MA CHI, ETICO IO?

(Foto radiobombo.it)
Prendiamo con piacere atto dell'urgenza con la quale il Presidente del Consiglio Comunale si è prodigato a diffondere via Facebook una risposta al nostro comunicato e gli diamo atto che  si e'  tanto impegnato nel formulare la replica (normativa, citazioni, ecc) contornata di sfida e risentimento.
Riteniamo però che con la meta' dell'impegno profuso per risponderci avrebbe potuto consentire alla questione di avere un seguito immediato in Consiglio.
Del resto, è stata violata una disposizione dello stesso Consiglio, di cui Egli è Presidente, votata pienamente anche da lui.

Nel suo commento, inoltre, il Presidente dice
"l’urgenza a cui si appellano le consigliere è possibile solo in presenza dei scadenze dettate da leggi , bandi , convenzioni, nocumento per l’Ente, ecc…"
e noi ci chiediamo cosa sia nocumento per l'Ente quando la richiesta di rimozione è per un rinvio a giudizio per truffa?

Ci saremmo aspettate da una figura di Garanzia quale è quella di Presidente del Consiglio Comunale che la sua indignazione e veemente reazione fosse stata per questo, magari anticipando la nostra mozione con il deposito di una dal contenuto simile a Sua firma, non distonica con articoli e commi, anziché eccepire sulla forma come ha fatto.

Tanto più che, nella lettera che Egli stesso ci gira, e che alleghiamo, da parte del Segretario Generale ci viene dato atto che la nostra richiesta è pienamente nel nostro diritto (espressione di sindacato ispettivo dato ai Consiglieri Comunali) e che è esattamente in capo al Consiglio Comunale la formulazione di indirizzo per le nomine (o per le rimozioni).
E' vero, dice anche che la Carta non obbliga se non moralmente, in quanto assimilabile ad espressione di indirizzo, ma se non rispettate gli obblighi morali che voi stessi vi siete dati che persone siete?
Infine dice che nella nostra richiesta di mozione ci sono errori di forma, la distonia che lei stesso solleva.

Egregio Presidente, qui di "distonico" non è la nostra mozione, contenente risibili errori di forma che sarebbero potuti essere corretti agevolmente prima del Consiglio con emendamenti come tante volte è già capitato in Consiglio, ma Lei e la Sua maggioranza che fate cose senza tener conto delle regole che Voi stessi vi siete dati, comportandovi come se nulla fosse accaduto.

E' davvero così complicato trovare un amministratore per AMIU che non sia un rinviato a giudizio?

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle
Antonella Papagni e Luisa Di Lernia



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