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MoVimento 5 Stelle Trani

POSSO PRIMA IO?


Da sempre vicini ai più bisognosi e ed ai cittadini meno fortunati il Movimento Cinque Stelle di Trani si è fatto promotore dell’iniziativa “Posso prima io?”

E’ una campagna di sensibilizzazione che consente ai caregiver o familiari di persone con disabilità in forma grave o gravissima ex Legge 104 art.3 comma 3 di , di avere a disposizione un pass rilasciato direttamente dallo stesso Comune, per facilitare in termini di tempo le commissioni quotidiane che vanno dalla spesa nei supermercati e minimarket sino alle farmacie, banche ed uffici postali.

Un’iniziativa nata dalla necessità di ridurre i tempi di attesa, evitando di fare lunghe code e rivolto a chi quotidianamente è impegnato nella cura dei propri cari.

Questa forma di “piccolo aiuto” pensata , proposta e già adottata in tanti comuni viene avviata in un momento in cui, a causa della riduzione degli orari per le misure anti-Covid, si è assistito ad una dilatazione dei tempi di attesa, influendo negativamente sulla quotidianità sia dei caregiver che dei propri cari.

La comunità tranese è chiamata ad un gesto concreto di solidarietà e ad avere un’attenzione in più nei confronti di chi vive una condizione di fragilità e che, se vogliamo, può scalfire la coscienza di chi mostra poca sensibilità sul tema della disabilità.


La mozione sarà discussa come primo punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale previsto per il 30 dicembre in prima convocazione .
Siamo fiduciosi nella possibilità che la mozione venga approvata con una larga maggioranza in quanto riteniamo che la solidarietà verso le persone meno fortunate non debba avere colore politico.



Vito Branà

Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani


 

L’INSOSTENIBILE RITARDO NELL’AVVIO DEI PUC



I Progetti Utili alla Collettività così si chiamano le diverse attività che i beneficiari del reddito di cittadinanza e i percettori del RED, che abbiano sottoscritto un Patto per il Lavoro o un Patto per l'Inclusione Sociale, devono obbligatoriamente svolgere a vantaggio dell’intera comunità per 8 ore settimanali.  La partecipazione ai progetti inoltre è facoltativa per le persone non tenute agli obblighi connessi al Reddito di Cittadinanza, le quali possono aderire volontariamente nell'ambito dei percorsi concordati con i servizi sociali dei Comuni/Ambiti Territoriali.

E’ inutile dire che tra questi progetti ce ne sono tanti che specialmente in questo periodo avrebbero una efficacia e una valenza importante al fine di salvaguardare la salute dei cittadini monitorando i luoghi dove, soprattutto in questo periodo risulta difficile, stabilire il distanziamento sociale.

Distanziamento sociale che spesso ha visto il sindaco testimonial in video confezionati ad hoc per far comprendere l’importanza di tenere la distanza interpersonale di almeno un metro. Non crediamo che questi fossero fatti solo a fini elettorali o di propaganda in quanto riteniamo utile, ai fini di limitare la diffusione del virus, che ci sia una figura che ricordi le limitazioni e sia da deterrente nel compiere da parte dei ragazzi o di alcuni cittadini comportamenti e assembramenti in luoghi pubblici che aumentano la diffusione del coronavirus.

Analoga sensibilità abbiamo sperato fosse trasmessa da parte del sindaco ai componenti della sua squadra, agli assessori e ai dirigenti.

Notiamo invece che a parte le uscite pubbliche in cui l’amministrazione si distingue nel primato ma che di concreto non lasciano nulla ad oggi sia Trani che Bisceglie risultano tra i pochissimi comuni che non hanno attivato i PUC.

