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MoVimento 5 Stelle Trani

Saranno piantati domenica 18  e mercoledì 21 novembre nella nostra città.

Questa è l’iniziativa promossa ed attuata dagli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Trani con le loro Portavoce Comunali al fine di piantare 120 piantine di alberi nella Città di Trani domenica 18 Novembre e nelle scuole elementari di Trani che aderiranno all’iniziativa , mercoledì 21 novembre.
Il progetto sarà realizzato anche grazie alla collaborazione del dott. Michele Di Gregorio, Assessore Comunale al Verde e all’Ambiente e ci auguriamo possa coinvolgere le varie associazioni ambientaliste e le forze politiche della città sensibili al discorso ambientale. Ringraziamo Legambiente e Trani a Capo che hanno già dato la loro adesione e saranno presenti ad entrambi gli eventi di domenica e mercoledì.

Grazie alla donazione dell’ ARIF Puglia- Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali saranno piantate 120 delle seguenti varietà tra essenze aromatiche e giovani alberi: 
Albero di Giuda, Alloro, Tamerice, Carrubo e Bagolaro.
Domenica 18 novembre, alle 10:30, ci sarà la prima piantumazione  nella Villa Comunale di Trani di alcuni alberi. La domenica successiva saranno piantati alcuni esemplari a Villa Guastamacchia, in collaborazione con AUSER Trani.

Parte degli alberi verranno donati alle scuole elementari di Trani che in occasione della Festa dell’albero proclamata per mercoledì 21 novembre dal Ministero per l'Ambiente, verranno messi a dimora nei cortili e nei giardini di ogni scuola che avrà aderito alla manifestazione.

La Giornata Nazionale degli Alberi dal 2011, con la legge n.10 del Ministero dell’Ambiente che la riconobbe, viene celebrata ogni 21 novembre con l’intento di promuovere le politiche di riduzione delle emissioni, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all'albero e la vivibilità degli insediamenti urbani. Accanto alle iniziative per la Giornata Nazionale degli Alberi, si svolgono anche quelle per la Festa dell’Albero, un’iniziativa promossa da Legambiente dal 2008 e che ha radici che affondando nelle antiche tradizioni della nostra cultura.

Quest’anno la Festa dell’albero è dedicata all'accoglienza e alla solidarietà affinché come gli alberi, questi valori possano mettere radici forti e profonde nel nostro paese e fermare le ondate di razzismo e intolleranza che stanno attraversando in modo preoccupante i nostri territori.

Invitiamo tutta la cittadinanza a voler partecipare a questo evento soprattutto affinché si possa dare risalto alle capacità indispensabili degli alberi che permettono la proliferazione della vita: assorbire l’anidride carbonica e rilasciare ossigeno, prevenire il dissesto idrogeologico,proteggere la biodiversità. Tutti obiettivi dei quali ancor di più oggi si avverte la necessità.
Foto di UDIS TV
Combattiamo come leoni da anni per la chiusura di un sito altamente inquinante ma continuano a uscire nuove voci di richiesta di riapertura.
Gli intendimenti, al confine del delittuoso, di vari personaggi che vogliono riaprire la discarica sono terrificanti, mentre ad ogni pioggia il percolato aumenta i costi di rimozione ed il rischio di inquinamento della falda.
Abbiamo fatto proposte serie e concrete sia per la chiusura che per la gestione allegra delle finanze di AMIU.
Siamo stati derisi ed umiliati nel peggiore dei modi da Sindaco, Assessori e alza mano della maggioranza con le stampelline dell’opposizione.
Noi eravamo, siamo e saremo sempre per la chiusura e l’attuazione di Rifiuti Zero, senza compromessi.
E ancora una volta chiediamo di audire le parti per conoscere l'attuale stato dei luoghi, supportati dalla corretta documentazione. Ovviamente, ogni volta che abbiamo accesso alle carte, tutti i castelli in aria di una discarica perfetta e lucente fatti da sindaco e maggioranza si frantumano contro la realtà.
Alleghiamo la richiesta di audizione in Regione redatta dai nostri Consiglieri Di Bari e Casili proprio sullo stato dell’arte in discarica.
Chissà se Emiliano e Bottaro risponderanno oppure si concentreranno solo sulle prossime elezioni e poltrone da spartire.

I Portavoce del Movimento Cinque Stelle
al Parlamento Giuseppe D'Ambrosio
al Consiglio Regionale Puglia Grazia Di Bari
al Consiglio Comunale Trani Luisa Di Lernia e Antonella Papagni
Foto by TraniViva
Le dimissioni dell’ingegner Guadagnuolo da AD di AMIU per quanto ci riguarda sono cosa buona è giusta. Nominato dalla precedente amministrazione di destra, riconfermato dall’attuale amministrazione di centrosinistra, non è stato in grado o non ha voluto agire con un minimo di trasparenza sia sul disastro ambientale in corso in discarica, sia sulla terribile situazione economica dell’azienda.
Mai un filo di trasparenza sullo stato della discarica, mai un filo di trasparenza sulle assunzioni selvagge di parenti di amministratori locali.
Possiamo pensare che qualcosa si sia rotto dopo la nostra mozione per il suo allontanamento, dato che è rinviato a giudizio?
Ricordiamo consigli comunali, interviste pubbliche in cui Bottaro è stato il primo ed estremo baluardo delle capacità di Guadagnolo. Lo ha osannato come un ultras, lo ha difeso come un avvocato fa con il suo miglior cliente,  lo ha assecondato come uno psichiatra.
Potremmo fare illazioni a non finire sulle motivazioni che hanno spinto l'AD Guadagnuolo a dimettersi ma in qualunque caso resterebbe la magrissima figura che il sindaco Bottaro ha fatto e continuerà a mantenere imperituramente per non aver rispettato il patto etico, la Carta di Avviso Pubblico, da lui stesso spinto in Consiglio Comunale.
Questa è e rimarrà la dimostrazione del fatto che la parola di Bottaro, la sua etica, è carta straccia, l'importante è che non abbia conseguenze giudiziarie.

Crediamo, in ultimo, che con l’avvento del governo e del Ministro Sergio Costa sia cambiata quella che era in passato la gestione dei problemi di natura ambientale. A noi risulta che da qualche mese le richieste di adeguamento della discarica al piano di caratterizzazione ed alle prescrizioni degli Enti ambientali,  stiano diventando sempre più pressanti ed incisive. Se  sommiamo a questa una conferma dell’AD in barba alle norme del codice Etico, un avvio della raccolta differenziata  porta a porta non più procrastinabile, una gestione antieconomica del servizio rifiuti, e tutte le altre operazioni all’interno di Amiu definite come “discutibili”, abbiamo la cifra della pressione che sia l'AD che il sindaco si sono trovati a subire.
Lasciamo voi discutere su chi dei due abbia lasciato l'altro.

