi affermiamo senza tema di smentita che la trasparenza non c'è mai stata.

A partire dalla scelta del nuovo Amministratore Delegato, definita dal Sindaco come nomina tecnica e non politica, finora incapace di rivolgere una sola parola alla Città per spiegare quali siano i suoi intendimenti in merito alle quattro aree operative di AMET: energia, trasporti, parcheggi e darsena.
Davvero non ha nulla da dichiarare?
Davvero non ha un'idea sul futuro della nostra partecipata?
Davvero i suoi datori di lavoro, cioè i tranesi, non meritano una sua analisi della situazione con relative soluzioni?
Invitiamo allora il Presidente di AMET, Dott. Pappolla, a riferire alla cittadinanza quanto sta accadendo all'interno dell'azienda e quali scenari futuri ci attendono.
Intanto ringraziamo il Sindaco per aver individuato nel Dott. Danisi un altro campione.
Della tecnica, s'intende.
Così tanto tecnico che ha subito caricato sui tranesi un altro costo "ad personam": un consulente legale al suo servizio a 1.150 euro mensili.
Ma per fare che?

E ancora: è stata bandita una gara per la ricerca di un'azienda che si occupi della redazione del Piano Industriale 2016-2021 finalizzato al conseguimento degli obiettivi definiti dal Socio Unico nel Piano di Razionalizzazione approvato dalla Giunta il 31 dicembre 2015.
In merito a tale operazione dobbiamo rilevare alcuni macroscopici errori, riassumibili in tre punti.
Punto 1: l'importo a base d'asta di 39.000 euro più iva appare incredibilmente spropositato rispetto a quanto previsto dal precedente Consiglio di Amministrazione che, dopo aver bandito una gara a 18.000 euro, l'aveva revocata perchè si era accorto di poter accedere al medesimo servizio utilizzando la Confservizi Puglia ad un prezzo persino più basso (16.500 euro).
Punto 2: un Piano Industriale che si basa sull'attuale Piano di Razionalizzazione va chiaramente verso la dismissione di trasporti, parcheggi e darsena. Addirittura si motiva tale intenzione scrivendo nel Piano che "si è verificata una distrazione dal core business di AMET... Difatti il servizio dei trasporti, quello dei parcheggi e quello della Darsena evidenziano un risultato discendente". Affermazione che non trova però riscontro nei numeri: ogni singolo settore non riporta perdite e, se anche così fosse, ci sarebbero da adottare numerose misure di rilancio che questa Amministrazione, come le passate, non ha adottato. Basti pensare che definiscono i parcheggi come una start-up ma gli assegnano risultati discendenti: se sono una start-up come diavolo fanno a registrare risultati in calo?
Punto 3: il medesimo Piano di Razionalizzazione delle partecipate, che addirittura ora costituirà base di lavoro per il Piano Industriale di AMET, è stato approvato solo dalla Giunta! Perchè non è stato portato in Consiglio Comunale per essere discusso, confrontato, integrato e quindi approvato? Come al solito l'Amministrazione si contraddice dichiarando a pagina 2 che "il documento non è sicuramente esaustivo ed è aperto alle riflessioni e ai contributi non solo degli addetti ai lavori, ma anche della città tutta quale condivisione di una strategia di rilancio della città". Ma quale condivisione? Qui si sono approvati in Giunta questo piano di dismissione delle partecipate senza interpellare noi cittadini e ora ci prendono dalle tasche anche il denaro per pagare i professionisti che eseguiranno questo Piano!

Ma purtroppo non c'è solo lo sperpero, c'è anche la perdita di business per la Nostra Azienda, vedasi trasporto disabili e varchi elettronici al Porto.

Il trasporto disabili da e per i centri riabilitativi, previo bando, è sempre stato affidato dalla ASL ad AMET, ma nel 2015 la ASL decide di mutare le condizioni e di accorpare il servizio per le città di Trani e di Bisceglie; di conseguenza AMET, che non può operare al di fuori del territorio comunale, non vi partecipa.
Inizialmente avevamo pensato che avevano accorpato anche altre città, e invece no, per il resto vi erano lotti per ogni singolo comune (uno per Andria, uno per Barletta, uno per Corato...).
Qualcuno da Trani è andato a farsi sentire in Direzione ASL per l'assurdità di questa pensata che, oltre a sottrarre il servizio ad un'azienda partecipata, è costata 50.000 euro in più?

Seconda occasione persa: i varchi elettronici al Porto. Per quale dannato motivo non si è chiesto il coinvolgimento di AMET? Perchè non è stata interpellata la Nostra Azienda per quel progetto e per quei lavori? Sa l'Assessore De Michele che la sua delega alla viabilità deve andare in stretta sinergia con l'azienda partecipata che si occupa di trasporti e parcheggi? Sa l'Assessore Lignola che la sua delega ai rapporti con l'Amet SpA deve essere giustificata da una qualche azione e non rimanere un titolo onorifico?

Su AMET ci rivediamo alla pubblicazione del bilancio, intanto un saluto affettuoso al Dott. Danisi: come si sta bene a Trani!

Antonella Papagni e Luisa Di Lernia
Portavoce M5S Trani

Avevamo già lanciato l'allarme il 21 dicembre sul fatto che questa Amministrazione avesse spento le luci su AMET e che stesse procedendo con insufficienti elementi di trasparenza al rilancio della Nostra Azienda e ora, a distanza di più di un mese, siamo costretti a tornare sul tema e a dover rincarare la dose.
E' arrivata nel frattempo la nomina del nuovo Amministratore Delegato che Bottaro si è affrettato a catalogare come di nomina tecnica e non suggerita dalla politica.
Ma purtroppo né lui, né tantomeno il nuovo arrivato, si sono preoccupati di rendere noti ai Tranesi le strategie a medio e a lungo termine.
Per di più lo stesso organo di informazione ai cui microfoni il Sindaco ha dichiarato che è idiota chi afferma che si vuole svendere AMET, ovvero Radiobombo, il 1° gennaio aveva riportato la notizia secondo la quale le intenzioni del Primo Cittadino fossero di uno “sfrondamento dei rami secchi”, ovvero la cessione ad altri soggetti di TRASPORTI, PARCHEGGI e DARSENA.
Non vi fu alcuna smentita da parte dell'Amministrazione, anche perché tali indiscrezioni erano riferite al “Piano di razionalizzazione delle partecipate”.
E allora sono necessarie numerose puntualizzazioni, alcune di carattere formale, altre davvero sostanziale.

Sulla forma: continua ad esserci una grave mancanza di trasparenza in merito al Piano di razionalizzazione, visto che se ne parla da mesi e molti consiglieri (alcuni anche di minoranza) l'hanno visionato.
Perché, pur approvato dalla Giunta non è stato ancora pubblicato?
E soprattutto: perché se ne potranno conoscere i contenuti solo quando definitivamente approvato?
Perché non c'è stato un confronto aperto sulle strategie che investiranno il futuro delle due aziende?
E ancora: perché non si è proceduto alla selezione pubblica del manager di AMET, previa individuazione delle caratteristiche curriculari necessarie?
Perché dal giorno della sua nomina non ha pubblicamente dichiarato quali saranno i suoi intenti gestionali?
Vogliamo vedere nero su bianco un chiaro e preciso piano per il mantenimento in capo ad AMET di quei tre importanti settori e di conseguenza le azioni concrete per un loro rilancio.

