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MoVimento 5 Stelle Trani
Foto di UDIS TV
Combattiamo come leoni da anni per la chiusura di un sito altamente inquinante ma continuano a uscire nuove voci di richiesta di riapertura.
Gli intendimenti, al confine del delittuoso, di vari personaggi che vogliono riaprire la discarica sono terrificanti, mentre ad ogni pioggia il percolato aumenta i costi di rimozione ed il rischio di inquinamento della falda.
Abbiamo fatto proposte serie e concrete sia per la chiusura che per la gestione allegra delle finanze di AMIU.
Siamo stati derisi ed umiliati nel peggiore dei modi da Sindaco, Assessori e alza mano della maggioranza con le stampelline dell’opposizione.
Noi eravamo, siamo e saremo sempre per la chiusura e l’attuazione di Rifiuti Zero, senza compromessi.
E ancora una volta chiediamo di audire le parti per conoscere l'attuale stato dei luoghi, supportati dalla corretta documentazione. Ovviamente, ogni volta che abbiamo accesso alle carte, tutti i castelli in aria di una discarica perfetta e lucente fatti da sindaco e maggioranza si frantumano contro la realtà.
Alleghiamo la richiesta di audizione in Regione redatta dai nostri Consiglieri Di Bari e Casili proprio sullo stato dell’arte in discarica.
Chissà se Emiliano e Bottaro risponderanno oppure si concentreranno solo sulle prossime elezioni e poltrone da spartire.

I Portavoce del Movimento Cinque Stelle
al Parlamento Giuseppe D'Ambrosio
al Consiglio Regionale Puglia Grazia Di Bari
al Consiglio Comunale Trani Luisa Di Lernia e Antonella Papagni
Foto by TraniViva
Le dimissioni dell’ingegner Guadagnuolo da AD di AMIU per quanto ci riguarda sono cosa buona è giusta. Nominato dalla precedente amministrazione di destra, riconfermato dall’attuale amministrazione di centrosinistra, non è stato in grado o non ha voluto agire con un minimo di trasparenza sia sul disastro ambientale in corso in discarica, sia sulla terribile situazione economica dell’azienda.
Mai un filo di trasparenza sullo stato della discarica, mai un filo di trasparenza sulle assunzioni selvagge di parenti di amministratori locali.
Possiamo pensare che qualcosa si sia rotto dopo la nostra mozione per il suo allontanamento, dato che è rinviato a giudizio?
Ricordiamo consigli comunali, interviste pubbliche in cui Bottaro è stato il primo ed estremo baluardo delle capacità di Guadagnolo. Lo ha osannato come un ultras, lo ha difeso come un avvocato fa con il suo miglior cliente,  lo ha assecondato come uno psichiatra.
Potremmo fare illazioni a non finire sulle motivazioni che hanno spinto l'AD Guadagnuolo a dimettersi ma in qualunque caso resterebbe la magrissima figura che il sindaco Bottaro ha fatto e continuerà a mantenere imperituramente per non aver rispettato il patto etico, la Carta di Avviso Pubblico, da lui stesso spinto in Consiglio Comunale.
Questa è e rimarrà la dimostrazione del fatto che la parola di Bottaro, la sua etica, è carta straccia, l'importante è che non abbia conseguenze giudiziarie.

Crediamo, in ultimo, che con l’avvento del governo e del Ministro Sergio Costa sia cambiata quella che era in passato la gestione dei problemi di natura ambientale. A noi risulta che da qualche mese le richieste di adeguamento della discarica al piano di caratterizzazione ed alle prescrizioni degli Enti ambientali,  stiano diventando sempre più pressanti ed incisive. Se  sommiamo a questa una conferma dell’AD in barba alle norme del codice Etico, un avvio della raccolta differenziata  porta a porta non più procrastinabile, una gestione antieconomica del servizio rifiuti, e tutte le altre operazioni all’interno di Amiu definite come “discutibili”, abbiamo la cifra della pressione che sia l'AD che il sindaco si sono trovati a subire.
Lasciamo voi discutere su chi dei due abbia lasciato l'altro.

Noi, imperterriti, invitiamo il sindaco ad agire almeno una volta con trasparenza, condividendo con i cittadini la scelta di un nuovo AD specchiato ed esperto.
Se poi non è in grado neanche di fare questa condivisione si dimettesse anche lui.

P.S. Vista la totale mancanza di trasparenza condivisa, cogliamo il momento per aspettarci e auspicare anche le dimissioni dell’AD di Amet Danisi o almeno un intervento chiarificatore del per niente etico sindaco.

