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MoVimento 5 Stelle Trani


Foto Infonews
Denunciamo ancora una volta il lento ed inesorabile declino dell’AMET perpetrato anche da questa amministrazione. Abbiamo cercato più volte dal 2015 ad oggi di puntare il dito e proporre soluzioni ma i temi caldi sono sempre gli stessi, con l’aggravante del tempo che avanza, dell’età dei dipendenti che avanza, della delusione dei cittadini e dei dipendenti stessi.

I cittadini si ricorderanno della scelta che è stata fatta con la nomina dell’amministratore Danisi e si ricorderanno spero della scelta di bloccare nel 2015 il bando già pronto per i parcometri e di non riproporlo più, e della scelta di buttare 36.000 euro per un piano industriale o business plan ridicolo ed inutile commissionato ad una società esterna nel 2017; si ricorderanno dei disservizi sulle letture e fatturazioni, sui ritardi delle comunicazioni delle letture di energia ai vari enti ed operatori del settore, sulle pratiche relative alla distribuzione di energia con tempi non certi, sui mezzi di trasporto e di lavoro vetusti, sulla difficile gestione del poco personale rimasto, sui contatori di energia mancanti.

Ad oggi per la seconda volta in questa amministrazione non si è provveduto per tempo a rifornirsi di sufficienti contatori di energia.

Danisi senza mezzi termini si deve dimettere, altrimenti ci pensi chi lo ha nominato.

L’Amet va avanti per inerzia grazie alla buona volontà dei dipendenti, età media 55 anni, molti in procinto di pensione comprese le cariche più alte; dipendenti che sembra operino senza una guida, senza una procedura codificata, senza programmazione, cercando di risolvere i problemi che gli si parano contro giorno per giorno. Si parla di trasferimento di competenze a risorse giovani? Di affiancamento, già ormai per alcune figure tardivo? No.

L’Amet vive il suo declino inesorabile, nell’indifferenza dell’amministrazione, nella scarsa capacità di reazione della popolazione (che ha già perso l’ospedale…), nell’attesa che un’entità superiore e misericordiosa ponga fine alla sua esistenza, al più nel 2030, quando perderà la concessione della rete di distribuzione elettrica.

I portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia
Vito Branà
Foto Radiobombo
Leggiamo dalla stampa locale che "Martedì 23 aprile verranno avviati i lavori di bonifica sul tetto dello stabile ex Supercinema, con contestuale posa in opera della nuova copertura" e di questo ne siamo estremamente felici.
Però quando leggiamo che "I residenti delle abitazioni limitrofe sono invitati a non accedere su balconi e terrazze, a non lasciare alimenti e piante sugli stessi, a non stendervi il bucato ed a tenere chiusi gli infissi dalle ore 8 fino alle ore 15 per una durata di circa 6 giorni lavorativi" sale in noi un immediato brivido lungo la schiena.

Controlliamo sull'albo pretorio e increduli scopriamo che non esiste un'ordinanza sindacale che blocchi al traffico veicolare e, soprattutto, pedonale la circolazione nelle vie limitrofe, solitamente molto trafficate.


Il brivido lungo la schiena assume i contorni del terrore perché per fare una cosa buona rischiamo di ottenere delle conseguenze terribili per i cittadini.


Invitiamo il sindaco ad agire immediatamente con una ordinanza che blocchi per tutta la durata dei lavori le strade che circondano l'immobile del supercinema e che spieghi nel dettaglio ai cittadini come comportarsi correttamente ed in caso di fortuita esposizione, pubblicandola anche su manifesti perché la popolazione sia correttamente informata.

I portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia
Vito Branà


L'interrogazione e invito presentata al Sindaco


[Foto del mondo con frecce verdi]Come un malato che chiude lentamente la valvola della propria bombola di ossigeno, così noi continuiamo ad abbattere alberi, noncuranti della corretta manutenzione, ad inquinare il suolo ed il mare, a sporcare le strade con deiezioni canine, ad assistere inermi a supermercati che lasciano incustoditi rifiuti che volano ovunque, ad assistere a cittadini che ancora non hanno capito che l'AMIU ritira gratis i rifiuti ingombranti, ad una Amministrazione, ecologista e di sinistra, che usa guanti di velluto contro un governo regionale che in fondo in fondo vorrebbe riaprire la discarica di Trani e piazzarci un mega impianto di trattamento del percolato di un ampio bacino d'utenza.
In questo apocalittico scenario da Far West, ove i turisti ringraziano la Trani città turistica, è avvenuto un importante passo avanti con l'approvazione all'unanimità, cosa a dir poco rara, della mozione presentata dal M5S sulla istituzione di una Consulta Ambientale delle Associazioni. Uno strumento che riteniamo fondamentale per il controllo e la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte di questa e delle future amministrazioni.
[Luisa Di Lernia in Consiglio Comunale]
Ora i passi successivi sono l'approvazione del regolamento della consulta, previa un sincero confronto con le associazioni e chiaramente dell'amministrazione, ed infine la prima convocazione. 
Questo positivo risultato fortemente voluto dal M5S è arrivato con alcuni anni di ritardo dalla presentazione della prima proposta ed alla resistenza passiva del Presidente del Consiglio Comunale, ma ringraziamo le associazioni, le coalizioni politiche e l'amministrazione per aver partecipato ed appoggiato la proposta.
Ora dobbiamo quanto prima rendere operativa la consulta per poter insieme cambiare Trani. 