In termini propositivi ci siamo già espressi e siamo pronti a confrontarci anche con maggiore dettaglio.

Il servizio Trasporti non ha mai avviato un vero rilancio indirizzato al maggiore utilizzo dei mezzi pubblici a discapito di quelli privati.
E' mai stato predisposto un piano per il graduale ammodernamento dei mezzi, basandolo sull'attuale parco in dotazione, le mutate esigenze cittadine e la necessità di rivolgersi al mercato dei mezzi elettrici, di ridotte dimensioni ma con una penetrazione più capillare delle linee, in modo da dare finalmente attuazione alla crescente richiesta di mobilità sostenibile?
Ed inoltre troviamo insensata la mancata monetizzazione degli spazi pubblicitari sui mezzi di trasporto pubblico, spazi da sempre molto appetibili per le agenzie di comunicazione.

Mancata monetizzazione anche per la Sosta a pagamento: vanno introdotti al più presto i parcometri.
Ovunque l’inserimento dello strumento elettronico, in sostituzione di quello cartaceo, ha recato un notevole incremento delle entrate ed una maggiore soddisfazione degli utenti.
Vanno dunque valorizzate le attuali 9 unità a disposizione con una formazione tecnica specifica, affinché tale servizio sia gestito in maniera diretta (finanche nella manutenzione ordinaria) da parte di AMET SpA e non dato in concessione pluriennale a terzi.
Riguardo all’acquisto va inoltre predisposto un bando di gara che permetta un’ampia partecipazione di aziende e,considerando il crescente numero di apparecchiature presenti sul mercato, vi è anche l’opzione dell’usato garantito dai produttori.

In merito alla Darsena è prioritario modificare l'attuale contratto di servizio in base al quale gravano su AMET tutti i costi relativi ad impiantistica e personale ma si riconoscono alla stessa quote irrisorie delle entrate.
Solo dopo aver rimodulato tale accordo AMET avrà autonomia gestionale idonea a pianificare in maniera rigorosa gli investimenti necessari a migliorare tale servizio, riqualificando anche lì le risorse umane già presenti.
Il porto di Trani, sembrano dimenticarsene le varie amministrazioni succedutesi nel tempo, gode di caratteristiche uniche che lo rendono prezioso agli occhi dei diportisti, ma se si privano questi ultimi di servizi essenziali, continueranno a  preferire qualsiasi altro porto al nostro.

Se queste indispensabili misure non verranno immediatamente adottate sarà evidente che il Primo Cittadino racconta una cosa ai cittadini e poi ne fa un altra.
Ai cittadini va sempre detto ciò che si ha intenzione di fare, sia o meno una strategia condivisa dall'opposizione.
I cittadini vanno sempre difesi.
Ed invece l'incapacità di Bottaro di difendere i Tranesi sta diventando oltremodo irritante.
Si è passati dalla dichiarazione, resa davanti a tutti i sindaci della BAT, di disponibilità a riaprire la discarica quanto prima, all'ammissione di rapporti così confidenziali con Emiliano che il Presidente della Regione si permette impunemente di dire “i tranesi si sono bevuti il cervello”.
Indossare una fascia tricolore non è sufficiente a farsi riconoscere come Sindaco.

Antonella Papagni e Luisa Di Lernia
portavoce del Movimento 5 Stelle
nel Consiglio Comunale di Trani

Abbiamo appreso nei giorni scorsi della partenza della campagna di comunicazione sulla futura raccolta differenziata a Trani: tutto bello, bellissimo!
Essa costituirebbe il primo passo verso l'attuazione di quella politica virtuosa che porti finalmente a Rifiuti Zero...
Ma è davvero così?
Per verificarlo vanno analizzate le azioni concrete dei principali protagonisti delle vicende legate ai rifiuti nel nostro territorio: l'Amministrazione Comunale, l'OGA e la Regione Puglia.

Partiamo da quest'ultima, ricordando ai cittadini tranesi che l'Assessore Regionale all'Ambiente, Dott. Santorsola, prima di tirarsi fuori da ogni responsabilità con la “coraggiosissima” conferenza stampa di qualche giorno fa, il 21 settembre aveva bocciato la proposta dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle di concedere ai cittadini della Sesta Provincia un ristoro economico per il danno subito dalla chiusura della Discarica di Trani: chiusura che ha visto costretti molti comuni ad un maggior esborso per il conferimento dei rifiuti nei siti di Massafra e Foggia.
La nostra legittima e fondata richiesta era stata velocemente liquidata con un “non si può fare”.
La conferenza stampa dell'Assessore Regionale inoltre, si è chiusa con una dichiarazione che taglia fuori dalle decisioni i cittadini del nostro territorio, chiamati in causa solo per pagare le tasse: “stiamo lavorando ad un progetto del quale non posso ancora parlare”.
Ma Voi, Cittadini di Trani, ricordate quando costoro in campagna elettorale parlavano di democrazia partecipata e di trasparenza? Noi sì.

Così come ricordiamo che a parlare di un governo cittadino aperto alle opposizioni era anche il Sindaco Bottaro.
E allora come mai non si degna di rispondere alle nostre precise domande sul futuro di Amiu, recapitategli l'ormai lontano 10 novembre?
Nel silenzio anche del Sindaco abbiamo continuato a cercare chiarezza, ad indagare, ed abbiamo così richiesto le ultime delibere dell'OGA, ovvero l'Organo di Governo dell'ATO Rifiuti, composto da tutti i sindaci della BAT.
Dalla loro lettura abbiamo rilevato azioni e omissioni davvero preoccupanti e in alcuni tratti umilianti per i Tranesi.
Partiamo da un dato: per il conferimento dei rifiuti nella Discarica di Trani presso l'ATO veniva trattenuta una quota da accantonare per la cosiddetta “post-gestione”, cioè la chiusura dei lotti 1 e 2, da girare poi all’AMIU.
Tale somma era stata quantificata in 11,07 euro a tonnellata sin dal 2008.
Bene, nella Delibera OGA del 3 settembre scorso il Presidente dell'OGA, il Sindaco di Andria Giorgino, dichiarava che quelle somme non sono nella disponibilità dell'OGA ma in quelle del Consorzio ATO in liquidazione.
Si è accertato il Sindaco Bottaro di dove sia finito il denaro che spettava ai Tranesi messo da parte per salvaguardare la loro salute?
No, non l'ha fatto!
Passiamo alla Delibera OGA del 6 novembre che si apre ricordando “la disponibilità già manifestata dal Comune di Trani di rifunzionalizzare la Discarica”.
Ovviamente tutti contenti gli altri 9 Sindaci della BAT, sempre più coscienti del fatto che i Tranesi patiscono in silenzio, anche perché il “nostro” Bottaro non solo non si oppone, ma rincara la dose confermando che si sta lavorando per l'utilizzo della discarica e dimenticando ancora una volta di pretendere le somme necessarie alla messa in sicurezza del 1° e del 2° lotto.
Fateci capire: hanno autorizzato Trani per reggere le emergenze di ogni angolo di Puglia e ora non si trovano i soldi per mettere in sicurezza i due lotti?
E ancora: si continuano a rilevare dati terrificanti sull'inquinamento provocato da quel sito e se ne vuole riaprire un altro accanto?
Ma purtroppo la mancata difesa della propria Città da parte del Primo Cittadino non finisce qui.

