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MoVimento 5 Stelle Trani



L’Associazione Grilli di Trani, facendo seguito a quanto espresso nel comunicato del 1 dicembre, in queste ore ha inoltrato formalmente una richiesta di incontro ai rappresentanti istituzionali della Provincia, del Comune di Trani e degli istituti interessati.
Dobbiamo però prontamente ribattere a quanto dichiarato dal Sindaco di Bisceglie, nonchè Presidente della Provincia, Avv. Francesco Carlo Spina, nel suo goffo tentativo di sminuire la problematica.
Da quello che il Sindaco-Presidente Spina dichiara, comprendiamo che ha sottoscritto una delibera che avrà gravi ripercussioni sull'organizzazione delle scuole sul territorio, ma di cui non comprende il significato.
    1. Spina dichiara: “L’attivazione dell’indirizzo “Pasticceria e Produzione Dolciaria” all’istituto “Sergio Cosmai” di Bisceglie non intacca minimamente l’attuale assetto dell’Alberghiero di Trani” -
    1. Ma l’esimio sa che a Trani esistono già le classi terze degli indirizzi pasticceria, accoglienza turistica ed una classe di alberghiero serale?
    Quindi, sia che si faccia un duplicato inutile di indirizzi a 10 km di distanza, sia che si tolgano a Trani per trasferirli a Bisceglie, in entrambi i casi si andrebbe ad intaccare l'assetto attuale dell'alberghiero di Trani.
    1. Spina dichiara: “L’articolazione “Pasticceria e Produzione Dolciaria” è stata richiesta dal dirigente scolastico del “Cosmai” di Bisceglie. La stessa proposta, invece, non è mai stata avanzata dall’Istituto “Moro” di Trani” .
    Come poteva l'”A.Moro” negli scorsi anni chiedere l'attivazione di “Pasticceria e Produzione Dolciaria” senza avere attivo il biennio dell'alberghiero, visto che gli indirizzi partono dal terzo anno di studi?
Se vogliamo essere precisi, la richiesta di attivazione del settore enogastronomico a Trani fu fatta nel 2012 dall’ IISS “Bovio” di Trani e non dal “Cosmai” di Bisceglie.
Invece è da ritenersi una stravaganza la richiesta del “Cosmai”  di chiedere l'attivazione solo di terze classi, e per di più solo di una articolazione di un indirizzo di studi inesistente e  senza chiedere il biennio. Ma la cosa più strana è capire come questa proposta sia stata accetta e sostenuta da un’amministrazione comunale e da un presidente di provincia. Voi cittadini cosa pensereste se un dirigente scolastico del liceo classico chiedesse di attivare nella sua scuola solo il quinto anno del liceo scientifico opzione scienze applicate?



Speriamo di aver fatto cambiare idea al Sindaco-Presidente Spina.
Sarebbe un atto di grande saggezza e per di più non sarebbe la prima volta.
Ricordate quando a marzo 2013 dichiarava “Bisceglie fuori dalla Bat”?

Grazie al MoVimento 5 Stelle è passato un emendamento che consente di destinare l’8 per mille delle dichiarazioni IRPEF all’edilizia scolastica.
Dal testo dell'emendamento questi fondi potranno essere destinati per “Interventi per la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica”.
Alla luce delle difficoltà che si sono riscontrate nell’adeguamento delle strutture scolastiche negli ultimi tempi questo è un ulteriore passo perché si continui il cammino verso una Italia più sicura con un contributo verso un’istituzione, la scuola, certamente più tangibile ed immediato rispetto a tanti altri.
Invitiamo gli assessori all'istruzione comunali, provinciali e regionali a sollecitare formalmente e informalmente i Dirigenti Scolastici perché redigano e presentino le proprie istanze per l'accesso ai fondi entro il 15 dicembre.
Sul sito del governo potranno trovare i moduli da compilare e inviare per l'occasione.
Questo il link: http://www.governo.it/Presidenza/DICA/
A riveder le stelle

