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MoVimento 5 Stelle Trani
FINALMENTE PARCOMETRI, MA QUANTO COSTANO VERAMENTE?


Cittadini, da qualche giorno abbiamo appreso la notizia che finalmente Trani avrà in dotazione 20 parcometri a seguito di una gara espletata con la formula "rent to buy", ovvero noleggio con opzione di acquisto.

I parcometri previsti per l’attuale fabbisogno della nostra città sono  43 totali e quindi riteniamo che sarà espletata un’altra gara per i restanti 23.

Dopo anni e anni di difficoltà per i cittadini e per i turisti  nel poter acquistare il “grattino” per la sosta e le numerose istanze in sede politica finalmente Trani si adegua ad avere questi apparecchi che ormai sono familiari in molte città della BAT e d’Italia anche meno note da un punto di vista turistico.

Tuttavia nel leggere la documentazione relativa al capitolato, in cui si definiscono i termini delle offerte da parte delle aziende partecipanti alla gara  ed il verbale della gara espletata, sorgono alcune domande a cui sarebbe utile trovare risposta al fine di chiarire ai cittadini la ragione di alcune scelte alla luce del fatto che sono i cittadini, con il pagamento delle  tasse, che rendono possibile l’acquisto od il noleggio dei parcometri, così come sempre grazie alle tasse dei cittadini è possibile svolgere determinati servizi pubblici.

Le domande a cui vorremmo fosse data risposta sono:
- Come mai abbiamo atteso tanti anni (4 dall’inizio di questa amministrazione) e solo ora si è provveduto a concretizzare la gestione in house del servizio dei parcometri?

- Appurato il ridotto costo di noleggio non sarebbe stato opportuno decidersi qualche anno fa anche e soprattutto al fine incrementare i ricavi della città e fornire un servizio degno sia ai cittadini che ai turisti?

- Non pare all’amministrazione  che con il sistema di “caccia al tesoro” dei grattini si sia  danneggiata l’immagine della nostra città considerata, per il servizio offerto e per le multe che sono state inflitte, una città “del medioevo"?

- Considerato che con la formula del Rent to buy abbiamo provveduto per 20 parcometri ad un prezzo per il noleggio con un ribasso di quasi il 90% rispetto al prezzo indicato, perché non si è provveduto per tutti i 43 previsti?

- Il bando di gara lascia alla discrezionalità dell’offerente se fornire  tutti apparecchi nuovi o revisionati, non era forse opportuno prevedere un prezzo differente per i diversi apparecchi,magari con un prezzo inferiore per quelli revisionati?

- La gara è stata aggiudicata alla ditta che ha offerto il maggior ribasso sul canone di noleggio ma se questo è stato il metro di paragone  non si poteva bandire una gara per il solo noleggio?

La domanda precedente risulta pertinente nella misura in cui, qualora l’Amet decidesse di esercitare l’opzione di acquisto il giudizio sulla miglior offerta non sarebbe più quello a favore della prima classificata ma bensì a favore della seconda.
Ossia facendo un rapido calcolo tra noleggio e acquisto il prezzo/costo stimato a parcometro ammonterebbe ad eur 6.319 per la prima classificata vincitrice della gara per un totale su 20 parcometri di oltre  eur 126 mila  mentre per la seconda classificata (che non si è aggiudicata la gara) pari ad eur 3.779 a parcometro per un totale di eur  75.580 ossia una differenza in più a favore di chi si è aggiudicata la gara di oltre 50 mila euro.

Se poi malauguratamente anziché fornire parcometri  nuovi fornissero apparecchi revisionati la spesa in modo non congruo aumenterebbe ad eur 6.399 per l’aggiudicatrice del bando e ad eur 4.177 a parcometro per la 2^ classificata. Anche qui una differenza da pagare in più a favore di chi ha vinto la gara rispetto a chi è arrivato 2^ di oltre 44.000 euro.

- Quindi come è stato valutata la miglior offerta?

- Viene inoltre da chiedersi in caso di acquisto chi e a quali costi farebbe la manutenzione ordinaria e straordinaria?