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia
Antonella Papagni

“…consigliera Di Lernia lei nella discarica non ci è entrata 4 5 o 7 anni fa ma lei c’è entrata quando il sindaco l’ha fatta entrare con il tappeto rosso se l’avesse vista prima avrebbe detto che Guadagnolo ha già raggiunto grandissimi risultati”.
Questo riferiva il Sindaco nel corso del consiglio comunale del 31 luglio 2018.

Per chi volesse immaginare di che genere di red carpet stiamo parlando per non confondersi con quello più famoso del Festival del Cinema di Venezia proviamo a chiarire quello che nell’immaginario del sindaco di Trani è stato definito con tanta enfasi.

La discarica di Trani è stata chiusa il 5 settembre 2014 e sequestrata dai Carabinieri il 15/01/2015 per il rischio esplosione causato della mancata realizzazione dell'impianto di captazione del biogas prodotto dalla decomposizione dei rifiuti, di conseguenza il gas ha esercitato delle pressioni sotterranee contro le pareti della discarica, facendo fuoruscire tipo geyser migliaia i litri di percolato contaminato dalla presenza di metalli pesanti.
Nelle acque di falda fu rintracciata la presenza di metalli pesanti – cromo, arsenico nichel– ma l’inquinamento ambientale si era esteso anche in atmosfera per inquinamento da metano e CO2.

L’obbligo dell’Amiu sarebbe stato di mettere in atto misure di sicurezza ed emergenza, compresa la copertura del terzo lotto per evitare l'infiltrazione di altro percolato per il probabile cedimento di una porzione di parete e conseguente dispersione di percolato in falda a causa del sovraccarico di rifiuti smaltiti nel sito ben oltre la capienza consentita.

Nel corso di questi quattro anni quindi sarebbe stato prioritario da parte di questa amministrazione, redigere e attuare, attraverso AMIU, un Piano di Caratterizzazione.
Scopo del Piano di Caratterizzazione è quello di definire l’assetto geologico e idrogeologico, verificare la presenza o meno di contaminazione nei suoli e nelle acque (superficiali e sotterranee) e sviluppare un modello concettuale del sito inquinato.
Le indagini di caratterizzazione di un sito devono avere come prerogativa la definizione qualitativa e quantitativa dell'eventuale contaminazione con minore approssimazione possibile. A causa della contaminazione accertata il Piano di Caratterizzazione deve essere il primo di una serie di passi che hanno come obiettivo la bonifica e/o la messa in sicurezza del sito.
Il Piano della caratterizzazione deve descrivere dettagliatamente il sito e tutte le attività svolte in passato e che eventualmente si continuano a svolgere; deve individuare i collegamenti tra le attività svolte e tipo, la localizzazione ed estensione della possibile contaminazione.
Deve descrivere le caratteristiche delle componenti ambientali sia all'interno del sito che nell'area da questo influenzata e deve descrivere le condizioni necessarie alla protezione ambientale e alla tutela della salute pubblica;

Da parte nostra contiamo numerose richieste di accesso agli atti, rivolte all’assessore all’ambiente al Sindaco ad AMIU ribadite in ogni seduta del Consiglio comunale al fine di conoscere e ricevere copia del piano di caratterizzazione della discarica che dovrebbe costituire il riferimento ed il punto di partenza per poter gestire la messa in sicurezza e la bonifica del sito della discarica di Puro Vecchio.

E invece …. Il Sindaco ci dice che in discarica si entra con il tappeto rosso. Questo nella realtà si traduce, guardando le notizie e le indagini fino ad oggi effettuate, in un sito dove sono presenti nei pozzi di ispezione quantità di nichel e di solfati al di fuori dei limiti previsti dalla norma, elementi chimici inquinanti che costituiscono ancora oggi un chiaro segnale di inquinamento della falda.

Un grosso contributo a questa grave situazione lo da anche:
  • il grave ritardo nei necessari lavori di copertura del corpo dei rifiuti di tutti i lotti di cui è composta la discarica, 
  • la necessità di una rete di captazione di biogas realizzata non con sistemi di emergenza ma a regola d’arte e il loro collegamento ad un sistema di raccolta ed invio in torcia, 
  • la necessità di realizzazione di sistemi di emungimento del percolato dai pozzi di raccolta, 
  • la mancanza di un sistema dedicato per la raccolta delle acque meteoriche.
Tutto queste anomalie venivano evidenziate nel verbale di sopralluogo presso la discarica da parte del personale ISPRA/ARPA Puglia effettuato il 14 giugno del 2018.
Abbiamo fondato motivo di ritenere che la situazione ad oggi non sia migliorata.
Con l’autunno e le abbondanti piogge la situazione del percolato può risultare ancor più pericolosa soprattutto in ragione della mancata copertura superiore dei 3 lotti della discarica.
Non dimentichiamo che è stato documentato e acquisito dall’ISPRA il filmato di febbraio di quest’anno in cui era evidente l’invasione di percolato in terreni non protetti adiacenti la discarica.

