La discarica di Trani è una delle più grandi del nord
barese. La visita conoscitiva alla stessa è giustificata dalla crescente
sensibilità sulle politiche ambientali dei cittadini che chiedono di poter
accedere alla raccolta differenziata porta a porta spinta; la normativa
italiana recepisce la direttiva europea 99/31/CE e prevede che l’uso delle
discariche per il rifiuto indifferenziato sia da evitare. L'Unione europea con
tale direttiva ha stabilito che in discarica si devono conferire solo materiali
a basso contenuto di carbonio organico e materiali non riciclabili. Il
compostaggio ed il riciclo sono inequivocabilmente le uniche strategie per lo
smaltimento dei rifiuti. Gli stessi portavoce parlamentari del M5S Maurizio Buccarella, Giuseppe D’Ambrosio e Daniela Donno, che ringraziamo per il loroimpegno, si definiscono strumenti in mano ai cittadini e si fanno carico delle istanze di questi. Ringraziamo anche l’Amministratore unico AMIU Antonello Ruggieroe il direttore, ing. Michele Zecchillo per la disponibilità resa e per le
risposte date. Unitamente a rappresentanti di movimenti e comitati cittadini,
sono state poste alcune domande per conoscere lo stato dell’arte della
discarica, per capire quali sono le problematiche amministrative e tecniche che
affronta quotidianamente, per capire quale potrà essere lo scenario futuro.
Per semplificare la lettura del testo presenteremo domande e
risposte con brevi commenti.
1) Quali comuni conferiscono in discarica?
Attualmente i 10 comuni della
BAT più altri comuni afferenti dal bacino BARI 4, BARI 2 , GRAVINA, ALTAMURA.
2) Quanti rifiuti vengono conferiti in
discarica?
400 tonnellate di
ordinaria amministrazione più un regalo da parte della regione di altre 450
tonnellate con l’ordinanza in deroga alla legge per un totale di 850 tonnellate .
3) Quante persone lavorano allo smaltimento?
L’organico è di 10 persone più una unità, organico che è
assolutamente insufficiente a garantire l’ordinario lavoro di smaltimento.
4) Che tipo di rifiuti vengono conferiti?
RSU: rifiuti solidi urbani indifferenziati.
5) Quando si stima
possa avvenire l’esaurimento del
primo lotto?
In realtà vi sono state dal 1994 ad oggi alcuni problemi
giudiziari riguardanti il primo lotto ed i successivi secondo e terzo lotto che
hanno in definitiva avviato lo smaltimento dei rifiuti in tutti e tre i lotti
indistintamente gestendoli come un singolo lotto, pertanto l’intera discarica si esaurirebbe tra circa 10 anni in regime di normalità,
ma ragionevolmente tra 5 anni con l’attuale regime di conferimento.
Interessante è stato sapere che la discarica di Trani è nata con i
fondi di accantonamento dei TFR (trattamento fine rapporti di lavoro) dello
stesso comune, ed in questi 20 anni di gestione si è già accantonato un
capitale di quattordici milioni di euro in contanti per il trattamento e
monitoraggio della stessa dopo la sua chiusura; si dovrebbero prevedere almeno
altri 30 anni di monitoraggio e gestione, a fronte di una durata trentennale
della stessa discarica; questi soldi non sono in mano all’amministrazione AMIU
ma ai comuni della ATO BAT.
I guadagni hanno
parecchi zeri, ed anche in questo caso l’amministratore ha denunciato i
pericolosi ritardi nei pagamenti da parte di società private (fallibili) per
circa tre milioni di euro proprio di quei comuni del barese. L’amministratore
chiese alla regione di non passare da società private ma di farsi pagare
direttamente dai comuni (ma probabilmente vi sono altri interessi nel mantenere
società private che gestiscono i pagamenti). Lo stesso si è poi lamentato del
fatto che per un sol giorno di ritardo nel pagamento della tassa regionale la
stessa abbia multato l’AMIU del 50% del valore della tassa, circa 500mila euro.
6) Nella gestione
della discarica, il monitoraggio sulle
acque sotterranee come e con che cadenza viene effettuato? Materialmente
chi lo fa?
Le acque di falda sono monitorate attraverso dei pozzi artesiani che circondano la stessa; le acque vengono
monitorate sia dall’AMIU che dall’ARPA Puglia.
7) Si può accedere agli atti onde verificare le
risultanze delle analisi chimiche effettuate?
Sì. Giuseppe D’Ambrosio ha chiesto l’accesso
ai dati e l’ing. Zecchillo si è gentilmente prestato a farglieli pervenire.
8) Vi è un
controllo sulle acque meteoriche che
attraversano la discarica? Come avviene?
No, non vi è un controllo perché le acque
meteoriche lavano la discarica e si mescolano al percolato. Fu fatto uno studio
di fattibilità per l’installazione di pompe antideflagranti per il sollevamento
delle acque meteoriche ma questo comportava costi non accettabili sia in fase
di realizzazione che di gestione (sarebbe servito solo per le pompe circa un
megawatt di potenza).
9) AMIU ha confermato
la spesa di 1 milione di euro circa
per il trattamento del percolato.
Come viene smaltito? Da chi? Chi effettua i controlli sul medesimo?
…
(Immaginiamo che il percolato aumenti per il mancato controllo delle
acque meteoriche con un aggravio di spesa per il trattamento dello stesso. Siamo in attesa di consocere la
società che lo preleva )
10) Le emissioni di gas della discarica e la
qualità dell’aria nelle vicinanze della discarica viene monitorata? Se sì,
come?
Le emissioni di gas
vengono controllate con delle centraline; dei tubi di adduzione bruciano lo
stesso con una fiammella sulla parte terminale.
11) Con quali mezzi viene monitorata l’aria?
AMIU si affida ad una società per il controllo dell’aria. Ad oggi
possiede dei furgoni
con centraline per monitorare la
qualità dell’aria dell’area circostante
e del centro urbano, ma non sono utilizzati per il loro costo (circa
150mila euro annui), motivo per il quale probabilmente saranno restituiti alla
Regione.
In discarica, il monitoraggio viene effettuato mensilmente, anziché quotidianamente, come previsto.
In discarica, il monitoraggio viene effettuato mensilmente, anziché quotidianamente, come previsto.
Dal momento che sono inutilizzate e ferme, le centraline dei furgoni sono
utilizzate, a detta di Zecchillo, per monitorare l’aria nella discarica (cosa
di cui dubitiamo fortemente perché personale addetto non ce n’è). I
furgoni, acquisiti da un incognito assessore ambientalista di una precedente
amministrazione sono alimentati a metano e hanno un’autonomia di circa 250 km,
ma il distributore più vicino è paradossalmente a Molfetta (in realtà è a Corato, non molto distante, e comunque avrebbero potuto
usare il metano proveniente dalla discarica se ci fosse l’impianto del biogas).
12) Vi è un piano di
monitoraggio delle acque freatiche
al di sotto della discarica?
Sì. L’ ing. Zecchillo afferma di aver seguito
personalmente i lavori di consolidamento degli argini e del fondo della
discarica, che sono entrambi stati realizzati con terreni argillosi (1 m di
profondità) e ricoperti con teli di polietilene di 2 mm di spessore e saldati
tra loro. I teloni tendono a deteriorarsi con il tempo ma lo strato argilloso,
in via della sua alta capacità assorbente, dovrebbe proteggere le falde
acquifere sottostanti dal percolato derivante dai liquidi dei rifiuti e da
quelli meteorici che finiscono in discarica per ruscellamento e percolazione.
La qualità delle acque di falda sono monitorate dall’ARPA Puglia e da chimici locali e sono disponibili
alla consultazione (non si capisce chi e a che titolo; e comunque non abbiamo
capito quali parametri delle acque vengono analizzati, di sicuro non i metalli
pesanti, come ha affermato Zecchillo).
13) Vi è un piano per
il riutilizzo della frazionecompostabile per la produzione di biogas?
Vi è una proposta non accolta dalla regione per fare un impianto di compostaggio ma non per
la produzione di biogas.
La regione ha stanziato due milioni di euro per un separatore (di
dubbia utilità, considerando la legislazione vigente) ma non per un impianto di
compostaggio. Pertanto come avviene per gli ospedali, la regione decide quanti
soldi e per che cosa li devi spendere, indipendentemente dalle esigenze e
strategie della stessa azienda.
