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MoVimento 5 Stelle Trani

Tanti purtroppo hanno dovuto rinunciare per il sold out del Cinema Impero, ed anche a loro, oltre che ai 494 spettatori, va il nostro ringraziamento per aver colto con entusiasmo il nostro invito ad informarsi ed a scuotere le proprie coscienze.
La Trattativa, il film che affronta con scrupolosa analisi dei fatti il tema del patto tra lo Stato e la Mafia, ed il dibattito con la sua coraggiosa regista, hanno destato l'interesse della Città e risvegliato la voglia di trattare questioni fondamentali della storia del Paese.
Ma non è solo al passato che volgevamo il nostro sguardo mentre scorrevano le immagini...
Il vergognoso presente si mescolava ai fotogrammi di Sabina Guzzanti, il preoccupante futuro alle musiche di Nicola Piovani.
Ed il dibattito con Sabina a fine proiezione, sapientemente moderato da Massimo Pillera, tra opinioni e confronti, tra rabbia e sdegno, lasciava ancora mille domande.
La più scomoda, secondo noi, è questa: perché per tanti anni siamo rimasti a guardare?
Ecco allora, che passato, presente e futuro si ripresentano con una nuova occasione.
Quella di non ripetere lo stesso errore.
L'occasione di reagire.
Di non restare a guardare.
Coraggio, usciamo a riveder le stelle!

P.S. Nella stessa serata abbiamo anche avuto il privilegio di conoscere l'opinione della Signora Riina in merito all'imminente elezione del prossimo Presidente della Repubblica.
Alla Signora Riina piace tanto, ma proprio tanto, Giuliano Amato.
Renzie, vedi di accontentarla.











C’erano voluti quattro anni di riprese e recupero di documenti filmati, tra furti del materiale girato e rifiuti di contributi pubblici, ma alla fine Sabina Guzzanti l’aveva spuntata, ed il suo film-verità sul patto stato-mafia era finalmente uscito nelle sale.
Non in tutte, però. Non ovunque. Non con il supporto della critica cinematografica, né tanto meno delle istituzioni. E nel silenzio più assordante di gran parte dei media.

E così, a novembre 2014 è cominciata un’altra battaglia: riportare ‘La Trattativa’ nelle sale.

Questa volta la coraggiosa Sabina ha trovato al suo fianco anche il Movimento 5 Stelle, pronto a sostenere a gran voce la causa e ad organizzare, mediante i propri attivisti, proiezioni in tutta Italia.

La prima, tenutasi proprio in Parlamento, vide come invitati eccellenti Giorgio Napolitano, Luciano Violante e Nicola Mancino. Ovviamente le loro sedie rimasero vuote…

L’Associazione Grilli di Trani ha organizzato e promosso la proiezione del film ‘La Trattativa’ presso il Cinema Impero venerdì 23 gennaio (ingresso ore 20, posto unico € 6,50), invitando per l’occasione la regista Sabina Guzzanti ad un dibattito che coinvolgerà il pubblico in sala, con Massimo Pillera, blogger de Il Fatto Quotidiano, a fare da moderatore.
Tante saranno le domande da porle e tante le opinioni da condividere.
Intanto questa pellicola e la sua ostinata Autrice, una conferma ce la offrono già: le trattative condotte alle spalle dei cittadini prima o poi vengono alla luce, soprattutto nelle nostre città...