I Tranesi infatti, non solo raccoglievano indifferenziata da ogni dove, non solo pagano e continueranno a pagare per gli errori di gestione, ma si vedono anche portare via le occasioni di guadagno e di occupazione.
Nella Delibera OGA del 9 novembre infatti, vengono confermate l'ubicazione dell'impianto di selezione della raccolta differenziata a Barletta, con un finanziamento regionale di 2 milioni e mezzo di euro, e l'ubicazione dell'impianto di compostaggio ad Andria, con un finanziamento regionale di 4 milioni di euro.
In sostanza, adesso che verrà avviata la differenziata anche a Trani dovremo conferire l'umido ad Andria e le frazioni valorizzabili (vetro, plastica, carta, etc.) a Barletta.
Entrambi quegli impianti andavano reclamati con forza per la Nostra Città!
Quanto valore economico abbiamo ceduto?
Quanti posti di lavoro abbiamo perso?

Continua a funzionare così: agli altri il business e l'occupazione, a noi i danni alla salute.
Il Sindaco mostri uno scatto d'orgoglio: chieda le dimissioni di Giorgino da Presidente dell'OGA, evidentemente incapace di assicurare parità di trattamento per tutti i comuni.
E la smetta il Primo Cittadino di ascoltare le raccomandazioni baresi, perché le pacche sulle spalle di Emiliano non servono a nulla, gli amici ambientalisti si defilano e poi i finanziamenti arrivano agli altri...
Grave, gravissimo che abbia affrontato tali delicate questioni senza riferire in alcun modo in Consiglio Comunale (ed avrebbe dovuto farlo sin da inizio settembre!).
Avrebbe acquisito, soprattutto dall'opposizione, notizie utili ad una definizione del problema e avrebbe trovato sostegno disinteressato per difendere davvero gli interessi dei Tranesi.

L'ipocrisia è nel fatto che, dopo tutte queste occasioni perse, solo a causa dell’imposizione della Corte dei Conti si convocherà un Consiglio Comunale “urgente ma non troppo” per decidere se ricapitalizzare l'AMIU o metterla in liquidazione.
Per poi magari scoprire che c'è una terza ipotesi, quella di scorporare i servizi di spazzamento e raccolta da quelli di stoccaggio...
O una quarta, che veda l'intromissione di altre aziende speciali...
O addirittura una quinta che, a detta del Capo Assoluto di AMIU in Commissione Ambiente, preveda a Trani “impianti complessi”.
La verità è che la verità non volete farla sapere!
Prova ne è che il Piano di Razionalizzazione non è ancora consultabile ufficialmente ma era già nelle mani di alcuni consiglieri due mesi fa...

Antonella Papagni
Portavoce del Movimento 5 Stelle
nel Consiglio Comunale di Trani


Siamo giunti, infine, a completare la lista dei candidati a sindaco per la città di Trani; con la scelta di Bottaro si chiude, di fatto, il cerchio.
Appare improbabile che il centrodestra possa esprimere un candidato capace di una buona performance elettorale, dopo la catastrofe dell'ultima amministrazione.
A dire la verità, non sono affatto chiare le motivazioni delle candidature di Laurora, di Tommasicchio e di Florio.
Tutti personaggi vecchi, legati ai vecchi politici, con una concezione vecchia della politica: voti in cambi di promesse e accordi.
Noi del MoVimento 5 Stelle non dobbiamo rendere conto a nessuno, questa è la nostra forza, questo è il motivo per cui abbiamo grande seguito.
Non abbiamo cambiali elettorali da scontare, se viene qualcuno a bussare in cerca di favori lo rimandiamo a casa.
Tra qualche mese saremo all'interno delle istituzioni e da lì sarà anche più facile monitorare l'operato degli amministratori: proporremo, lavoreremo e vigileremo.
Un'idea di politica che dovrebbe essere condivisa da tutti.
Eppure si sente parlare in giro ancora di “compromessi”: la politica è “compromesso”, una banalità da vecchia politica.
Il compromesso di cui parlano in giro è solo una forma elegante per dire “accordo sottobanco per interessi personali”.
Come si fa a fare un “compromesso” se si parla di rifacimento del litorale?
O di ripristino delle strade?
O di garantire la mensa scolastica?
E ancora, come si può parlare di “compromesso” se si cerca di trattenere l'alberghiero a Trani? 
O di chiusura della discarica?
Non esiste nessun compromesso, questo è ovvio (a meno che non si vogliano distribuire poltrone, come è stato fatto nel recente passato).
Qualcuno potrebbe eccepire che il “compromesso” può essere inteso come punto di convergenza sulle persone che dovranno gestire la cosa pubblica (assessori, amministratori di municipalizzate, dirigenti): altra grande falsità, perché se la si pensa alla stessa maniera, i nomi vengono condivisi senza nessuna difficoltà.
A noi del MoVimento 5 Stelle le scelte vengono facili, proprio perché andiamo al nocciolo della questione e non siamo ricattabili.
Ora ci aspettiamo altrettanta chiarezza d'idee e di programmi da parte degli altri.
Senza “compromessi”, ma solo con un presupposto: slegati dai vecchi politici.
Ma dubitiamo che gli altri candidati stiano lavorando come noi, presi dalla necessità di fare accordi (altre cambiali elettorali).
Ecco quindi che daranno all'assessorato all'amico, il posto all'Amet al nipote, il posto all'Amiu al cugino, e così via.
Vi spieghiamo un po' come stiamo lavorando noi del MoVimento sul programma: 9 aree di lavoro (democrazia partecipata e trasparenza, bilancio, ambiente, urbanistica, turismo e intrattenimento, cultura e istruzione, sociale, sport e benessere, sicurezza) con 9 squadre composte da almeno 3 attivisti competenti che lavorano da due anni.

E loro vorrebbero, in due mesi, recuperare il distacco di preparazione?
Senza di loro, recuperare Trani sarà possibile.


#SiamoAncoraInTempo




Com'è la storia?
Bisogna votare loro perché sono “competenti”?
Perchè sono “preparati”, e ancora perché “conoscono la macchina amministrativa”?
Sì, ci capita di ascoltare anche tali idiozie in questo periodo.
I “competenti” che in questi anni hanno amministrato la Nostra Città, da destra a sinistra, ora raccontano, come se nulla fosse, di essere in grado di farlo ancora.
Dio ce ne scampi!

Di quante dimostrazioni quotidiane abbiamo bisogno per capire che devono andare tutti a casa, a testa bassa e chiedendo scusa?

Non prima però, di aver reso conto della loro malamministrazione a noi cittadini.