- Per l’istallazione sono previsti dei basamenti?  Chi e a quali costi dovrà realizzarli?
Per quel che riguarda la gestione ordinaria a chi sarà affidata? Se la gestione dei parcometri (es: svuotamento e del denaro) dovesse essere affidata agli ausiliari della sosta, gli stessi sono già formati?

Appare evidente che ci sono molti aspetti da chiarire soprattutto considerando l’ipotesi di acquisto a fine noleggio.

La nostra curiosità credo sia quella di tutti i cittadini onesti che pagano le tasse e che vorrebbero procedure e gare di appalto svolte con la massima chiarezza ed economicità poiché chi paga ha il diritto sacrosanto di avere chiari tutti gli aspetti della procedura e delle possibili implicazioni che da una gara potrebbero scaturire al fine di non trasformarsi  in maggiori costi e sperpero di denaro della collettività.

#noinonmolliamo #M5S

P.s.: Evidenziamo anche per i più pignoli che la società aggiudicataria della gara di fornitura a distanza di 10 anni la è la stessa risultante vincitrice anche oggi dopo 10 anni.

I portavoce Consiglieri Comunali di Trani
Luisa Di Lernia e Vito Branà


Il fine giustifica i mezzi e... il cattivo esempio. 

Il fine è la propaganda.

Propaganda di questa amministrazione che sta sfoderando tutte le armi  per  dare visibilità a solo ció che é forma dimenticando la sostanza.
Il mezzo é utilizzare tutto ciò che si puó e anche quello che non si può.
Tutto quello che c'é ma ache quello che non ci dovrebbe essere in base alla legge.
Un roof garden (furbescamente così é stato definito) abusivo é una cosa illecita.
Una istallazione abusiva  conclamata da una sentenza del tribunale amministrativo
e confermato dal Consiglio di Stato é un illecito che va eliminato per ripristinare lo stato di diritto.
Cosa pensereste di un amministrazione comunale che sfrutta anche le opere illecite, consapevolmente?
Un illecito su cui c'é un ordinanza comunale di rimozione.
Un illecito per cui non si sta procedendo  contro chi non adempie all'ordinanza di rimozione.
Ebbene tutto questo é secondario, trascurabile é solo il mezzo per sfruttare cose lecite e illecite, quello che conta é apparire, farsi belli, sfruttare la risonanza dei media. 

Ma se il fine giustifica i mezzi cosa penseranno i cittadini onesti osservanti delle leggi e che vorrebbero una città migliore, priva di abusivismi?
Cittadini che vorrebbero vedere puniti e sanzionati chi ha commesso un illecito.
Vorrebbero veder obbligato chi fa abusivismo a  riportare lo stato dei luoghi secondo la legalità.
Se il  sindaco di questa città anziché dare l'esempio e rifiutarsi di frequentare luoghi non leciti, li sfrutta per "apparire"  agli elettori cosa penserà l'opinione pubblica? 
E che valore ha lamentarsi del comportamento di alcuni cittadini che non rispettano le regole se poi gli esempi da seguire non brillano per coerenza?
Le regole non osservate da alcuni cittadini come quelle sui rifiuti ad esempio, valgono al pari dell'inosservanza delle regole edilizie e l'ira dei nostri amministratori e i loro richiami dovrebbero essere equivalenti per tutti i cittadini che non rispettano le regole.
Chi rappresenta la città di Trani non ha avuto un comportamento irreprensibile e l'esempio dato non puó essere a nostro parere un esempio a cui ispirarsi da parte dei tantissimi elettori onesti che vorrebbero la loro città non piegata alle logiche del profitto da parte di alcuni imprenditori senza scrupoli, che mirano solo al proprio tornaconto personale calpestando, senza timore,  la legge .
L'esempio e la coerenza da parte del primo cittadino dovrebbero essere per gli elettori e per tutti i cittadini le cose a cui guardare, nell'orientare le proprie scelte politiche.
Un cittadino, un onesto cittadino, vorrebbe che chi lo amministra dia il buon esempio. E per noi il cattivo esempio non fa parte dei valori e della serietà di una qualsiasi persona figuriamoci di un sindaco.
Ora cittadino onesto ci rivolgiamo a te affinché alle prossime elezioni tu sia cosciente di chi ti amministra e così possa fare le tue scelte.