Questa convinzione deriva dal fatto che abbiamo richiesto all’Assessore all’Ambiente, al Sindaco e all’AMIU, copia di una relazione integrativa e del piano di caratterizzazione , che i rappresentanti di ARPA e ISPRA richiedevano a chiusura del verbale e l’unica risposta “piccata” ad oggi ricevuta è stata da parte dell’assessore Di Gregorio in questi termini: “AMIU ha provveduto nei tempi fissati ad inviare l’integrazione documentale come richiesta”.
Se l’assessore risponde piccato non fornendo copia dei documenti a noi che facciamo della salute dei cittadini e della tutela ambientale dei principi non sacrificabili per meri interessi economici, non può che farci scaturire questa considerazione : “che piccato… l’assessore”.

Per concludere, caro sindaco Bottaro, lei ha dimenticato che prima di essere sindaco era cittadino di Trani, città su cui già gravava, da anni, il pericolo della discarica. Abbia l’umiltà di non fare sempre la prima donna facendo delle affermazioni in Consiglio comunale con le quali Lei pensa di potersi accreditare quale risolutore del problema della discarica.

Deve sapere caro Sindaco che già da novembre 2013 noi semplici attivisti insieme ai nostri Parlamentari del Movimento Cinque Stelle, quando lei era occupato in altre faccende, siamo riusciti dopo numerose istanze anche a livello nazionale ad accedere alla discarica per documentare e denunciare il sistema di smaltimento dei rifiuti nel sito di Puro Vecchio.

Stessa avversione e contrarietà la esprimiamo oggi all’idea di veder smaltiti i rifiuti presso la discarica di Massafra.

Quel sopralluogo effettuato nel 2013 purtroppo “senza il suo tappeto rosso” portò alla luce il gravissimo problema della discarica di Puro Vecchio e riteniamo, senza timore di smentita, che grazie alla rilevanza data a livello nazionale che di li ad un anno la discarica sarebbe chiusa e oggetto di sequestro.