14) Attualmente la
progettazione dei lotti prevede il recupero
del biogas da RSU per la produzione di energia?
Sì, previsto, ma mai realizzato. Anche in
questo caso vi sono problemi legali; il bando di gara fu fatto circa otto anni
fa e se lo aggiudicò una ditta di Bolzano, che poi qualche anno dopo non
ritenne più conveniente realizzare l’impianto di prelievo e utilizzo del
biogas. L’amministratore unico Ruggiero dovrebbe, a suo dire, interpellare il
secondo aggiudicatario.
Noi ci auspichiamo che questo avvenga in tempi ragionevoli con evidenti
vantaggi quali una riduzione del volume occupato dai rifiuti, una qualità
migliore dell’aria nelle vicinanze della discarica, se si riuscisse ad
utilizzare il 100% del biogas si otterrebbe una riduzione significativa di
metano nell’aria con vantaggi ambientali, ci sarebbe un guadagno in
royalty per la vendita di energia da parte della stessa AMIU.
15) Vi è una sezione
della discarica in cui vengono smaltiti
rifiuti contenenti amianto?
No, non viene smaltito amianto.
Anche se Legambiente Trani ha una mappa georeferenziata con tutte le
discariche abusive di amianto nelle campagne tranesi: era stato pubblicato su
Traniweb e i risultati divulgati, ma il Comune se n’è disinteressato).
16) La raccolta differenziata, attualmente, su
che percentuale si attesta?
La raccolta
differenziata ad oggi si attesta intorno al 16% del totale e per giungere
velocemente al 65%, limite di legge, ed evitare così di pagare l’ecotassa,
l’ing. Zecchillo afferma che con il conferimento dell’umido si otterrebbe tale
risultato.
17) Considerando che
l’AMIU già nel 2004 fece una programmazione per lo sviluppo della raccolta
differenziata (che nel 2005 si attestava al 4 % del totale con un vantaggio
economico complessivo di circa 160.000 euro tra fatturati ai consorzi di
filiera e minor costo per mancato smaltimento in discarica, e che si
prevedevano nel 2007 incrementi del 35% di raccolta differenziata, con il
vantaggio economico superiore al milione di euro l’anno), qual è la vostra politica per ridurre nel breve termine
l’indifferenziato e quindi attestarsi al 65%?
Questo studio non è stato confermato
dall’ingegnere.
18) Come mai la ricicleria, inaugurata in pompa magna
nel 2002, non è mai entrata in funzione? Quali sono state le difficoltà e come
si possono superare? E’ una questione politica o afferente il denaro? Che tipo
di riciclaggio si dovrebbe poter fare in ricicleria?
La ricicleria è in perfette condizioni
e avrebbe dovuto pretrattare i rifiuti, con un efficiente sistema per
recuperare materiali ferrosi. Ha lavorato per un anno e poi si è fermata.
Anche in questo caso vi è un progetto con delle celle per il
pretrattamento e la riduzione dell’impatto ambientale del rifiuto prima del
compattamento in discarica, ma non è ben chiaro se mai verrà realizzato. Rimane
per ora un ecomostro. Paradossalmente, l’ing. Zecchillo si vanta del verde
intorno alla discarica, da lui pianificato, per poi mostrarci la ricicleria
completamente inutilizzata. Stravaganze.
Sempre tornando al
verde della discarica, mi pare di aver sentito che c’è un appalto o un accordo
per la raccolta delle olive che, a detta di Ruggero, è di ottima qualità, in
quanto l’aria non contamina le olive; affermazioni smentite dalla vasta
letteratura scientifica in merito perché gli inquinanti gassosi si accumulano
nello stato ceroso delle drupe degli alberi circostanti, compromettendone la
qualità. Non si conosce il nome dell’azienda che produce quell’olio. Sono
piccolezze ma non invidio chi berrà quell’olio. L’ing. Zecchillo afferma anche
che, in caso di fughe di gas nocivi, gli olivi e le piante di ibiscus da lui
(?) piantate lungo il perimetro della discarica appassirebbero all’istante,
funzionando quasi da bioindicatori (ma anche questo è falso: si tratta di due
piante altamente tolleranti a condizioni ambientali avverse e il loro stato
fisiologico non indica proprio niente; oltretutto l’olivo ha apparati radicali
profondi fino a 10 metri, per cui pesca di tutto). A limite potrebbero avere
un’azione positiva perché consoliderebbero gli argini.
19) Il 18 novembre è partito un esperimento di raccolta differenziata porta a porta in quattro
strade del centro di Trani. Questo progetto durerà 4 mesi. Avete detto ai
residenti di dover conferire l’umido ogni sera dopo le 22 sul marciapiede.
Tutto questo non è in contraddizione con una politica di valorizzazione
turistica della città e di igiene pubblica? Inoltre vi sarà un effettivo
controllo su chi conferisce per premiare i meritevoli con una tariffa puntuale?
L’AMIU ha chiesto l’aiuto dei vigili urbani per evitare atti di vandalismo (vedremo…) ed è disposto ad accettare
consigli in merito; Giuseppe D’Ambrosio
ha suggerito di indicare, così come avviene in altri comuni d’Italia, un
intervallo di un ora esatta per il prelievo del bidone porta a porta e di non
lasciare per strada l’umido sino alle 6 di mattina.
Vorremmo infine
sottolineare alcuni punti che se risolti potrebbero aiutare tutti, i cittadini,
L’AMIU, l’amministrazione comunale, la regione:
-
La responsabilità di non far partire una
raccolta differenziata spinta è da addebitarsi esclusivamente
all’amministrazione comunale che non ha il coraggio di intraprendere
correttamente tale cammino, non investe in formazione ed informazione del
cittadino, non attua le giuste politiche. Nel 2004 eravamo al 4%, nel 2013 al
16%, di questo passo forse nel 2070 supereremo la soglia del 65%.
-
La regione abusa della buona volontà del
comune per conferire RSU in quantità più che doppia rispetto alla gestione ordinaria
con un conseguente aggravio ambientale ed una significativa riduzione del tempo
di vita utile della discarica. Ci auspichiamo che questo finisca quanto prima.
-
Il tempo di vita utile della discarica è di
ancora 10 anni (due legislature); qual è il reale interesse
dell’amministrazione comunale?
-
La regione obbliga i comuni a passare
attraverso società private per i pagamenti e non lascia liberi i comuni di
pagare direttamente i propri debiti. Perché? Quale interesse ha?
-
L’amministratore dell’AMIU Ruggiero ha la
responsabilità di far partire quanto prima possibile la realizzazione di un
impianto di produzione di energia da biogas, prima che qualsiasi società terza
non veda più alcuna convenienza per i brevi tempi di esaurimento della stessa
discarica.
-
Ci auspichiamo che l’AMIU e il Comune,
proprio perché non hanno nulla da nascondere, pubblichino sul proprio sito
internet, periodicamente, tutti i valori monitorati sullo stato di qualità
delle falde acquifere e dell’aria. I cittadini vi sarebbero estremamente grati.
-
La responsabilità di avere dei furgoni di
rilevamento della qualità dell’aria fermi all’interno dell’AMIU (non
utilizzati), che potrebbero fornire un utile servizio ai cittadini è da
attribuire all’amministrazione comunale. Ci auspichiamo che questi vengano
quanto prima utilizzati, non aspettando la loro obsolescenza.
-
I cittadini vogliono una raccolta
differenziata porta a porta ed una tariffa puntuale, questa è l’unica politica
che ci aspettiamo dall’amministrazione comunale.
Domenica 24 saremo in Piazza della Repubblica per aiutare i cani meno fortunati.
Una raccolta senza frontiere, una partecipazione che nasce dalla sensibilità di tutti, per fronteggiare un momento nero nella storia di Trani.
Trani non è la città dei maltrattamenti agli animali, ma è la città dove gli animali sono curati e amati.
Raccogliamo generi alimentari (croccantini soprattutto), coperte, disinfettanti, garze, candeggina.
Con un piccolo gesto, riqualifichiamo la nostra città.
