Com'è
la storia?
Bisogna votare loro perché sono “competenti”?
Perchè
sono “preparati”, e ancora perché “conoscono la macchina
amministrativa”?
Sì,
ci capita di ascoltare anche tali idiozie in questo periodo.
I
“competenti” che in questi anni hanno amministrato la Nostra
Città, da destra a sinistra, ora raccontano, come se nulla fosse, di
essere in grado di farlo ancora.
Dio ce ne scampi!
Di
quante dimostrazioni quotidiane abbiamo bisogno per capire che devono
andare tutti a casa, a testa bassa e chiedendo scusa?
Non
prima però, di aver reso conto della loro malamministrazione a noi
cittadini.
Prendiamo
il caso raccolta differenziata: è stata oggi revocata dal
Commissario per mancanza di risorse economiche, strumentali e di
personale.
Ma come?
Raccontavano che andava tutto bene, che non
c'erano problemi, al punto che si lanciavano in elargizioni di premi
di produzione (120.000
euro lordi in due),
terminavano i loro incarichi con dichiarazioni autocelebrative, e
infine si riciclavano (loro sì) in nuovi ruoli e con nuove vesti.
E
allora, adesso che l'Amiu dichiara di essere in mutande, che
facciamo?
Quello in foto è l'IBAN di AMIU SPA.
Sarebbe onesto
(della parola ONESTA' stanno davvero abusando...) che gli “illustri
competenti”, dinanzi alla prova provata della loro inettitudine,
versino volontariamente almeno una parte, solo una piccola parte, di
quanto percepito a titolo di amministratori della cosa pubblica, al
fine di contribuire all'avvio del servizio di raccolta differenziata,
indispensabile
sia per un minore impatto ambientale del ciclo dei rifiuti che per un
risparmio in termini di tasse versate dai cittadini.
Gli
ultimi Sindaci.
Gli ultimi Assessori all'Ambiente.
I
Consiglieri componenti le ultime Commissioni Ambiente.
L'ultimo
Direttore Generale (davvero è candidato Sindaco?).
Gli ultimi
Amministratori di Amiu.
L'attuale Direttore Tecnico di Amiu (per
questa carica è difficile andare a ritroso nel tempo per ricordare
chi l'ha preceduto).
Versamento
(decidano loro l'entità), scuse pubbliche e poi via.
Non si
scherza con la pazienza dei Tranesi per bene.
E
soprattutto con
il futuro dei nostri figli.
Manlio Pertout
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