Noi, imperterriti, invitiamo il sindaco ad agire almeno una volta con trasparenza, condividendo con i cittadini la scelta di un nuovo AD specchiato ed esperto.
Se poi non è in grado neanche di fare questa condivisione si dimettesse anche lui.

P.S. Vista la totale mancanza di trasparenza condivisa, cogliamo il momento per aspettarci e auspicare anche le dimissioni dell’AD di Amet Danisi o almeno un intervento chiarificatore del per niente etico sindaco.

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia
Antonella Papagni

“…consigliera Di Lernia lei nella discarica non ci è entrata 4 5 o 7 anni fa ma lei c’è entrata quando il sindaco l’ha fatta entrare con il tappeto rosso se l’avesse vista prima avrebbe detto che Guadagnolo ha già raggiunto grandissimi risultati”.
Questo riferiva il Sindaco nel corso del consiglio comunale del 31 luglio 2018.

Per chi volesse immaginare di che genere di red carpet stiamo parlando per non confondersi con quello più famoso del Festival del Cinema di Venezia proviamo a chiarire quello che nell’immaginario del sindaco di Trani è stato definito con tanta enfasi.

La discarica di Trani è stata chiusa il 5 settembre 2014 e sequestrata dai Carabinieri il 15/01/2015 per il rischio esplosione causato della mancata realizzazione dell'impianto di captazione del biogas prodotto dalla decomposizione dei rifiuti, di conseguenza il gas ha esercitato delle pressioni sotterranee contro le pareti della discarica, facendo fuoruscire tipo geyser migliaia i litri di percolato contaminato dalla presenza di metalli pesanti.
Nelle acque di falda fu rintracciata la presenza di metalli pesanti – cromo, arsenico nichel– ma l’inquinamento ambientale si era esteso anche in atmosfera per inquinamento da metano e CO2.

L’obbligo dell’Amiu sarebbe stato di mettere in atto misure di sicurezza ed emergenza, compresa la copertura del terzo lotto per evitare l'infiltrazione di altro percolato per il probabile cedimento di una porzione di parete e conseguente dispersione di percolato in falda a causa del sovraccarico di rifiuti smaltiti nel sito ben oltre la capienza consentita.

Nel corso di questi quattro anni quindi sarebbe stato prioritario da parte di questa amministrazione, redigere e attuare, attraverso AMIU, un Piano di Caratterizzazione.
Scopo del Piano di Caratterizzazione è quello di definire l’assetto geologico e idrogeologico, verificare la presenza o meno di contaminazione nei suoli e nelle acque (superficiali e sotterranee) e sviluppare un modello concettuale del sito inquinato.
Le indagini di caratterizzazione di un sito devono avere come prerogativa la definizione qualitativa e quantitativa dell'eventuale contaminazione con minore approssimazione possibile. A causa della contaminazione accertata il Piano di Caratterizzazione deve essere il primo di una serie di passi che hanno come obiettivo la bonifica e/o la messa in sicurezza del sito.
Il Piano della caratterizzazione deve descrivere dettagliatamente il sito e tutte le attività svolte in passato e che eventualmente si continuano a svolgere; deve individuare i collegamenti tra le attività svolte e tipo, la localizzazione ed estensione della possibile contaminazione.
Deve descrivere le caratteristiche delle componenti ambientali sia all'interno del sito che nell'area da questo influenzata e deve descrivere le condizioni necessarie alla protezione ambientale e alla tutela della salute pubblica;

Da parte nostra contiamo numerose richieste di accesso agli atti, rivolte all’assessore all’ambiente al Sindaco ad AMIU ribadite in ogni seduta del Consiglio comunale al fine di conoscere e ricevere copia del piano di caratterizzazione della discarica che dovrebbe costituire il riferimento ed il punto di partenza per poter gestire la messa in sicurezza e la bonifica del sito della discarica di Puro Vecchio.

E invece …. Il Sindaco ci dice che in discarica si entra con il tappeto rosso. Questo nella realtà si traduce, guardando le notizie e le indagini fino ad oggi effettuate, in un sito dove sono presenti nei pozzi di ispezione quantità di nichel e di solfati al di fuori dei limiti previsti dalla norma, elementi chimici inquinanti che costituiscono ancora oggi un chiaro segnale di inquinamento della falda.

Un grosso contributo a questa grave situazione lo da anche:
  • il grave ritardo nei necessari lavori di copertura del corpo dei rifiuti di tutti i lotti di cui è composta la discarica, 
  • la necessità di una rete di captazione di biogas realizzata non con sistemi di emergenza ma a regola d’arte e il loro collegamento ad un sistema di raccolta ed invio in torcia, 
  • la necessità di realizzazione di sistemi di emungimento del percolato dai pozzi di raccolta, 
  • la mancanza di un sistema dedicato per la raccolta delle acque meteoriche.
Tutto queste anomalie venivano evidenziate nel verbale di sopralluogo presso la discarica da parte del personale ISPRA/ARPA Puglia effettuato il 14 giugno del 2018.
Abbiamo fondato motivo di ritenere che la situazione ad oggi non sia migliorata.
Con l’autunno e le abbondanti piogge la situazione del percolato può risultare ancor più pericolosa soprattutto in ragione della mancata copertura superiore dei 3 lotti della discarica.
Non dimentichiamo che è stato documentato e acquisito dall’ISPRA il filmato di febbraio di quest’anno in cui era evidente l’invasione di percolato in terreni non protetti adiacenti la discarica.

Questa convinzione deriva dal fatto che abbiamo richiesto all’Assessore all’Ambiente, al Sindaco e all’AMIU, copia di una relazione integrativa e del piano di caratterizzazione , che i rappresentanti di ARPA e ISPRA richiedevano a chiusura del verbale e l’unica risposta “piccata” ad oggi ricevuta è stata da parte dell’assessore Di Gregorio in questi termini: “AMIU ha provveduto nei tempi fissati ad inviare l’integrazione documentale come richiesta”.
Se l’assessore risponde piccato non fornendo copia dei documenti a noi che facciamo della salute dei cittadini e della tutela ambientale dei principi non sacrificabili per meri interessi economici, non può che farci scaturire questa considerazione : “che piccato… l’assessore”.

Per concludere, caro sindaco Bottaro, lei ha dimenticato che prima di essere sindaco era cittadino di Trani, città su cui già gravava, da anni, il pericolo della discarica. Abbia l’umiltà di non fare sempre la prima donna facendo delle affermazioni in Consiglio comunale con le quali Lei pensa di potersi accreditare quale risolutore del problema della discarica.

Deve sapere caro Sindaco che già da novembre 2013 noi semplici attivisti insieme ai nostri Parlamentari del Movimento Cinque Stelle, quando lei era occupato in altre faccende, siamo riusciti dopo numerose istanze anche a livello nazionale ad accedere alla discarica per documentare e denunciare il sistema di smaltimento dei rifiuti nel sito di Puro Vecchio.

Stessa avversione e contrarietà la esprimiamo oggi all’idea di veder smaltiti i rifiuti presso la discarica di Massafra.