Sarà che ho una  propensione verso i comici ma sono costretto a citarne uno che personalmente mi sta molto simpatico, Crozza, per definire cos’è l’Italia al giorno d’oggi: IL PAESE DELLE MERAVIGLIE.   
Perché davvero in 24 ore da noi può succedere di tutto e l’impensabile incredibilmente si manifesta  e diventa reale.
Partiamo dal principio.
Colui che non voleva i giochini da prima repubblica (quello  che non si sarebbe mai venduto a Berlusconi per intenderci), e considerava “sacro” ed imprescindibile il consenso elettorale(ci è parso di ascoltare parole tipo “Mai al governo con gli inSciuSci” ), è stato nominato presidente del consiglio da quel presidente della repubblica che fino a 3 giorni prima difendeva Letta e il suo operato a spada tratta e che riteneva impossibile un’eventuale staffetta al governo. Ma la parola COERENZA ha ancora qualche significato in questo paese? Ma è possibile che la carica più alto dello Stato possa cambiare idea su una questione così delicata in un battito di ciglia? Ma poi, di grazia, mi spiegate cosa dovrebbe cambiare? Se la maggioranza parlamentare è la stessa che ha votato per il decreto IMU-BANKITALIA che regala 7,5 miliardi di euro alle banche, che boccia il politometro (il redditometro però va bene a lor signori) , che approva l’acquisto degli F35, che non rinuncia ai rimborsi elettorali, perché ora col nuovo/vecchio premier dovrebbe cambiare qualcosa? Sarà pure un leader carismatico, ma mi dispiace darvi questa brutta notizia, in una repubblica parlamentare un uomo da solo non può far nulla se non ha il consenso di camera e senato, ed è opportuno ricordare che oltre a dover dar conto alle mille frammentazioni interne dovrà pure convivere al governo con  Angelino Alfano, un’impresa davvero ardua per chiunque.                                                                 
La cosa più inquietante è che Renzi non si è proposto per un governo di scopo, non si è posto un limite di tempo e di obiettivi, ma si è posto come scadenza del suo mandato il 2018; ma tanto del consenso elettorale C'IMPORTA 'NA SEGA, per dirla nel suo caro dialetto.                                                                          
E mentre la distruzione della nostra democrazia parlamentare si consuma lentamente, abbiamo avuto il piacere di rivedere indossare una toga ad Antonio Di Pietro. Ha finalmente capito che la politica non fa per lui e si è ridato alla magistratura, starete sicuramente pensando, e invece no cari amici miei: ha indossato la toga in veste di avvocato per difendere l’immagine dell’Italia dei Valori nelle aule di tribunale. Ma ciò che mi preme sottolineare non è tanto la figura di Di Pietro,  quanto il motivo per il quale è tornato a fare il difensore. COMPRAVENDITA DEI SENATORI.  Sarà che quelli della mia generazione da quando hanno memoria sentono sempre rimbalzare fra i vari telegiornali notizie scandalose riguardanti la politica, e che ormai è opinione comune che per diventare un parlamentare devi avere almeno un processo alle tue spalle, ma il reato di cui stiamo parlando è francamente troppo grave per passare inosservato. Il cavaliere Silvio Berlusconi è accusato di aver pagato alcuni senatori per ottenere la loro fiducia al governo; qualcosa mi dice che questa è una della violazioni delle istituzioni più gravi che possano esistere  e questa volta B. non può cavarsela con dei semplici servizi sociali, nel caso fosse vero. Tre o quattro lustri dietro le sbarre ci stanno tutti.                                                      
Si lo so che è utopistico, ma ogni tanto sperare che questo sia un paese onesto e non corrotto mi fa stare un po’ meglio. Non sono negativo per il futuro, però c’è un forte bisogno di ridare alle istituzioni il valore che meritano, c’è un forte bisogno di senso dello stato e se questi signori fino ad ora hanno pensato solo a spartirsi le poltrone.

E’ nostro dovere utilizzare tutti i mezzi democratici possibili per riconquistarci il nostro presente, ma soprattutto il nostro futuro.
"Disapprovo ciò che dici, ma difenderò fino
alla morte il tuo diritto a dirlo"

Stephen G. Tallentyre
In un sonnacchioso sabato pomeriggio si è consumata una tragicommedia: il Consigliere De Noia ha tirato fuori dal cilindro, confermando la vox populi, il fatto che "secondo lui" ci sia stato un inciucio tra l'attuale Sindaco e l'attuale Presidente del Consiglio del Comune di Trani in seguito ad un presunto spostamento di voti in favore del primo.
Questa notizia è rimbalzata e rimbombata tra social e siti web di informazione locale creando un piccolo terremoto politico.
E' passata una settimana politicamente tormentata. Sono le 10 di domenica mattina. Una delle testate online locali pubblica una vignetta satirica dal titolo "L'accordo". Questa vignetta sembra non fare particolare presa, visto il bailamme successo nei giorni precedenti. Invece, in un paio d'ore il tam tam della rete la fa conoscere a buona parte della cittadinanza e, tutto a un tratto, la vignetta satirica scompare dal web.
Cosa è accaduto?
Dalle parole del direttore della testata online emerge che, in barba all'art. 21 della Costituzione, il Presidente del Consiglio Comunale di Trani ha intimato e ottenuto la rimozione della vignetta minacciando querela perché sentitosi insultato.
Questa azione dal sapore littorio è coerente con il 57° posto che l'Italia occupa a livello mondiale nella Libertà di Stampa.
Qual è la posizione del Sindaco di Trani in proposito? Qual è la posizione di colui che dovrebbe garantire tutti i cittadini senza distinzione alcuna?
NESSUNA!
Il Sindaco non ha detto NULLA a riguardo.