I cani stanno soffrendo, i volontari si stanno facendo in quattro: diamo loro il nostro sostegno, non devono sentirsi abbandonati.
Una raccolta senza frontiere, una partecipazione che nasce dalla sensibilità di tutti, per fronteggiare un momento nero nella storia di Trani.
Trani non è la città dei maltrattamenti agli animali, ma è la città dove gli animali sono curati e amati.
Raccogliamo generi alimentari (croccantini soprattutto), coperte, disinfettanti, garze, candeggina.
Con un piccolo gesto, riqualifichiamo la nostra città.
I cani stanno soffrendo, i volontari si stanno facendo in quattro: diamo loro il nostro sostegno, non devono sentirsi abbandonati.
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi)
qui una lista dettagliata dei generi di primo soccorso che potrete portarci:
- Antibiotici in compresse e farmaci (anche prescrivibili a uso umano):
CIPROXIN, AUGMENTIN, KEFORAL, LASIX , DELTACORTENE (servono tutti)
- Vermifughi:
DRONTAL PLUS, O DOLPAC, O DRONCIT
- Antiparassitari:
FRONTLINE, EXSPOT (che costa meno e ha più pipette all'interno)
- Disinfettanti:
BETADINE, ACQUA OSSIGENATA, GARZE STERILI
- Cucce :
PEDANE IN LEGNO O CUCCE APERTE (vasca a fagiolo)
- Coperte:
COPERTE, ASCIUGAMANI GRANDI, VECCHIE LENZUOLA
- Pulizia:
CANDEGGINA (in quantità industriale), SCOPE, PALETTE (meglio quelle in zinco con
manico alto e paletta per raccogliere le feci), GUANTI IN LATTICE
- Cibo:
CROCCHETTE SPECIFICHE PER CUCCIOLI, CROCCHETTE PER ADULTI, SCATOLETTE
- Antibiotici in compresse e farmaci (anche prescrivibili a uso umano):
CIPROXIN, AUGMENTIN, KEFORAL, LASIX , DELTACORTENE (servono tutti)
- Vermifughi:
DRONTAL PLUS, O DOLPAC, O DRONCIT
- Antiparassitari:
FRONTLINE, EXSPOT (che costa meno e ha più pipette all'interno)
- Disinfettanti:
BETADINE, ACQUA OSSIGENATA, GARZE STERILI
- Cucce :
PEDANE IN LEGNO O CUCCE APERTE (vasca a fagiolo)
- Coperte:
COPERTE, ASCIUGAMANI GRANDI, VECCHIE LENZUOLA
- Pulizia:
CANDEGGINA (in quantità industriale), SCOPE, PALETTE (meglio quelle in zinco con
manico alto e paletta per raccogliere le feci), GUANTI IN LATTICE
- Cibo:
CROCCHETTE SPECIFICHE PER CUCCIOLI, CROCCHETTE PER ADULTI, SCATOLETTE
- A I U T I A M O L I -
https://www.facebook.com/events/1433060220242903/
N.B. Non è intenzione di M5S strumentalizzare nulla. Noi daremo il contributo alla raccolta, come Movimento, domenica mattina.
Negli altri giorni Saremo altrettanto felici se donerete presso:
- Ortica & Co, C.so De Gasperi 13
- Bautique, C.so Don Luigi Sturzo 45/47
Negli altri giorni Saremo altrettanto felici se donerete presso:
- Ortica & Co, C.so De Gasperi 13
- Bautique, C.so Don Luigi Sturzo 45/47
Grazie a tutti i donatori ed i volontari che si stanno attivando
In data 11.11.2013 il deputato del Movimento
Cinquestelle, Giuseppe d’Ambrosio, anche a nome del collega Francesco Cariello e
dei senatori Maurizio Buccarella e Daniela Donno, ha presentato una richiesta
al Sindaco di Trani Avv. Luigi Nicola Riserbato nonché all’amministratore unico Amiu Antonello
Ruggiero per effettuare una visita tecnico-conoscitiva della discarica il
giorno 15.11.2013 alle ore 14.00.
Saranno accompagnati da cittadini appartenenti ad
associazioni ambientaliste che ne hanno sollecitato la richiesta.
Trani è bella, si sa, si vede.
Pur con tutti i suoi problemi, con una dirigenza così e così, con le pesanti eredità del passato, è bella. Ci scelgono per fare i film, addirittura.
Trani non è bella, è meravigliosa tra marzo e maggio e tra settembre e ottobre. Fresca e profumata, limpida (tranne per le centinaia di auto che circolano senza motivo … ), non puoi non desiderare di fare due passi sul lungomare o nel centro storico e , diciamolo, ti si gonfia il petto quando guardi i visitatori stranieri osservare il nostro porto, rapiti dalla sua bellezza, dai suoi colori.
Trani è bella,si sa. È talmente bella che ci scelgono per i film, per i festival, per le conferenze, per lo sport, per ormeggiare le barche. È talmente bella che la scelgono finanche per portarci tanta immondizia. Troppo bella, penseranno: allora rendiamola un posto peggiore.
- Ma guardi che hanno già la discarica Amiu …
- Sì, ma è ancora troppo bella: io ci farei una bella Ecoerre.
- Ma guardi che il progetto è stato bloccato (anche se il sito esiste).
- Ah bene … allora facciamoci anche un’Ekobat, meglio abbondare.
- Ma perché? Trani è così bella …
- Appunto! Non possiamo sopportare che sia così bella e fresca e profumata, specie a marzo, maggio e settembre!
- L’Ekobat, ad ogni modo, è stata bloccata per ora.
- Ah sì?! Mmm… Allora scorie ferrose!
- Ma fanno male pure quelle!
- Lo so, ma Trani è troppo bella, bisogna renderla più brutta e inospitale, magari facendo ammalare anche i tranesi.
- Lei è un demonio!
- Sì, grazie del complimento …
Trani, ad oggi, detiene un record, per una città a vocazione turistica, come suol dirsi: possiede una discarica che prende immondizia da decine di comuni (che a volte non pagano neanche); due progetti in stallo di eco discariche (fortuna che ci sono associazioni e cittadini che le combattono) e ora un'autorizzazione per il trattamento di rifiuti ferrosi (quelli tipo ILVA, per intenderci).
Giusto questi giorni è stato dato parere favorevole dal responsabile provinciale all’emissione in atmosfera , relativo ad un impianto di recupero di materiali ferrosi. Nulla si strano, se non fosse che
- la ditta opera a Trani già dal 2000 ( e chi ne ha mai parlato? Boh … );
- l’Arpa ( l’ente regionale che ci diceva che il nostro mare era pulitissimo) prima dà parere contrario e poi, magicamente, ne dà uno favorevole – in sei, sette mesi mi chiedo come la ditta in questione si sia potuta migliorare a tal punto da far convertire i “saggi” dell’Arpa;
- i controllori sono nominati dalle stesse commissioni che danno i pareri (se sono tredici anni che non parlano, voglio sapere perché dovrebbero farlo proprio ora).
Ah, un’ultima cosa: l’Arpa fa riferimento anche al trattamento dei rifiuti radioattivi. Non significa che ce ne siano necessariamente, ma vuol dire che potrebbero essercene.
Ah non lo sapevate?
E pochi si preoccupano della salute dei tranesi e della vocazione turistica di Trani (forse vogliono sostituire il profumo del mare con quello delle discariche, mah …).
Trani è bella, davvero. LE SCORIE, QUI, NON LE VOGLIAMO.
Cognetti, il consigliere comunale, va via da un gruppo, di cui non si è mai capito per la verità il senso, se ha un progetto, se è destinato a campare o a perire in un qualche battaglia elettorale.
La cosa, a quanto pare, interessa parecchio gli utenti da casa, divisi in legittimi commentatori-no perditempo, e attivisti da tastiera, statisti da poltrona a e gruppi d’assalto in pigiama e pantofole. Fin qui, nulla di nuovo sotto il sole. Ma la vera, curiosa novità è che hanno quasi tutti ragione.
Ha ragione chi gli suggerisce di dimettersi, se non crede più nel progetto del suo gruppo; dopotutto è stato eletto sulla base del programma proposto dal suo partito. Magari ce lo spiegassero pure, qual è il programma, ma la sostanza non cambia. Giusto.