Quel sopralluogo effettuato nel 2013 purtroppo “senza il suo tappeto rosso” portò alla luce il gravissimo problema della discarica di Puro Vecchio e riteniamo, senza timore di smentita, che grazie alla rilevanza data a livello nazionale che di li ad un anno la discarica sarebbe chiusa e oggetto di sequestro.

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia
Antonella Papagni
La mozione che abbiamo presentato era davvero semplice: l'amministrazione Bottaro ha approvato in pompa magna un documento, la Carta di Avviso Pubblico, un impegno etico a rispettare determinati parametri contro la corruzione, la mafia e la mala gestione della cosa pubblica, tra cui spicca il non dover assumere (o confermare) eventuali funzionari o dirigenti che fossero stati rinviati a giudizio. Appena si è presentata l'occasione la stessa amministrazione ha sconfessato se stessa violando l'impegno assunto. Se voleva salvare la faccia doveva annullare il provvedimento di conferma (riassunzione) del dirigente di AMIU Alessandro Guadagnuolo.
Quello che è successo è stato altrettanto semplice: il sindaco Bottaro ha detto di assumersi in pieno la responsabilità di questa violazione, lasciando fuori la maggioranza. Immediatamente dopo ha detto che la maggioranza se ne sarebbe dovuta fare carico, lasciando fuori lui. La maggioranza ha eseguito.
Nella pratica Bottaro e tutta la sua maggioranza hanno detto: noi ci assumiamo impegni che non ci interessa di rispettare, nel solco di tutta la politica di sinistra e destra che li ha preceduti.
Come abbiamo già detto, si sono sciacquati la faccia e hanno usato la Carta di Avviso Pubblico come carta da toilette.
In tutto questo il Sindaco non ha avuto la decenza di fare un minimo sunto, anche solo per titoli, di quali impegni abbia richiesto a Guadagnuolo negli anni tanto da portarlo a certificare per iscritto che lo stesso li abbia rispettati integralmente e con soddisfazione. Non ha mostrato né portato con se un documento che dimostri i risultati raggiunti, né li ha forniti in seguito a richieste nostre e di altri consiglieri dell'assise.
La formula con la quale la maggioranza ha eseguito poi gli ordini del sindaco ha raggiunto vette di autolesionismo davvero divertenti.
Sindaco Bottaro: "Non credo che il Codice Etico, un atto di indirizzo formulato dal Consiglio Comunale con riferimento al Codice Etico possa far ritenere un provvedimento di nomina illegitimo al punto di poterlo revocare in autotutela". Un provvedimento è illegittimo oppure no, non ci sono sfumature. Ma delle due l'una: lo revochi facendo un ravvedimento operoso e salvando la faccia oppure non lo revochi e la faccia la perdi definitivamente.
Sindaco Bottaro: "Guadagnuolo, su mia richiesta, ha già di fatto consegnato nelle mie mani le sue dimissioni [...] Gli abbiamo chiesto le sue dimissioni? Abbiamo già le sue dimissioni. [...] Si è già dimesso, io ho già le sue dimissioni in mano. Notificherò, protocollerò quelle dimissioni insieme a lui perché è giusto che questo accada". Davvero, come mai non ci meravigliamo che un sindaco di sinistra non abbia alcuna difficoltà a parlare di aver fatto firmare dimissioni in bianco senza il minimo rimorso?
Ventura (PD): "Qui nessuno ha parlato del Codice Etico, della Carta di Pisa. Pochissimi consiglieri si sono soffermati sul Codice Etico, sull'importanza della Carta. Pochissimi consiglieri si sono soffermati sul merito, sull'importanza del Codice Etico". Neanche lui.
De Laurentis (PD): "Abbiamo condiviso con i vari consiglieri di maggioranza un testo, da loro controfirmato: I consiglieri di maggioranza, ascoltate le dichiarazioni preliminari del sindaco A. Bottaro, il quale ha ribadito di ritenere fondamentale il rispetto del Codice Etico e della Buona Politica adottato adottato dalla Giunta Comunale e dal Consiglio Comunale della Città di Trani che comprende una serie di regole dirette a contrastare la corruzione, la cattiva amministrazione, a combattere la criminalità e a salvaguardare il bene primario della legalità [...]. Per tali motivi si intende comunque dare seguito al Codice Etico e il sindaco chiederà, subito dopo il raggiungimento di obiettivi aziendali di cui al punto 3, e come ha detto il sindaco, ciò avverrà entro l'anno. [...] E a tal fine i sottoscritti consiglieri comunali impegnano il sindaco a chiedere all'Amministratore Unico di AMIU di rassegnare le dimissioni subito dopo l'avvio della raccolta differenziata ed il completamento della scissione societaria di AMIU Spa [...] Nella denegata e non creduta ipotesi in cui l'Amministratore AMIU non intenda aderire all'invito rivoltogli dal sindaco [...]" In sintesi : ci piace moltissimo quello che sta scritto nella Carta Etica ma, visto che siamo noi, deroghiamo (per noi non vale), anche perché Guadagnunolo ha giurato che si dimetteva, ma se non si dimette gli facciamo revocare l'incarico, se questo non ci porta a dovergli pagare i danni. In quel caso rimane fino alla fine del mandato.

Questa è la dimostrazione che PD e maggioranza ingoiano qualunque cosa, anche quando non gli piace, l'importante è mantenere la poltrona. Della faccia, ormai, ne fanno ampiamente a meno da fin troppo tempo...

Però, almeno, grazie a questo Consiglio abbiamo saputo che la raccolta differenziata partirà entro due mesi, ovvero entro il 31 dicembre 2018, nonché che entro la stessa data l'amministratore Unico di AMIU Guadagnuolo si dimetterà (quasi) di sua spontanea volontà.
Vorremmo aggiungere che se son fiori, fioriranno, anche se, purtroppo, questa maggioranza ha più volte dimostrato che piuttosto che spargere fiori preferisce spargere cachi...