Cosa avremmo fatto, nei suoi panni?
Dopo esserci assicurati che la vignetta non violi alcuna legge e non sia in alcun modo diffamante avremmo chiesto al Presidente del Consiglio di trarre le giuste conclusioni politiche.
Se non lo avesse fatto, in quanto incapaci di garantire i diritti costituzionali, le giuste conclusioni politiche dovremmo trarle noi.
Sindaco, dica la sua in proposito della censura effettuata e ci faccia sapere quali sono le sue "giuste conclusioni politiche", per il Presidente del Consiglio Comunale o, in mancanza, per lei.
Il MoVimento 5 Stelle ha due seri problemi: la correttezza  e la trasparenza. Ecco perché, appresa la notizia del compenso per le registrazioni dei consigli comunali (circa undicimila euro per cinque sedute), ha sentito la necessità di approfondire, prima ancora dei giornalisti o dei commentatori d’ogni sorta, l’argomento. Questioni di coerenza e credibilità: ci siamo da sempre opposti agli sprechi e anche in questo caso vogliamo vederci chiaro. Ecco perché abbiamo chiesto a Paolo Nugnes, titolare della TechLab (la ditta incaricata al servizio di registrazione), alcuni dati e qualche documento, così da poter valutare la congruità del compenso. Allo stesso tempo abbiamo richiesto informazioni nei comuni più prossimi sulle spese sostenute per lo stesso servizio, e siamo in attesa di risposte. Non è nostra abitudine, insomma, perdere tempo a far morali e postarle o commentarle su pagine o siti dal sapore dell’autoreferenza. Agiamo (gli attivisti o i politici da tastiera vanno bene per altri ambienti).
Sicuri che Paolo Nugnes presenterà le informazioni richieste, cogliamo l’occasione per porgere i migliori auguri per ogni campagna elettorale possibile.



Grilli di Trani



Ormai ci siamo abituati.


Da ché questa nuova forza ha fatto capolino in un sistema completamente prono alla volontà dei poteri forti, completamente sottomesso al potere del “dio denaro”, immediatamente si sono attivati gli anticorpi della razionalità, della logica e del buon senso. Ma è una cura che i poteri forti cercano di eliminare, per far sopravvivere le la malattia, ossia loro stessi.


Nel nostro paese si è costituita “la corte” politica, ossia una compagine di gente che in virtù del suo enorme potere, sovrasta costantemente un popolo e che ne decide le sorti annientando la “democrazia rappresentativa” . Lo scopo principale è di annichilire letteralmente la volontà del popolo spostando conseguentemente la sovranità assoluta nelle loro mani, riducendolo (il popolo, s’intende) ad una massa di emeriti “cortigiani”, servi convinti della propria autonomia e libertà.


Forse ancora in pochi si sono accorti che, in un paese libero e democratico, lo scenario delle competenze e dei ruoli non deve essere questo, a meno che, come ho sempre sostenuto, non ammettiamo che l’italiano, per sua natura, è più portato a camminare con la testa in giù e le gambe per aria.


Di fronte a “questi pochi” (8 milioni circa) che finalmente hanno deciso di rimettere le cose nel giusto senso, si è scatenato lo spargimento di sterco, da parte della corte, che attraverso i suoi potenti canali di comunicazione, vorrebbe far credere ai propri cortigiani-servi che loro sono “il bene” mentre il M5S è il male assoluto.


Ed in parte, guarda caso, ci riescono, perché sono entrati profondamente nel tessuto culturale della gente (televisioni, radio e giornali faziosi sono i loro strumenti), convincendola che tutto ciò che è nuovo e pulito, deve essere rigettato.


Perché potrebbe minare il loro caro sistema corrotto e truffaldino.


In questa incessabile lava di cacca, ultimamente ne hanno inventata una superando cosi qualsiasi record di stupidate- in questa speciale classifica primeggiano da lungo tempo ormai -, definendo i parlamentari M5S semplicissimi “yes-man”, robot autocomandati a distanza attraverso un tablet (chissà perché risaltano solo i nostri), pilotati (e qui avrebbero potuto fare di più) semplicemente con un “clic”. Dall’esterno magari.


Praticamente, “u vouv cà deic c’rnut o’ciucc”.
Traduzione: il bue che dice cornuto al ciuccio.
Translation: the cow which says horned to donkey.


E quale sarebbe questo “mondo esterno” che pilota “on-line” i nostri parlamentari negli interventi ? Ho visto quasi sempre leggere promemoria cartacea, ma mai leggere direttamente dal tablet durante l’intervento, e sfiderei chiunque a fare un discorso non preparato e meditato prima, ma letto al momento attraverso un tablet - se ne accorgerebbe anche un bambino di prima elementare.