Prendiamo il caso raccolta differenziata: è stata oggi revocata dal Commissario per mancanza di risorse economiche, strumentali e di personale.
Ma come?
Raccontavano che andava tutto bene, che non c'erano problemi, al punto che si lanciavano in elargizioni di premi di produzione (120.000 euro lordi in due), terminavano i loro incarichi con dichiarazioni autocelebrative, e infine si riciclavano (loro sì) in nuovi ruoli e con nuove vesti.
E allora, adesso che l'Amiu dichiara di essere in mutande, che facciamo?

Quello in foto è l'IBAN di AMIU SPA.
Sarebbe onesto (della parola ONESTA' stanno davvero abusando...) che gli “illustri competenti”, dinanzi alla prova provata della loro inettitudine, versino volontariamente almeno una parte, solo una piccola parte, di quanto percepito a titolo di amministratori della cosa pubblica, al fine di contribuire all'avvio del servizio di raccolta differenziata, indispensabile sia per un minore impatto ambientale del ciclo dei rifiuti che per un risparmio in termini di tasse versate dai cittadini.
Gli ultimi Sindaci.
Gli ultimi Assessori all'Ambiente.
I Consiglieri componenti le ultime Commissioni Ambiente.
L'ultimo Direttore Generale (davvero è candidato Sindaco?).
Gli ultimi Amministratori di Amiu.
L'attuale Direttore Tecnico di Amiu (per questa carica è difficile andare a ritroso nel tempo per ricordare chi l'ha preceduto).

Versamento (decidano loro l'entità), scuse pubbliche e poi via.

Non si scherza con la pazienza dei Tranesi per bene.

E soprattutto con il futuro dei nostri figli.

 

Manlio Pertout





Per prima cosa il nostro più grande augurio per il vincitore delle primarie del centro sinistra va ad Amedeo Bottaro, sperando che la tanto decantata trasparenza e onestà (siamo felici che i nostri temi finalmente inizino ad essere considerati, speriamo non rimangano solo uno slogan) da parte sua si manifesti in qualcosa di reale.
Resta però un’ombra su queste primarie, un’affluenza altissima, 7496 per la precisione le persone che hanno esercitato il loro diritto di voto. 
Basta osservare i dati: alle europee tenutesi nel maggio dell’anno scorso, nell’exploit del governo Renzi coloro che votarono per il PD furono 5988 più un migliaio di voti sparsi tra L’Altra Europa con Tsipras e i Verdi. Certo lo sappiamo sono due cose completamente diverse, ma il dato fa comunque restare di stucco. Hanno votato più persone per le primarie del centro sinistra, di quante abbiano votato un partito di centro-sinistra a delle elezioni vere e proprie.
Probabilmente avete ragione voi,siamo i soliti malpensanti, in fondo è una cosa positiva che finalmente i cittadini si vogliano riprendere le istituzioni e quindi i partiti, in fondo avete ragione domenica 8 marzo 2015 si è celebrato con le primarie del centro sinistra un vero e proprio festival della democrazia.
Un ultimo appunto però. L’ultima volta che delle primarie ricevettero un’affluenza così alta paragonabile a queste ultime appena svoltesi , se la memoria non ci inganna, avvenne nel 2012 con la vittoria di di Riserbato.
Bè sappiamo tutti poi com’è andata a finire, non dobbiamo di certo ricordarvelo noi.


A riveder le stelle


#SiamoAncoraInTempo 
Rendiamo noto ai cittadini tranesi ed agli organi di informazione che gli attivisti del Movimento 5 Stelle Trani presenteranno all'AMET, società operante nel settore dell'energia e dei trasporti, di proprietà del Comune di Trani, e quindi di tutti noi, una nuova richiesta di accesso agli atti.
Quali atti?
Ci vediamo lunedì 5 gennaio alle ore 10 in Piazza Plebiscito...




Partiamo dal dato più confortante per il futuro della nostra Città: la presenza di molti cittadini, più del solito, al Consiglio comunale; cittadini che hanno voluto ascoltare con le proprie orecchie e vedere con i propri occhi la realtà di questo Consiglio Comunale.
La terrificante realtà.
Anche oggi l’intera maggioranza, con in testa il Vice-Sindaco De Simone, risultava assente, mentre della sua inutilità ci eravamo accorti già da tempo.
Grave ed inspiegabile è stata anche l’assenza del consigliere Operamolla, presentatosi alle ultime elezioni come alternativa a Riserbato e sindaco mancato per una manciata di voti.
Non c’è traccia invece delle dimissioni dei consiglieri di opposizione, da tutti, noi per primi, invocate; ed in proposito proviamo a spiegare ai cittadini il perché.
Le dimissioni dalla carica di consigliere comunale sono irrevocabili ed immediatamente efficaci, pertanto il consiglio comunale è tenuto a procedere alla surroga, ovvero la sostituzione di quel consigliere con il primo dei non eletti.
Ecco, probabilmente gli eletti non hanno fiducia che i loro compagni di partito seguano la stessa linea e si dimettano anche loro.
E’ solo un’ipotesi la nostra, perché diversamente non riusciamo davvero a spiegarci il perché di tale inchiodamento alle poltrone.
Noi indichiamo una via d’uscita: l’intervento immediato e deciso del Prefetto.
Dopo due anni e mezzo di malgoverno infatti, ora c’è anche l’assenza di governo.
Non è più tollerabile che cittadini onesti, privati dei servizi essenziali, schiacciati dalle tasse e impoveriti dalla mancanza di lavoro, non abbiano un’istituzione pronta a proteggerli.
Lo ripetiamo: non è più tollerabile.

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle Trani



Che brusco risveglio per Trani. Siamo su tutte le testate nazionali. Non era esattamente questo il genere di promozione della Città che ci aspettavamo.
Il bilancio è pesantissimo: sei arresti eccellenti, tra cui il Sindaco,ai domiciliari.
Il Procuratore Capo della Procura di Trani parla di “inquietante turbativa degli appalti”.
Accuse gravissime: associazione a delinquere, concussione, corruzione elettorale (voto di scambio), turbativa d'asta, tutti reati ascritti ad un comitato politico-affaristico denominato Sistema che comandava in Città...
Come abbiamo sempre fatto con coraggio, ribadiamo che l'unica via d'uscita per Trani e i Tranesi è quella di far tornare di moda l'onestà, pertanto chiediamo ai cittadini onesti di attivarsi affinché la prossima classe politica sia degna di rappresentarli, come esemplari sono stati quei cittadini risultati decisivi per le indagini.
Un giorno, non molto lontano, anche in questa Città usciremo a riveder le stelle...


gli attivisti del MoVimento 5 Stelle - Trani


Per il giorno 19 dicembre, alle ore 10, è stato organizzato un sit-in, dinanzi alla sede della Regione Puglia a Bari, contro il Decreto Sblocca Italia del Governo Renzi.

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle e i cittadini pugliesi chiedono agli organi regionali di attivarsi urgentemente e fare ricorso per ILLEGITTIMITÀ' COSTITUZIONALE di tale decreto perché in contrasto con il dettato europeo e costituzionale negli articoli 42, 118, 120 e 117 comma 3, in riferimento alla ripartizione delle competenze legislative tra Stato e Regioni.