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia
Antonella Papagni
La mozione che abbiamo presentato era davvero semplice: l'amministrazione Bottaro ha approvato in pompa magna un documento, la Carta di Avviso Pubblico, un impegno etico a rispettare determinati parametri contro la corruzione, la mafia e la mala gestione della cosa pubblica, tra cui spicca il non dover assumere (o confermare) eventuali funzionari o dirigenti che fossero stati rinviati a giudizio. Appena si è presentata l'occasione la stessa amministrazione ha sconfessato se stessa violando l'impegno assunto. Se voleva salvare la faccia doveva annullare il provvedimento di conferma (riassunzione) del dirigente di AMIU Alessandro Guadagnuolo.
Quello che è successo è stato altrettanto semplice: il sindaco Bottaro ha detto di assumersi in pieno la responsabilità di questa violazione, lasciando fuori la maggioranza. Immediatamente dopo ha detto che la maggioranza se ne sarebbe dovuta fare carico, lasciando fuori lui. La maggioranza ha eseguito.
Nella pratica Bottaro e tutta la sua maggioranza hanno detto: noi ci assumiamo impegni che non ci interessa di rispettare, nel solco di tutta la politica di sinistra e destra che li ha preceduti.
Come abbiamo già detto, si sono sciacquati la faccia e hanno usato la Carta di Avviso Pubblico come carta da toilette.
In tutto questo il Sindaco non ha avuto la decenza di fare un minimo sunto, anche solo per titoli, di quali impegni abbia richiesto a Guadagnuolo negli anni tanto da portarlo a certificare per iscritto che lo stesso li abbia rispettati integralmente e con soddisfazione. Non ha mostrato né portato con se un documento che dimostri i risultati raggiunti, né li ha forniti in seguito a richieste nostre e di altri consiglieri dell'assise.
La formula con la quale la maggioranza ha eseguito poi gli ordini del sindaco ha raggiunto vette di autolesionismo davvero divertenti.
Sindaco Bottaro: "Non credo che il Codice Etico, un atto di indirizzo formulato dal Consiglio Comunale con riferimento al Codice Etico possa far ritenere un provvedimento di nomina illegitimo al punto di poterlo revocare in autotutela". Un provvedimento è illegittimo oppure no, non ci sono sfumature. Ma delle due l'una: lo revochi facendo un ravvedimento operoso e salvando la faccia oppure non lo revochi e la faccia la perdi definitivamente.
Sindaco Bottaro: "Guadagnuolo, su mia richiesta, ha già di fatto consegnato nelle mie mani le sue dimissioni [...] Gli abbiamo chiesto le sue dimissioni? Abbiamo già le sue dimissioni. [...] Si è già dimesso, io ho già le sue dimissioni in mano. Notificherò, protocollerò quelle dimissioni insieme a lui perché è giusto che questo accada". Davvero, come mai non ci meravigliamo che un sindaco di sinistra non abbia alcuna difficoltà a parlare di aver fatto firmare dimissioni in bianco senza il minimo rimorso?
Ventura (PD): "Qui nessuno ha parlato del Codice Etico, della Carta di Pisa. Pochissimi consiglieri si sono soffermati sul Codice Etico, sull'importanza della Carta. Pochissimi consiglieri si sono soffermati sul merito, sull'importanza del Codice Etico". Neanche lui.
De Laurentis (PD): "Abbiamo condiviso con i vari consiglieri di maggioranza un testo, da loro controfirmato: I consiglieri di maggioranza, ascoltate le dichiarazioni preliminari del sindaco A. Bottaro, il quale ha ribadito di ritenere fondamentale il rispetto del Codice Etico e della Buona Politica adottato adottato dalla Giunta Comunale e dal Consiglio Comunale della Città di Trani che comprende una serie di regole dirette a contrastare la corruzione, la cattiva amministrazione, a combattere la criminalità e a salvaguardare il bene primario della legalità [...]. Per tali motivi si intende comunque dare seguito al Codice Etico e il sindaco chiederà, subito dopo il raggiungimento di obiettivi aziendali di cui al punto 3, e come ha detto il sindaco, ciò avverrà entro l'anno. [...] E a tal fine i sottoscritti consiglieri comunali impegnano il sindaco a chiedere all'Amministratore Unico di AMIU di rassegnare le dimissioni subito dopo l'avvio della raccolta differenziata ed il completamento della scissione societaria di AMIU Spa [...] Nella denegata e non creduta ipotesi in cui l'Amministratore AMIU non intenda aderire all'invito rivoltogli dal sindaco [...]" In sintesi : ci piace moltissimo quello che sta scritto nella Carta Etica ma, visto che siamo noi, deroghiamo (per noi non vale), anche perché Guadagnunolo ha giurato che si dimetteva, ma se non si dimette gli facciamo revocare l'incarico, se questo non ci porta a dovergli pagare i danni. In quel caso rimane fino alla fine del mandato.

Questa è la dimostrazione che PD e maggioranza ingoiano qualunque cosa, anche quando non gli piace, l'importante è mantenere la poltrona. Della faccia, ormai, ne fanno ampiamente a meno da fin troppo tempo...

Però, almeno, grazie a questo Consiglio abbiamo saputo che la raccolta differenziata partirà entro due mesi, ovvero entro il 31 dicembre 2018, nonché che entro la stessa data l'amministratore Unico di AMIU Guadagnuolo si dimetterà (quasi) di sua spontanea volontà.
Vorremmo aggiungere che se son fiori, fioriranno, anche se, purtroppo, questa maggioranza ha più volte dimostrato che piuttosto che spargere fiori preferisce spargere cachi...