Una pagina rassicurante della politica tranese che abbiamo iniziato a scrivere facendoci promotori, in accordo e con la collaborazione dell'associazione Bene Comune e del movimento Trani a Capo di una commissione Ambientale monotematica sul tema della discarica e del mega impianto di smaltimento di percolato previsto dal Piano Regionale dei rifiuti. Auspichiamo di poter continuare a collaborare con tali organizzazioni su temi importantissimi per noi e speriamo di poter coinvolgere tutte le associazioni, le organizzazioni e i comitati cittadini attenti alla salvaguardia dell'ambiente, del turismo e della salute dei cittadini di Trani.

I portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia
Vito Branà
A molti forse non sarà sfuggito di notare che da qualche mese a questa parte, molti alberi pluridecennali della nostra città, in particolar modo quelli su Via Malcangi - ex via Bisceglie, sono stati abbattuti.

L’ultimo abbattimento è stato perpetrato, nella giornata di venerdì 08 marzo, su 2 pini pluridecennali situati all’altezza del civico 198 proprio là dove tra un po’ finiranno i lavori per la costruzione di un palazzo da parte di una impresa privata destinato alla vendita di appartamenti.
Appena ricevuta la segnalazione del taglio degli alberi effettuata tra l’altro non con mezzi e ad opera del Comune, abbiamo tramite la portavoce Luisa Di Lernia contattato l’assessore con un passato di militanza agguerrita nel partito dei Verdi per chiedere come mai un privato stesse abbattendo due alberi che non presentavano alcun segno di malattia.

L’assessore con tono fermo e convinto ha affermato che l’abbattimento era effettuato per la tutela della pubblica incolumità, considerato che quegli alberi, così come quelli abbattuti qualche mese fa, dovevano per la loro forma e per il loro stato di salute essere sostituiti con alberi di nuova piantumazione.

Tali affermazioni però provocano in chi ritiene essenziale la tutela dell’incolumità pubblica ed anche la salvaguardia del patrimonio verde della città tanti dubbi ed interrogativi.
Quelli che proprio non ce la facciamo a tenere per noi sono:

Chi ha certificato lo stato di salute degli alberi abbattuti? Un agronomo, Un arboricoltore o quale altro professionista?
Quante verifiche del genere sono state fatte e quanti altri abbattimenti dobbiamo aspettarci? 

Se è la forma degli alberi quella che viene considerata decisiva per la sicurezza e l’incolumità ed è il fattore che condiziona il loro abbattimento o la loro salvaguardia, cosa ne sarà di tutti gli alberi secolari e pluridecennali che ci sono nel centro storico di Trani o in villa comunale o ancora di quegli alberi di nuova piantumazione che a causa della mancanza di manutenzione stanno crescendo in modo sbagliato?
Per gli alberi e le palme cadute in piazza della Repubblica qualche mese fa era stato dato incarico ad un agronomo o arboricoltore per accertare il loro stato di salute?
L' impresa costruttrice del palazzo su Via Malcangi n. 198 quali precauzioni ha adottato durante lo scavo delle fondamenta e durante i lavori successivi al fine di tutelare le radici degli alberi poi abbattuti?

A noi dopo tutti questi interrogativi viene il sospetto che forse le motivazioni addotte dall’assessore non siano quelle reali e che forse il discorso estetico del costruttore ha avuto la meglio su tutto il resto.
Vorremmo quindi essere smentiti, e per questo abbiamo presentato un accesso agli atti relativamente a quanto accaduto.