80 MILIONI DI EURO IN SLOT E VLT
Solo a Trani, nel solo 2017.
Era la prima settimana di giugno del 2018 quando incontrammo l'assessore Felice Di Lernia per sollecitare la delibera di un regolamento comunale che aiutasse la città a regolamentare ed a limitare l'accesso alle slot ed alle vlt ad una popolazione, quella tranese, che soffre sempre più le dipendenze patologiche dal gioco d'azzardo.
Come tutte le volte nelle quali presentiamo una proposta all'amministrazione siamo entusiasti di parlarne, soprattutto a quelle che consideriamo persone che combattono la stessa battaglia da anni, e ci aspettiamo di trovare dall'altra parte lo stesso entusiasmo.
Non sappiamo però per quale motivo, ogni volta, il nostro entusiasmo viene interrotto da astrusi termini tecnico-burocratici che, in sostanza, tendono a rimandare o ad abbattere completamente le nostre battaglie.
E' successo anche questa volta: la nostra proposta di un regolamento comunale contro il gioco d'azzardo e le ludopatie ha trovato nell'assessore Felice Di Lernia un muro. Persona informatissima e competente (è lui che ha proposto e fatto approvare la Carta di Servizio Pubblico rinnegata ed relegata ad uso toilette dal sindaco) ha preferito spostare l'attenzione sulla conferenza Stato-Regioni anziché dire, come noi fortemente suggerivamo, "per adesso variamo il regolamento comunale poi, quando la conferenza Stato-Regioni varerà una legge quadro, adegueremo il regolamento alla legge, se necessario".
Qual è quindi il problema? Lo leggevamo tra le righe, senza che lui lo dicesse mai esplicitamente: Bottaro è in ostaggio! Ogni volta che un provvedimento deve passare per l'approvazione in Consiglio parte la scala santa nella quale ognuno dei consiglieri cerca di ottenere qualcosa per sé.
In questo caso, secondo l'assessore, il provvedimento sarebbe dovuto passare dal Consiglio ben DUE VOLTE, se la legge quadro fosse varata in tempi brevi. Potete immaginare facilmente che un'amministrazione M5S non avrebbe un problema del genere perché non ha da accontentare nessuno.
Così l'assessore Di Lernia ci ha sollecitato a spingere il governo perché la legge quadro venisse varata al più presto e, nel frattempo, almeno, di eliminare la pubblicità relativa al gioco d'azzardo.
Abbiamo preso il suggerimento molto sul serio e ci siamo immediatamente attivati per presentare la nostra proposta su Rousseau senza sapere che, nel frattempo, il #decretodignità avrebbe contenenuto già questa norma al suo interno.

Ci siamo lasciati con l'assessore con le sue parole "fate almeno questo (l'eliminazione della pubblicità del gioco d'azzardo, ndr) e poi risentiamoci per il regolamento".

Bene, siamo stati di parola, adesso lo variamo questo regolamento?

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle
Luisa Di Lernia e Antonella Papagni

P.S.  Qui potete trovare il pdf relativo alle statistiche di AAMS su Raccolta, Vincita, Spesa ed Erario - Gioco Fisico

(Foto radiobombo.it)
Prendiamo con piacere atto dell'urgenza con la quale il Presidente del Consiglio Comunale si è prodigato a diffondere via Facebook una risposta al nostro comunicato e gli diamo atto che  si e'  tanto impegnato nel formulare la replica (normativa, citazioni, ecc) contornata di sfida e risentimento.
Riteniamo però che con la meta' dell'impegno profuso per risponderci avrebbe potuto consentire alla questione di avere un seguito immediato in Consiglio.
Del resto, è stata violata una disposizione dello stesso Consiglio, di cui Egli è Presidente, votata pienamente anche da lui.

Nel suo commento, inoltre, il Presidente dice
"l’urgenza a cui si appellano le consigliere è possibile solo in presenza dei scadenze dettate da leggi , bandi , convenzioni, nocumento per l’Ente, ecc…"
e noi ci chiediamo cosa sia nocumento per l'Ente quando la richiesta di rimozione è per un rinvio a giudizio per truffa?

Ci saremmo aspettate da una figura di Garanzia quale è quella di Presidente del Consiglio Comunale che la sua indignazione e veemente reazione fosse stata per questo, magari anticipando la nostra mozione con il deposito di una dal contenuto simile a Sua firma, non distonica con articoli e commi, anziché eccepire sulla forma come ha fatto.

Tanto più che, nella lettera che Egli stesso ci gira, e che alleghiamo, da parte del Segretario Generale ci viene dato atto che la nostra richiesta è pienamente nel nostro diritto (espressione di sindacato ispettivo dato ai Consiglieri Comunali) e che è esattamente in capo al Consiglio Comunale la formulazione di indirizzo per le nomine (o per le rimozioni).
E' vero, dice anche che la Carta non obbliga se non moralmente, in quanto assimilabile ad espressione di indirizzo, ma se non rispettate gli obblighi morali che voi stessi vi siete dati che persone siete?
Infine dice che nella nostra richiesta di mozione ci sono errori di forma, la distonia che lei stesso solleva.

Egregio Presidente, qui di "distonico" non è la nostra mozione, contenente risibili errori di forma che sarebbero potuti essere corretti agevolmente prima del Consiglio con emendamenti come tante volte è già capitato in Consiglio, ma Lei e la Sua maggioranza che fate cose senza tener conto delle regole che Voi stessi vi siete dati, comportandovi come se nulla fosse accaduto.

E' davvero così complicato trovare un amministratore per AMIU che non sia un rinviato a giudizio?

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle
Antonella Papagni e Luisa Di Lernia



(Foto radiobombo.it)
Questa mattina la Consigliera Luisa Di Lernia si è recata in Comune per adempimenti istituzionali. Tra questi vi era l'affannosa ricerca della nostra mozione per la revoca in autotutela dell'a.d. di Amiu Guadagnuolo in quanto rinviato a giudizio per truffa. Mozione presentata per tempo e nei modi richiesti dal regolamento comunale.
Inutile dire che il presidente Fabrizio Ferrante ha "dirottato" la nostra Consigliera al segretario generale, evocando problematiche procedurali che avrebbero impedito la messa all'ordine del giorno della mozione, quasi come se un cavillo fosse più importante di un principio di chiarezza e trasparenza nei confronti dei cittadini tranesi.

Il Presidente si è comportato, purtroppo, esattamente come la parte politica alla quale fa riferimento, creando ostruzionismo per non presentare mozioni scomode e non frazionare ulteriormente quella maggioranza arlecchino dipinta di rosso sbiadito che ad ogni voto chiede qualcosa in cambio.
Non ci stiamo più. Non possiamo più continuare a guardare una maggioranza e una giunta che si è riempita la bocca della parola ETICA varando una Carta della quale, la maggioranza e la giunta stessa, ne apprezza la morbidezza solo in toilette.

Abbiamo atteso invano MESI per altre mozioni di dignità, come la richiesta di cittadinanza onoraria per il Pubblico Ministero Nino Di Matteo, senza ancora ottenerle nonostante il Regolamento del Consiglio Comunale parli chiarissimo, ma di fronte a questo ennesimo muro di gomma non possiamo fare silenzio.
Atteggiamenti del genere non ci hanno mai sorpreso, conoscendo la parte politica che ne ha fatto uso da sempre, ma se si pensa di poter insabbiare la nostra richiesta di chiarezza, che siamo sicuri avrà ulteriori sviluppi in altre sedi, si sbaglia.

Noi non ci arrendiamo, continuiamo a chiedere che l'ordine del giorno sia integrato così come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale.
ORA però chiediamo anche il vostro aiuto. Fate sentire la vostra voce! Non lasciateci sole! L'Amministratore dell'Amiu deve essere sollevato dal suo incarico!

