A Natale del 2016 (il 27, per la precisione) la giunta Bottaro ha fatto un bellissimo regalo di Natale alla cittadinanza, su proposta dell'assessore Felice Di Lernia ha approvato la “Carta di Avviso Pubblico”, ovvero il “Codice Etico per la Buona Politica”.
Questo atto, questa Carta, indica concretamente agli amministratori come declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione.
Inoltre “Contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, scelte pubbliche e meritocratiche per le nomine interne ed esterne alle amministrazioni, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini e obbligo a rinunciare alla prescrizione ovvero obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravi reati (es. mafia e corruzione).” Una serie di ottime pratiche da mettere in atto all’occorrenza.
E le occorrenze sono davvero tante, così tante che qualcuna può sfuggire.
L’art. 19 della Carta, intitolato “Nomine interne e in enti, consorzi e societa”, al secondo capoverso recita:
L’amministratore non può conferire nomine o incarichi a soggetti rinviati a giudizio o sottoposti a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, criminalità organizzata e mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, voto di scambio ed altri delitti contro l’ordine pubblico – ad eccezione degli art. 414 n. 2 e 415 del codice penale -, estorsione, truffa, usura, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti ed altri gravi reati ambientali.
Ma ormai Natale è passato e così, in barba al Codice Etico per la Buona Politica, il regalo è stato fatto all’ing. Alessandro Guadagnuolo: il nostro, infatti, è stato confermato per tre anni Amministratore Unico della Società Partecipata AMIU SpA.
Peccato che, stando a notizie di stampa (video in fondo al comunicato), il 13 giugno 2018 Guadagnuolo è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Trani per la violazione dell’art. 640 del codice penale ipotizzando un reato di truffa nei confronti del Comune di Trani.
Ma Bottaro e l'assessore Michele Di Gregorio, si sa, sono uomini lungimiranti e sanno che il codice etico è solo un impegno… etico, per l’appunto, mica una disposizione di legge. Si può tranquillamente non rispettare senza incorrere in nessuna sanzione! Cosa importa se lo stesso atto deliberato dalla maggioranza di governo dica espressamente che "Il codice è vincolante per gli amministratori a seguito di adesione individuale
o approvazione con atto deliberativo dell’organo esecutivo o assembleare
di appartenenza", lo svi(n)colamento è sport preferito da questa maggioranza.
Noi però una interrogazione al Sindaco gliela abbiamo formalmente fatta, non sia mai non lo sapesse prima e voglia procedere a una revoca in autotutela, provocando la gioia dell'assessore F. Di Lernia.
Noi però una interrogazione al Sindaco gliela abbiamo formalmente fatta, non sia mai non lo sapesse prima e voglia procedere a una revoca in autotutela, provocando la gioia dell'assessore F. Di Lernia.
Oppure no, tanto domani i tranesi si saranno dimenticati anche questa…
Le portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia e Antonella Papagni