E quindi quale sarebbe questa entità esterna ? Grillo, Casaleggio o chi altri ?





Forse esiste… ed è il reale il “mondo esterno” a cui vi riferite; costituito, guarda caso, dal popolo “sovrano” che decide e porta le istanze nelle sedi istituzionali attraverso i propri “portavoce”, come è normale che sia in un paese “democratico”, prassi che proprio non conoscete. Perdonatemi se ogni tanto uso termini come “costituito”, non voglio alludere alle vostre beghe giudiziarie. È la gente che i nostri rappresentanti incontra periodicamente nelle piazze, senza barriere, senza scorta.


Ma volendo per assurdo credervi, come pensate si possano giustificare costoro, quando incontrano i cittadini “in pubblico” e non nelle sedi di partito dove si parla la stessa lingua ? State veramente rubando l’attività di comico a Beppe Grillo al quale consiglierei di stare molto attento a non diventare “troppo serio”.


Mi viene in mente un cartello letto in un WC che diceva: “Non dico di fare centro, ma almeno falla dentro”.


Ecco appunto: cercate almeno di farla dentro.
















Il presidentissimo Napolitano, re Giorgio per gli amici, ha nominato quattro nuovi senatori a vita. E' nelle sue attribuzioni, dirà qualcuno che di 'ste cose ne mastica. Nulla di più vero: il presidente della Repubblica ha facoltà di nominare cinque senatori cinque. Senatori a vita, sia chiaro. Non bau bau micio micio. Cittadini che, come recita l'articolo 59, comma 2, della Costituzione, hanno illustrato la patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Cittadini di cui il nostro Paese è fiero. Vero. Ciò che non è chiaro (usando un eufemismo) è perché re Giorgio li abbia nominati proprio ora. Ciò che non è chiaro è perché ne abbia nominati ben quattro.Con la nomina dei senatori a vita, un tempo, quando la politica non era ancora devastata, quando il presidente della Repubblica faceva il presidente della Repubblica, quando i partiti avevano un ragionevole motivo di esistere, e lo scontro era ancora ideologico (lacrimuccia), si cercava di elevare lo spessore della camera c.d. alta, quella prestigiosa, quella dei rappresentanti maturi del Paese. Fungevano un po' da guida, era, come si direbbe ora, il plusvalore. Ma soprattutto, non erano nominati con fini di indirizzo politico.Cerchiamo di essere chiari: i senatori a vita, come tutti i senatori, hanno diritto di voto. Essi possono, come è spesso successo con le ultime nomine, spostare gli equilibri: coi loro voti in Senato, possono mantenere o far cadere un governo; possono, se lo desiderano, essere determinanti nell'approvazione di una legge o nella sua respinta. In poche parole, hanno un bel potere, 'sti senatori qua. E manco sono stati eletti dal popolo! Ma dico io, Napolitano, con tutti i problemi che ha questa simpatica accolita di politicanti (non fatemela definire "governo", non mi riesce proprio), proprio ai senatori a vita stava a pensare?Sì : perché, il presidente della Repubblica, il garante super partes della vita istituzionale, l'uomo che deve vigilare sul buon e corretto andamento della vita politica a Roma, l'uomo che deve assicurare il rispetto delle regole, ha deciso ancora una volta di essere, come dire, un po' meno garante e un po' più attivo, più partecipe delle sorti del Paese. Come? presto detto. Il governo (scusate se l'ho chiamato così) figlio dell'inciucio rischia di cadere dopo la condanna di silvio (lettera minuscola) e lui, re Giorgio, non vuole. Allora, gira che ti rigira, camminando qua e là nervosamente nel suo studiolo di 300 mq (calpestabili), accarezzandosi il mento, gli si accende la lampadina. Questo governo non può cadere! -esclama. Ho fatto tanto per comporre questo inciu.. ehm, questa compagine e non sarà certo per un capriccio di qualcuno che cadrà! Nominerò dei senatori a vita! Ecco cosa farò! Così mi saranno fedeli e sosterranno letta (con la lettera minuscola)! Sì sì, posso farlo - dice sfogliando la Costituzione, edizione 1948- ricordavo bene!Così potranno fare qualche altra service tax, fare ancora un po' gli affaracci loro e , già che ci siamo, anche quelli miei - pensa ad alta voce, con l'indice vittorioso alzato, nel suo studiolo di 300 metri quadri calpestabili, dando un'occhiata in tralice al registro delle intercettazioni con mancino (lettera minuscola).Morale della favola: non c'è una morale.Purtroppo.



