Esprimiamo
vicinanza al Segretario del Sindacato di Polizia CONSAP che oggi è
stato attaccato dal Sindaco di Trani per aver espresso, civilmente e
nel pieno esercizio delle proprie funzioni, alcune dure
considerazioni sulla inefficienza di questa Amministrazione sul tema
Sicurezza a fronte di quanto sta accadendo da anni nella nostra
Città.
Il
Sindaco di Trani nella sua nota si scrolla di dosso ogni
responsabilità riguardo alla specifica competenza “perchè –
dice – non è ancora stato investito della carica di sceriffo”.
Purtroppo,
come al solito, il Sindaco dà il cattivo esempio, e proprio sul tema
“Legalità”, adotta un atteggiamento da bullo della politica:
“Farò
pervenire le dichiarazioni rilasciate dal sindacalista al Prefetto ed
al Ministero dell'Interno perché ora abbiamo davvero superato ogni
limite”.
Il
Sindaco ci faccia capire: quale limite è stato superato?
Quello di chiedere le sue dimissioni?
Quello di chiedere le sue dimissioni?
È
già diventato così grave in questo Paese esprimere le proprie
opinioni e additare le responsabilità di chi è pagato dai cittadini
per garantire a quegli stessi cittadini le condizioni minime di
vivibilità?
La
richiesta di dimissioni è un affronto che un Sindaco del PD non può
subire?
E
invece no, gli toccano le critiche quando giustifica il suo operato
in tema di sicurezza e legalità dicendo (utilizziamo le sue parole):
“come Sindaco della città ho interdetto il porto al traffico
veicolare”.
C'è
stato un esimio rappresentante di questa maggioranza che ha affermato
in consiglio comunale la necessità di pattugliare le nostre coste
perchè il pericolo del terrorismo sarebbe venuto dal mare.
Secondo il Sindaco invece il pericolo criminalità arriva dalle auto.
E a tutti noi queste dichiarazioni dovrebbero andar bene.
Secondo il Sindaco invece il pericolo criminalità arriva dalle auto.
E a tutti noi queste dichiarazioni dovrebbero andar bene.
Dovremmo
star zitti, o magari applaudire.
Piuttosto,
la reazione scomposta alle dichiarazioni del Rappresentante del
Sindacato di Polizia rende evidente una più grave responsabilità
politica.
Il
Sindaco ricorre al Ministero dell'Interno solo quando un uomo delle
forze dell'ordine gli rappresenta l'inattività e la mancanza di
risposte, ma non lo fa quando c'è la necessità di difendere i suoi
cittadini, quando bisogna far comprendere le difficoltà del
territorio di cui è responsabile in prima persona, quando deve far
valere i diritti delle persone per bene.
Ad
esempio, non ricordiamo corse disperate verso Roma quando c'è da
reclamare a giusta ragione la Questura per la Sesta Provincia, primo
indispensabile passo per una più incisiva presenza delle forze
dell'ordine sul nostro territorio.
I ministri non vanno scomodati solo per questioni personali.
I ministri non vanno scomodati solo per questioni personali.
Gli attivisti e le portavoce del M5S Trani