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MoVimento 5 Stelle Trani



CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 DICEMBRE 2015
Secondo punto all'ordine del giorno: "Situazione economico finanziaria e patrimoniale della Società AMIU SpA, socio unico Comune di Trani. Atto di indirizzo".

Presidente, Sindaco, Assessori, colleghi consiglieri.
Qui, vestendola da atto di indirizzo, si sta chiedendo di legittimare una forzatura nel bilancio del Comune di Trani quando invece, in base alla Delibera n°226 del 13 novembre 2015 della Corte dei Conti, la situazione finanziaria del Comune di Trani risulta ancora notevolmente problematica e presenta molteplici criticità.
Leggendo dalla sentenza della Corte dei Conti: “Non appaiono infatti superate le gravi irregolarità nella gestione dei rapporti di debito e credito con le società partecipate.
Vengono evidenziate delle perplessità già rappresentate con riferimento alla debitoria di nuova formazione con le società partecipate.
Il Collegio osserva che appare particolarmente grave che a tutt’oggi il Comune di Trani non abbia ancora provveduto all’approvazione del Piano di Razionalizzazione delle società partecipate, il cui adempimento era previsto entro il 31 marzo 2015.
Tale inosservanza, oltre che a integrare una violazione di legge, risulta fortemente pregiudizievole per il Comune di Trani; infatti, le molteplici criticità finanziarie segnalate da questa sezione erano riconducibili soprattutto alla incauta conduzione dei rapporti con le proprie società partecipate, sia sotto il profilo strettamente finanziario, che della gestione dei contratti in essere.”

La nostra valutazione odierna poggia su questo deliberato.
E da questo deliberato dovrebbe partire anche la vostra.
Così come, in un’analisi oggettiva e seria, dobbiamo poggiare le nostre considerazioni anche sulla lista dei contenziosi esistenti.

Per cominciare ci sono diversi contenziosi che sono stati provocati da ordinanze della Regione, contingibili e urgenti, che ci hanno costretto ad accettare rifiuti da comuni da ogni angolo di Puglia, alcuni dei quali sono ancora oggi morosi.
L’ex ATO BA\1, ora OGA BT, sulla cui gestione proprio noi del Movimento vi avevamo messo in allerta, con la sua inerzia ha favorito contenziosi tra Amiu e comuni dell’ex ATO BA1: ad esempio con BARSA, Comune di Barletta, Comune di Corato, ASM di Molfetta, la DANECO, Comune di Bisceglie…
Non a caso, Sindaco, Le abbiamo consigliato di chiedere le dimissioni di Giorgino dalla Presidenza dell’OGA: i contenziosi che si sono sviluppati tra gli enti facenti parte di quell’organismo, sono politicamente addebitabili proprio al Presidente Giorgino.

Senza dimenticare poi, la famosa causa in piedi con gli Eredi Manzi per illegittimo esproprio di aree della discarica: stiamo parlando di 15 milioni di euro!
Nel momento in cui andrà a sentenza e Amiu dovesse soccombere ci chiamerà all’1 del mattino per correre qui in consiglio e dare ancora ossigeno alla partecipata?

A tutto questo si aggiungono i 18 milioni di euro necessari, a vostro dire, per rimettere in sicurezza tutto l’ambito della Discarica.

Ci dispiace vederla solo e con il cerino in mano.
Ecco perché le ricordiamo che può avere al suo fianco l’intero consiglio e l’intera cittadinanza se solo decidesse di avviare una operazione di trasparenza e di contrastare con forza chi ha deciso di far soccombere Trani definitivamente.

Quindi la domanda da porsi è: la delibera che ci state sottoponendo risponde a tutte queste problematiche? A noi sembra di no. Lei si è proposto alla guida della Città perché ha sempre detto di avere in mano la soluzione di tutti i problemi salvo poi, una volta eletto Sindaco, confessare candidamente che Lei è ancora ad un bivio.
Lei è ricorso alla consulenza del Prof. Ziruolo in modo tardivo affidando l’incarico soltanto il 14 dicembre.
E lo stesso incaricato di fornire un parere tecnico, in merito agli atti forniti, ha dichiarato di declinare ogni responsabilità “sulla attendibilità del contenuto”.
E ha inoltre affermato che “le nuove prospettive per AMIU spa richiedono un maggior supporto tecnico-contabile per verificarne la sostenibilità”.