Eppure da opposizione responsabile, non abbiamo propagandato fino ad oggi l’inefficienza nell’ avviare i progetti, ma con la ex portavoce Luisa di Lernia abbiamo incontrato e sollecitato il Dirigente dr. Attolico affinché potessero partire i PUC. Nel mese di ottobre prima dell’impennata dei casi di COVID 19 siamo stati ricevuti dallo stesso Dirigente che ci assicurò che i Progetti sarebbero partiti al massimo nella prima decade di novembre.



In questi giorni abbiamo inviato tramite PEC esattamente il 5 dicembre un ulteriore sollecito al sindaco, al presidente del consiglio comunale, all’assessore ed al dirigente chiedendo come mai arrivati a dicembre, nonostante le rassicurazioni del dirigente del Piano di Zona non ci fosse alcun PUC avviato dal nostro Comune.



Riteniamo che le risorse umane debbano essere sfruttate in maniera adeguata e utile alla collettività. Non conosciamo a tal proposito quali siano le ragioni del presidio tutte le mattine nei giorni feriali, da parte di un membro della polizia municipale e di due volontari davanti alle scuole secondarie di primo grado (scuole medie) per presidiare un luogo non frequentato da alunni che da DPCM fruiscono della didattica a distanza.

Vorremo invece che tanti Progetti utili alla collettività fossero adottati dalla nostra amministrazione così come fanno tanti comuni pugliesi e i cui ambiti sono facilmente consultabili sul seguente sito del Ministero:

https://pattosocialerdc.lavoro.gov.it/PucCPI

Speriamo che le nostre sollecitazioni non vengano ancora una volta trascurate in quanto la gestione e il controllo del territorio, anche per prevenire atti di vandalismo, possono essere attuati anche beneficiando di questi progetti per migliorare, la vita dei cittadini, la nostra città e la sua immagine.

Vito Branà

Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani




 COME TRASFORMARE IL COMMERCIO SENZA DISTRUGGERLO 



In economia e nell’ambito del commercio può essere applicato il postulato fondamentale di Lavoisier in base al quale “Nulla si crea, nulla si distrugge,tutto si trasforma”.

E in questo periodo soprattutto  mai frase è stata più appropriata poichè il  Covid19 sta modificando la nostra vita e la sua quotidianità.

A sostenerlo è  Anna Blasi, titolare di un’attività commerciale di accessori donna a Trani , attivista e candidata per il Movimento Cinque Stelle alle ultime elezioni amministrative.

Da molto anni ritiene che il commercio delle piccole imprese sul territorio, abbia bisogno di un rinnovamento, di una "trasformazione" ben diversa da quella ché è la situazione attuale.

La pandemia sta spingendo verso questo cambiamento, soprattutto al sud Italia, sta portando a  nuove soluzioni da sperimentare e da valutare. 

Una "trasformazione " ad esempio potrebbe avvenire rifacendosi  all'ultimo DPCM emanato dal governo, adottando una modifica dell'orario di apertura e chiusura ed anche l’adozione dell'orario continuato degli esercizi commerciali, questi si adeguerebbero  così agli orari  dei bar e dei ristoranti come previsto nell'ultimo DPCM portando dei benefici per tutti .

L’apertura dei negozi con orario continuato incrementerebbe anche  la ristorazione  durante l’orario di pranzo.

Lo shopping quindi sarebbe concentrato nelle ore diurne e in fasce orarie che in passato vedevano i negozi chiusi con la conseguenza  anche di diluire l'afflusso dei clienti in modo così da evitare gli assembramenti e le file d'attesa all'esterno.

Spesso  le “piccole imprese ", operano in strutture  di piccole dimensioni in cui c’è una limitata capienza in base alle ultime prescrizioni sul distanziamento.

Altro elemento positivo associato all’apertura dell’orario continuato si avrebbe con lo scaglionamento dell’afflusso di gente. Questo sarà particolarmente importante durante il periodo natalizio con cui ci si dovrà confrontare a breve. 

Ora sarebbe opportuno farlo in maniera sistematica e uniforme  in modo da capirne l’impatto, sia sulla qualità della vita di ogni cittadino,sia sulle opportunità che si  possono cogliere.