P.S. Domani saremo in consiglio comunale come sempre. Telefonate per invitarci a non esserci ci fanno solo capire come a questa maggioranza non interessi il bene dei cittadini. Se non hanno i numeri, come è più che chiaro, si dimettessero. I danni fatti alla città sono ormai troppi ed è tempo di cominciare a ricostruire.

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle
Antonella Papagni e Luisa Di Lernia
Il 19 giugno 2018 abbiamo rivolto interrogazione urgente al Sindaco su conferma della nomina dell’Ing. Guadagnolo ad A.U. di AMIU Spa in considerazione del fatto che, stando a notizie di stampa, il 13 giugno 2018 l’Ing. Guadagnolo è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Trani per la violazione dell’art. 640 del codice penale ipotizzando un reato di truffa nei confronti del Comune di Trani.

E’ bene ricordare che l’Ing. Guadagnolo è imputato in quanto, secondo l’accusa, non avrebbe redatto degli atti tecnici necessari per la soluzione di problematiche connesse alla mancata esecuzione di lavori della condotta sottomarina al servizio del depuratore comunale. Il professionista non avrebbe redatto quindi nessun atto ed avrebbe percepito illecitamente dal Comune un compenso di 11.000 euro.

I ben pensanti diranno che il rinvio a giudizio non è commissione di reato, peccato però che in data 27/12/2016 la Giunta Comunale ha adottato la Carta di Avviso pubblico (Codice etico della Buona politica) in cui all’art. 19, intitolato “Nomine interne e in enti, consorzi e società”, al secondo capoverso recita:
"L’amministratore non può conferire nomine o incarichi a soggetti rinviati a giudizio o sottoposti a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, criminalità organizzata e mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, voto di scambio ed altri delitti contro l’ordine pubblico – ad eccezione degli art. 414 n. 2 e 415 del codice penale -, estorsione, truffa,usura, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti ed altri gravi reati ambientali."

Tra l’altro, secondo notizie di stampa, il Comune di Trani, in quanto parte offesa, è costituito nel giudizio quale parte civile.
Orbene i 30 giorni previsti dal regolamento comunale come arco di tempo in cui il sindaco è tenuto a rispondere sono trascorsi ahinoi invano, ed anche questa, così come altre richieste da noi formulate, soprattutto se scomode, è rimasta inevasa.

Ma noi non molliamo e se ad azione non corrisponde reazione noi non ci arrendiamo e torniamo a chiedere con maggiore forza.

Abbiamo quindi in data 18/07/2018 promosso mozione urgente per il prossimo consiglio comunale avente come oggetto:
Richiesta di sfiducia e revoca in autotutela della nomina dell’A.U. di Amiu Spa Ing. Alessandro Guadagnolo per il triennio 2018/2020 posta in essere in violazione dell’art. 19 della “carta di avviso pubblico” ovvero “codice etico della buona politica".

La conferma dell’Ing. Guadagnolo come A.U. di AMIU è stata assunta con l’assemblea ordinaria dei soci tenuta il 15/06/2018 . Chi non avesse dimestichezza di questa tematica deve sapere che il Comune di Trani è socio unico di AMIU Spa.
Alquanto vago e di circostanza inoltre appare quanto scritto nel verbale dell’assemblea di AMIU in cui è riportato che: ”nel corso del mandato 2015-2017 l’A.U. ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati dal socio ed ha dato puntuale esecuzione a tutti gli atti di indirizzo forniti dal socio sia in sede assembleare sia a mezzo di comunicazioni scritte, ottenendo i risultati attesi dal socio”.

A noi, come a tutti i cittadini tranesi, non risulta che siano stati fatti progressi nello sviluppo della raccolta differenziata ne tanto meno c’è stata una svolta decisiva alla bonifica della discarica che in caso di temporali abbondanti mette a rischio, con il suo percolato, i terreni adiacenti e quindi la falda acquifera così come evidenziato da documenti televisivi di TeleTrani.

Quindi questo stato di cose evidenzia che un impegno etico assunto da Bottaro e dalla sua Giunta, approvato anche in Consiglio Comunale allo stato dei fatti rimane solo una promessa, una scocciatura, un ostacolo. Ma il Sindaco deve comprendere che se un impegno etico da lui assunto formalmente e pubblicamente viene alla prima occasione disatteso cosa sarà di tutti gli impegni, politici, e programmatici fatti non risultanti da impegni formali e pubblici? E’ facile prevedere che anche essi saranno visti come semplici promesse, scocciature ostacoli neanche difficili da superare.

Per noi del Movimento Cinque Stelle un impegno assunto e il suo rispetto è la cifra della nostra credibilità. Non arretreremo mai su questi principi e, che il signor Sindaco lo imprima bene nella mente noi, fino a giugno del 2018, abbiamo sperato che agisse diversamente dai suoi predecessori.
Per il bene dei cittadini pretendiamo amministratori onesti non implicati in rogne giudiziarie che si adoperino e ottengano risultati concreti per la salvaguardia della salute e del decoro urbano.

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle
Luisa Di Lernia e Antonella Papagni

Ma neanche olio, olive o vino.
Nessuna delle produzioni tipiche della nostra città, nessuno dei nostri produttori e imprenditori potranno partecipare a ottenere neppure una piccola parte di quei fondi e incentivi.

Ancora una volta,purtroppo, dobbiamo registrare il disinteresse da parte dell’amministrazione a promuovere lo sviluppo economico di Trani.
Infatti, Trani non è stata ricompresa nella Zona Economica Speciale (ZES) della quale farà invece parte Barletta.
Far parte di tale zona comporta un vero rilancio dell’economia locale, sviluppo di nuove attività imprenditoriali, vantaggio di quelle già esistenti e quindi incremento dell’offerta di lavoro.
Le Zone economiche speciali (Zes) hanno l’obiettivo di attrarre investimenti esteri o extra-regionali.
Sparse nel mondo si contano circa 2.700 Zes, in Cina e a Dubai gli esempi più noti. Una settantina in Europa. La Polonia che ne ha 14 rappresenta uno degli esempi più citati e invocato come modello anche per l’Italia.
In Puglia è prevista la creazione di due Zes per un totale di 4.400 ettari assegnati.
La Zona Ionica interregionale con la Basilicata che per la parte pugliese presenterà due nodi principali: Il porto di Taranto e l’aeroporto di Grottaglie legato al Centro intermodale di Francavilla Fontana.
La zona Adriatica farà riferimento ai poli di Foggia, Barletta, Bari e Brindisi-Lecce . Il primo si baserà sulla piattaforma logistica di Incoronata, sull’aeroporto di Foggia e sul porto di Manfredonia. Il polo di Barletta si baserà sul porto e sul centro intermodale. Quella di Bari presenterà come snodi logistici il porto, l’interporto, l’aeroporto e la piattaforma logistica di Giovinazzo. Infine Brindisi-Lecce si baserà principalmente sul porto e sull’aeroporto di Brindisi.
Le Zes previste solo per le regioni meno sviluppate avranno una durata compresa tra i 4 e i 14 anni, prorogabili per altri 7. La gestione farà capo a un Comitato di indirizzo presieduto dal Presidente dell’Autorità portuale di riferimento. Le aziende interessate sia nuove sia già esistenti nella ZES saranno beneficiarie di una serie di agevolazioni di carattere fiscale e amministrativo, un credito d’imposta per maxi investimenti fino a 50 milioni, tempi ridotti per autorizzazioni e procedure, oneri amministrativi e istruttori più bassi.