Ma ciò che ci lascia ancor più perplessi è che in delibera, nella soluzione A, ci chiedete di votare la rinuncia a crediti vantati dal Comune di Trani verso Amiu fino a 4.200.000 Euro e l’apporto di beni patrimoniali senza uno straccio di parere tecnico contabile. Ci state chiedendo di intervenire sul bilancio senza un parere, senza capire dove stiamo andando, senza sapere se questo creerà problemi sul patto di stabilità. Voi ve la sentite di fare un salto nel vuoto senza paracadute?

Noi Signor Sindaco le abbiamo dato delle indicazioni per arrivare alla soluzione di questa intricata matassa. Se lei non vuole aggiungere il suo nome alle cronache giudiziarie tranesi, come i suoi predecessori, deve procedere con un’operazione chiarezza da noi già suggeritale, a partire dalla Regione Puglia che deve rispondere delle sue responsabilità, poiché ha utilizzato Trani negli anni come la pattumiera tampone di tutte le emergenze. A seguire con il Presidente dell’ex ato Ba1 ora oga Bt, sempre il suo collega avv. Giorgino, secondo noi responsabile politicamente di non aver consentito all’amiu di incamerare il dovuto in tempi ragionevoli. Di conseguenza anche le figure tecniche eventualmente macchiate da procedimenti penali vanno cautelativamente allontanate.

Non dimentichiamoci che ci sono responsabilità anche da parte di chi ha consentito che l’AIA della Discarica fosse sospesa a settembre 2014 e chi, con la sua inerzia ne ha causato la revoca ad aprile 2015.

Prima di parlare di riapertura della discarica bisogna avviare la post gestione dei lotti 1 e 2 e la generale bonifica di tutto il sito, a tutela della salute dei cittadini tranesi.
E' indispensabile intervenire in modo più incisivo durante le riunioni dell’Oga, pretendendo quei finanziamenti regionali ed europei per la discarica e per gli impianti correlati alla valorizzazione della raccolta differenziata che finora formalmente non risultano richiesti.

Non dimentichi che, tra le indicazioni che le abbiamo dato, Lei troverà anche la via maestra per sostenere l’implementazione della raccolta differenziata porta a porta che noi auspichiamo possa partire quanto prima.

DICHIARAZIONE DI VOTO

Per tutti i motivi precedentemente esposti e comprendendo la sua difficoltà, poiché per onestà intellettuale non possiamo attribuire ad Ella Signor Sindaco tutte le responsabilità della problematica Amiu dichiariamo di non partecipare al voto poiché attualmente non ritroviamo accolta nessuna delle nostre indicazioni.
Indicazioni che pure vi abbiamo dato: come battere i pugni in OGA per avere quanto ci spetta e battere i pugni dinanzi al Presidente della Regione Puglia Emiliano.
Perché questa intricatissima vicenda di Amiu potrebbe risolversi solo condividendo il problema, lavorando in trasparenza e chiarezza, cose che sinora non sono state fatte.
Se però i suoi passi successivi saranno in linea con le nostre indicazioni ci troverà pronti a sostenerla in modo disinteressato come sempre.
Ma se le sue decisioni prenderanno una direzione diversa da quella degli interessi dei tranesi noi saremo i suoi più fermi avversari dentro e fuori il Consiglio Comunale, lo tenga a mente.


