L’INSOSTENIBILE RITARDO NELL’AVVIO DEI PUC

 

L’INSOSTENIBILE RITARDO NELL’AVVIO DEI PUC



I Progetti Utili alla Collettività così si chiamano le diverse attività che i beneficiari del reddito di cittadinanza e i percettori del RED, che abbiano sottoscritto un Patto per il Lavoro o un Patto per l'Inclusione Sociale, devono obbligatoriamente svolgere a vantaggio dell’intera comunità per 8 ore settimanali.  La partecipazione ai progetti inoltre è facoltativa per le persone non tenute agli obblighi connessi al Reddito di Cittadinanza, le quali possono aderire volontariamente nell'ambito dei percorsi concordati con i servizi sociali dei Comuni/Ambiti Territoriali.

E’ inutile dire che tra questi progetti ce ne sono tanti che specialmente in questo periodo avrebbero una efficacia e una valenza importante al fine di salvaguardare la salute dei cittadini monitorando i luoghi dove, soprattutto in questo periodo risulta difficile, stabilire il distanziamento sociale.

Distanziamento sociale che spesso ha visto il sindaco testimonial in video confezionati ad hoc per far comprendere l’importanza di tenere la distanza interpersonale di almeno un metro. Non crediamo che questi fossero fatti solo a fini elettorali o di propaganda in quanto riteniamo utile, ai fini di limitare la diffusione del virus, che ci sia una figura che ricordi le limitazioni e sia da deterrente nel compiere da parte dei ragazzi o di alcuni cittadini comportamenti e assembramenti in luoghi pubblici che aumentano la diffusione del coronavirus.

Analoga sensibilità abbiamo sperato fosse trasmessa da parte del sindaco ai componenti della sua squadra, agli assessori e ai dirigenti.

Notiamo invece che a parte le uscite pubbliche in cui l’amministrazione si distingue nel primato ma che di concreto non lasciano nulla ad oggi sia Trani che Bisceglie risultano tra i pochissimi comuni che non hanno attivato i PUC.

Eppure da opposizione responsabile, non abbiamo propagandato fino ad oggi l’inefficienza nell’ avviare i progetti, ma con la ex portavoce Luisa di Lernia abbiamo incontrato e sollecitato il Dirigente dr. Attolico affinché potessero partire i PUC. Nel mese di ottobre prima dell’impennata dei casi di COVID 19 siamo stati ricevuti dallo stesso Dirigente che ci assicurò che i Progetti sarebbero partiti al massimo nella prima decade di novembre.



In questi giorni abbiamo inviato tramite PEC esattamente il 5 dicembre un ulteriore sollecito al sindaco, al presidente del consiglio comunale, all’assessore ed al dirigente chiedendo come mai arrivati a dicembre, nonostante le rassicurazioni del dirigente del Piano di Zona non ci fosse alcun PUC avviato dal nostro Comune.



Riteniamo che le risorse umane debbano essere sfruttate in maniera adeguata e utile alla collettività. Non conosciamo a tal proposito quali siano le ragioni del presidio tutte le mattine nei giorni feriali, da parte di un membro della polizia municipale e di due volontari davanti alle scuole secondarie di primo grado (scuole medie) per presidiare un luogo non frequentato da alunni che da DPCM fruiscono della didattica a distanza.

Vorremo invece che tanti Progetti utili alla collettività fossero adottati dalla nostra amministrazione così come fanno tanti comuni pugliesi e i cui ambiti sono facilmente consultabili sul seguente sito del Ministero:

https://pattosocialerdc.lavoro.gov.it/PucCPI

Speriamo che le nostre sollecitazioni non vengano ancora una volta trascurate in quanto la gestione e il controllo del territorio, anche per prevenire atti di vandalismo, possono essere attuati anche beneficiando di questi progetti per migliorare, la vita dei cittadini, la nostra città e la sua immagine.

Vito Branà

Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani




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