80 MILIONI DI EURO IN SLOT E VLT
Solo a Trani, nel solo 2017.
Era la prima settimana di giugno del 2018 quando incontrammo l'assessore Felice Di Lernia per sollecitare la delibera di un regolamento comunale che aiutasse la città a regolamentare ed a limitare l'accesso alle slot ed alle vlt ad una popolazione, quella tranese, che soffre sempre più le dipendenze patologiche dal gioco d'azzardo.
Come tutte le volte nelle quali presentiamo una proposta all'amministrazione siamo entusiasti di parlarne, soprattutto a quelle che consideriamo persone che combattono la stessa battaglia da anni, e ci aspettiamo di trovare dall'altra parte lo stesso entusiasmo.
Non sappiamo però per quale motivo, ogni volta, il nostro entusiasmo viene interrotto da astrusi termini tecnico-burocratici che, in sostanza, tendono a rimandare o ad abbattere completamente le nostre battaglie.
E' successo anche questa volta: la nostra proposta di un regolamento comunale contro il gioco d'azzardo e le ludopatie ha trovato nell'assessore Felice Di Lernia un muro. Persona informatissima e competente (è lui che ha proposto e fatto approvare la Carta di Servizio Pubblico rinnegata ed relegata ad uso toilette dal sindaco) ha preferito spostare l'attenzione sulla conferenza Stato-Regioni anziché dire, come noi fortemente suggerivamo, "per adesso variamo il regolamento comunale poi, quando la conferenza Stato-Regioni varerà una legge quadro, adegueremo il regolamento alla legge, se necessario".
Qual è quindi il problema? Lo leggevamo tra le righe, senza che lui lo dicesse mai esplicitamente: Bottaro è in ostaggio! Ogni volta che un provvedimento deve passare per l'approvazione in Consiglio parte la scala santa nella quale ognuno dei consiglieri cerca di ottenere qualcosa per sé.
In questo caso, secondo l'assessore, il provvedimento sarebbe dovuto passare dal Consiglio ben DUE VOLTE, se la legge quadro fosse varata in tempi brevi. Potete immaginare facilmente che un'amministrazione M5S non avrebbe un problema del genere perché non ha da accontentare nessuno.
Così l'assessore Di Lernia ci ha sollecitato a spingere il governo perché la legge quadro venisse varata al più presto e, nel frattempo, almeno, di eliminare la pubblicità relativa al gioco d'azzardo.
Abbiamo preso il suggerimento molto sul serio e ci siamo immediatamente attivati per presentare la nostra proposta su Rousseau senza sapere che, nel frattempo, il #decretodignità avrebbe contenenuto già questa norma al suo interno.

Ci siamo lasciati con l'assessore con le sue parole "fate almeno questo (l'eliminazione della pubblicità del gioco d'azzardo, ndr) e poi risentiamoci per il regolamento".

Bene, siamo stati di parola, adesso lo variamo questo regolamento?

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle
Luisa Di Lernia e Antonella Papagni

P.S.  Qui potete trovare il pdf relativo alle statistiche di AAMS su Raccolta, Vincita, Spesa ed Erario - Gioco Fisico

(Foto radiobombo.it)
Prendiamo con piacere atto dell'urgenza con la quale il Presidente del Consiglio Comunale si è prodigato a diffondere via Facebook una risposta al nostro comunicato e gli diamo atto che  si e'  tanto impegnato nel formulare la replica (normativa, citazioni, ecc) contornata di sfida e risentimento.
Riteniamo però che con la meta' dell'impegno profuso per risponderci avrebbe potuto consentire alla questione di avere un seguito immediato in Consiglio.
Del resto, è stata violata una disposizione dello stesso Consiglio, di cui Egli è Presidente, votata pienamente anche da lui.

Nel suo commento, inoltre, il Presidente dice
"l’urgenza a cui si appellano le consigliere è possibile solo in presenza dei scadenze dettate da leggi , bandi , convenzioni, nocumento per l’Ente, ecc…"
e noi ci chiediamo cosa sia nocumento per l'Ente quando la richiesta di rimozione è per un rinvio a giudizio per truffa?

Ci saremmo aspettate da una figura di Garanzia quale è quella di Presidente del Consiglio Comunale che la sua indignazione e veemente reazione fosse stata per questo, magari anticipando la nostra mozione con il deposito di una dal contenuto simile a Sua firma, non distonica con articoli e commi, anziché eccepire sulla forma come ha fatto.

Tanto più che, nella lettera che Egli stesso ci gira, e che alleghiamo, da parte del Segretario Generale ci viene dato atto che la nostra richiesta è pienamente nel nostro diritto (espressione di sindacato ispettivo dato ai Consiglieri Comunali) e che è esattamente in capo al Consiglio Comunale la formulazione di indirizzo per le nomine (o per le rimozioni).
E' vero, dice anche che la Carta non obbliga se non moralmente, in quanto assimilabile ad espressione di indirizzo, ma se non rispettate gli obblighi morali che voi stessi vi siete dati che persone siete?
Infine dice che nella nostra richiesta di mozione ci sono errori di forma, la distonia che lei stesso solleva.

Egregio Presidente, qui di "distonico" non è la nostra mozione, contenente risibili errori di forma che sarebbero potuti essere corretti agevolmente prima del Consiglio con emendamenti come tante volte è già capitato in Consiglio, ma Lei e la Sua maggioranza che fate cose senza tener conto delle regole che Voi stessi vi siete dati, comportandovi come se nulla fosse accaduto.

E' davvero così complicato trovare un amministratore per AMIU che non sia un rinviato a giudizio?

Le Portavoce del Movimento Cinque Stelle
Antonella Papagni e Luisa Di Lernia



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