Antonella Papagni
Portavoce in Consiglio Comunale
Movimento 5 Stelle Trani


P.S. Negli interventi preliminari, proprio per facilitare il compito di comprensione dell'intera aula, avevamo posto le seguenti domande:

- Qual'è l'importo dell'incarico affidato al Prof. Ziruolo per la redazione della relazione tecnica?
- E qual'è stato il criterio di scelta per cui si è giunti all'individuazione del professionista?
- Qual'è l'importo delle somme accantonate da ATO Rifiuti per il post-esercizio?
- Si può mettere a disposizione dell'intero Consiglio Comunale la diffida che Amiu ha inoltrato all'OGA per l'ottenimento della somma di post esercizio?
- E di fronte al perseverare dell'ingiustificato mancato versamento di quelle somme, quali saranno le azioni conseguenziali che intendete intraprendere?

Nelle repliche del Sindaco e dell'Amministratore Unico di Amiu non è stata fornita risposta a nessuna di tali domande.


L'ultima pronuncia della Corte dei Conti, quella che il Nostro Sindaco ha letto solo nella parte in cui sblocca i vincoli di spesa, ha fortemente richiamato l'attenzione sui numeri delle due partecipate.


Malgrado troppe forze politiche stiano omettendo di metterla sotto la lente d'ingrandimento dei propri interventi per motivi di convenienza, anche l'AMET versa in gravissime condizioni e avrebbe meritato sin dall'inizio un impegno maggiore da parte dell'Amministrazione, soprattutto in termini di indirizzo e di strategia.

Qualche giorno fa l'Amministratore Delegato Nicola Di Corato ha fatto un passo indietro rimettendo le proprie deleghe ma restando nel CdA, facendo così convergere su Pappolla tutte le cariche legali e decisionali (evidentemente la “modalità Guadagnuolo” ha fatto scuola!).Alcuni giorni prima invece, Bottaro aveva annunciato (questa cosa mi ricorda qualcuno!) un nuovo Consiglio di Amministrazione per la prossima primavera, omettendo però di precisare il motivo per cui procederebbe ad un rinnovo degli organi societari.“Un impronta politicamente diversa” dice lui.Sì, ma qual'era l'impronta precedente?E soprattutto: quale dovrebbe essere la nuova?Non è dato saperlo, e questo sempre grazie al fatto che il Sindaco ci tiene alla Trasparenza.Eccome se ci tiene...Così come non è dato sapere quali saranno i criteri di scelta del nuovo Consiglio di Amministrazione.Verranno richieste specifiche competenze tecniche?Verranno valutati i piani di rilancio aziendale che i candidati dovrebbero produrre, a nostro avviso, per ambire a cariche così delicate per i tanti dipendenti e per le famiglie tranesi?Quelle pochissime indicazioni che vengono dall'Amministrazione su alcuni nodi cruciali dell'AMET non ci piacciono per niente.
E, restando in tema di mezzi di trasporto pubblico, chiediamo: è stato predisposto un piano per il graduale ammodernamento dei mezzi, basandolo sull'attuale parco in dotazione, le mutate esigenze cittadine e la necessità di rivolgersi al mercato dei mezzi elettrici in modo da dare finalmente attuazione alla crescente richiesta di mobilità sostenibile?
Poche rassicurazioni si hanno anche su un'altra incresciosa questione, quella della gestione dei dati di lettura dei contatori AMET relativi sia all’energia consumata (bollette ancora stimate) che all’energia prodotta e ceduta in rete da impianti fotovoltaici.