Chiediamo inoltre, che ogni territorio mantenga le proprie autonomie decisionali rispetto ad impianti potenzialmente dannosi per l'uomo e l'ambiente, e soprattutto che siano i cittadini a decidere le vocazioni dei propri territori.

Invitiamo la popolazione a partecipare numerosa a questa importante iniziativa, così come faranno i portavoce e gli attivisti del Movimento 5 Stelle provenienti da tutta la Puglia.

ATTIVISTI PUGLIESI ISCRITTI AL M5S
Gli attivisti pugliesi del M5S chiamati all'azione più importante dell'anno: chiedere il recesso degli affitti d'oro come previsto dalla Legge 13 Dicembre 2013 n.137 grazie all'emendamento Fraccaro. Interessati oltre 150 Enti Pubblici solo in Puglia.

Sono centinaia gli attivisti del M5S coinvolti in quella che è da considerarsi una vera e propria operazione salvadanaio per le casse della Regione Puglia, delle immortali Province,
dei Comuni e degli Enti spendaccioni: chiedere di avvalersi della Legge n. 137 del 13 Dicembre 2013 per annullare i contratti d'oro di locazione stipulati dalle pubbliche amministrazioni.
Secondo il testo della Legge Legge 13 Dicembre 2013 n.137 gli amministratori pubblici hanno la possibilità di bloccare da subito, precisamente dal 1 agosto, i contratti di locazione già stipulati ma ritenuti eccessivi come spesa economica. Ogni amministratore pubblico può decidere in autonomia se ritenere un costo di affitto normale o eccessivo, nella seconda ipotesi ha la facoltà di rinegoziare i costi. La norma sugli affitti d'oro è da considerarsi come un enorme cancellino economico: con la possibilità di recedere da contratti nei quali non sia stata stabilita una scadenza, si potrebbero eliminare milioni di euro dalla lavagna della spesa pubblica improduttiva pugliese, con una tangibile riduzione della pressione fiscale per tutti i cittadini pugliesi.
Per sensibilizzare e segnalare gli sprechi gli attivisti di tutta la regione hanno protocollato nella maggioranza  dei centri urbani e  degli enti locali la richiesta di censire con urgenza tutti i contratti di affitto pubblicandoli on line, con tanto di nome dei contraenti, e di operare l'analisi dei costi. In tutta la regione sono stati contattati oltre 150 Enti Pubblici locali, segnalando l’esistenza della Legge, senza dimenticare gli Enti con autonomia amministrativa meno conosciuti ai più:
Istituti di Ricerca, Parchi, Ordini, Autorità Portuali e ASL hanno tutte ricevuto copia della Richiesta di Adesione alla Legge in oggetto.
Questa  è la notizia positiva, quella negativa è che occorre fare presto! 
I termini per avvalersi della legge in oggetto scadono il 31 luglio: gli enti pubblici possono comunicare, entro tale data  il preavviso di recesso dai contratti  di  locazione  di immobili in corso. Il recesso verrà perfezionato  decorsi centottanta giorni  dal  preavviso,  anche  in  deroga  ad  eventuali clausole che lo limitino o lo escludano.
La notizia veramente sconfortante è che buona parte degli enti locali, però, non sono a conoscenza del fatto che possono recedere da contratti particolarmente onerosi, fosse anche solo per rinegoziare integralmente a loro favore i contratti di affitto.
La battaglia del MoVimento 5 Stelle contro gli sprechi e i privilegi, condotta in Parlamento, è la dimostrazione dei risultati che si possono ottenere quando le istituzioni lavorano nell’interesse generale: con l’emendamento sugli affitti d’oro gli sprechi e i privilegi della politica si possono ridurre immediatamente a beneficio di tutti.
Adesso non resta che estendere questo benificio anche agli enti locali. È giunto il momento di porre fine all'era del clientelismo e di dare il via a quella delle istituzioni al servizio della collettività, anche in Puglia.
I firmatari della richiesta
SENATORI
Maurizio Buccarella
Alfonso Ciampolillo
Daniela Donno
Barbara Lezzi
DEPUTATI
Giuseppe Brescia
Francesco Cariello
Giuseppe D’Ambrosio
Diego De Lorenzis
Giuseppe L’Abbate
Emanuele Scagliusi
DEPUTATI PARLAMENTO EUROPEO
Rosa D’Amato
GRUPPI TERRITORIALI
Acquaviva 5 Stelle
Adelfia 5 Stelle - Amici Di Beppe Grillo
Altamura 5 Stelle
Amici Di Beppe Grillo Alberobello
Movimento Cinque Stelle Bari
Amici Di Beppe Grillo Bitonto
Capurso 5 Stelle
5 Stelle Casamassima
Cassano In Movimento
5 Stelle Castellana
Conversano 5 Stelle
Associazione Liberi Cittadini Corato
Giovinazzo 5 Stelle
Gravina Cinque Stelle
Modugno 5 Stelle
Mola Di Bari A  5 Stelle
 5 Stelle Molfetta
Associazione Monopoli 5 Stelle
Movimento Cinque Stelle Noci
Palo in Movimento
Meetup Palo 5 Stelle
Poggiorsini 5 Stelle
Movimento 5 Stelle Polignano
Putignano In Movimento
Rutigliano 5 Stelle
Terlizzi 5 Stelle
Triggiano 5 Stelle
Turi In Movimento
Valenzano In Movimento
Movimento 5 Stelle Andria
Cittadini A 5 Stelle In Movimento A Bisceglie
Amici Di Beppe Grillo Minervino Murge
Amici Di Beppe Grillo - Liberi Di Scegliere, Voglia Di Vincere - S.Ferdinando di Puglia
Grilli Di Trani
5 Stelle Uniti Per Brindisi
Latiano5stelle
Mesagne 5 Stelle, Amici Di Beppe Grillo
Meetup Ostuni 5 Stelle
Cittadini In Movimento San Pietro Vernotico
Associazione San Vito Dei Normanni 5 Stelle - Amici Di Beppe Grillo
5 Stelle Torchiarolo
Torre Santa Susanna A 5 Stelle
Meetup Villa Castelli 5s
Carosino Beppe Grillo Meetup - Un Cuore A 5 Stelle.
Meetup Castellaneta Aperta M5s
Grottaglie 5 Stelle
5 Stelle Leporano
Meetup Manduria 5 Stelle
Meetup 5 Stelle Martina Franca
Meetup Massafra 5 Stelle
Mottola 5 Stelle
Palagianello In Movimento
Palagiano 5 Stelle
Meetup Pulsano 5 Stelle
Amici Di Beppe Grillo - Meet Up 192 - Taranto
Meetup Casarano 5 Stelle
Attivisti M5s Corsano
Gallipoli In Movimento
Meetup M5S Attivisti Lecce
Salentini Uniti Con Beppe Grillo Lecce
Martano 5 Stelle
Matino 5 Stelle - Amici di Beppe Grillo
Meetup Nardò - Amici di Beppe Grillo
Neviano A Cinque Stelle
Porto Cesareo 5 Stelle
Meetup Racale 5 Stelle
5 Stelle Per Tricase
Attivisti 5 Stelle Ascoli Satriano
Cagnano Varano 5 Stelle
Meetup 5 Stelle Candela
I Grilli Di Cerignola
Risveglio Civile 5 Stelle Foggia
Foggia A 5 Stelle
5 Stelle Foggia
Meetup 8-PS2 Foggia
Sipontini 5 Stelle in Movimento - Manfredonia
Amici Di Beppe Grillo Monte S. Angelo
5 Stelle Orta Nova
5 Stelle Peschici
San Giovanni Rotondo Cinque Stelle
5 Stelle San Marco In Lamis
Meetup Del Gargano
Meetup 5 Stelle San Severo
Pentastellati San Severo
Meetup 5 Stelle Torremaggiore
L'Associazione Grilli di Trani, in linea con le spinte propositive del Movimento 5 Stelle, intende sottoporre ai cittadini tranesi l'esistenza di una semplice via d'uscita all'attuale fase di stallo dell'Amministrazione.
Secondo l'art. 52 del Decreto legislativo 267/2000, ovvero il Testo Unico sul funzionamento degli Enti Locali, il Sindaco cessa dalla sua carica quando viene approvata una mozione di sfiducia del consiglio comunale.