L’apertura sistematica di tutti i negozi peri i diversi settori merceologici e dei servizi ad essi collegati (sul modello del centro commerciale) porterebbe una diluizione dell’afflusso su più fasce orarie facilitando la possibilità di parcheggio nella città non più congestionata nelle ore serali.

Tutto questo faciliterà anche una diversa visione e diverse abitudini da parte dei cittadini/consumatori che potranno anche cambiare le loro abitudini di spesa, preferendo la relazione personale  unita alla facilità di spostarsi e di parcheggiare nel centro città o nelle zone dello shopping, rispetto agli acquisti fatti nel centro commerciale.

Il Covid ci sta ponendo nuove sfide, il futuro potremo costruirlo vincendo queste nuove sfide in cui un valore sempre più importante sarà la nostra comunità unita sul territorio per il "bene comune".

La proposta  così come sopra descritta è stata esposta  da Anna Blasi nel corso dell’incontro svoltosi il pomeriggio di 27 ottobre tra il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Vito Branà  ed il direttore della Confesercenti Bat Mario Landriscina,

Nel corso dell’incontro è emerso il gradimento della proposta da parte del presidente di Confesercenti. In serata abbiamo ascoltato in un video facebook dalle parole del sindaco Bottaro la valutazione dell’ipotesi di apertura  con orario continuato degli esercizi commerciali.

Le proposte dei cittadini, degli attivisti  e dei portavoce del Movimento Cinque Stelle vogliono dare strategie e soluzioni per affrontare le diverse  problematiche. Noi abbiamo come obiettivo il benessere dei cittadini e continueremo a fare proposte e dare soluzioni pur se altri si intesteranno il merito delle soluzioni da noi prospettate.


Anna Blasi attivista

Vito Branà portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani

PTA TRANI - DISSERVIZI E INEFFICIENZE


Asl Bat. Di Bari (M5S) scrive a Delle Donne Lopalco per segnalare disservizi a Trani. “Applicare quanto previsto dal protocollo del 2016”

La consigliera del M5S Grazia Di Bari ha inviato una nota all’assessore alla Sanità della Regione Puglia Pierluigi Lopalco, ed al direttore generale della ASL della provincia Barletta Andria Trani Alessandro Delle Donne per segnalare i tanti disservizi che attualmente subiscono i cittadini delle BAT, e in particolare quelli di Trani, relativamente alla fruizione delle prestazioni sanitarie.
“Su segnalazione del nostro attivista il dottor Claudio Farnelli, medico in pensione che ha svolto un importante ruolo nell’ambito della ginecologia ed esperto in tema di strutture ed organizzazione sanitaria - spiega Di Bari - ho evidenziato come all’ingresso nell’ex Ospedale di Trani in Viale Padre Pio non venga effettuato il controllo della temperatura e si sia costretti a fare molto spesso lunghe file per effettuare visite specialistiche o visite dal medico di base, per fare prenotazioni al CUP, per eseguire gli esami diagnostici e per il ritiro dei relativi referti, o anche solo per la prescrizione dei medicinali. La conseguenza è che i cittadini spesso sono costretti a effettuare le visite o gli esami diagnostici a Bisceglie, ad Andria o a Barletta. Ho chiesto quindi di adottare le opportune soluzioni per eliminare questi disagi e ho richiesto l’elenco delle prestazioni effettuate al PTA di Trani e con i relativi tempi di attesa”.
La consigliera pentastellata assieme al neoeletto portavoce del M5S al consiglio comunale di Trani Vito Branà ha verificato una serie di incongruenze tra quello che accade nella realtà e quanto stabilito dal protocollo d’intesa firmato nel 2016 dal Sindaco Amedeo Bottaro e dal governatore Michele Emiliano, che hanno acuito le problematiche per i cittadini.
“A Trani - continua Di Bari - non vi è l’ambulanza medicalizzata (ossia con la presenza di un medico a bordo), mentre nel protocollo d’intesa era previsto che Trani ne fosse dotata per un anno. Abbiamo quindi allo stato un grande problema: nel caso di patologie tempo-dipendenti come ad esempio arresto cardiaco, infarto, ictus, lesioni craniche o toraciche o addominali diventa vitale l’intervento di una ambulanza dotata di medico e di infermiere al massimo entro 15 minuti, per questo non si può aspettare che arrivi dai comuni vicini. Sempre a causa dei tagli al poliambulatorio di Trani, come tutte per le altre strutture della provincia che effettuano attività specialistiche e diagnostiche, si registrano lunghe liste di attesa, con tempi che anziché essere al massimo di una settimana nella maggior parte dei casi arrivano a oltre 2 mesi. A breve - conclude - chiederemo a chi è stato artefice di quel protocollo d’intesa di attuare quanto previsto e di migliorare il livello del servizio sanitario gravemente deficitario, sempre nell’ottica di dare una risposta utile alle esigenze dei pazienti che ad oggi hanno sopportato solo disagi, disservizi e difficoltà”.