La prospettiva di un nuovo governissimo (naturale continuazione del governo Monti) apre uno scenario al quale gli elettori di M5S, ma sicuramente anche gli elettori di PD e SEL non avrebbero voluto arrivare.
Visto che i giochi non sono ancora fatti, vi invitiamo ad aiutarci a compilare una lista di vantaggi e svantaggi delle due più probabili possibilità di governo, dopo l'exploit di Napolitano nella direzione di un evidentissimo grande inciucio.
Tutte i vostri suggerimenti contribuiranno a rendere evidente quale miglior scelta dovrebbero prendere gli attuali eletti per la formazione del nuovo governo.
Non ci sono preclusioni verso uno scenario o un altro. Stiamo solo cercando di capire quali sono i vantaggi di una o dell'altra probabilità.
Ricordiamo a tutti che un appoggio da parte di M5S al PD non può essere dato per conclamata incapacità del Partito Democratico di mantenere i patti con i propri elettori. Il contrario prende senso perché è il MoVimento stesso a garantire la bontà dell'operato verso i suoi elettori.
Si fa presente che non sono ipotesi nate per caso. Si rifanno alle dichiarazioni delle forze politiche all'uscita delle consultazioni con il Presidente Napolitano. Presuppongono, ovviamente, che abbiano tutti detto la verità.
Gli spunti sono presi sia da attiivisti e simpatizzanti 5 stelle, sia da persone che hanno votato i partiti. Non meravigliatevi se il linguaggio non sarà sempre carino e pro-M5S.


Governo M5S appoggiato da PD/SEL
(premier scelto nella società civile)
Vantaggi
Svantaggi
  • Tagli ai privilegi
  • Ossigeno alle PMI
  • Controllo continuo e costante di ogni progetto di legge
  • Possibilità dì dire la propria attraverso strumenti di democrazia liquida
  • Finalmente le riforme avrebbero luogo
  • Il PD finalmente si rinnoverebbe
  • nuova riforma elettorale (via il porcellum)
  • ripristino dei fondi sulla scuola e la sanità
  • La formazione di un governo ed il superamento della situazione di stallo
  • la liberazione dal governo in carica mostratosi disastroso
  • La possibilità di un test per il Pd che consenta di valutarne le reali intenzioni di cambiamento
  • La possibilità di realizzare una nuova legge elettorale
  • si realizzano alcuni punti del programma: legge anticorruzione, abolizione dei contributi pubblici ai partiti, elezione diretta dei parlamentari, massimo di due mandati elettivi, legge sul conflitto di interessi (nuova dignità alla politica, le basi per poter cambiare)
  • Impossibilità di continuare il TAV
  • la formazione di un governo la cui maggioranza parlamentare dovrebbe appoggiare ciecamente ogni proposta avanzata dalla minoranza
  • L'evidente allergia del M5S alla democrazia evidenziate dall'ambizione di ottenere il 100% dei voti alle prossime elezioni anche a costo di vedere peggiorata la situazione degli italiani. Ulteriormente evidenziata dal mancato utilizzo di una piattaforma che consenta al popolo della rete di decidere, in totale contrapposizione al non statuto.
  • Un governo di marionette e non di portavoce
  • Un aumento dell'attenzione critica nei confronti dell'Italia da parte degli altri governi e dei mercati internazionali
  • instabilità
  • governo di breve durata


Governissimo PD/SEL/PDL/LEGA/SCELTACIVICA
(probabile Bersani premier)
Vantaggi Svantaggi

  • Formazione "facile" di un governo secondo gli schemi della politica "classica"
  • M5S avrà molti argomenti efficaci per la prossima campagna elettorale
  • i partiti potrebbero fare i reali interessi del paese per mostrarsi cambiati, ricercando una nuova verginità al fine di far fuori la parentesi totalitaria M5S
  • Verrebbe preservata la democrazia
  • La Sicilia governata dal pd sta dimostrando una capacità di cambiamento della politica del pd replicabile su scala nazionale
  • governo stabile di lunga durata, ben voluto dalla UE
  • Impossibilità di portare a compimento seria legge sul conflitto di interessi
  • Berlusconi vince
  • Nessun cambiamento o rinnovamento dallo stato attuale della politica
  • I partiti potrebbero fare schifo e peggiorare la situazione dell'Italia, niente di nuovo rispetto all'ultimo anno
  • realizzazione di solite leggine, pezze a colori per imbuonire il popolo
  • nessun cambiamento di fatto
  • perdita sempre più netta di coesione sociale
  • marcato senso di sudditanza verso i poteri forti
  • divario sempre più marcato tra i benestanti e gli emarginati
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