I settori di investimento punteranno al potenziamento delle attività produttive prevalenti nella aree interessate, a cominciare dall’agroalimentare.

In passato, nel recente passato tra i punti del programma dell’attuale amministrazione era indicata come strategia per lo sviluppo economico del nostro territorio l’impegno e l’attuazione di azioni e investimenti affinché la città di Trani potesse rientrare a pieno titolo nella zona ZES.
Tali investimenti secondo le indicazioni del governo regionale avrebbero dovuto riguardare tra le priorità le infrastrutture .
Sappiamo anche che tanti comuni limitrofi e non si sono attivati per far valere le loro peculiarità e le proprie ragioni affinchè vengano ricompresi nella zona ZES. Si è anche posta attenzione all’eccessiva concentrazione degli ettari di Zes nella provincia di Lecce. Ci sembra anche in questo caso un privilegiare più le persone che con i compiti e le funzioni regionali di cui sono state investite hanno la possibilità di privilegiare territori a scapito di altri. E’ del tutto evidente inoltre che privilegiare territori “vicini” a tali esponenti politici fa scaturire maggior consensi per gli stessi e quindi si trascura nella sostanza quello che dovrebbe essere il fine di tali strumenti ossia lo sviluppo effettivo di territori meno competitivi.

Vorremmo che ci sia da parte del nostro sindaco un reale impegno a ché la possibilità illustrata dal vicepresidente della giunta regionale Antonio Nunziante, di prevedere delle "quote discrezionali" di perimetrazione, da mettere a bando per inserire nelle Zes, sia colta e concretamente perseguita in modo da poter sfruttare un’ulteriore ed ottima opportunità per lo sviluppo dell’economia locale.

I settori delle attività da poter sviluppare e da cui il Movimento Cinque Stelle ritiene possa scaturire uno sviluppo delle attività imprenditoriali e delle opportunità lavorative dovrebbero riguardare la smart economy, attività legate all’economia circolare, turismo e agricoltura. Tutte attività in linea con uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Ma rileviamo da diversi anni a questa parte una totale disorganizzazione e l’incapacità dei nostri amministratori di proporre un proprio piano di sviluppo.
A questo si aggiunge il degrado della costa di Trani che non favorisce il turismo.

Pertanto, il vero sviluppo della città deve fare i conti con la riqualificazione urbana prima di tutto.
A questo, una politica assennata, non dovrebbe dimenticare la riduzione del debito con tutti i mezzi possibili, anche attuando strategie e iniziative che si sono trascurate nel passato che ti permettano di ridurre gli sprechi, recuperare crediti, combattere l’evasione fiscale ed aumentare le entrate sfruttando risorse e servizi che ancor oggi non si comprende come mai siano ancora inutilizzati (parcheggi, immobili pubblici, ecc. ecc.).

Siamo di fronte alla solita politica degli annunci e delle promesse elettorali fatte senza poi aver la benché minima intenzione di attuarle. E se tale affermazione la fa un ex componente della giunta della stessa espressione del nostro sindaco c’è da dare un valore non trascurabile a questa riflessione.

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle
Luisa di Lernia e Antonella Papagni

“Il voto del Movimento Cinque Stelle questa sera sarà favorevole. Lo dobbiamo soltanto ad un gesto di civiltà nei confronti della città. Ben sapendo che questa delibera, questo atto di indirizzo non cambierà assolutamente nulla nel vostro modo di fare. Noi stiamo votando il nulla. Ma io ho sempre creduto nella strategia "Rifiuti Zero" e continuerò a crederci. So benissimo… so benissimo quello che farete eppure non sono maga...”

Questo è quello che noi dichiaravamo attraverso le parole di Antonella Papagni Portavoce del Movimento Cinque Stelle nell’intervento finale in sede di Consiglio Comunale del 27/07/2016 in cui si approvava la strategia “Rifiuti zero”.

I nostri poteri paranormali avevano ampiamente previsto che molti dei punti affermati nella delibera di quell’emblematico Consiglio Comunale sarebbero stati solo e soltanto parole scritte e mai realizzate.
In esso il Comune si impegnava già nel 2016 a intraprendere il percorso verso il traguardo dei "Rifiuti Zero" entro il 2020 stabilendo per il 2016/2017 il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata. 

Analizzando i dati, tratti dal sito ambientale della regione Puglia, Trani si attesta per il 2017 ad una percentuale di raccolta differenziata (RD) pari al 20,6%. Stessa percentuale è confermata per i primi 4 mesi del 2018. 
Ossia ci separano oltre 44 punti percentuali rispetto a quanto strategicamente promesso due anni fa.
In quella delibera di indirizzo strategico vi erano anche indicazioni concrete su come addivenire all’obiettivo prefissato.
Erano indicate azioni di separazione alla fonte e di organizzazione efficiente della raccolta differenziata con coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

Si definiva la raccolta porta a porta con quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%,
Era prevista la realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali, di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzate al reinserimento nella filiera produttiva.
Si puntava sulla diffusione del compostaggio domestico e sulla sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, sull'utilizzo dell'acqua del rubinetto, sull'utilizzo dei pannolini lavabili, sull'acquisto alla spina di latte, bevande detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.

Era prevista la realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, i cui beni durevoli, potevano essere riparati, riutilizzati e venduti, l'introduzione di sistemi di tariffazione puntuale che avrebbero fatto pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. La realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD e allo stesso tempo impedire che rifiuti tossici potessero essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

Pensare infine ad un centro di ricerca e riprogettazione da cui, attraverso l'analisi del residuo a valle di RD si potesse attuare una ricerca finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, fornire un feedback alle imprese e promuovere buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

Ed infine come obiettivo ambizioso il raggiungimento entro il 2020 dell'azzeramento dei rifiuti.
Risultati certo ambiziosi ma che nel concreto avremmo potuto realizzare.

Questa convinzione deriva soprattutto alla luce della sperimentazione fatta in alcuni quartieri di Roma. La capitale a guida Movimento Cinque Stelle ha attuato già in alcuni quartieri di due municipi romani la raccolta differenziata porta a porta con chip elettronico.

I primi dati della nuova raccolta differenziata al quartiere AXA di Roma si attestano sul 93% di materiale inviato a riciclo e compostaggio e indicano che questa è la via da seguire su Roma e in tutta Italia, la raccolta domiciliare con tariffa puntuale è infatti nel Contratto di Governo.

I dati del nuovo sistema di differenziata, sono in linea con quanto già emerso nel quartiere ebraico dove con il nuovo sistema si è registrato l'85% di materiale inviato a riciclo e compostaggio.