                                       I portavoce del Movimento Cinque Stelle
                                                     Luisa Di Lernia e Vito Branà                                   
    

E se portassimo Sofia Loren a visitare villa Bini?
Questa è la provocazione che faremo al Sindaco a quattr'occhi all'assessore all'ambiente, all'assessore alla sicurezza e al dirigente. La settimana scorsa abbiamo appreso della riapertura al pubblico di Villa Bini, dopo diversi giorni di chiusura al pubblico. Interrogato l'assessore di Gregorio ci rassicurò che erano previsti lavori di bonifica.
Considerato il ritardo nella loro esecuzione abbiamo nuovamente informato l'assessore affinché si adoperasse a ché la bonifica fosse attuata. In quel colloquio abbiamo appreso che l'assessore ignorava lo stato dei lavori.
Questa è la situazione che ha riscontrato la nostra portavoce Luisa Di Lernia sul sito, come potete vedere dalle immagini.

 
Come si può vedere sussiste una situazione di degrado e pericolo pubblico relativamente alla vasca, contenente acqua putrida, circondata da insetti e zanzare, nonché rifiuti di vario genere, con plastica, carte e rifiuti vari.
Per quanto concerne lo spazio dedicato allo sgambamento degli animali, questo è pieno di erbacce, che riteniamo siano da estirpare.
Abbiamo quindi fatto una segnalazione e interrogazione al sindaco, al dirigente e ai membri della giunta interessati, sulla bonifica, a loro dire effettuata, e sullo stato dei luoghi a villa Bini. 





Già nel 2016 avevamo denunciato il degrado del luogo con un articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno il primo novembre. A confrontare quanto pubblicato 3 anni fa nulla è cambiato.
Speriamo che si rendano conto di come sono stati spesi i "nostri" soldi e quella che è la situazione attuale. Qualora anche a questa interrogazione non dovessimo avere risposta, proporremo alla signora Loren di accompagnarci in un giro della città in cui mostreremo tutte le "bellezze" per le quali il sindaco e l'attuale amministrazione si fregiano nei confronti delle persone importanti. 

Per noi Trani é una città bellissima ma lo deve essere soprattutto iniziando a rendere degni i luoghi pubblici che ospitano i suoi cittadini e non solo i posti attecchiti a festa per ospitare Vip e quindi farsi pubblicità. Con rammarico riscontriamo che per i comuni cittadini la politica attuata da questa amministrazione può essere così sintetizzata "basta nascondere la polvere sotto il tappeto".

I portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia
Vito Branà

Cittadini tranesi, ci rivolgiamo a Voi per farvi comprendere, se ce ne fosse ancora bisogno, lo spessore politico delle persone a cui avete affidato il compito di amministrare la città di Trani,.

Avrete appreso che il sindaco ha nominato una nuova giunta, nomina che noi ipotizziamo essere stata architettata al solo fine di avere i numeri per riuscire a concludere la legislatura, messa in pericolo nel corso del penultimo consiglio comunale dal dissenso di alcuni consiglieri di maggioranza per l’approvazione del bilancio. Alcuni di questi, insieme a due "consiglieri di opposizione", Corrado e Carlo Laurora, hanno infine consentito a Bottaro di avere i numeri per salvare l'amministrazione. Dopo qualche giorno, alcuni dei protagonisti del salvataggio hanno ricevuto incarichi dallo stesso Bottaro. Si può pensare ad una coincidenza?

Ma certamente è una coincidenza, la nomina ad amministratore delegato di Amet dell'avv. Marcello Danisi, che da quanto riportano gli organi di informazione, risulta essere stato curatore fallimentare del Bari Calcio dopo l’addio di Paparesta e prima dell’arrivo di Giancaspro e che, sempre come riportato dai media, pare abbia accompagnato il Sindaco di Trani Amedeo Bottaro dall’imprenditore Giancaspro, affinché quest’ultimo intervenisse finanziariamente in favore del Trani Calcio.

