IL PROGETTO E’ NEL CASSETTO?
Era il lontano 15 dicembre 2017 quando la Giunta comunale
approvava il progetto dell’Ing. Michelangelo Caruso per la realizzazione di un Centro Comunale per la raccolta differenziata
dei rifiuti urbani quale candidato a partecipare alla manifestazione di interesse regionale del
Programma Operativo Regione Puglia 2014-2020 I'Asse VI, inerente I'ambiente e
la promozione delle risorse naturali e culturali.
Nell'azione 6.1 del predetto programma sono previsti:"
Interventi per I'ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani" volti ad incentivare i migliori modelli e strumenti
per aumentare le percentuali di raccolta differenziata attraverso la
riorganizzazione del servizio di raccolta in modo da ridurre drasticamente le
quantità di scarti da avviare allo smaltimento in discarica.
Così tra le attività da realizzare con la suddetta azione
rientra anche la creazione di un adeguata rete di centri
comunali e/o intercomunali di raccolta rifiuti differenziati.
Quindi era già dal 2017 che era pronto il progetto per la
partecipazione al bando.
Così come, per quel che riguarda la raccolta differenziata,
già dall’ottobre del 2017, ossia quasi 2 anni e mezzo fa, con Delibera n. 61 del 27 ottobre 2017 il
Consiglio Comunale aveva approvato il Piano esecutivo dei servizi di igiene
urbana, che prevedeva la estensione del
servizio di raccolta dei rifiuti domiciliare c.d. "porta a porta"
sull'intero territorio Comunale.
Sappiamo quale è, ad oggi, a distanza di quasi 2 anni e
mezzo, la percentuale di raccolta differenziata. La percentuale media nel
2019 a Trani è stata del 26% contro una
percentuale media della Regione Puglia pari a quasi il 55% in linea con la
media nazionale.
Quindi se tanto mi da tanto riteniamo che così come risulta
accantonata per più di 2 anni e mezzo la realizzazione della raccolta
differenziata con il metodo porta a porta abbiamo il timore che stessa sorte
sia toccata alla presentazione del progetto per la realizzazione del Centro di
raccolta differenziata dell’Ing. Caruso, per la partecipazione al Bando
Regionale.
Non riteniamo trascurabile inoltre evidenziare che, una
spesa legittimamente sostenuta da tutti
quei cittadini che pagano le tasse che risulta propedeutica alla realizzazione
di un progetto, non può essere accantonata non dando seguito alla
realizzazione dell’opera per incuria o trascuratezza. Noi pensiamo che i soldi
della comunità non debbano essere sperperati ma che vadano perseguiti gli
obiettivi e mantenute le promesse, soprattutto quelle fatte in campagna
elettorale. Ci accorgiamo però purtroppo che molte opere annunziate poi sono
rimaste solo vane e costose promesse e soprattutto che le tantissime occasioni
offerte dai Bandi Regionali e dai Fondi Europei non vengono sfruttate. Per
alcune poi ti accorgi che vi è una
velocità particolare nella loro realizzazione
e guarda caso spesso dietro ciò vi è un interesse particolare e privilegiato che ne trarrebbe
vantaggio.
Abbiamo inviato una interrogazione a risposta scritta al Sindaco,
all’Assessore all’Ambiente e al Dirigente all’Urbanistica chiedendo se
hanno presentato o intendano presentare il progetto o altri intereventi finalizzati alla realizzazione di nuovi
centri comunali (isole ecologiche) per
la raccolta differenziata dei rifiuti, così come indicato nel bando sopra
indicato.
Abbiamo quindi evidenziato che la regione Puglia ha
prorogato al 15/06/2020 i termini per la richiesta del finanziamento alla Regione Puglia pubblicato
nel Bollettino Ufficiale con d.d. n. 58 del 23.04.2020.
Riteniamo che la partecipazione al bando sia un atto dovuto
sia per la spesa già sostenuta per la progettazione sia per dotarsi di un
moderno centro di raccolta differenziata più funzionale, meglio organizzato e
più efficiente rispetto a quello già
presente a Trani anche nella speranza che possa meglio servire le esigenze che
si renderanno necessarie con l’avvio della raccolta differenziata porta a
porta.
I portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia e Vito Branà