Per gli studenti e i genitori del professionale alberghiero di Trani, l'anno scolastico sembrava essere iniziato nel migliore dei modi possibili: nuova sede, molto più attrezzata e dignitosa rispetto alla fatiscente struttura di Piazza Plebiscito, con conseguente risparmio di decine di migliaia di euro di soldi pubblici di affitto; fine di una discutibile gestione della scuola con il passaggio dal “Cosmai” di Bisceglie all’ ”A. Moro” di Trani; la certezza dell'imminente avvio lavori per la realizzazione delle cucine. Ma, casualmente, dopo l'elezione del nuovo presidente della provincia BAT, avvenuta il 12 ottobre, sembra essere tornato il caos.
Nonostante i soldi ci siano e la gara d'appalto per l'inizio dei lavori sia stata effettuata, la realizzazione dei laboratori di cucina nei locali dell’ “A. Moro” è inspiegabilmente bloccata per la mancanza di alcune firme di competenza provinciale.
Questo assurdo ritardo sta compromettendo la formazione professionale di centinaia di ragazzi e ne sta mettendo a rischio la sicurezza costringendoli ad andare ogni mattina ad esercitarsi presso le cucine del centro “Jobel” che dista circa 3 km dalla scuola.
Inoltre apprendiamo dalla stampa locale che nei giorni scorsi la provincia BAT ha espresso parere favorevole “per la restituzione dell’indirizzo Servizi per l’Enogastronomica e Ospitalità Alberghiera all’Istituto “Cosmai”, con attivazione dell’articolazione Pasticceria e Produzione Dolciaria e contestuale attivazione di un corso serale.”
Se così fosse - noi continuiamo a sperare sia una cattiva interpretazione giornalistica - si costringerebbero gli alunni di questi indirizzi a seguire il biennio a Trani e il triennio a Bisceglie con aumento del pendolarismo (con conseguente aggravio economico per le famiglie), interruzione della continuità didattica e frammentazione del percorso formativo.
Si avrebbe una frantumazione di numerose cattedre, rendendo complicatissima la gestione degli orari interni dei due istituti, provocando problemi di sicurezza interna alle due scuole oltre ad un accumulo di stress per le decine di insegnanti che sarebbero costretti a vagare quotidianamente su è giù per la statale confidando nella scorrevolezza del traffico.
Si sprecherebbero soldi pubblici per realizzare il doppio dei laboratori, mentre la stessa Provincia, da 3 anni, continua a ritardare l'inizio dei lavori di quelli già previsti.


Ricordiamo che già gli Istituti Professionali per la Moda, per l’Audio-visivo e per il Commercio sono succursali di istituti biscegliesi: se ci fosse il trasferimento dell'Alberghiero, anche l’ “A. Moro” perderebbe la sua autonomia didattica.

Le logiche del Movimento 5 Stelle non si reggono certo sui campanilismi, tutt'altro.


La coincidenza delle cariche di Sindaco di Bisceglie e di Presidente della Provincia , però, non deve favorire quest’ennesimo “trasloco”. O vogliamo permettere quanto già successo con l’ospedale?
Cosa dice in proposito l'Amministrazione tranese?
Tace come al solito?
Noi invitiamo il consigliere provinciale Giuseppe Corrado ad un incontro pubblico in cui ci si possa confrontare compiutamente sulla vicenda.
In tempi rapidi però, prima che gli interessi elettorali mettano a repentaglio il futuro scolastico dei nostri ragazzi.
Il 19 maggio 2014 avevamo depositato al protocollo generale del Comune di Trani una richiesta di accesso agli atti inerenti la gestione dello Stadio Comunale nel periodo 2010-2014. In mancanza (gravissima!) dei relativi atti sul sito istituzionale del comune , ed in forza del decreto legislativo 33/2013 riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché di specifici diritti sanciti dalla Costituzione, avevamo richiesto al Sindaco, all’Ufficio Tecnico ed all’Ufficio Contratti e Appalti:
  1. Disciplinare del Bando di gara per la concessione del servizio di gestione dello Stadio Comunale (anno 2010);
  2. Verbale di procedura aperta relativo al bando in oggetto;
  3. Documentazione prodotta dall’affidatario del servizio in oggetto;
  4. Contratto tra Comune di Trani ed affidatario del servizio in oggetto;
  5. Documentazione relativa a tutte le proroghe concesse al gestore del servizio in oggetto con i relativi importi;
  6. Determine di affidamento lavori di manutenzione dello Stadio Comunale non compresi negli obblighi del gestore del servizio e a carico del Comune di Trani nel periodo 2010-2014.
A meno di un mese di distanza, solo l’Ufficio Sport aveva ottemperato alla nostra richiesta, inviandoci la seguente, insufficiente documentazione:
- determina di approvazione degli atti di gara (modello del bando di gara, modello del disciplinare d’oneri e schema di convenzione);
- determina di nomina della commissione per la gara (Dr. Col. Antonio Modugno, Dr. Luigi Panunzio, Sig. Edoardo Savoiardo – responsabile settore Contratti e Appalti);
- determina di aggiudicazione definitiva a favore della A.D. Polisportiva Trani 2006 – per un canone annuo di € 99.000,00;
- verbale di consegna dello stadio comunale datato 23 agosto 2010;
- delibera di giunta del 12 settembre 2013 con cui si formula atto di indirizzo finalizzato all’indizione di una nuova gara per il servizio di gestione dello stadio comunale;
- determina del 22 ottobre 2013 con cui si riaffida il servizio al medesimo gestore per il periodo 6 agosto 2013 – 6 gennaio 2014 per € 39.840,60;
- determina del 20 gennaio 2014 con cui si riaffida il servizio al medesimo gestore per il periodo 7 gennaio 2014 – 27 aprile 2014 per € 29.482,04;
- determina del 30 aprile 2014 con cui si riaffida il servizio al medesimo gestore per il periodo 27 aprile 2014 – 30 giugno 2014 per € 10.400,00.