Sicuramente tocca alla Magistratura appurare i fatti ed attribuire le responsabilità, e noi ci auguriamo sinceramente che il Sindaco Bottaro, alla fine, risulti estraneo a tutta questa terribile vicenda, soprattutto per i cittadini tranesi che non meritano questo, riuscendo a dimostrare di non aver favorito Giancaspro nell’affidamento di appalti di opere e/o servizi in seno al Comune di Trani.

Tuttavia restano una serie di considerazioni politiche:
- la politica attuata dall'amministrazione comunale in questi 4 anni, 
- le recenti vicissitudini della maggioranza di governo cittadino,
- le pesanti accuse e affermazioni degli inquirenti, che nel chiamare l’indagine “Chiavi della Città”, hanno chiarito che il nome dell’indagine è scaturito dalle promesse dell’amministrazione al gruppo Giancaspro, aggiungendo che “dare le chiavi di una città ad un gruppo criminale significa svendere la propria funzione pubblica”.
Alla luce di tali considerazioni ci attendevano dal Sindaco, in perfetta autonomia, che cogliesse la necessità di difendersi lasciando la sua carica.

La morale di questa, come purtroppo di tante altre storie simili, per i cittadini è quella di riflettere sulla importanza del voto, quando affidano l’amministrazione della cosa pubblica a politici appartenenti a partiti che sempre di più annoverano al proprio interno indagati e condannati (vedi anche le ultime vicende della regione Marche con amministratori PD indagati , delle indagini sulla Eurodeputata Comi di Forza Italia, sul sindaco di Milano Sala del PD per le vicende al tempo dell’EXPO, Il governatore della Lombardia Fontana di FI, Il sindaco di Legnano con i sottosegretari Siri ed il Viceministro ai Trasporti Rixi della Lega) che anziché espellerli, così come fa il Movimento 5 Stelle, si professano garantisti solo per il timore di perdere consensi. Anzi, secondo le recenti analisi fatti da alcuni quotidiani nazionali, le liste dei candidati di diversi partiti per le imminenti elezioni europee contengono, al loro interno, almeno 22 soggetti tra imputati, indagati o prescritti. Per chi ancora non lo avesse ben presente la corruzione, il peculato e tutti i reati commessi dai funzionari pubblici e dai politici hanno un costo per chi, come noi, paga regolarmente le tasse e che deve subire i costi della corruzione e di tutti questi reati come aumento della spesa, di mancato sviluppo e di carenza di servizi a vantaggio di pochi e disonesti approfittatori.

I portavoce M5S Trani
Luisa Di Lernia
Vito Branà

L’enorme quantità di plastica che produciamo, utilizziamo e soprattutto buttiamo via rappresenta una delle principali cause di inquinamento ormai penetrato profondamente nel nostro ecosistema.
L’utilizzo di oggetti in plastica monouso è stato finalmente riconosciuto anche a livello istituzionale come una pratica non più sostenibile.
Questa posizione è stata sancita con una direttiva comunitaria che dal 2021 vieterà la produzione e commercializzazione di prodotti in plastica monouso in tutta Europa.

L’attuale governo, tramite il ministero dell’Ambiente e del suo titolare ministro Sergio Costa, ha già cominciato a perseguire questo obiettivo, rendendo l’intero dicastero “Plastic Free” e vietando produzione e vendita da quest’anno di cotton fioc non biodegradabili, oltre che impegnarsi fattivamente, lanciando la sfida Plastic Free Challenge già raccolta da tanti comuni e città italiane, non ultima la nostra vicina città di Barletta.

L’adozione di questa strategia rappresenta un valore aggiunto per molti enti e territori che ne sfruttano il ritorno in termini di marketing territoriale, dato che la sensibilità su questo tema è molto diffusa. Questo aspetto può rappresentare un volano importante per la nostra città, che aspira ad intraprendere un percorso di risanamento ambientale, anche in un ottica turistica.