Vedasi la questione parcometri.E' dal gennaio 2009 che il Comune di Trani ha affidato ad AMET la gestione dei parcheggi a pagamento.Dopo di che, tra bandi annunciati e poi ritirati, la confusione più totale.Fino a quando il Sindaco, giorni fa, dichiara come se nulla fosse che si trova ancora “ad un bivio: dobbiamo decidere se dobbiamo continuare con Amet o dobbiamo esternalizzare il servizio”.Sindaco, lei era al bivio prima della campagna elettorale.Ma dopo, candidandosi a guidare la Città e distribuendo decine di migliaia di programmi elettorali, lei quel bivio l'ha superato: lei chiedeva alla gente di votarla perché diceva di sapere “come” affrontare perlomeno le tematiche principali.Ed i parcheggi a pagamento erano tra quelle.Ovunque l’inserimento dello strumento elettronico, in sostituzione di quello cartaceo, ha recato un notevole incremento delle entrate ed una maggiore soddisfazione degli utenti.Quindi va predisposto al più presto un servizio automatizzato per le aree di parcheggio a pagamento con acquisto di parcometri, software e formazione tecnica del personale, affinché tale servizio sia gestito in maniera diretta (finanche nella manutenzione ordinaria) da parte dell’AMET SpA e non dato in concessione pluriennale a terzi.Riguardo all’acquisto, dato il crescente numero di apparecchiature presenti sul mercato, vi è anche l’opzione dell’usato garantito dai produttori.
A proposito di maggiori entrate: notiamo una dormita generale sulla mancata monetizzazione degli spazi pubblicitari sui mezzi di trasporto pubblico, spazi da sempre molto attraenti per le agenzie di comunicazione.
Magari così sfoltiamo un po' di totem pubblicitari, cresciuti come la gramigna in ogni angolo della nostra Città.

Allo sbando più totale è poi lasciata la Darsena.
E anche lì è indispensabile un progetto di rivalutazione che passi attraverso una chiara visione di quali siano i cardini del rilancio turistico di Trani.
L'Assessore al Turismo cosa ne pensa?
Se lo chieda, Sindaco Bottaro, visto che è lei a ricoprire quella carica.
Abbiamo sentito tanto parlare di mare in campagna elettorale... E ora?

Gli impianti fotovoltaici in passato sono stati incentivati dal cosiddetto Conto Energia, il programma che incentiva in conto esercizio l'energia elettrica prodotta da tali impianti connessi alla rete elettrica; ma anche i nuovi impianti tutt’oggi continuano ad essere incentivati dal meccanismo dello Scambio sul Posto.
Pertanto molti tranesi, anche motivati dall'incentivo di tipo economico, hanno deciso di investire sulle fonti di energia rinnovabile installando pannelli fotovoltaici, ma il forte ritardo con cui Amet comunica i dati al GSE sta provocando disagi e danni.
Il protrarsi di questa situazione di inefficienza genera e genererà contenziosi ed a pagarne le spese saranno sempre le tasche dei cittadini.
E allora, siamo proprio sicuri che sia da rinnovare solo il Consiglio di Amministrazione?
Luisa Di Lernia
Portavoce del Movimento 5 Stelle
nel Consiglio Comunale di Trani

Va inoltre fatto predisporre un bando di gara che permetta un’ampia partecipazione di aziende e non va interpellata una sola azienda, così come impropriamente suggerito da chi dovrebbe occuparsi di una sola partecipata. E solo di quella.



Le minacce di querela dei due consiglieri comunali di Noi a Sinistra nei confronti della nostra consigliera Antonella Papagni non ci sorprendono.
Specifichiamo subito che la parola che ha destato dal sonno i consiglieri di maggioranza è stata: "INDECENTI".
Ma vogliamo spiegare ai cittadini il perchè.


Quello di martedì era un lunghissimo Consiglio Comunale che verteva soprattutto sull'approvazione del Bilancio Previsionale 2015 e che si era aperto negli interventi preliminari con la nostra richiesta di sostegno al PM Nino Di Matteo dopo le dichiarazioni di un pentito di mafia che ha rivelato l'arrivo del tritolo per un attentato - richiesta gravemente ignorata dal Sindaco nel suo intervento di replica.



Nelle discussioni sui 10 punti all'ordine del giorno, le consigliere del Movimento sono intervenute punto per punto, scovando anche un articolo di legge dichiarato incostituzionale che la maggioranza ha voluto comunque conservare nel corpo di delibera relativa al Piano degli immobili comunali.

E per l'ennesima volta abbiamo annotato continui richiami da parte della Presidenza durante gli interventi delle nostre consigliere, con la scusa di doversi attenere all'ordine del giorno.