Ha ragione chi dice che il consigliere Cognetti ha fatto bene, perché, dopotutto, il suo leader lo ha deluso profondamente, con la sua continua ricerca di un posto al sole, senza concretizzare il programma. Giusto.
Ha ragione chi dice che il consigliere è roba preziosa in piena campagna acquisti: con 'sti chiari di luna, meglio non farsi trovare impreparati ad una sfiducia dell’amministrazione. Giusto.
Ha ragione chi dice che il consigliere sta là perché ci deve stare, perché lo hanno votato e basta. Giusto.
Ha ragione chi sostiene che ora finalmente potrà pensare per il bene della comunità: giusto, per il male non c’è bisogno di pensare.
Ha ragione chi dice che, alla fine, non abbiamo ancora capito niente. Giustissimo, promosso.
Egregio consigliere, ci aiuti a capire. Considerando che qui, gli unici a non aver ragione, siamo rimasti io e lei.
Ormai ci siamo abituati.
Da ché questa nuova forza ha fatto capolino in un sistema completamente prono alla volontà dei poteri forti, completamente sottomesso al potere del “dio denaro”, immediatamente si sono attivati gli anticorpi della razionalità, della logica e del buon senso. Ma è una cura che i poteri forti cercano di eliminare, per far sopravvivere le la malattia, ossia loro stessi.
Nel nostro paese si è costituita “la corte” politica, ossia una compagine di gente che in virtù del suo enorme potere, sovrasta costantemente un popolo e che ne decide le sorti annientando la “democrazia rappresentativa” . Lo scopo principale è di annichilire letteralmente la volontà del popolo spostando conseguentemente la sovranità assoluta nelle loro mani, riducendolo (il popolo, s’intende) ad una massa di emeriti “cortigiani”, servi convinti della propria autonomia e libertà.
Forse ancora in pochi si sono accorti che, in un paese libero e democratico, lo scenario delle competenze e dei ruoli non deve essere questo, a meno che, come ho sempre sostenuto, non ammettiamo che l’italiano, per sua natura, è più portato a camminare con la testa in giù e le gambe per aria.
Di fronte a “questi pochi” (8 milioni circa) che finalmente hanno deciso di rimettere le cose nel giusto senso, si è scatenato lo spargimento di sterco, da parte della corte, che attraverso i suoi potenti canali di comunicazione, vorrebbe far credere ai propri cortigiani-servi che loro sono “il bene” mentre il M5S è il male assoluto.
Ed in parte, guarda caso, ci riescono, perché sono entrati profondamente nel tessuto culturale della gente (televisioni, radio e giornali faziosi sono i loro strumenti), convincendola che tutto ciò che è nuovo e pulito, deve essere rigettato.
Perché potrebbe minare il loro caro sistema corrotto e truffaldino.
In questa incessabile lava di cacca, ultimamente ne hanno inventata una superando cosi qualsiasi record di stupidate- in questa speciale classifica primeggiano da lungo tempo ormai -, definendo i parlamentari M5S semplicissimi “yes-man”, robot autocomandati a distanza attraverso un tablet (chissà perché risaltano solo i nostri), pilotati (e qui avrebbero potuto fare di più) semplicemente con un “clic”. Dall’esterno magari.
Praticamente, “u vouv cà deic c’rnut o’ciucc”.
Traduzione: il bue che dice cornuto al ciuccio.
Translation: the cow which says horned to donkey.
E quale sarebbe questo “mondo esterno” che pilota “on-line” i nostri parlamentari negli interventi ? Ho visto quasi sempre leggere promemoria cartacea, ma mai leggere direttamente dal tablet durante l’intervento, e sfiderei chiunque a fare un discorso non preparato e meditato prima, ma letto al momento attraverso un tablet - se ne accorgerebbe anche un bambino di prima elementare.
E quindi quale sarebbe questa entità esterna ? Grillo, Casaleggio o chi altri ?
Forse esiste… ed è il reale il “mondo esterno” a cui vi riferite; costituito, guarda caso, dal popolo “sovrano” che decide e porta le istanze nelle sedi istituzionali attraverso i propri “portavoce”, come è normale che sia in un paese “democratico”, prassi che proprio non conoscete. Perdonatemi se ogni tanto uso termini come “costituito”, non voglio alludere alle vostre beghe giudiziarie. È la gente che i nostri rappresentanti incontra periodicamente nelle piazze, senza barriere, senza scorta.
Ma volendo per assurdo credervi, come pensate si possano giustificare costoro, quando incontrano i cittadini “in pubblico” e non nelle sedi di partito dove si parla la stessa lingua ? State veramente rubando l’attività di comico a Beppe Grillo al quale consiglierei di stare molto attento a non diventare “troppo serio”.
Mi viene in mente un cartello letto in un WC che diceva: “Non dico di fare centro, ma almeno falla dentro”.
Ecco appunto: cercate almeno di farla dentro.
I VERI
GRANDI PROTAGONISTI DELLA POLITICA – Siam mica qui a …
L’episodio più divertente è stato vedere una vecchia
conoscenza della discutibile amministrazione di qualche anno fa rifiutare una
limonata (perché si sa, il MoVimento 5 stelle nasce dalle ceneri dei Borgia,
non si sa mai…) e invitare la sua signora ad allontanarsi, col suo stile
inconfondibile. Dialetto stretto. Lo usava anche quando occupava la poltrona
consiliare. Poi, per fortuna, si sono evoluti, o almeno si sono messi d’accordo
su che lingua usare nel palazzo. Dicono che si usi l’italiano, meglio così. Ma
la novità è che stavolta il protagonista, in piazza, non è stato lui. A dirla
tutta, non c’era nessuno come lui, evvivaddio.
Buon segno, questo, che la
politica di qualità allontana i parassiti, che (come tutti i parassiti che si rispettino) amano gli
ambienti sporchi e vivono succhiando le risorse di chi li ospita. Buon segno,
questo che la politica, ora, comincia a farla la gente comune. Come? – vi
chiederete. È stato sufficiente venire
in piazza e informarsi su cosa fosse e come funzionasse l’articolo 138, è stato
sufficiente sottoscrivere la petizione per non farlo modificare, è stato
sufficiente ascoltare il cittadino Giuseppe d’Ambrosio che spiegava ciò che non
ci era chiaro o ci raccontasse ciò che non sapevamo (troppe cose ancora, che ci
vengono nascoste). È stato sufficiente essere presenti: il MoVimento, il
deputato, la petizione sono formidabili strumenti. I veri grandi protagonisti della
politica - i 150 firmatari insieme ad un altro centinaio venuti ad assistere - hanno
ascoltato, chiesto, sollevato dubbi e perplessità, ottenuto risposte e avanzato
proposte. Perché ci hanno anche rotto un bel po’ quelli con sederino attaccato
alla poltrona, quelli che dicono che il modello del “vero politico” è d’alema o
bersani. La gente in piazza domenica 8 settembre 2013, ha fatto una politica
migliore. Siam mica qui a smacchiar…
Il Grillo di Trani
E preferiamo dare un lume, una torcia, una candela, un po’
di luce insomma, per far un po’ di chiarezza su quello che sta succedendo a
Roma. Su quel brutto affare dell’articolo 138. Scendiamo in piazza, domenica 8
settembre, per chiarire cos’è la Costituzione, qual è il suo significato –
quello che i Padri Costituenti hanno voluto darle, più che altro -, e come
invece stiano cercando di violentarla.
Scendiamo in piazza perché i fattacci dei politicanti, i
loro interessi personali, i loro giochi, non prevalgano sui nostri
diritti di cittadini. Saremo, guarda caso, in piazza della Repubblica: una
forma di governo democratica, partecipativa, del popolo. Una forma di governo
costituzionalmente sancita e garantita. Una forma di governo che loro, i
politicanti da strapazzo, quelli convinti di saper fare politica, cercano di
distruggere.
Scendiamo in piazza, domenica 8 settembre, per dire NO
GRAZIE, TORNATEVENE A CASA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA!
I punti informativi saranno allestiti in tutte le piazza d’Italia.
A Trani il punto informativo sarà operativo in piazza delle
Repubblica, dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21, con la presenza del deputato
Giuseppe d’Ambrosio.