In particolare, la mozione deve essere motivata e sottoscritta da 2/5 dei consiglieri: nel nostro caso (con 32 consiglieri, senza computare il Sindaco, come da T.U.), dovrebbe essere sottoscritta da 13 consiglieri.

Possibile che, nel clima di avversione all'attuale Amministrazione, non vi siano 13 uomini capaci di farlo?
Proviamo ad individuarli innanzitutto tra chi ha corso in prima persona per la poltrona da sindaco e quindi non vede in Riserbato il primo cittadino ideale: Ferrante, Operamolla e Triminì.
E siamo a 3.
Gli altri 10? Andrebbero cercati tra chi ha sostenuto questi ultimi: Avantario, Cognetti, De Laurentis, Laurora Franco, Laurora Tommaso, Santorsola, Maiullari e Tortosa.
Ne mancano ancora 2, è vero, ma in questo Consiglio c'è chi ha deciso di spostarsi sui banchi dell'opposizione; quale occasione migliore, quindi, per Corrado e Paolillo?
E così raggiungiamo la quota richiesta dalla normativa per presentare la mozione di sfiducia.
A quel punto va approvata dalla maggioranza assoluta (ovvero la metà più uno), quindi servono 17 voti.
Oltre ai 13 firmatari della mozione, andrebbero aggiunti altri 4 nomi.
Difficile trovarli, dite?
Non proprio se consideriamo i malumori di Brescia (dimessosi da commissario cittadino della Ppdt), di Lima che non ottiene i riconoscimenti sperati, e di Ferri e Franzese che si sono dichiarati indipendenti e soprattutto critici nei confronti della presente gestione.
I numeri per far cadere questa Amministrazione non mancherebbero, dunque.
Quel che manca, cari concittadini, è la volontà di farlo.
Quel che manca è il coraggio dell'opposizione che voglia fare l'opposizione.
Per carità, piena libertà di operare come meglio si crede.
Ma la smettano di lamentarsi. Non se ne può più di questi umori neri senza che venga proposta una soluzione.
Piuttosto comincino a spiegare tutti - nessuno escluso - perché questa Amministrazione debba continuare il suo corso. Ma non in politichese, cortesemente. Con fatti e dati alla mano.
E continuino a spiegarlo sui palchi della prossima campagna elettorale.
Oppure lì diranno: "Io? Io non c'ero. E se c'ero..."

Il Popolo 5 Stelle di Trani rimane un po’ perplesso: ci stiamo chiedendo, da qualche giorno, cosa sia stato azzerato. Non molto tempo fa denunciavamo l’insufficienza dell’operato dell’amministrazione a due anni dal suo insediamento.  Una fredda analisi che evidenziava, programma elettorale alla mano, l’inadempienza pressoché totale rispetto alle promesse elettorali. Noi non ci abbiamo mai creduto, ma il popolo sì; e del popolo bisogna avere rispetto. Ora, complice un altro calcolo politico, a seguito del risultato delle elezioni europee, il sindaco ha deciso di azzerare la giunta. Azzerare significa portare allo zero,  non lasciare traccia di ciò che era prima. Se si lascia traccia, non è un azzeramento, ma una semplice diminuzione (nel migliore dei casi), oppure un aumento (nella più catastrofica delle ipotesi). Non siamo nati ieri, e sappiamo che il sindaco deve rendere qualcosa, in termini di assessorati, a chi lo ha sostenuto in campagna elettorale, anche se sono le stesse persone che non hanno concluso nulla del programma elettorale; il sindaco , in pratica, riconfermerà la giunta che lo ha portato ad azzerare la giunta. Siamo alla schizofrenia. Sì , ci sarà qualche piccola modifica, ma, tranquilli, nulla di sconvolgente: gli assessorati cardine sono e saranno sempre assegnati a chi c’è già. Ora, ci dica, signor sindaco: ha davvero intenzione di continuare con questa compagine, quando tutta Trani soffre e si lamenta per il vostro immobilismo? Qualche consiglio comunale fa, ricordiamo, l’opposizione compatta propose un azzeramento della giunta (miracolo! l’opposizione ha fatto l’opposizione), ma la sua risposta ,signor sindaco, fu un cortese “No, grazie, rimango con quelli che ho”. Sono seguite sagge dimissioni da parte di amministratori, consiglieri, presidenti, ma questo non l’ha turbata. E’ mai possibile che lei è così insensibile all’urlo della cittadinanza? Ripetiamo: ha davvero intenzione di riconfermare nella sua quasi totalità, solo per mero calcolo politico, la stessa giunta che ha annichilito Trani? Intanto usiamo la giusta terminologia: perché non è un azzeramento, questo, ma un rimpasto. Non si deve offendere l’intelligenza dei tranesi. Abbia uno slancio di dignità: rassegni le dimissioni.