Ultimo punto all'ordine del giorno era l'approvazione della composizione delle Commissioni Consiliari.

Si sarebbe dovuto sorteggiare una Commissione che avrebbe dovuto contenere 7 consiglieri anzichè 5 e subito dopo si sarebbe dovuto sorteggiare il settimo consigliere.
Il tutto era già stato deciso in Commissione Affari Istituzionali, composta da tutti i capigruppo, ovvero 13 consiglieri. 
Ed invece il PD, per il tramite del consigliere Avantario, proponeva un emendamento che sopprimeva il sorteggio della Commissione perchè la Commissione da 7 consiglieri doveva essere secondo loro la 6^, cioè l'Urbanisitica, a suo dire "molto richiesta".
Avendo il favore dei numeri, l'emendamento è passato: in sostanza è stato cambiato quanto deciso dalla Commissione con un colpo di maggioranza.
Ma non finiva certo qui, perchè a quel punto il PD, per il tramite del consigliere Ventura, richiedeva una sospensione dei lavori per una riunione tra i consiglieri di maggioranza.


Il perchè di tale sospensione? "Per raggiungere gli ultimi accordi" (cit. TraniViva 30 settembre).

A quel punto si sono levate le proteste delle opposizioni sul fatto che, pur essendo stati eletti a giugno, era incredibile che alle ore 01.35 del 30 settembre, le attenzioni della maggioranza fossero ancora rivolte a questi accordi anzichè alla soluzione dei problemi della Città.
Proprio su questi aspetti è stato incentrato l'intervento della consigliera Papagni; intervento chiuso con un INDECENTI che noi tutti sottoscriviamo.


La nota stampa firmata dai vendoliani invece, non spiega ai cittadini cosa accade all'interno delle istituzioni ma, decontestualizzando il tutto, si sofferma su quella parola e ce ne butta addosso altre: inciviltà - violenza - bestie - irrispettosi - ineducati - incivili - volgari.



Tutto questo perchè abbiamo un grosso difetto: non sappiamo tenere la bocca chiusa.

Se ne facciano una ragione.


Luisa Di Lernia - Consigliera Comunale del Movimento 5 Stelle

e gli Attivisti del Movimento 5 Stelle Trani




Quando ho incontrato per la prima volta il preside Faraone Mari sono rimasto colpito da quanto gli sprechi della politica avessero su di lui un effetto così dirompente. Quest'uomo era affranto dall'aver provato più volte a dialogare con i politici della provincia Barletta-Andria-Trani (l'assessore alla Pubblica Istruzione e il Presidente del Consiglio Provinciale) ricevendo solo rassicurazioni, inutili e inefficaci, sul prendere in considerazione il piano prodotto dall'assemblea dei docenti per risparmiare tanti soldi pubblici. Essere riuscito a far amplificare la sua voce è stato per me motivo di grande orgoglio.
Paolo Nugnes
Abbiamo ricevuto dei documenti che testimoniano come la provincia abbia preferito sprecare oltre 580mila euro e più di 200mila euro l'anno, creando di fatto l'alberghiero a Bisceglie piuttosto che a Trani. Ecco i fatti. L'ITES "Aldo Moro " di Trani, in prospettiva del dimensionamento scolastico che tanti danni sta per causare nella scuole tranesi, ha formulato una proposta che avrebbe portato al risparmio di più di mezzo milione di euro e l'arrivo dell'Istituto Alberghiero a Trani. In particolare l'ITES Moro voleva alloggiare la sezione "Commerciale" del Professionale "Bovio" di Trani e 2 sezioni dell'Alberghiero, presso la propria struttura, trasferendo le sezioni "grafica" e "moda" al professionale di Bisceglie, che in questo modo non avrebbe perduto l'autonomia scolastica. In più, avendo a disposizione dei fondi propri, scaturiti da un'ottima gestione delle risorse, poteva provvedere a strutturare le cucine ed i laboratori propedeutici all'insediamento dell'Alberghiero. Questa operazione avrebbe comportato il risparmio di qualche centinaia di migliaia di euro, per il venir meno del canone di affitto che oggi la provincia BAT paga per le aule del professionale ospitate presso i Padri Barnabiti e Le Piccole Operaie. Invece no, contattati in via informale, l'Assessore Provinciale alla pubblica istruzione ed il Presidente del Consiglio Provinciale Barletta-Andria-Trani hanno preferito:

1) far rimanere le cose come sono, a Trani, e quindi la provincia continuerà a pagare l'affitto dei locali ex-barnabiti e suore piccole operaie;

2) istituire la sezione Alberghiero a Bisceglie, non considerando che a pochi chilometri, a Molfetta, è già presente una scuola del genere

3) creare nuove spese, quelle che il Professionale di Bisceglie dovrà affrontare per i lavori propedutici all'istituzione dell'Alberghiero, pari a circa €583.000

 Facendo un po' i conti della casalinga la Provincia ha deciso di spendere € 583.000 per i lavori necessari all'Alberghiero più oltre € 200.000 all'anno per l'affitto delle aule del Professionale tranese. Soldi che si potevano risparmiare se la proposta formulata dall'ITES Moro di Trani fosse stata accolta; con l'aggiunta della beffa che l'alberghiero andrà a Bisceglie e non a Trani (giusto un pizzico di campanilismo). Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo sempre denunciato l'inutilità delle provincie, infatti il Movimento non si è presentato in nessuna consultazione elettorale provinciale. Ma in questo caso oltre il danno subito dalla nostra città a cui viene levato un volano per formare le professionalità turistiche, che significa anche formare nuovo lavoro a Trani, c'è l'aggravante dello sperpero di denaro pubblico, ovvero di tutti i cittadini.

il DOCUMENTO

Una proposta di legge contro i costi della Casta regionale. Questa è "Zero Privilegi Puglia", presentata giovedì 1 marzo alle 18.30 nell’auditorium di via Aldo Moro ad Andria. La spiegazione di "Zero Privilegi" ha introdotto l’incontro sulla decrescita con Maurizio Pallante, presidente del "Movimento per la Decrescita Felice".
Circa 90 persone hanno accolto Luigi La Riccia e Paolo Mariani, componenti del comitato promotore di "Zero Privilegi Puglia". Per l’occasione sono state raccolte le prime 55 firme di cittadini andriesi, da sommare alle migliaia già raccolte in altre città della Puglia. Ne sono necessarie 15mila per far approdare il testo in Consiglio.
«”Zero Privilegi Puglia” è frutto di una proposta di cittadini conosciuti via internet», sono le parole con cui La Riccia ha introdotto i punti più importanti della proposta di legge popolare. Il fine è tagliare del 50% gli stipendi dei politici regionali, oltre ad abolire i vitalizi e la liquidazione di fine mandato, privilegi considerati dallo stesso La Riccia «leggi ad uso e consumo personale».
È toccato poi a Mariani meravigliare il pubblico presentando in modo dettagliato le cifre esorbitanti della politica pugliese. Indennità, assegni di fine mandato, assegni di reinserimento nel mondo del lavoro pari a 4.700.000 euro nel 2010 e vitalizi che nel 2011 hanno superato i 12 milioni. «Con “Zero Privilegi Puglia” -ha spiegato Mariani- si possono risparmiare 48milioni a legislatura. I soldi risparmiati con questa iniziativa possono contribuire a migliorare la qualità sociale e culturale della Puglia, ad esempio attraverso l’acquisto di 50 ambulanze, due centri di compostaggio per rifiuti urbani per un milione di abitanti, due case di riposo per 160 persone, 60 assegni quinquennali di ricerca, 40 parchi pubblici per bambini e quattro biblioteche pubbliche». Da marzo a fine luglio, il Movimento 5 Stelle Trani ha organizzato una serie di banchetti in città a cui cittadini tranesi potranno rivolgersi per firmare la proposta di legge.


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