Il Grillo di Trani
In tempi di crisi succede che qualcuno pensa a come venirne
fuori. Quel qualcuno non fa parte dei centri di potere, che invece hanno tutto
l’interesse a mantenere la crisi, per poter dare le briciole e farle sembrare
pranzi pantagruelici. In tempi di crisi, gente normale, che poi si rivela
speciale, ha ideato un piccolo mondo fatto di solidarietà, perché è con la
solidarietà, con l’aiuto reciproco, che si affrontano più agevolmente le
difficoltà. Diceva Einstein
"Non possiamo pretendere
che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per
le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce
dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi
supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'”.
Ebbene, quelli di ARCIPELAGO SCEC hanno seguito il suo
consiglio: hanno contato sulle proprie forze, sulle proprie idee, che sono idee
di esperti economisti, per dare un po’ di ricchezza in più alle famiglie; hanno
ideato un modo semplice per aumentare il potere d’acquisto dei cittadini e
lasciare che la ricchezza rimanga all’interno della città e non si disperda nei
centri commerciali, il vero buco nero dell’economia locale. I centri
commerciali fagocitano i nostri soldi e non li reimmettono nella nostra città;
questo impoverisce la nostra economia locale. E allora interviene ARCIPELAGO
SCEC : lo SCEC (Solidarietà ChE Cammina) è un buono gratuito che colma il
divario dei prezzi tra la grande distruzione organizzata (i centri commerciali,
per intenderci) e il commerciante di città.
A Trani, come a Santeramo, sono già diverse le attività che
accettano lo SCEC (l’adesione per il cliente e per l’esercente, ricordiamo, è
gratuita); esercenti che hanno fatto loro un’idea semplice, figlia di un
concetto semplice: la solidarietà.
Il presidentissimo Napolitano, re Giorgio per gli amici, ha nominato quattro nuovi senatori a vita. E' nelle sue attribuzioni, dirà qualcuno che di 'ste cose ne mastica. Nulla di più vero: il presidente della Repubblica ha facoltà di nominare cinque senatori cinque. Senatori a vita, sia chiaro. Non bau bau micio micio. Cittadini che, come recita l'articolo 59, comma 2, della Costituzione, hanno illustrato la patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Cittadini di cui il nostro Paese è fiero. Vero. Ciò che non è chiaro (usando un eufemismo) è perché re Giorgio li abbia nominati proprio ora. Ciò che non è chiaro è perché ne abbia nominati ben quattro.Con la nomina dei senatori a vita, un tempo, quando la politica non era ancora devastata, quando il presidente della Repubblica faceva il presidente della Repubblica, quando i partiti avevano un ragionevole motivo di esistere, e lo scontro era ancora ideologico (lacrimuccia), si cercava di elevare lo spessore della camera c.d. alta, quella prestigiosa, quella dei rappresentanti maturi del Paese. Fungevano un po' da guida, era, come si direbbe ora, il plusvalore. Ma soprattutto, non erano nominati con fini di indirizzo politico.Cerchiamo di essere chiari: i senatori a vita, come tutti i senatori, hanno diritto di voto. Essi possono, come è spesso successo con le ultime nomine, spostare gli equilibri: coi loro voti in Senato, possono mantenere o far cadere un governo; possono, se lo desiderano, essere determinanti nell'approvazione di una legge o nella sua respinta. In poche parole, hanno un bel potere, 'sti senatori qua. E manco sono stati eletti dal popolo! Ma dico io, Napolitano, con tutti i problemi che ha questa simpatica accolita di politicanti (non fatemela definire "governo", non mi riesce proprio), proprio ai senatori a vita stava a pensare?Sì : perché, il presidente della Repubblica, il garante super partes della vita istituzionale, l'uomo che deve vigilare sul buon e corretto andamento della vita politica a Roma, l'uomo che deve assicurare il rispetto delle regole, ha deciso ancora una volta di essere, come dire, un po' meno garante e un po' più attivo, più partecipe delle sorti del Paese. Come? presto detto. Il governo (scusate se l'ho chiamato così) figlio dell'inciucio rischia di cadere dopo la condanna di silvio (lettera minuscola) e lui, re Giorgio, non vuole. Allora, gira che ti rigira, camminando qua e là nervosamente nel suo studiolo di 300 mq (calpestabili), accarezzandosi il mento, gli si accende la lampadina. Questo governo non può cadere! -esclama. Ho fatto tanto per comporre questo inciu.. ehm, questa compagine e non sarà certo per un capriccio di qualcuno che cadrà! Nominerò dei senatori a vita! Ecco cosa farò! Così mi saranno fedeli e sosterranno letta (con la lettera minuscola)! Sì sì, posso farlo - dice sfogliando la Costituzione, edizione 1948- ricordavo bene!Così potranno fare qualche altra service tax, fare ancora un po' gli affaracci loro e , già che ci siamo, anche quelli miei - pensa ad alta voce, con l'indice vittorioso alzato, nel suo studiolo di 300 metri quadri calpestabili, dando un'occhiata in tralice al registro delle intercettazioni con mancino (lettera minuscola).Morale della favola: non c'è una morale.Purtroppo.
Il mar
Adriatico Meridionale, di fronte alle nostre coste, sarà oggetto di
trivellazioni per l’esplorazione dei suoi fondali, al fine di rilevare la
presenza di idrocarburi. Su questo grave problema è stata depositata dal
deputato Giuseppe d’Ambrosio (M5S) un’interpellanza parlamentare, rivolta ai
Ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per i Beni e
le Attività Culturali e dello Sviluppo
Economico.
In
particolare, si è voluto, con questa iniziativa, mossa dall’associazione Grilli
di Trani, dar voce al popolo che si oppone fermamente a queste attività, con le
quali le società petrolifere (la Northern Petroleum in questo caso) arrecano
enormi danni ambientali , pregiudicando irrimediabilmente turismo e pesca,
fondamenti dell’economia dei paesi costieri – senza dimenticare che già le
tecniche di prospezione danneggiano gravemente l’ambiente marino e ad un
eventuale incidente in un mare chiuso come il nostro conseguirebbe un disastro
ambientale di catastrofiche dimensioni.
Si è voluto,
altresì, porre l’accento su come la mancanza d’informazione da parte degli
organi di stampa abbia di fatto negato la legittima partecipazione delle
popolazioni interessate nel processo decisionale.
Chiediamo
che il governo ritiri il suo consenso
(aut. CTVIA 1259-1212) alle prospezioni,
rifiutando di sostenere chi potrebbe rendersi
responsabile del degrado dell’Adriatico.
Cogliamo
l’occasione per chiedere che l’amministrazione cittadina, nelle persone del
sig. Sindaco e dell’assessore all’Ambiente si pronunci con atto formale sulla questione,
come hanno già fatto amministrazioni viciniore (Barletta) e la stessa Regione
Puglia, nel quale si dia parere negativo all’attività di trivellazione,
nell’intento di salvaguardare il nostro patrimonio marino, per il quale la
cittadinanza tutta si è già mossa.
Con
preghiera di pubblicazione.
Associazione Grilli di Trani
Interpellanza Urgente - Trivellazioni Mar Adriatico Meridionale (costa della Provincia Bat)
Interpellanza urgente
Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, al Ministro dello Sviluppo Economico - Per sapere – Premesso che:
- la Northern Petroleum, compagnia petrolifera inglese, ha chiesto e avviato i procedimenti per l’esecuzione delle trivellazioni al largo delle coste del Mar Adriatico Meridionale, nelle aree prospicienti le coste della Puglia, con relative procedure di V.I.A.;
- in merito risulta formalizzato esito positivo delle verifiche tecnico-amministrative relative alla procedibilità dell’istanza di V.I.A. da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
- la Giunta regionale della Puglia, su proposta dell’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, ha adottato una deliberazione che ribadisce la posizione contraria della Puglia nell’ambito dei procedimenti Ministeriali di V.I.A. per undici permessi di ricerca di idrocarburi nelle acque prospicienti le sue coste;
- anche il comune di Barletta, con deliberazione del 28/05/2012, ha espresso anch’esso parere sfavorevole a tali attività;
- già due sentenza del Tar del Lazio, n.8209 e n.8236 del 01/10/2012, avevano annullato le due diverse autorizzazioni alle prospezioni geosismiche rilasciate alla Petroceltic Italia, accogliendo il ricorso presentato da WWF Italia, Legambiente nazionale, Csn, Lipu e Fai, annullando di fatto il decreto n126 del 29 marzo 2011 emesso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La procedura ministeriale è stata definita illegittima a causa della mancata pubblicazione a norma di legge ed il mancato coinvolgimento della Regione Puglia nella procedura del V.I.A.