Ma i vantaggi sono anche economici derivanti dal recupero di tasse. Infatti su Roma la mappatura condotta da 70 addetti della municipalizzata dei rifiuti (Ama) ha permesso di individuare circa 50mila utenze “fantasma” in due municipi. 

A Trani invece si preferisce continuare ad affidare la guida della sua municipalizzata ad un amministratore che nel corso di 3 anni non ha incrementato di un solo punto la percentuale di RD.

Il sindaco ha dichiarato che la conferma del Dott. Guadagnolo, attuale AU di AMIU per ulteriori tre anni è un atto necessario per la complessità delle questioni di cui si sta occupando. Tra le quali la ricapitalizzazione dell'azienda, speriamo che non siano ancora una volta soldi pubblici gestiti da chi, anche per quel che riguarda le assunzioni, non ha un comportamento trasparente e irreprensibile; la messa in sicurezza e bonifica della discarica, per la quale nel corso di questi mesi abbiamo riscontrato pericolosi sversamenti di percolato documentato da servizi televisivi e all'avvio della raccolta differenziata porta a porta, per la quale dopo già due anni di avvio della strategia “Rifiuti zero” non si riscontrano incrementi di quantità ne estensione della raccolta in altri quartieri. 

Ancora una volta le buone intenzioni delle altre forze politiche rimangono solo promesse ed è facile prevedere che tali resteranno.

Dove invece il Movimento Cinque Stelle governa il decoro urbano, la creazioni di nuove occasioni di lavoro per i cittadini, il recupero di risorse e di tasse soprattutto nei confronti dei furbi e gli impegni e le promesse fatte a tutela della salute dei cittadini, si realizzano a vantaggio della collettività e dell’ambiente.

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle 
Luisa Di Lernia 
Antonella Papagni

A Natale del 2016 (il 27, per la precisione) la giunta Bottaro ha fatto un bellissimo regalo di Natale alla cittadinanza, su proposta dell'assessore Felice Di Lernia ha approvato la “Carta di Avviso Pubblico”, ovvero il “Codice Etico per la Buona Politica”.

Questo atto, questa Carta, indica concretamente agli amministratori come declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione.

Inoltre “Contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, scelte pubbliche e meritocratiche per le nomine interne ed esterne alle amministrazioni, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini e obbligo a rinunciare alla prescrizione ovvero obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravi reati (es. mafia e corruzione).” Una serie di ottime pratiche da mettere in atto all’occorrenza.

E le occorrenze sono davvero tante, così tante che qualcuna può sfuggire.

L’art. 19 della Carta, intitolato “Nomine interne e in enti, consorzi e societa”, al secondo capoverso recita:
L’amministratore non può conferire nomine o incarichi a soggetti rinviati a giudizio o sottoposti a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, criminalità organizzata e mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, voto di scambio ed altri delitti contro l’ordine pubblico – ad eccezione degli art. 414 n. 2 e 415 del codice penale -, estorsione, truffa, usura, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti ed altri gravi reati ambientali. 

Ma ormai Natale è passato e così, in barba al Codice Etico per la Buona Politica, il regalo è stato fatto all’ing. Alessandro Guadagnuolo: il nostro, infatti, è stato confermato per tre anni Amministratore Unico della Società Partecipata AMIU SpA.

Peccato che, stando a notizie di stampa (video in fondo al comunicato), il 13 giugno 2018 Guadagnuolo è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Trani per la violazione dell’art. 640 del codice penale ipotizzando un reato di truffa nei confronti del Comune di Trani.

Ma Bottaro e l'assessore Michele Di Gregorio, si sa, sono uomini lungimiranti e sanno che il codice etico è solo un impegno… etico, per l’appunto, mica una disposizione di legge. Si può tranquillamente non rispettare senza incorrere in nessuna sanzione! Cosa importa se lo stesso atto deliberato dalla maggioranza di governo dica espressamente che "Il codice è vincolante per gli amministratori a seguito di adesione individuale o approvazione con atto deliberativo dell’organo esecutivo o assembleare di appartenenza", lo svi(n)colamento è sport preferito da questa maggioranza.

Noi però una interrogazione al Sindaco gliela abbiamo formalmente fatta, non sia mai non lo sapesse prima e voglia procedere a una revoca in autotutela, provocando la gioia dell'assessore F. Di Lernia.

Oppure no, tanto domani i tranesi si saranno dimenticati anche questa…

Le portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia e Antonella Papagni


Noi del Movimento Cinque Stelle Trani cerchiamo di tutelare il bene comune e gli interessi dei cittadini. Questa volta abbiamo chiesto l’accesso agli atti e denunciato la mancanza di trasparenza da parte dei competenti organi e uffici comunali per un atto che è in ballo dal 2013, da oltre 5 anni.

Nello specifico abbiamo richiesto sia il 05/05/2017 che il 22/04/2018 la copia della convenzione tra il Comune di Trani e la ditta costruttrice del PUE CP bs.ad/47 (Piano Urbanistico Esecutivo, da cui scaturisce il Permesso di Costruire).

Abbiamo comunicato al Prefetto in data 19/05/2018 che non ci vengono consegnate risposte ed atti nei tempi previsti dalla legge.

In ultimo in data 27 maggio 2018 abbiamo richiesto nuovamente, quali rappresentanti dei cittadini, anche al fine di salvaguardare il territorio comunale:

●        l’accesso agli atti relativamente al PUE CP bs.ad/47 (da cui deriverà il Permesso di Costruire per l’immobile da realizzare tra Via Bari e Via De Gemmis),
●        se sia stata protocollata da parte della ditta costruttrice la documentazione grafica richiesta dalla Regione con Legge Regionale n. 2331 del 28/12/2017;
●        se siano state concretamente realizzate le maglie che circondavano la zona oggetto del PUE (la realizzazione è condizione necessaria al fine di poter avviare la realizzazione del PUE);
●        copia della nota di integrazione Regionale;
●        se è stato applicato il protocollo Itaca alle costruzioni del reparto in questione;
●        se considerato il tempo trascorso (5 anni) è stata verificata la disponibilità dei volumi di Via Bari così come prescritto dal Commissario ad Acta in data 10/05/2013 con atto di approvazione del PUE;
●        perché vi è una discrepanza tra la superficie permeabile di mq.1.500,00 a fronte di una superficie necessaria di mq. 1.587, discrepanza, a quanto pare, a vantaggio dell’impresa costruttrice che aumenta i metri quadri a realizzarsi;
●        che venga predisposta una convenzione tipo sugli oneri di urbanizzazione, un protocollo sulle prescrizioni di realizzazione e che vi sia quindi un puntuale controllo su tali prescrizioni;
●        quale sia la situazione dei pagamenti degli oneri di urbanizzazione.

