Il Movimento 5 Stelle e gli “yes-man”: U VOUV Cà DEIC C’RNUT O’CIUCC – di Sandro Fiordiponti




Ormai ci siamo abituati.


Da ché questa nuova forza ha fatto capolino in un sistema completamente prono alla volontà dei poteri forti, completamente sottomesso al potere del “dio denaro”, immediatamente si sono attivati gli anticorpi della razionalità, della logica e del buon senso. Ma è una cura che i poteri forti cercano di eliminare, per far sopravvivere le la malattia, ossia loro stessi.


Nel nostro paese si è costituita “la corte” politica, ossia una compagine di gente che in virtù del suo enorme potere, sovrasta costantemente un popolo e che ne decide le sorti annientando la “democrazia rappresentativa” . Lo scopo principale è di annichilire letteralmente la volontà del popolo spostando conseguentemente la sovranità assoluta nelle loro mani, riducendolo (il popolo, s’intende) ad una massa di emeriti “cortigiani”, servi convinti della propria autonomia e libertà.


Forse ancora in pochi si sono accorti che, in un paese libero e democratico, lo scenario delle competenze e dei ruoli non deve essere questo, a meno che, come ho sempre sostenuto, non ammettiamo che l’italiano, per sua natura, è più portato a camminare con la testa in giù e le gambe per aria.


Di fronte a “questi pochi” (8 milioni circa) che finalmente hanno deciso di rimettere le cose nel giusto senso, si è scatenato lo spargimento di sterco, da parte della corte, che attraverso i suoi potenti canali di comunicazione, vorrebbe far credere ai propri cortigiani-servi che loro sono “il bene” mentre il M5S è il male assoluto.


Ed in parte, guarda caso, ci riescono, perché sono entrati profondamente nel tessuto culturale della gente (televisioni, radio e giornali faziosi sono i loro strumenti), convincendola che tutto ciò che è nuovo e pulito, deve essere rigettato.


Perché potrebbe minare il loro caro sistema corrotto e truffaldino.


In questa incessabile lava di cacca, ultimamente ne hanno inventata una superando cosi qualsiasi record di stupidate- in questa speciale classifica primeggiano da lungo tempo ormai -, definendo i parlamentari M5S semplicissimi “yes-man”, robot autocomandati a distanza attraverso un tablet (chissà perché risaltano solo i nostri), pilotati (e qui avrebbero potuto fare di più) semplicemente con un “clic”. Dall’esterno magari.


Praticamente, “u vouv cà deic c’rnut o’ciucc”.
Traduzione: il bue che dice cornuto al ciuccio.
Translation: the cow which says horned to donkey.


E quale sarebbe questo “mondo esterno” che pilota “on-line” i nostri parlamentari negli interventi ? Ho visto quasi sempre leggere promemoria cartacea, ma mai leggere direttamente dal tablet durante l’intervento, e sfiderei chiunque a fare un discorso non preparato e meditato prima, ma letto al momento attraverso un tablet - se ne accorgerebbe anche un bambino di prima elementare.


E quindi quale sarebbe questa entità esterna ? Grillo, Casaleggio o chi altri ?





Forse esiste… ed è il reale il “mondo esterno” a cui vi riferite; costituito, guarda caso, dal popolo “sovrano” che decide e porta le istanze nelle sedi istituzionali attraverso i propri “portavoce”, come è normale che sia in un paese “democratico”, prassi che proprio non conoscete. Perdonatemi se ogni tanto uso termini come “costituito”, non voglio alludere alle vostre beghe giudiziarie. È la gente che i nostri rappresentanti incontra periodicamente nelle piazze, senza barriere, senza scorta.


Ma volendo per assurdo credervi, come pensate si possano giustificare costoro, quando incontrano i cittadini “in pubblico” e non nelle sedi di partito dove si parla la stessa lingua ? State veramente rubando l’attività di comico a Beppe Grillo al quale consiglierei di stare molto attento a non diventare “troppo serio”.


Mi viene in mente un cartello letto in un WC che diceva: “Non dico di fare centro, ma almeno falla dentro”.


Ecco appunto: cercate almeno di farla dentro.
















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