CONSULTA AMBIENTALE E RACCOLTA DIFFERENZIATA:  E’ TEMPO DI AGIRE E CONDIVIDERE



Nell’indifferenza di molti consiglieri comunali e dopo un lungo e  cospicuo lavoro in Commissione Ambiente del nostro portavoce Vito Branà, il 27 dicembre dello scorso anno su proposta del Movimento Cinque Stelle Trani, é stato approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 180 il regolamento della Consulta Ambientale delle Associazioni atto essenziale per la nascita ed il funzionamento di questo importante organo consultivo per la salute e per il territorio.
Questo  è uno strumento fondamentale per  coinvolgere le associazioni sensibili alle problematiche ambientali, alcuni organi comunali e i singoli cittadini per fornire soluzioni, idee e proposte sulle tematiche legate all’ambiente, alla salute delle persone e degli animali.
I temi da cui partire al fine di sfruttare questo importante strumento di consultazione utile per l’amministrazione nell’adottare scelte condivise sono numerosi.
Una tematica che ha coinvolto ed interessato nel corso di queste settimane i cittadini tranesi è la 
migliore gestione dei rifiuti ad iniziare dalla raccolta differenziata.

In questa fase di avvio della nuova compagine amministrativa è auspicabile che venga costituita prima possibile la  Consulta.
Nelle intenzioni della precedente amministrazione a dicembre 2019 fu chiarito che con l'imminenza delle elezioni amministrative, del maggio successivo, la costituzione della Consulta sarebbe stata attuata subito dopo l'elezione dei membri del nuovo consiglio comunale.
Riteniamo quindi che non si possa più attendere altro tempo per far funzionare un utilissimo strumento per la gestione delle scelte in settori in cui il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni risulta essere predominante.
Questo sempre che l’obiettivo dell’ amministrazione riguardi in maniera preminente la cura e la manutenzione del verde, l’ambiente e la ricerca della migliore qualità dell’aria e dell’acqua e quindi della salute degli  esseri viventi delle nostra città.
Sarebbe opportuno che la Consulta venga attivata nell’immediato affrontando come tema prioritario la gestione della raccolta differenziata, al fine di trovare un percorso condiviso e individuare proposte utili ed efficaci.
Speriamo che questa nostra sollecitazione  venga accolta tempestivamente mutando la considerazione che fino ad ora si è avuta delle nostre proposte. In ultimo, ad esempio, nessuna considerazione ha avuto l’emendamento proposto dalla nostra portavoce Luisa Di Lernia in Consiglio Comunale relativamente al servizio di gestione dei rifiuti  da parte di AMIU  e nello specifico per la custodia e pulizia dei carrellati forniti per la raccolta dei rifiuti.
Questo servizio potrà comportare maggiori oneri per quei condomini e quei cittadini che non hanno spazi idonei per la gestione e la sistemazione quotidiana di questi contenitori molto ingombranti. I condomini molto “tempestivamente” hanno ricevuto proposte da una cooperativa che potrà effettuare il servizio a circa 73 euro iva inclusa per scala.
Paghiamo già una, TARI tra le più elevate delle province pugliesi ed addossare ulteriori costi sui cittadini ci sembra un modo poco professionale di gestire un servizio pubblico che invece dovrebbe beneficiare di una riduzione dei costi a seguito dell'avvio della raccolta differenziata.
Abbiamo a cuore gli interessi della nostra amata Trani e dei suoi cittadini e la nostra attività politica oltre ad essere di controllo e vigilanza sulla corretta gestione della cosa pubblica e dei soldi pubblici riguarda anche l’attività propositiva e di impulso affinchè determinate azioni siano compiute dagli organi dell’amministrazione sempre con il fine di perseguire l’importante obiettivo del bene comune.