- la popolazione locale non è stata debitamente informata circa tali attività di ispezione, prospezione ed estrazione, le loro modalità e il rilevante impatto ambientale;
- la vocazione turistica, l’attività di pesca e in ogni caso il decoro e le bellezze paesaggistiche del territorio interessato verrebbero compromessi irreversibilmente da un’ eventuale attività estrattiva;
- il Mare Adriatico in ogni caso mal si presta ad attività del genere, essendo un mare “chiuso”, il cui ricambio delle acque richiede diversi decenni;
- nel caso di incidenti con relativi sversamenti in mare di idrocarburi, il ricambio delle acque del bacino adriatico richiederebbe addirittura secoli;
- il Mare Adriatico è oggetto di rivalutazione da parte della popolazione pugliese che nel corso degli ultimi anni ha rilanciato, con sacrifici e investimenti, il movimento turistico e ambientale, basti pensare all’exploit, negli ultimi anni, della penisola Salentina e del promontorio del Gargano, nonché alle iniziative turistico- culturali nel nord barese;
- ad oggi molto si punta sul marchio Puglia, sinonimo di qualità, relativamente alle produzioni agroalimentari, con notevoli investimenti sul territorio;
- le attività estrattive sono in netto contrasto con tali realtà, e ne svilirebbero lo sviluppo, minando la solidità e la sostenibilità economica;
come il Governo, per quanto di sua competenza, intenda intervenire per scongiurare, sulla base delle premesse, l’installazione di piattaforme finalizzate alla ricerca di idrocarburi nel Mar Adriatico in quanto incompatibili con la sua vera vocazione.
On. Giuseppe D’Ambrosio
Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, al Ministro dello Sviluppo Economico - Per sapere – Premesso che:
- la Northern Petroleum, compagnia petrolifera inglese, ha chiesto e avviato i procedimenti per l’esecuzione delle trivellazioni al largo delle coste del Mar Adriatico Meridionale, nelle aree prospicienti le coste della Puglia, con relative procedure di V.I.A.;
- in merito risulta formalizzato esito positivo delle verifiche tecnico-amministrative relative alla procedibilità dell’istanza di V.I.A. da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
- la Giunta regionale della Puglia, su proposta dell’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, ha adottato una deliberazione che ribadisce la posizione contraria della Puglia nell’ambito dei procedimenti Ministeriali di V.I.A. per undici permessi di ricerca di idrocarburi nelle acque prospicienti le sue coste;
- anche il comune di Barletta, con deliberazione del 28/05/2012, ha espresso anch’esso parere sfavorevole a tali attività;
- già due sentenza del Tar del Lazio, n.8209 e n.8236 del 01/10/2012, avevano annullato le due diverse autorizzazioni alle prospezioni geosismiche rilasciate alla Petroceltic Italia, accogliendo il ricorso presentato da WWF Italia, Legambiente nazionale, Csn, Lipu e Fai, annullando di fatto il decreto n126 del 29 marzo 2011 emesso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La procedura ministeriale è stata definita illegittima a causa della mancata pubblicazione a norma di legge ed il mancato coinvolgimento della Regione Puglia nella procedura del V.I.A.
- la popolazione locale non è stata debitamente informata circa tali attività di ispezione, prospezione ed estrazione, le loro modalità e il rilevante impatto ambientale;
- la vocazione turistica, l’attività di pesca e in ogni caso il decoro e le bellezze paesaggistiche del territorio interessato verrebbero compromessi irreversibilmente da un’ eventuale attività estrattiva;
- il Mare Adriatico in ogni caso mal si presta ad attività del genere, essendo un mare “chiuso”, il cui ricambio delle acque richiede diversi decenni;
- nel caso di incidenti con relativi sversamenti in mare di idrocarburi, il ricambio delle acque del bacino adriatico richiederebbe addirittura secoli;
- il Mare Adriatico è oggetto di rivalutazione da parte della popolazione pugliese che nel corso degli ultimi anni ha rilanciato, con sacrifici e investimenti, il movimento turistico e ambientale, basti pensare all’exploit, negli ultimi anni, della penisola Salentina e del promontorio del Gargano, nonché alle iniziative turistico- culturali nel nord barese;
- ad oggi molto si punta sul marchio Puglia, sinonimo di qualità, relativamente alle produzioni agroalimentari, con notevoli investimenti sul territorio;
- le attività estrattive sono in netto contrasto con tali realtà, e ne svilirebbero lo sviluppo, minando la solidità e la sostenibilità economica;
come il Governo, per quanto di sua competenza, intenda intervenire per scongiurare, sulla base delle premesse, l’installazione di piattaforme finalizzate alla ricerca di idrocarburi nel Mar Adriatico in quanto incompatibili con la sua vera vocazione.
On. Giuseppe D’Ambrosio
Sabato 1 Giugno, dalle 09.00 alle 16.00, presso il Museo Diocesano di Trani, in Piazza Duomo ci sarà l'evento NESSUNO RIMANGA INDIETRO - Paradigmi Economici basati su Etica ed Ecologia.
Pubblicheremo qui e nell'evento Facebook https://www.facebook.com/events/541183442610852/ il link allo streaming per chi non potrà intervenire di persona.
Ricordo che per chi si tratterrà a pranzo per il buffet è necessario prenotare.
Vi aspettiamo.
L'Evento sta per essere trasmesso a questo link: http://youtu.be/0HuUj0RuEEU
Pubblicheremo qui e nell'evento Facebook https://www.facebook.com/events/541183442610852/ il link allo streaming per chi non potrà intervenire di persona.
Ricordo che per chi si tratterrà a pranzo per il buffet è necessario prenotare.
Vi aspettiamo.
L'Evento sta per essere trasmesso a questo link: http://youtu.be/0HuUj0RuEEU
La prospettiva di un nuovo governissimo (naturale continuazione del governo Monti) apre uno scenario al quale gli elettori di M5S, ma sicuramente anche gli elettori di PD e SEL non avrebbero voluto arrivare.
Visto che i giochi non sono ancora fatti, vi invitiamo ad aiutarci a compilare una lista di vantaggi e svantaggi delle due più probabili possibilità di governo, dopo l'exploit di Napolitano nella direzione di un evidentissimo grande inciucio.
Tutte i vostri suggerimenti contribuiranno a rendere evidente quale miglior scelta dovrebbero prendere gli attuali eletti per la formazione del nuovo governo.
Non ci sono preclusioni verso uno scenario o un altro. Stiamo solo cercando di capire quali sono i vantaggi di una o dell'altra probabilità.
Ricordiamo a tutti che un appoggio da parte di M5S al PD non può essere dato per conclamata incapacità del Partito Democratico di mantenere i patti con i propri elettori. Il contrario prende senso perché è il MoVimento stesso a garantire la bontà dell'operato verso i suoi elettori.
Si fa presente che non sono ipotesi nate per caso. Si rifanno alle dichiarazioni delle forze politiche all'uscita delle consultazioni con il Presidente Napolitano. Presuppongono, ovviamente, che abbiano tutti detto la verità.
Gli spunti sono presi sia da attiivisti e simpatizzanti 5 stelle, sia da persone che hanno votato i partiti. Non meravigliatevi se il linguaggio non sarà sempre carino e pro-M5S.
Visto che i giochi non sono ancora fatti, vi invitiamo ad aiutarci a compilare una lista di vantaggi e svantaggi delle due più probabili possibilità di governo, dopo l'exploit di Napolitano nella direzione di un evidentissimo grande inciucio.
Tutte i vostri suggerimenti contribuiranno a rendere evidente quale miglior scelta dovrebbero prendere gli attuali eletti per la formazione del nuovo governo.
Non ci sono preclusioni verso uno scenario o un altro. Stiamo solo cercando di capire quali sono i vantaggi di una o dell'altra probabilità.