                                                                                                                                        Massimo Raccah – Grilli di Trani

Diciamoci la verità, siamo ai minimi storici della qualità delle istituzioni, l’asticella della fiducia rasenta il pavimento, siamo in piena recessione sull’innovazione della classe politica; sarà per questo che gli altri partiti tendono a riciclare i loro vecchi, ammuffiti nomi (spendig review?... mah). Nel pieno della crisi, il Movimento 5 Stelle va in controtendenza e fa il pieno. In realtà è stato sufficiente ricordare che il MoVimento è il popolo. Ecco dunque che domenica sera un gran numero di persone ha scelto di dare ascolto ai Candidati Portavoce al Parlamento Europeo del Movimento 5 Stelle, Melania Pomante, Antonella Laricchia, Cristian Casili e Rosa D’Amato, accompagnati dai parlamentari Giuseppe Brescia e Giuseppe D’Ambrosio. Qualche, considerazione a questo punto, è opportuno farla, visto l’interesse suscitato tra il pubblico. Era un comizio per le europee, storicamente le elezioni più snobbate (se la giocano con i referendum, per lo scarso appeal – sarà perché non si possono promettere posti di lavoro) e quindi le numerose presenze testimoniano che l’interesse era concreto, non di facciata (non c’erano pullman organizzati con biglietto già pagato), e che si respira sul serio il cambiamento, lo vuole la gente, e ora sa anche che contribuirà ad esso. Per di più quello di domenica sera è stato, per la Città di Trani, l’unico evento di piazza in cui una forza politica incontrava i cittadini per condividere con loro il proprio programma per le Europee. Dai cittadini Brescia e D’Ambrosio sono arrivate le ennesime testimonianze che in Parlamento, quello italiano, il Movimento lavora, tanto e bene, ma questo lo sapevamo già (e basta con ‘sta solfa che stanno là solo a lamentarsi, e che noia, non funziona più, in che lingua bisogna scriverlo?). I candidati per il parlamento europeo hanno, dal canto loro, dato dimostrazione di capacità, si sono presentati al pubblico per ciò che hanno già fatto, non solo per quel che hanno intenzione di fare (sarebbe il caso che, oltre che ai programmi del Movimento 5 Stelle, gli altri partiti o movimenti politici, copiassero anche questo).
C’era tanta gente, domenica sera, al comizio del Movimento: le chiacchiere stanno a zero, i fatti contano. L’ottimismo e la fiducia nella politica ripartono da questo. E a giudicare dai numeri, intorno al Movimento l’ottimismo cresce. E a ragione.
P.S.: il deputato 5 Stelle Giuseppe D’Ambrosio, pubblicamente, ha consegnato all’associazione Grilli di Trani i documenti relativi ad AMIU, come da richiesta. Un’ulteriore conferma che il Movimento 5 Stelle ha abbattuto le distanze dalle istituzioni e che i suoi rappresentanti si danno parecchio da fare, sono parecchio concreti.
Ecco perché vinciamo noi.


Nella dichiarata opposizione ai partiti tradizionali che stanno favorendo l'allontanamento dei cittadini dalla Politica e li stanno privando delle necessarie informazioni per potersi recare alle urne in maniera consapevole, il Movimento 5 Stelle ha organizzato un incontro pubblico sul tema delle elezioni Europee del 25 maggio.
Interverranno il Presidente della Giunta delle Elezioni Giuseppe D'Ambrosio, il Capogruppo M5S alla Camera Giuseppe Brescia e i Candidati Portavoce al Parlamento Europeo.
Come in ogni occasione, invitiamo i cittadini a contribuire al cambiamento.
L'appuntamento é per Domenica 11 maggio alle ore 20 in Piazza della Repubblica a Trani.
Se partecipate, vincete voi.

Associazione Grilli di Trani - M5S Trani
Tra i commenti di un articolo di radiobombo.it, in risposta all'anonimo "antonio" che ci chiede di controllare che il suo nome sia tra quelli da estrarre al sorteggio per gli scrutatori, rispondiamo invitandolo a farlo insieme a noi, domani 30 aprile, perché il "Fiato sul collo" è bene che sia fatto da TUTTI i cittadini, senza delegare a nessuno, movimento o partito che sia, il controllo della regolarità delle operazioni.
La seduta è pubblica, ci vediamo alle 11, nella sala azzurra del palazzo di Città.
A riveder le stelle.

Risposta pubblicata su radiobombo.it:
Gentile Antonio, come già pubblicato anche da questa testata, il 30 aprile potrai assistere tu stesso al sorteggio degli scrutatori. Noi ci saremo e ci farà piacere se sarai al nostro fianco a controllare che l'attività venga svolta correttamente.

Questa la risposta ricevuta alla nostra PEC:
Da: Per conto di: caposettore.servizidemografici@cert.comune.trani.bt.it
A: info@pec.techlab.it
Cc: gabinetto.sindaco@cert.comune.trani.bt.it
In relazione alla Vs. PEC del 13.4.2014 riguardante le procedure di nomina degli scrutatori per le elezioni in oggetto, si precisa che non è possibile aderire alle Vs. richieste per i seguenti motivi:
- il consiglio comunale non ha poteri in ordine alla scelta dei criteri per la nomina degli scrutatori, in quanto la legge 8.3.1989 n.95 e s.m.i. investe di questo compito la Commissione elettorale comunale (art.6), la quale in occasione di ogni singola consultazione decide i criteri di nomina, comunque sempre e in ogni caso attingendo dall'Albo degli scrutatori;
- la stessa legge non consente di escludere chi viene sorteggiato per una tornata elettorale dai sorteggi per le successive consultazioni.
Cordiali saluti.
Il Responsabile dell'Ufficio Elettorale - avv.Vito Luciano Preziosa
Al Sindaco della Città di Trani
e p.c. alla Commissione Consiliare Elettorale Comune di Trani
e p.c. Associazioni
Comitato per il Bene Comune
Idee Giovani e Politica
Piazza 2.0
Ciclomurgia
AnimaeTerrae
Oggetto: Sorteggio Scrutatori per le Elezioni Europee del 25 Maggio 2014.
L'Associazione Grilli di Trani - M5S Trani, stante la grave crisi occupazionale che affligge la popolazione Tranese, si associa alla richiesta già effettuata dalle Associazioni in conoscenza e chiede che si prosegua con sorteggio tra i cittadini disoccupati per la nomina a Scrutatori per le Elezioni Europee che avranno luogo in data 25 Maggio 2014.
Riteniamo non si debba procedere nuovamente come per le Elezioni Politiche tornando a una scelta delle persone secondo manuale Cencelli, bensì alla equa distribuzione del (poco) lavoro rimasto sorteggiando dalle liste di collocamento.
Siamo pienamente coscienti che questo impegnerà l’Ufficio Elettorale più del solito, ma siamo altrettanto sicuri che l’impegno per lo stesso Ufficio a fare 218 telefonate di conferma non potrà che ottenere il risultato di avere effettuato un servizio ai cittadini non solo nel rispetto della legge ma anche della dignità di coloro che al momento non hanno un lavoro.
Di seguito la richiesta protocollata via PEC a:
  • gabinetto.sindaco@cert.comune.trani.bt.it
  • responsabile.elettorale@cert.comune.trani.bt.it
Premessa
La nomina degli scrutatori e' compito della Commissione Consiliare Elettorale che si riunisce in pubblica adunanza nella Sede del Comune e assegna gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del comune di Trani.
Appurato che la legge non stabilisce, in maniera chiara, ad oggi, i criteri di chiamata ed i sistemi adottati dalle varie commissioni elettorali e che molti comuni, compreso il nostro già in una occasione, sono passati autonomamente al criterio del sorteggio
Chiediamo
Che questo consiglio comunale deliberi che per tutte le prossime tornate elettorali:
  1. si nominino gli scrutatori attraverso il metodo del sorteggio casuale degli iscritti all'albo unico degli scrutatori
  2. chi viene sorteggiato per una tornata elettorale non sia sorteggiabile per una successiva, al fine di agevolare una rotazione tra gli iscritti, a meno che non si arrivi a fine lista. 
Trani, 13 aprile 2014
Paolo Nugnes per Associazione Grilli di Trani 

Niente....Sì, è proprio così, niente. 