Luisa Di Lernia e Vito Branà portavoce del Movimento Cinque Stelle




VITO BRANA': CORAGGIO!!



Tranesi, sono Vito Branà candidato sindaco per il Movimento Cinque Stelle.


Mancano pochi giorni al voto, noi stiamo andando in giro per la città, stiamo mostrando i nostri volti i nostri occhi, stiamo incontrando i cittadini, vediamo molto entusiasmo, abbiamo una bellissima squadra, una squadra di qualità, una squadra che ci consentirà di avere una voce in capitolo nella prossima amministrazione comunale.

Faccio un appello, un invito al cambiamento, alle persone che sono illuse dalla politica, ai simpatizzanti e non del Movimento Cinque Stelle, noi rappresentiamo dei valori che sono dei valori trasversali, faccio un invito a Voi ad avere coraggio, a non spegnere quella piccola fiammella che rappresenta un modo pulito e onesto di fare politica.

Il 20 e 21 settembre alzatevi da quel divano e andate nell' urna, barrate il simbolo del Movimento Cinque Stelle con Vito Brana sindaco.


Coraggio!



RI-VIVERE IL CENTRO STORICO 



Auto e traffico ovunque, parcheggi selvaggi, dehors sparsi dappertutto, marciapiedi impraticabili e sudici e locali disposti in modo disordinato ed esteticamente non conformi al contesto, hanno trasformato una città sempre più inguardabile con un centro storico, desolatamente vuoto, e preda di scorribande notturne da parte di gruppi di ragazzi: questa è Trani il fine settimana.

La soluzione a tutto questo c’è, un bellissimo sogno a cui io voglio credere insieme a tutti i componenti della nostra squadra, fermamente convinti che anche i sogni possano essere realizzati e diventare realtà grazie all’apporto di alcuni interventi sostanziali, quali finanziamenti europei per ripristinare un piano del traffico e della sosta mai attuato, sviluppo economico, e turismo di qualità per storia e patrimonio culturale e artistico di cui la nostra città dispone in abbondanza.

La chiave di volta è l’estensione delle aree pedonali, partendo da una porzione di via Bovio fino a comprendere tutto il centro storico, eliminando la sgradevole zona parcheggio del molo Santa Lucia da destinare a luogo per eventi popolari come sagre, concerti, rappresentazioni, e nell’area adiacente la collocazione della vendita di prodotti ittici con possibilità per gli esercenti di deliziare turisti e residenti con degustazioni post spiaggia o post escursioni.


Perché ciò possa essere realizzato, è necessario dotare la città di aree parcheggio: il ripristino del parcheggio sotterraneo di P.zza XX settembre e la creazione di park and ride in varie zone della città (v.Falcone, zona stadio, ex macello, ex ortofrutticolo) insieme all’ utilizzo di mezzi di trasporto AMET elettrici per lo spostamento degli utenti in zona centro e centro storico, dotando, altresì, i residenti di pass esclusivi e limitati.