Ricordiamo a tutti che un appoggio da parte di M5S al PD non può essere dato per conclamata incapacità del Partito Democratico di mantenere i patti con i propri elettori. Il contrario prende senso perché è il MoVimento stesso a garantire la bontà dell'operato verso i suoi elettori.
Si fa presente che non sono ipotesi nate per caso. Si rifanno alle dichiarazioni delle forze politiche all'uscita delle consultazioni con il Presidente Napolitano. Presuppongono, ovviamente, che abbiano tutti detto la verità.
Gli spunti sono presi sia da attiivisti e simpatizzanti 5 stelle, sia da persone che hanno votato i partiti. Non meravigliatevi se il linguaggio non sarà sempre carino e pro-M5S.
Governo M5S appoggiato da PD/SEL
(premier scelto nella società civile) |
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Vantaggi
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Svantaggi
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Governissimo PD/SEL/PDL/LEGA/SCELTACIVICA (probabile Bersani premier) |
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Vantaggi | Svantaggi |
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Non sarà il primo maggio ma il ventidue febbraio l'occasione che attirerà centinaia di migliaia di persone per "festeggiare preventivamente" l'evento dell'anno: L'arrivo dei Cittadini in Parlamento.
Il gruppo M5S Trani trasmetterà in diretta streaming dalle 18.00, all'interno della sede del proprio Comitato Elettorale in Via De Robertis 96, lo spettacolo del Movimento Cinque Stelle in Piazza San Giovanni a Roma.
Beppe grillo, dopo essere stato a Milano sul palco con Dario Fo, sarà a Roma a suggellare il fatto che abbiamo già vinto, che abbiamo già cambiato l'Italia.
Da Trani, così come da quasi tutte le città del Paese e diverse città nel mondo, insieme alle migliaia di volti felici, di persone sorridenti, illuminate dalla speranza di un futuro, presenti a Roma da tutta Italia, festeggeremo il cambiamento assistendo alla festa e potremo raccontare ai nostri nipoti: "c'eravamo anche noi a San giovanni, il giorno che cambiò l'Italia".
Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.
Dove le aquile non osano, i grilli si attaccano
M5S - Grilli di Trani
Massimo Bruni - Paolo Nugnes
Il 15 febbraio, nella Galleria San Luigi in Piazza Mazzini a Trani avverrà un evento inusuale.
Diversi candidati alla Camera e al Senato del Movimento Cinque Stelle della Circoscrizione Puglia saranno presenti per un'occasione di scambi di opinioni e per farsi conoscere dai propri elettori.
Sarà questo il primo appuntamento per attuare quella che è la peculiarità di M5S, il "fiato sul collo". Da qui partiremo per conoscere e successivamente CONTROLLARE quelli che saranno i nostri rappresentanti al Governo per la prossima legislatura.
Saranno presenti i candidati Daniela Donno, Lello Ciampolillo, Maurizio Buccarella, Giuseppe D'Ambrosio.
Vi aspettiamo numerosi.
Diversi candidati alla Camera e al Senato del Movimento Cinque Stelle della Circoscrizione Puglia saranno presenti per un'occasione di scambi di opinioni e per farsi conoscere dai propri elettori.
Sarà questo il primo appuntamento per attuare quella che è la peculiarità di M5S, il "fiato sul collo". Da qui partiremo per conoscere e successivamente CONTROLLARE quelli che saranno i nostri rappresentanti al Governo per la prossima legislatura.
Saranno presenti i candidati Daniela Donno, Lello Ciampolillo, Maurizio Buccarella, Giuseppe D'Ambrosio.
Vi aspettiamo numerosi.
La scelta della commissione elettorale per la designazione degli scrutatori per le elezioni parlamentari del 24 e 25 febbraio tramite chiamata diretta ha rappresentato l'ennesima occasione mancata da parte della politica di allargare la partecipazione dei cittadini alla vita politica stessa.
Non è possibile ancora oggi fare appello all' esperienza per svolgere questa attività, continuando con questo criterio potremmo nominare gli "scutatori a vita" dato che possiedono solo loro esperienza.
Ricordiamo ai cittadini che in queste elezioni Parlamentari si dovrà indicare solamente la preferenza per la lista e non per il candidato quindi i casi di eventuali contestazioni sarebbero pochissimi e, di fatto, non occorrerebbero dosi massicce della tanto declamata esperienza. Anzi, sarebbe stata un' ottima occasione per far fare esperienza a chi non ne ha. E' quasi superfluo ricordare che la nomina diretta si presta facilmente a letture di carattere clientelare ma, a quanto pare, la cosa non tocca la sensibilità dei componenti della commissione elettorale tranese a differenza di città come barletta e canosa. In quest' ultima città hanno trasmesso in diretta web il sorteggio stesso, cosa impensabile per noi cittadini tranesi.
Esortiamo i cittadini tranesi a ricordarsi anche di questo tipo di scelta nella cabina elettorale che premierà sempre i pochi esperti a discapito dei tanti che esperti non sono.
Non è possibile ancora oggi fare appello all' esperienza per svolgere questa attività, continuando con questo criterio potremmo nominare gli "scutatori a vita" dato che possiedono solo loro esperienza.
Ricordiamo ai cittadini che in queste elezioni Parlamentari si dovrà indicare solamente la preferenza per la lista e non per il candidato quindi i casi di eventuali contestazioni sarebbero pochissimi e, di fatto, non occorrerebbero dosi massicce della tanto declamata esperienza. Anzi, sarebbe stata un' ottima occasione per far fare esperienza a chi non ne ha. E' quasi superfluo ricordare che la nomina diretta si presta facilmente a letture di carattere clientelare ma, a quanto pare, la cosa non tocca la sensibilità dei componenti della commissione elettorale tranese a differenza di città come barletta e canosa. In quest' ultima città hanno trasmesso in diretta web il sorteggio stesso, cosa impensabile per noi cittadini tranesi.
Esortiamo i cittadini tranesi a ricordarsi anche di questo tipo di scelta nella cabina elettorale che premierà sempre i pochi esperti a discapito dei tanti che esperti non sono.
Siamo felici!In attesa della festa che ci sarà il 26 febbraio prossimo abbiamo cominciato ad addobbare il comitato elettorale che ci accompagnerà fino alle elezioni parlamentari del 24 e 25 febbraio prossimo.
Domani venerdì 1 febbraio alle ore 19, a Trani in via De Robertis n. 96, avverrà l'inaugurazione del comitato elettorale del Movimento 5 Stelle.
Invitiamo tutti i cittadini e i simpatizzanti a partecipare per condividere con noi l'esperienza di portare finalmente un cambiamento nel Paese.
Domani venerdì 1 febbraio alle ore 19, a Trani in via De Robertis n. 96, avverrà l'inaugurazione del comitato elettorale del Movimento 5 Stelle.
Invitiamo tutti i cittadini e i simpatizzanti a partecipare per condividere con noi l'esperienza di portare finalmente un cambiamento nel Paese.
Vi aspettiamo.
Il Movimento 5 Stelle Trani, nell'ottica di una maggiore trasparenza dell'attività amministrativa, chiede alla commissione elettorale di procedere alla individuazione dei componenti dei seggi elettorali per le elezioni parlamentari del 24 e 25 febbraio per mezzo di sorteggio, ritenendo che la nomina dall'alto possa prestare il fianco a dubbi riguardanti eventuali logiche clientelari.Ricordiamo agli elettori che lo spoglio delle schede sarà più semplice rispetto alle elezioni comunali dato che non si esprimerà alcuna preferenza per il singolo candidato ma solo per il simbolo del partito/movimento.
Attivisti Movimento Cinque Stelle Trani
Con questo articolo, i Grilli di Trani sperano di offrire alla cittadinanza una corretta informazione e sperano di stimolare il tempestivo intervento dell’Amministrazione comunale e dell’AMET affinché tutti i buoni propositi paventati ormai da qualche anno su una prospettiva di sviluppo degli impianti fotovoltaici sugli edifici comunali della città, a partire dalle scuole, diventi finalmente realtà.