La nostra speranza è che le richieste non rimangano nuovamente inevase, soprattutto perché le nostre istanze sono rivolte ad una gestione dei PUE in maniera trasparente e nel rispetto della legalità, con il solo fine di tutelare un interesse generale ed attuare una oculata, proficua e sana gestione del patrimonio comunale.

L’edilizia è uno dei motori del lavoro ma trasparenza e legalità sono dei principi imprescindibili sempre.
Riusciremo questa volta ad ottenere le informazioni richieste?



Le portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia e Antonella Papagni
Foto da il Giornale di Trani
Il 5 giugno si è tenuto presso la Sala Consiliare di Palazzo Palmieri il Consiglio Comunale della Città di Trani che doveva approvare il Rendiconto della Gestione dell'esercizio del 2017 con l'applicazione del disavanzo di amministrazione al Bilancio di previsione 2018-2020 e riconoscere una decina di debiti fuori bilancio.

Il Movimento 5 Stelle ha partecipato con i suoi due consiglieri: Antonella Papagni e Luisa Di Lernia che hanno rilasciato un intervento, qui sintetizzato per porlo alla conoscenza della cittadinanza, incentrato su tre grossi temi che caratterizzano da anni le grosse mancanze della macchina amministrativa tranese:
  • Una politica delle entrate disorganizzata e infruttuosa; 
  • Un processo di modernizzazione del Comune che permetta una razionalizzazione delle sue potenzialità e degli interventi da intraprendere; 
  • Una sostanziale confusione da parte dei revisori dei conti riguardante i debiti fuori bilancio; oltre ad una scarsa trasparenza tra i residui attivi (somme accertate ma non incassate) e passivi (somme impegnate ma non ancora pagate) dell'Amet. 
La politica delle entrate del Comune è una delle cause dell'aumento del disavanzo del bilancio comunale giunto a 11 milioni di euro e in aumento nel solo 2017 di ben 2 milioni.
L'intervento in sede di Consiglio Comunale riguardante la politica delle entrate ha chiarito quali sono per il M5S le soluzioni al fine di arginare tale fenomeno per bloccare i disavanzi e favorire un loro rientro attraverso degli obiettivi chiari e precisi:
  • rivedere le banche dati anagrafiche, catastali e immobiliari che permettano l'individuazione esatta di tutti i crediti e dell'attivazione di una politica di gestione del patrimonio comunale spesso non valorizzato, oggetto di affitti irrisori da parte dei locatari o di entrate nulle a fronte di patrocini gratuiti da parte del Comune che mette a disposizione spazi comunali senza che venga percepita una tariffa; 
  • coordinare il lavoro degli uffici comunali per permettere la circolazione di informazioni utili riguardanti sia il patrimonio del Comune e sia questioni legate alle affissioni abusive o alle altrettanto abusive occupazioni di suolo pubblico; 
  • procedere al riscatto dei suoli da parte delle cooperative. 
Si tratta di elementi imprescindibili per la buona amministrazione della Cosa Pubblica soprattutto in una situazione di difficoltà e di continuo aumento del disavanzo. Un'emorragia da sanare al più presto, ma che vede solo il suo costante aumento a causa anche di una pressoché assente programmazione di una Amministrazione che pare navigare a vista e che non si preoccupa di progettare politiche in grado di produrre profitto nel corso degli anni e di attivare un processo di modernizzazione che può passare solo attraverso nuovi metodi di lavoro, maggiore e migliore progettazione degli investimenti, virtuose collaborazioni tra le varie istituzioni e sfruttamento delle risorse umane e non a disposizione del Comune.

Secondo i Consiglieri, desta inoltre particolare preoccupazione l'atteggiamento dei revisori che a marzo hanno espresso parere negativo su un paio di debiti fuori bilancio per poi cambiare totalmente opinione a maggio. Ancor più preoccupazione desta la gestione dei crediti e dei debiti dell'Amet riguardanti il periodo 2004-2017 su cui più volte sono stati espressi pareri contrastanti sulla coincidenza delle somme con quelle effettivamente comunicate. L'intervento in Consiglio Comunale denuncia una evidente mancanza di controllo della situazione, aggravata dalla mancata consegna agli stessi consiglieri del Movimento 5 Stelle, a fronte di espressa richiesta, degli atti riguardanti circa 650 mila euro ancora da versare all'Amet per il trasporto dei disabili. Una cifra indubbiamente ingente, risalente addirittura al 2010, e che non è possibile controllare in nessuna maniera a causa della mancanza della documentazione all'interno degli uffici.

L'abbattimento del disavanzo passa anche attraverso la trasparenza in grado di garantire ai cittadini la tutela degli interessi economici.

Rimaniamo purtroppo inascoltati nell'accogliere, fosse anche solo in modo parziale, alcuna delle nostre proposte.
Quanto ancora andrà avanti questa amministrazione così "attenta"?

Le portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia e Antonella Papagni
Il Movimento Cinque Stelle di Trani in merito alla notizia apparsa sul portale online TRANIVIVA (https://www.traniviva.it/notizie/cimitero-e-di-nuovo-allarme-degrado/) il 6 giugno 2018, in cui si denunciava lo stato di degrado e di abbandono  di alcuni settori del cimitero di Trani, vuole portare all’attenzione di tutti i cittadini e degli organi di stampa che già in data 09/12/2017, 6 mesi fa, tramite una interrogazione URGENTE inviata al Sindaco, al Presidente del consiglio Comunale, all’assessore al Patrimonio e ai Servizi Cimiteriali ed al Dirigente Comunale, aveva segnalato in maniera dettagliata, anche grazie alle indicazione dei cittadini, le seguenti problematiche e suggerito le relative soluzioni:
  • Situazione di estremo degrado nei campi di inumazione comune dovuta al fango e suggerito un intervento di sistemazione con terreno breccioso;
  • Mancanza di viali tra le tombe;
  • Presenza di tubature rotte che con la fuoriuscita di acqua erano un ulteriore causa della melma e del fango e di ulteriori costi e spreco di un bene primario;
  • Mancanza o insufficienza di aree di parcheggio a discapito della sicurezza e con aumento della pericolosità derivante dal dover parcheggiare sul bordo della strada. In proposito chiedevamo quali soluzioni l’amministrazione avrebbe adottato per ovviare a tale disagio.

Le nostre istanze e interrogazioni vengono puntualmente ignorate mentre l’amministrazione comunale è attenta alle istanze dei cittadini solo quando queste hanno risonanza mediatica.
Non crediamo che questo modo di governare la città sia nell’interesse dei cittadini: Preoccuparsi solo della cattiva propaganda che la mala gestione dei beni pubblici provoca alcune volte e limitarsi ad intervenire in modo sporadico con opere e sistemazioni provvisorie senza mai farsi carico di soluzioni definitive o durature con un aggravio di costi per la comunità è mettere una toppa più piccola del buco e dimostra l'incapacità di questa amministrazione di avere una visione lungimirante e a lungo termine.

Sarà ora di recitare il de profundis?

Le portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia e Antonella Papagni
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