Le aree pedonali, nelle zone di viabilità principali, dovrebbero essere fruibili dal primo pomeriggio, per consentire ai fornitori lo scarico merci nell’arco della mattinata. Immaginerei, anche, zone pedonali stagionali spingersi verso il mare nei mesi più caldi e arretrarsi all’interno nei mesi più freddi, per rendere le passeggiate più gradevoli.

Oltre ai park and ride, si potrebbero creare parcheggi esclusivi per pullman turistici da individuarsi nell’ex ”capannoni Ruggia” di fronte alla scuola “Giovanni Bovio”, soluzione che eviterebbe l’accesso ai pullman in centro, rendendo un valido servizio ai turisti che potrebbero raggiungere agevolmente il centro storico.

Realizzare questo “sogno” permetterebbe un migliore sviluppo economico, incentiverebbe ancora di più il turismo attivando una sinergia tra l’uno e l’latro, in un’ottica tra benessere, sostenibilità e vivibilità.


All’interno di una visione siffatta che abbracci settori diversi tra loro, ma congiunti, si potrebbe pensare al ripristino di vecchi locali per attività commerciali, al recupero delle vecchie arti, a iniziative enogastronomiche e culturali, insomma una serie di interventi utili a dare lustro a un centro storico per troppo tempo abbandonato a sé stesso.

In ultima analisi, la chiusura al traffico delle aree storiche della città insieme a una riqualificazione attivata in rete tra amministrazione e privati, è un’operazione necessaria perché la nostra città possa definirsi città turistica a tutti gli effetti.


Alessandro Nugnes candidato al consiglio comunale

Luisa di Lernia e Vito Branà portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani


 BRANA’: TRANI AL CENTRO DEL RILANCIO DELLA BAT NEL SETTORE TURISTICO



Il tema del turismo deve trovare uno spazio importante nella pianificazione e negli obiettivi che in una città come Trani e in una regione come la Puglia riveste questo importantissimo settore.

La Puglia con 846 km di costa a tratti rocciosa, con pareti a picco e con lunghi e ampi tratti sabbiosi, dispone di un’ottima risorsa per il turismo balneare, il quale, in maniera molto marginale e limitata viene considerato nella città di Trani.

Il XXIII rapporto sul turismo italiano riporta che nel 2017 la spesa turistica pugliese ha avuto un bilancio positivo. In pratica, i turisti provenienti da fuori regione hanno speso più di quello che hanno speso i pugliesi fuori regione ma di questo solo il 17% è dato dagli stranieri.

Nonostante ciò occorre considerare che il turismo stagionale comporta da una parte la congestione delle capacità di trasporto e dei servizi di accoglienza e dall’altra uno scarso impiego delle risorse (e lavoro) durante la bassa stagione.


Considerata la grande esperienza acquisita anche in ambito internazionale il 
Tenete Colonello dei bersaglieri Andrea Bartucci candidato al Consiglio regionale rammenta che la Puglia e le città della BAT e in particolar modo Trani hanno molto da offrire in termini di storia, cultura e arte per chi volesse visitarle.

Ma ci sono anche altre importanti realtà come Canosa di Puglia il cui insediamento era presente prima della fondazione di Roma e San Ferdinando di Puglia nata come colonia agricola solo nel 1847 e intitolata al Re Santo Ferdinando III Di Castiglia e di Leon, per non parlare di Canne della Battaglia o della Disfida di Barletta.

L’architettura dei castelli dell’epoca normanna a Trani come a Bisceglie, ad Andria con il Castel del Monte e delle nostre cattedrali.

I caratteristici porti di Trani, Bisceglie e Barletta. La tipicità della villa di Trani, delle saline di Margherita di Savoia, della cava di bauxite e del ponte dei 21 archi in territorio di Spinazzola, la pista ciclabile Trinitapoli mare, il lago Ocone e tutto il territorio di Minervino Murge.