Partiamo dall’ABC, ovvero dall’analisi delle voci della bolletta elettrica di famiglie e piccoli consumatori serviti in maggior tutela (fonte Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas – AEEG)
Nel IV trimestre 2012, la spesa totale per l'energia elettrica di un utente domestico con consumi pari a 2700 kWh/anno e potenza pari a 3 kW risulta di 524 euro/anno. I costi sono così ripartiti:
* servizi di vendita il 56,7% della bolletta pari a 297 euro
* servizi di rete il 13.2% pari a 69 euro
* imposte nazionali il 13,3% pari a 70 euro
* oneri di sistema il16.8% pari a 88 euro
- Nello specifico il servizio di vendita è la principale voce di costo e comprende tutti i servizi e le attività svolte dal fornitore per acquistare e rivendere l'energia elettrica ai clienti. Esso si divide in tre voci:
- il prezzo dell'energia
- il prezzo di commercializzazione e vendita
- il prezzo del dispacciamento.
- I servizi di rete comprendono le attività di trasporto dell'energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e comprendono la gestione del contatore. Per i servizi di rete non si paga un prezzo (come per l'energia) ma una tariffa fissata dall'Autorità.
- Le imposte nazionali sono:
- l'imposta nazionale erariale di consumo (accisa) che si applica alla quantità di energia consumata indipendentemente dal contratto o dal venditore scelto. I clienti domestici con consumi fino a 1800 kWh godono di un'agevolazione per la fornitura nell'abitazione di residenza a riduzione di questa imposta
- l'imposta sul valore aggiunto (IVA) che si applica sul costo totale della bolletta comprese, cosa vergognosa, le accise stesse (una tassa sulla tassa!).
- Gli oneri di sistema sono divisi per le seguenti voci:
- incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
- oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali che paghiamo da più di 20 anni (referendum del 1987)
- promozione dell'efficienza energetica (componente UC7)
- regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4) (paghiamo il treno anche se non ne usufruiamo?)
- compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4)
- sostegno alla ricerca di sistema (componente A5)
- copertura del bonus elettrico (componente As).
Alcune veloci considerazioni su queste ultime voci, partendo dalla necessità di far usufruire a tutti gli aventi diritto del bonus elettrico (esiste anche il bonus gas). Tale bonus è uno strumento introdotto dal Governo con la collaborazione dei Comuni , per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l'energia elettrica (e il gas). Possono accedere al bonus tutti i clienti intestatari di un contratto di fornitura elettrica, per la sola abitazione di residenza, con potenza impegnata fino a 3 kW per un numero di familiari con la stessa residenza fino a 4, o fino a 4,5 kW, per un numero di familiari con la stessa residenza superiore a 4, e:
- appartenenti ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro;
- appartenenti ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro;
- presso i quali viva un malato grave che debba usare macchine elettromedicali per il mantenimento in vita. in questo caso senza limitazioni di residenza o potenza impegnata.
Per richiedere il bonus occorre compilare apposita modulistica e consegnarla al proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato dallo stesso Comune (ad esempio i centri di assistenza fiscale - CAF).
Purtroppo la legge definisce fonti rinnovabili non solo le fonti di energia diverse dai combustibili di origine fossile (gas naturale, carbone, petrolio etc.), quali l'energia eolica, idrica, solare (compresi gli impianti fotovoltaici), geotermica, e quella prodotta dalle biomasse (i gas sprigionati dalla decomposizione di sostanze organiche) ma anche quella energia prodotta bruciando i rifiuti.
Sono considerati impianti alimentati da fonti assimilate quelli di cogenerazione (cioè la produzione combinata di energia elettrica e calore), quelli che utilizzano forme di energia recuperabile in processi e impianti produttivi; quelli che usano gli scarti di lavorazione e/o di processi e quelli che utilizzano fonti fossili prodotte solo da piccoli giacimenti isolati. Questi impianti sono inclusi tra quelli che beneficiano degli incentivi dal provvedimento del Comitato interministeriale dei prezzi (Cip) n. 6/92. Nella pratica sono incentivati gli inceneritori.
Dopo questa necessaria introduzione ci soffermeremo sulla scarsa considerazione che i legislatori ed i media asserviti a lobby di potere hanno dell’intelligenza del consumatore. Quanto pesa in bolletta l’incentivo al fotovoltaico? Molto meno della somma di tutte quelle inutili e dannose voci prima evidenziate. Gli italiani offrono in bolletta due caffè al mese a chi installa un impianto fotovoltaico. Gli oneri di sistema pesano in bolletta per il 16,8%, di questi la componente A3 incide per il 70%, di cui il 30% è fotovoltaico. Ovvero il fotovoltaico in bolletta pesa per il 3,5%, quindi 1,6 euro al mese. In contrapposizione a questo piccolo contributo, occorre notare che si tratta dell'unico costo che effettivamente genera una ricchezza distribuita in termini di posti di lavoro e di indotto sulle PMI italiane. Il resto degli oneri di sistema (CIP 6, oneri nucleari ecc.) genera, invece, un guadagno nelle tasche di pochi, oltre che costi sociali aggiuntivi. Circa il 70% degli impianti sono asserviti a utenze residenziali e PMI garantendo una vera democrazia energetica. Si stima che il solo fotovoltaico possa nei prossimi anni dar lavoro ad oltre 200.000 operatori.
Per quanto il Governo Monti abbia avuto il merito di varare finalmente una Strategia Energetica Nazionale (SEN), quest’ultima è stata criticata da associazioni quali ANIE, RENAEL e LEGAMBIENTE, perché già vecchia in partenza, (vecchia fatta da vecchi), mettendo ancora non in buona luce il fotovoltaico, tentennando ancora sulle rinnovabili e concedendo favori all’industria petrolifera, ponendosi obiettivi al 2020, tanto per tener buona la Comunità Europea, quando la Germania ha obiettivi al 2050 e potrebbe sopperire entro questa data al suo totale fabbisogno energetico elettrico solo con l’ausilio di fonti rinnovabili.
Quali sono le potenzialità per il Comune di Trani e per l’AMET?
Siamo certi che l’AMET da tempo ha elaborato piani di sviluppo del settore fotovoltaico (il primo conto energia risale al 2005) e che conosce bene le potenzialità di una ESCO (Energy Service Company) società specializzate nell’effettuare interventi di efficienza energetica, sollevando in genere il cliente dalla necessità di reperire risorse finanziarie per la realizzazione dei progetti, che generalmente viene remunerata in base al risparmio conseguito. Ma a titolo esemplificativo per i cittadini faremo un calcolo approssimativo dei vantaggi di questa tecnologia.
Supponiamo che i consumi del solo Palazzo di Città siano compensati da un impianto fotovoltaico da 100kWp che produce circa 140.000 kWh/anno e che costa “chiavi in mano” circa 200.000,00 euro; se si dovesse rientrare nella tariffa incentivante del DM 5 luglio 2012 (quinto conto energia 2° semestre in scadenza a luglio 2013), il tempo di ritorno dell’investimento sarebbe di circa 7 anni ed il ricavo totale lordo in 20 anni sarebbe di circa 590.000,00 euro; se invece vi sarà da parte del Comune la possibilità di sfruttare la proroga di altri tre mesi (scadenza marzo 2013) del DM 5 maggio 2011 (quarto Conto Energia) che continuerebbe ad applicarsi agli impianti realizzati sugli edifici pubblici e su aree delle Amministrazioni pubbliche, di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 (si precisa che gli edifici e le aree dove sono ubicati gli impianti devono essere di proprietà delle Amministrazioni pubbliche, e che il Soggetto Responsabile dell’impianto può essere un soggetto terzo a cui è conferito un diritto reale o personale di godimento) allora gli anni per recuperare la spesa diventano 5 e il ricavo totale lordo in 20 anni sarebbe di circa 730.000,00 euro, 24.511 kg equivalenti di petrolio risparmiati all’anno, 54.252 kg di anidride carbonica evitate all’anno.
Infine dal sito messo a disposizione dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) riportiamo il numero di impianti fotovoltaici al 30/11/2012:
- impianti totali in Italia: circa 460.000 , per circa 16.000 MW di potenza elettrica
- impianti totali in Puglia 32.418 per 2.421 MW
- impianti totali in Trani 224 per circa 20 MW (di cui 15 da circa 1MW)
- nessuno dell’AMET
Ing. Michele Farnelli, attivista M5S - Grilli di Trani