Speriamo che il dr. Di Gregorio, in passato noto militante e intransigente sostenitore del partito dei Verdi, con il tempo e con il potere attribuitogli in seno alla Giunta Comunale, anche alla luce di quanto asserito nell’ultimo Consiglio Comunale del 07 marzo in merito alla localizzazione a Trani di un impianto di smaltimento del percolato, non sia passato da un verde convinto per le sue battaglie sull’ecologia ad un verde sbiadito

I portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia
Vito Branà

Per il Movimento Cinque Stelle la tutela e la promozione di attività a favore dell’ambiente sono tra gli obiettivi principali che guidano la nostra azione.
Credevamo che l’ambiente, la sua tutela e la collaborazione tra chi amministra la cosa pubblica e le associazioni ambientali fossero realmente una priorità e uno strumento efficace per tutelare un bene prezioso che misura l’attenzione delle generazioni presenti nei confronti dei propri figli e delle generazioni future. 
Credevamo anche che la nomina dell’Assessore Di Gregorio avvenuta agli inizi del 2016, noto fino ad allora per le sue battaglie ambientali, avrebbe dato impulso alla costituzione della consulta.

Ma invece nulla, il capitolo Consulta Ambientale è rimasto lettera morta.

La nostra convinzione e i nostri obiettivi non si lasciano smorzare dai silenzi e dalla non curanza di chi ha vinto le elezioni . Abbiamo perciò presentato il 15 febbraio a tutti gli organi preposti di governo cittadino una mozione in cui si chiede di rispettare l’impegno preso durante la campagna elettorale delle ultime elezioni amministrative sulla istituzione di una Consulta Ambientale.

Ricordiamo a tutti i cittadini che i candidati sindaco e quindi anche il sindaco Bottaro, avevano firmato un accordo affinchè dopo le elezioni, e parliamo di maggio del 2015, si sarebbe istituita una Consulta ambientale per una più ampia e attiva partecipazione delle associazioni e dei cittadini nell’attività dell’amministrazione comunale in tema ambientale.

Proprio ora che in altre sedi si sta decidendo di dare un nuovo pesante fardello in tema ambientale alla nostra città prevedendo un impianto di smaltimento del percolato proveniente da tutta la regione, una consulta che coinvolgesse quante più associazioni e persone possibili intorno ad un tavolo per raccogliere le diverse esperienze e valutazioni in tale ambito sarebbe stata una forma di attenzione per i cittadini per la loro salute e per il territorio.

Quindi se vogliamo che Trani conservi la sua vocazione turistica riteniamo fondamentale l’istituzione di una consulta.
Se ad oggi chi ha promesso non ha mantenuto l’impegno, ed anzi in temi quali la salvaguardia dell’ambiente (vedi raccolta differenziata) e di salute (vedi nuovo impianto di smaltimento di percolato) ha un atteggiamento che definirlo ambiguo è pari a fare un complimento, ci sorge il dubbio che forse nelle intenzioni dei nostri amministratori la città debba cambiare vocazione da turistica ad anti ambiental-salutistica.

Ma sappiamo già da precedenti esperienze che un impegno preso, vedi la carta di Avviso pubblico, non significa che si debba attuare.

Possibile che chi amministra la città non avverta la necessità di un luogo di confronto e di collaborazione tra associazione, enti, gruppi e cittadini per sviluppare la capacità di comprendere il valore dell’ambiente come bene comune? 

In sede di campagna elettorale le intenzioni sono sempre le migliori ma poi una volta vinte le elezioni succede che, per le altre forze politiche, le promesse fatte alla collettività che riguardano il bene comune vengano declassate e rimangano in stand-by, quasi come fossero delle scocciature, degli ostacoli, dei fardelli, buone solo ad essere sfoderate a parole nei comizi, negli incontri pubblici con la cittadinanza e nell’imminenza delle successive elezioni. 
Già ci sembra di sentire, nei discorsi del nostro amato sindaco sull’operato dei suoi primi 5 anni di governo, che in questa prima legislazione molte cose sono state realizzate ma che ce ne sono ancora tante che non è stato possibile realizzare e che si potranno realizzare e completare nei prossimi cinque anni di amministrazione.
Purtroppo questo è un clichè utile in tutte le stagioni.
Vorremmo però che i cittadini ponessero attenzione alle azioni che la giunta Bottaro ha realizzato e a quelle da realizzare per le quali ci sono ancora in piedi studi, progetti, consultazioni, conferenze eccetera eccetera.

Volendo citarne alcune che sicuramente saranno cavallo di battaglia nelle delle prossime elezioni come non menzionare la raccolta differenziata, il sottovia di collegamento tra Via De Robertis e Via Corato, il contrasto alla ludopatia, la prevenzione del rischio idrogeologico, l’affidamento parcheggi, il parcheggio sotterraneo in Piazza XX Settembre ecc. ecc. 