La cultura passa anche attraverso i prodotti gastronomici e la loro lavorazione.

Un importantissimo contributo, ancor di più in questo periodo, lo danno i prodotti tipici locali dell’enogastronomia a cominciare della varietà unica del pomodoro della Padura di Trani e per passare alla produzione rilevante del Moscato conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero.

Ma in generale anche qui tutta la provincia presenta tipicità uniche dell’intero patrimonio gastronomico e tra queste ricordiamo la tipica burrata tipica di Andria e altri prodotti tipici della Murgia, i dolci sospiri di Bisceglie il carciofo di Trinitapoli e le pesche percoche di San Ferdinando di Puglia insieme ai prodotti vitivinicoli e quelli olivicoli.


Nelle più ricercate combinazioni di offerte turistiche ci sono come mete ambite la visita nei luoghi di produzione in cui è possibile fare esperienze sensoriali per imparare ad apprezzare la fragranza di una produzione casearia, dell’uva pigiata o delle olive appena macinate.

Per finire alle tradizioni religiose quali le feste patronali e i riti della settimana santa nel periodo pasquale rappresentano qualcosa di unico per chi volesse vivere un momento di intensa spiritualità.

Tutta la provincia Barletta-Andria-Trani ha molto da offrire in ogni stagione.

Purtroppo però la Puglia ha solo 242 sedi per congressi ed eventi praticamente solo il 4,4% sul totale nazionale.

La cultura degli eventi e delle strutture ricettive non ha mai messo piede nella nostra provincia se non con sparute manifestazioni con affluenza di congressisti molto ridotta.

Pur non avendo nulla da invidiare alle tipicità di altre regioni la Puglia come turismo enogastronomico viene dopo Sicilia e Toscana.

Un obiettivo ambizioso che il Movimento perseguirà sia a livello della nostra città che a livello regionale sarà quindi quello di prolungare la stagione turistica al fine di costituire un efficace volano di ripresa e sviluppo per l’intera economia del nostro territorio.

La bellezza, la cultura, la storia e le tipicità della nostra regione e provincia sono la base da cui partire per promuovere una rete tra produttori e ristoratori per un percorso enogastronomico in tutte le stagioni, valorizzato attraverso l’iniziativa multimediale e le visite sui luoghi di produzione.

Abbiamo delle forti potenzialità ma bisogna saperle sfruttare, rivalutare e valorizzare.

Il nostro progetto per Trani mette al centro una serie di azioni di Marketing Territoriale che hanno come obiettivo la promozione del patrimonio storico, culturale, artistico della nostra Trani, riletto alla luce delle nuove modalità di fruizione delle bellezze turistiche, delle bontà gastronomiche e della capacità di offrire servizi adeguati per i visitatori.

Il settore terziario tranese è principalmente incentrato sul turismo: alle numerose strutture alberghiere, gestite per lo più a conduzione familiare, si accompagnano numerosi locali per la “movida” che rendono la città luogo di attrazione tra i più rinomati nella Puglia e nel mondo. Tuttavia, l’offerta turistica è scarsamente integrata e qualitativa e non connessa con l’identità territoriale. Bisogna pertanto riprogettare Trani facendo sì che sia la Vera perla dell’Adriatico e il suo splendore possa portare benessere ai cittadini e ai visitatori che godranno delle sue meraviglie.

Questa è la nostra idea per il nostro territorio e per la nostra città.


Andrea Bartucci Candidato al Consiglio Regionale


Luisa di Lernia e Vito Branà Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani

 VITO BRANA': LE COMUNITA' ENERGETICHE RINNOVABILI E SMART GRID NOSTRI OBIETTIVI PER TRANI



Tra i tanti temi di cui si occupa il nostro programma vi è quello energetico.

Questo non poteva avere un ruolo marginale anche in considerazione della particolarità della città di Trani di avere un’azienda municipalizzata, l’AMET che si occupa della vendita e del servizio di distribuzione di Energia.

