Il Popolo 5 Stelle di Trani rimane un po’ perplesso: ci
stiamo chiedendo, da qualche giorno, cosa sia stato azzerato. Non molto tempo
fa denunciavamo l’insufficienza dell’operato dell’amministrazione a due anni
dal suo insediamento. Una fredda analisi
che evidenziava, programma elettorale alla mano, l’inadempienza pressoché
totale rispetto alle promesse elettorali. Noi non ci abbiamo mai creduto, ma il
popolo sì; e del popolo bisogna avere rispetto. Ora, complice un altro calcolo
politico, a seguito del risultato delle elezioni europee, il sindaco ha deciso
di azzerare la giunta. Azzerare significa portare allo zero, non lasciare traccia di ciò che era prima. Se
si lascia traccia, non è un azzeramento, ma una semplice diminuzione (nel
migliore dei casi), oppure un aumento (nella più catastrofica delle ipotesi).
Non siamo nati ieri, e sappiamo che il sindaco deve rendere qualcosa, in
termini di assessorati, a chi lo ha sostenuto in campagna elettorale, anche se
sono le stesse persone che non hanno concluso nulla del programma elettorale;
il sindaco , in pratica, riconfermerà la giunta che lo ha portato ad azzerare
la giunta. Siamo alla schizofrenia. Sì , ci sarà qualche piccola modifica, ma,
tranquilli, nulla di sconvolgente: gli assessorati cardine sono e saranno sempre
assegnati a chi c’è già. Ora, ci dica, signor sindaco: ha davvero intenzione di
continuare con questa compagine, quando tutta Trani soffre e si lamenta per il
vostro immobilismo? Qualche consiglio comunale fa, ricordiamo, l’opposizione
compatta propose un azzeramento della giunta (miracolo! l’opposizione ha fatto
l’opposizione), ma la sua risposta ,signor sindaco, fu un cortese “No, grazie,
rimango con quelli che ho”. Sono seguite sagge dimissioni da parte di
amministratori, consiglieri, presidenti, ma questo non l’ha turbata. E’ mai
possibile che lei è così insensibile all’urlo della cittadinanza? Ripetiamo: ha
davvero intenzione di riconfermare nella sua quasi totalità, solo per mero
calcolo politico, la stessa giunta che ha annichilito Trani? Intanto usiamo la
giusta terminologia: perché non è un azzeramento, questo, ma un rimpasto. Non
si deve offendere l’intelligenza dei tranesi. Abbia uno slancio di dignità:
rassegni le dimissioni.
Massimo
Raccah – Grilli di Trani