Facciamo inoltre notare come l’Ufficio Sport, nel risponderci, abbia inviato per conoscenza proprio ad Ufficio Tecnico ed Ufficio Contratti e Appalti la stessa missiva: quindi i due uffici in questione hanno di fatto ricevuto una seconda richiesta ad attivarsi.
Ben consapevoli di altre scadenze meritevoli di assoluta priorità (agibilità scuole e refezione scolastica, ad esempio) noi siamo rimasti in attesa di risposta da parte dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Contratti e Appalti.
Sono però trascorsi più di 6 (sei) mesi dalla nostra richiesta e, al netto delle nostre successive valutazioni sulle scelte economiche e sui tempi adottati, dobbiamo per ora porre alcune semplici domande (ci sono cittadini tranesi che vogliono sapere):
  • Dov’è il bando di gara?
  • Dov’è il verbale di gara?
  • Dov’è il contratto tra Comune ed affidatario del servizio?
  • Dov’è la documentazione che l’affidatario ha prodotto per poter sottoscrivere il contratto?
Ci aspettiamo che la risposta degli uffici competenti sia esaustiva almeno tanto quanto è stata tardiva…
In ogni caso condivideremo con i cittadini, come già fatto per AMET e AMIU, gli sviluppi di tale vicenda.

QUI i documenti ricevuti finora.
“Con almeno due nomine, delle tre effettuate, probabilmente riconducibili ai consiglieri di maggioranza in questo momento maggiormente in frizione con la stessa, il sindaco, Luigi Riserbato ha ricostituito sia il Consiglio di amministrazione di Amiu, sia, probabilmente, un minimo di compattezza all'interno della sua compagine di governo.”
(Così l'altro ieri una testata giornalistica locale Tranese).
Noi non vogliamo pensare male… ma, alla luce della situazione gravissima in cui versa la discarica di Trani (chiusa dal 4/09/2014 per inquinamento della falda acquifera) vorremmo rivolgere alcune domande:
  • Sig. Sindaco in base a quali criteri sono stati scelti i nuovi amministratori Tolomeo, Cefola e Bruno (il quale non ha ancora accettato per presunta incompatibilità con il suo ruolo apicale in Provincia)?
  • Sono stati considerati dei curricula specifici in fatto di trattamento di rifiuti e di gestione di emergenze ambientali?
  • Perché si è passati dalla sola figura dell’Amministratore Unico al Consiglio di Amministrazione, di fatto moltiplicando le poltrone disponibili da 1 a 3?
Ed infine delle domande per i neo Amministratori:
  • come intendete risolvere la delicatissima questione della discarica?
  • Siete per la sua riapertura oppure, come noi ci auguriamo e si augura la cittadinanza, siete per la sua bonifica e conseguente chiusura?
Ecco, semplici domande alle quali i nostri amministratori possono rispondere in maniera altrettanto semplice.
Ovvio che, di fronte al solito silenzio, i cittadini vedrebbero ulteriormente confermati i propri timori.
Signori, la falda è UFFICIALMENTE INQUINATA.
"Dall'esame degli autocontrolli confermati, anche se ancora in maniera informale, dagli esami cui è stato sottoposto il campione di acque di falda prelevato da questo Dipartimento da pozzo P6V in data 21/08/2014, si evince che nonostante le quantità di acque emunte e le caratteristiche idrodinamiche della falda sottesa alla discarica, che si alimenta abbastanza rapidamente, permangono valori eccedenti la Tabella 2 dell'All. 5 al Titolo V parte IV del Dlgs n. 152/2006 di riferimento per numerosi parametri (nitriti, Ferro, Manganese, Nichel) ed episodicamente per i fluoruri, che denotano un apporto continuo di inquinanti in falda e pertanto fanno propendere le cause dell'infiltrazione in falda dal percolato di discarica non ad un evento episodico bensì ad un cedimento strutturale della barriera impermeabilizzante della stessa, che determina l'inquinamento delle acque sotterranee."