Il nostro candidato al consiglio comunale Prof. Ing. Giuseppe Bonvino ci ha chiarito le novità e gli sviluppi a livello di legislazione nazionale e con le ripercussioni a livello locale per quel che riguarda il settore dell’energia.

Con il decreto milleproroghe 2020 le comunità energetiche rinnovabili stanno per diventare una realtà.

Alla base delle comunità energetiche c’é il concetto di “autoconsumo collettivo”. Questo consente a un gruppo di cittadini o agli abitanti di un complesso condominiale di poter creare “comunità energetiche” al fine di consumare, immagazzinare e vendere l’energia elettrica prodotta attraverso l’impiego di fonti rinnovabili. Un modo tutto nuovo per consumare meno energia e risparmiare sui costi della bolletta.

Pertanto per “comunità energetica” si intende un soggetto autonomo e controllato da azionisti o membri situati in prossimità dell’impianto di produzione di energia rinnovabile. Gli azionisti o membri possono essere persone fisiche, PMI o autorità locali tra i quali si collocano anche le amministrazioni comunali. Obiettivo delle  “comunità energetiche” è quello di fornire benefici ambientali economici e sociali ai soggetti che partecipano alla comunità.

Queste dovranno produrre energia destinata al proprio consumo con impianti rinnovabili la cui potenza complessiva non superi i 200 kW e l'energia dev’essere condivisa per l'autoconsumo istantaneo utilizzando la rete di distribuzione esistente. Questo può avvenire anche attraverso sistemi di accumulo presso i condomìni.

Con le comunità energetiche si porterà a valorizzare in particolare lo scambio di energia da fonti rinnovabili per utenze poste all’interno della stessa rete di distribuzione in modo da valorizzare progetti locali, e anche creare vantaggi per l’energia autoconsumata istantaneamente, in modo da spingere configurazioni capaci di soddisfare al meglio i fabbisogni e di integrare sistemi di accumulo e di mobilità elettrica, sistemi efficienti, riducendo così lo scambio con la rete e contribuendo alla stabilità del sistema.

Con la Smart Grid ricordiamo che si costituisce una rete elettrica in grado di integrare in modo intelligente le azioni di tutti gli utenti collegati  per fornire in modo efficiente forniture elettriche sostenibili, economiche e sicure.

Chi produce e chi utilizza energia non saranno due figure distinte e separate ma con la Smart Grid nasce il prosumer ossia il consumatore sarà anche produttore e viceversa.


L’Obiettivo delle CER è quello di fornire benefici ambientali economici e sociali ai soggetti che partecipano alla comunità 

Questo diverso approccio al comparto della gestione delle risorse energetiche sarà possibile in quanto vi è un nuova e importante strategia europea nei confronti del rispetto dell’ambiente che attraverso il green new deal declinerà e sosterrà tutte le progettualità tendenti a realizzare questo obiettivo.

Nel nostro programma le azioni che andremo a realizzare in questo ambito si baseranno sull’Emissioni Zero con l’attuazione della riduzione dell’emissione di CO2 iniziando dai veicoli pubblici.

Provvedendo all’ammodernamento degli edifici pubblici con opere di efficientamento energetico, con lo sfruttamento delle energie rinnovabili e la riqualificazione energetica per ridurre gli sprechi attraverso l’utilizzo dei bandi pubblici.

Occorre una concreta e tracciabile filiera di gestione delle proprie emissioni di CO2 e gas ad effetto serra,allo scopo di mitigare il cambiamento climatico globale al fine di certificarci “Città a emissioni zero”.

Questo è nel concreto parte delle nostre idee che andremo ad attuare qualora i cittadini ci accorderanno la loro fiducia riuscendo a governare la città di Trani.



Giuseppe Bonvino candidato al Consiglio Comunale

Luisa di Lernia e Vito Branà portavoce comunali del Movimento Cinque Stelle



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