La politica quella dei veterani come si può notare è fatta di tante ma tante promesse. 
Noi vorremmo che alle promesse seguissero le azioni concrete soprattutto in quegli ambiti fondamentali per la cura e la salvaguardia di beni quali l’ambiente e la salute dei cittadini.

La portavoce comunale
Luisa Di Lernia 


Foto TraniNews
Noi lo avevamo chiesto in Regione, ad Emiliano ed al Consiglio Regionale.
E secondo noi quello era il luogo giusto per la lotta e la protesta da parte del nostro Sindaco per ottenere quello che ci spetta di diritto.
Il Consiglio, la parte politica che rappresenta Emiliano e anche il nostro sindaco, ha bocciato l'emendamento della nostra consigliera Regionale Grazia Di Bari. Hanno ignorato un emendamento in cui si chiedeva, nero su bianco, di non chiudere i nostri reparti a Trani fino alla realizzazione dell’Ospedale di II livello previsto ad Andria.
Questo è successo a febbraio-marzo 2016 quando è stato approvato il Piano Regionale di Riordino Ospedaliero. Nell'emendamento era previsto  il mantenimento per l’Ospedale di Trani della situazione al 2016 ossia 48 posti letto di cui 24 degenza ordinaria, 12 lungodegenza, 12 riabilitazione oltre a 12 posti letto per dialisi oltre a Laboratorio, Pronto Soccorso con 4 posti letto di osservazione breve, unità ambulatoriali di chirurgia generale e ortopedia e servizi di laboratorio di analisi e farmacia.

L'emendamento in Consiglio Regionale della Consigliera M5S Puglia Grazia di Bari

Siamo sicuri che questa soluzione sarebbe stata molto più funzionale di quella attuale che ha visto la chiusura di tutti i reparti ospedalieri a Trani e di conseguenza anche del pronto soccorso per i casi più gravi di codice giallo e rosso senza avere un ospedale ad Andria tale da poter sopperire alla chiusura di quello di Trani.

Invece i protagonisti di questa brutta storia hanno ignorato, lasciato correre e bocciato il buon senso.
Il sindaco di Trani cerca di cavalcare una forma di protesta popolare, a nostro parere per continuare a farsi propaganda in vista delle prossime amministrative.
La protesta è quella di alcuni cittadini tranesi per la scarsa efficienza del Pronto soccorso, riunitisi domenica 17 febbraio a Trani in Piazza Plebiscito.
Il Pronto Soccorso nel piano di riordino ospedaliero messo in atto dalla Regione dovrebbe gestire solo codici bianchi e verdi.
Il sindaco Bottaro nel corso della manifestazione si è impegnato a coinvolgere il Presidente Emiliano in un incontro pubblico sul tema del Pronto Soccorso di Trani. La non adeguatezza del servizio è palese soprattutto per una città di oltre 60.000 abitanti che in estate superano i 100.000.

Il consigliere regionale tranese ex assessore all'ambiente, non nominato e non nominabile, dato che in questa vicenda non si è visto né sentito per tutelare l’interesse dei cittadini tranesi né prima né dopo.

Il governatore Emiliano che chiamato in causa del sindaco Bottaro dichiara che delle sorti del pronto soccorso di Trani il Sindaco era pienamente a conoscenza e, anzi, riferisce di averlo concordato con il sindaco stesso e quindi precisa quello che  noi asseriamo da un po’ di giorni, ossia che il sindaco Bottaro ha sfruttato la protesta dei cittadini per farsi campagna elettorale.
Siamo quindi alla pantomima  della stessa espressione politica. Ma d'altronde il PD sia a livello locale che a livello nazionale ci ha abituato a questo ed ad altro.
Secondo noi comunque in questo scambio di battute sembrerebbe che il Governatore Emiliano non riponga più la sua fiducia nel sindaco di Trani e che anzi lo stia scaricando forse avendo già in mente a livello locale chi sarà il prossimo candidato sindaco di espressione del PD.

Quello che noi del Movimento Cinque Stelle possiamo dire è che le cose, quelle serie, si affrontano e discutono in piazza PRIMA di farle accadere tra capo e collo dei cittadini. E quando si propone una soluzione, soprattutto quando riguarda un servizio essenziale come l’ospedale e la salute dei cittadini, non deve essere concordata, deve solo essere adottata quando soddisfi l’esigenza di una intera comunità.

A noi piace attuare soluzioni per la collettività, comunicandole per tempo. Le chiacchiere, le parole, le piazzate e le canzoni dello Zecchino d’Oro le lasciamo agli altri.
La Portavoce del Movimento Cinque Stelle Puglia
Grazia di Bari 


La Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia
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