Eppure sia il Sindaco che l'ex amministratore unico AMIU Antonello Ruggiero dicevano di no e diffidavano i pazzi come noi, con la minaccia delle querele, ad affermare il contrario.
A noi non interessa fare il tifo per la Regione piuttosto che per il Comune o l'AMIU, non siamo né di destra né di sinistra, siamo per il bene della Comunità e, per questo, non prendiamo parte allo scaricabarile tra gli enti. Piuttosto preferiamo informare delle pecche dell'uno e dell'altro pubblicando gli atti che dimostrano quello che affermiamo.
Lo facciamo anche questa volta mettendo a disposizione il carteggio tra ARPA, AMIU e Regione che dimostra l'effettivo inquinamento. Carteggio che, è bene sottolinearlo, è anche nelle mani della procura.
Nei documenti ottenuti dal cittadino portavoce Giuseppe D'Ambrosio, che alleghiamo, troverete atti che, partendo da febbraio, dimostrano l'effettivo inquinamento della falda derivante dal cedimento strutturale della discarica e non da un evento episodico.
Confidiamo che ognuno di voi possa farsi la propria opinione leggendo le carte.
Nel frattempo, vista la situazione gravissima, poniamo le seguenti domande:
  • l'AMIU sta ottemperando alla diffida della Regione e, in particolare, sono terminati i lavori di captazione del biogas relativamente ai pozzi realizzati?
  • l'AMIU ha consegnato i nuovi profili di chiusura provvisoria, relativi al I e II lotto, con proposta di gestione delle acque meteoriche?
  • l'AMIU ha formulato proposte progettuali volte alla risoluzione delle problematiche delle infiltrazioni di inquinanti della discarica?
  • l'AMIU ha avuto i permessi di analizzare i pozzi a valle idraulica di proprietà privata al fine di scoprirne l'eventuale inquinamento? Se si quali sono i risultati?
La Regione, da par suo, ha commesso l'errore di mancare di tempestività, crogiolandosi sui tempi burocratici e dimenticandosi che l'attività politica di un amministratore consiste anche nel sollecitare, a voce e per iscritto, ad adempiere ai termini di legge.
Ancor più quando si tratta della salute dei cittadini.
Michele Losappio, un amministratore regionale che è felice perché nella città di Bari si è raggiunto durante l'amministrazione Emiliano, addirittura, il 20% di raccolta differenziata, beandosi che con la nuova amministrazione Decaro si raggiungerà BEN il 30%, dimostra chiaramente che è uno di coloro che finora hanno spinto per le discariche e per l'incenerimento, ciechi a qualunque alternativa sostenibile che realizzasse davvero il riciclo e il riuso.
In conclusione, tutti i partiti che la maggior parte delle volte parlano a sproposito dovrebbero cominciare a studiare e, finalmente, abbracciare e far mettere in atto la Strategia Rifiuti Zero.
Forse solo in questo modo possiamo sperare di far tornare a vivere i nostri figli in un mondo migliore.
P.S. Abbiamo richiesto ad ARPA le analisi comparative che ancora non ci sono state fornite.
P.S. 2 Qui trovate gli ultimi documenti ricevuti da ARPA
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