Ma i cittadini hanno voglia, e ancor prima diritto, di conoscere come viene amministrata una società a totale partecipazione comunale e quindi appartenente ai cittadini di Trani. 
Per questo motivo, questa mattina, una delegazione del Movimento Cinque Stelle Trani si è recata presso gli uffici protocollo dell'Amet Spa e del Comune di Trani per depositare una "Richiesta di accesso agli atti", come previsto dal decreto legislativo nr. 33 del 14/03/2013.
Il nostro intento è quello di rendere totalmente trasparente, come la legge prevede, l'amministrazione della "cosa pubblica" nella Nostra Città. 
La legge prevede che entro 30gg a partire da oggi l'azienda renda pubblici gli atti richiesti. 
Trascorso tale termine, procederemo con gli strumenti che le leggi dello Stato ci consentiranno di attivare. 
Questo è solo il primo passo della strategia "Fiato sul collo" del Movimento Cinque Stelle di Trani.

Temperatura costante a 0°C.


Quando ci accingiamo a visionare il sito dell’Amet Spa ci viene subito all’occhio la temperatura giornaliera con relativo sole splendente: 0°C. Se poi cerchiamo di trovare notizie sui bilanci dell’azienda e clickiamo sul link “amministrazione trasparente” (dove obbligatoriamente, in base al decreto Lgs 14/03/2013 n.33, le pubbliche amministrazioni - Amet è a totale partecipazione pubblica - devono pubblicare i dati e le informazioni che riguardano i diversi aspetti dell’attività amministrativa e istituzionale) NIENTE. Neanche uno dei 40 e passa link porta a qualsivoglia informazione.
Poi, leggendo le ultime notizie dalle testate locali, scopriamo che prima si dimette un Presidente, poi uno dei consiglieri. E' allora che il cittadino tranese inizia a porsi delle domande: "Vuoi vedere che è in atto una nuova “glaciazione” sulla città di Trani e tutti corrono a mettersi al caldo perché in Piazza Plebiscito sta per arrivare veramente una tormenta di neve?"

Venendo ai fatti concreti di bilancio è doveroso a questo punto esplicitare alcuni punti che il cittadino tranese deve sapere e che purtroppo non sa, perché nessuno lo dice o lo pubblica. Amet Spa negli ultimi 4 anni ha accumulato perdite per 5.121.891 euro. Solo nell’ultimo anno, ovvero il 2012, la perdita è stata di 2.530.663 euro. L’azienda vanta nei confronti del Comune di Trani ancora centinaia di migliaia di euro di crediti, nonostante l’ultimo “tampone” effettuato nel 2013, ma questo non è sufficiente a mettere in sicurezza i conti dell’azienda che versa in una grave crisi finanziaria. L’Amet svolge funzioni di carattere generale, non industriale (non produce energia elettrica) e neanche commerciale (il prezzo dell’energia è imposto dall’Autorità Ministeriale). Quindi una domanda sorge spontanea: in che modo fa profitti un’azienda come Amet SpA?
E’ doveroso ricordare che fanno parte dell’azienda i seguenti servizi:
  • il trasporto urbano;
  • la gestione della sosta a pagamento;
  • la gestione della Darsena;
  • la distribuzione dell’energia elettrica;
  • la manutenzione degli impianti.
Inoltre Amet SpA possiede il 44% di STP (Società di Trasporti Provinciale).

L’ Amet è in perdita da anni, i ricavi scendono in maniera vertiginosa e ciò può essere dovuto alla crisi economica e alla diminuzione dell’utenza passata ad altri gestori. Ma può essere solo questo?

Ci sono degli organi preposti al controllo dell’azienda come il collegio dei revisori contabili. Cosa ci possono dire a riguardo?
Ci sono state assunzioni negli ultimi anni? Se sì, sono state fatte in trasparenza? Per quale motivo, oltre che per tamponare eventuali pensionamenti? Si è forse proceduto ad assunzioni anche in considerazione di un aumento del business?
A quest’ultima domanda purtroppo la risposta è impietosa visti i dati in perdita sia dell’attività “core” dell’azienda, e cioè la distribuzione dell’energia elettrica, ma anche della gestione della Darsena e del trasporto comunale.
Vogliamo chiarire un punto: le società “in house” come l’Amet non possono rappresentare per il Comune di Trani uno strumento da utilizzare per eludere le norme di finanza pubblica e in particolare i vincoli in materia di spesa per il personale. Detto ciò speriamo che tutto sia stato fatto rispettando la legge.
Come sono state gestite le consulenze esterne? Perché non c’è trasparenza nell’attività dell’azienda? Che fine hanno fatto i progetti relativi al wi-fi sul porto di Trani e alla “Sperimentazione E-city”? E’ stata costituita AMET ENERGIA SRL che dovrebbe operare nel mercato elettrico: perché non abbiamo notizie sugli esiti del progetto?

Queste domande le porgiamo all’Amministrazione Comunale e in prima persona al Sindaco Luigi Riserbato in qualità di rappresentante dell’unico e vero proprietario dell’Amet Spa: il Comune di Trani. Ogni Cittadino Tranese è proprietario di un piccolo pezzo dell’azienda ed ha il diritto sacrosanto di sapere veramente come stanno le cose, poiché inizia a far freddo ed i cappotti da distribuire non ci sono.

A riveder le stelle… magari quelle dell’Amet Spa.
Grilli di Trani - M5S Trani


Cognetti, il consigliere comunale, va via da un gruppo, di cui non si è mai capito per la verità il senso, se ha un progetto, se è destinato a campare o a perire in un qualche battaglia elettorale.
La cosa, a quanto pare, interessa parecchio gli utenti da casa, divisi in legittimi commentatori-no perditempo, e attivisti da tastiera, statisti da poltrona a e gruppi d’assalto in pigiama e pantofole. Fin qui, nulla di nuovo sotto il sole. Ma la vera, curiosa novità è che hanno quasi tutti ragione.
Ha ragione chi gli suggerisce di dimettersi, se non crede più nel progetto del suo gruppo; dopotutto è stato eletto sulla base del programma proposto dal suo partito. Magari ce lo spiegassero pure, qual è il programma, ma la sostanza non cambia. Giusto.
Ha ragione chi dice che il consigliere Cognetti ha fatto bene, perché, dopotutto, il suo leader lo ha deluso profondamente, con la sua continua ricerca di un posto al sole, senza concretizzare il programma. Giusto.
Ha ragione chi dice che il consigliere è roba preziosa in piena campagna acquisti: con 'sti chiari di luna, meglio non farsi trovare impreparati ad una sfiducia dell’amministrazione. Giusto.
Ha ragione chi dice che il consigliere sta là perché ci deve stare, perché lo hanno votato e basta. Giusto.
Ha ragione chi sostiene che ora finalmente potrà pensare per il bene della comunità: giusto, per il male non c’è bisogno di pensare.
Ha ragione chi dice che, alla fine, non abbiamo ancora capito niente. Giustissimo, promosso.
Egregio consigliere, ci aiuti a capire. Considerando che qui, gli unici a non aver ragione, siamo rimasti io e lei.
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