L’Obiettivo della mozione è di impegnare Il Sindaco e la Giunta ad attivarsi in tal senso mediante tutti gli strumenti a loro disposizione per promuovere quanto prima ed intraprendere le necessarie azioni amministrative al fine di mettere in atto la strategia in oggetto e rendere Trani una città “Plastic Free”.
Si potrebbe partire proprio dagli ambienti Comunali come il Palazzo di Città, con l’installazione di erogatori di acqua naturale o frizzante anche refrigerata.
Distribuzione ai dipendenti di borracce in alluminio riciclato per consumare l’acqua alla scrivania.
Iniziare la Strategia già con il Bar all’interno del Palazzo Comunale così da dare l’esempio per un uno sviluppo futuro sugli altri esercenti cittadini.
Eliminazione dei prodotti monouso nelle scuole.
Proposta ai dipendenti di percorsi virtuosi per diventare sempre più “Plastic Free”.
Promozione di campagne di sensibilizzazione per i cittadini.

Veniamo alla nostra costa…
Cerchiamo di far rispettare l’Ordinanza balneare della Regione firmata il 7 marzo 2019 per eliminare le stoviglie di plastica nei lidi attraverso un controllo puntuale ed una sensibilizzazione dei concessionari.

Tutte queste azioni sono per la riduzione dell’utilizzo della plastica ma, d’altro canto, dovremmo anche agire per recuperare la plastica che inquina già il nostro territorio ed i nostri mari. In tal senso si potrebbe promuovere una collaborazione/accordo tra l’Amiu e i pescatori affinché vi sia un punto di raccolta della plastica ritrovata in mare da portare nei centri di riciclo, senza che questo abbia un costo per i pescatori stessi.

Concludendo abbiamo ancora poco tempo, circa un decennio, per attuare politiche ambientali immediatamente efficaci per evitare di compromettere irreversibilmente il futuro dei nostri figli.

#iosonoambiente #plasticfree #noinonciarrendiamo

Vito Branà e Luisa Di Lernia - Portavoce M5S Trani

Piazza Madre Teresa di Calcutta
Oltre ad aver avuto l’onere e l’onore di essere consigliere comunale da circa 2 mesi sono prima di tutto un cittadino di Trani e un residente del Quartiere Sant’Angelo. 

Molti si sono sempre lamentati che la maggior parte dei rappresentanti cittadini abitino nel cosiddetto “centro” ma questa volta è capitato come consigliere un cittadino di serie “B”. 

Dico questo perché così mi sento ogni volta che torno a casa dopo una giornata di lavoro. Ogni mattina da circa due anni, da quando la mia famiglia ha adottato uno splendido cane, faccio circa 2,5 KM partendo da casa mia attraversando l’intero quartiere. Attraverso subito piazza Madre Teresa di Calcutta e già sono dolori, l’erba è alta più di mezzo metro, i cestini li puliscono quando va bene ogni due settimane, c’è sporcizia ovunque che si concentra soprattutto quando c’è vento e non si riesce a raccogliere tutto quello che lascia il mercato ortofrutticolo del martedì. 


Mi capita spesso da quando sono consigliere di inviare foto all’Amiu anche su sollecitazioni dei cittadini del quartiere che mi conoscono, e l’Amiu forse perché sono “consigliere” cerca di intervenire subito rimandandomi le foto con la pulizia effettuata. Il problema è che se io non invio foto la situazione rimane tale e quale, e per di più sono costretto con il mio cane a rincorrere il Moto Ape di turno con all’interno il responsabile di zona per denunciare certe situazioni e mi capita spesso di dichiararmi prima consigliere comunale, altrimenti non mi stanno minimamente a sentire. Poi partono loro con le lamentele dicendomi che la situazione in Amiu è di sotto-organico e che non ce la fanno a gestire le zone periferiche. 

Perfetto, io ho visto Piazza Madre Teresa di Calcutta veramente pulita solo quando arrivò per la prima volta a Trani Mons. D’Ascenzo. Questa si chiama ipocrisia politica, ovvero la così detta “lavata di faccia”, e ve lo dico come cattolico, come si dice dalle nostre parti, “praticante”.

Adesso che c’è il nuovo contratto del verde pubblico, cosa aspetta il Sindaco e l’Amministrazione ad intervenire, visto anche che siamo già a maggio inoltrato? I cespugli stanno anche crescendo ai bordi dei marciapiedi di tutto il quartiere con la relativa sporcizia che si crea. 

La cosa che mi fa più tristezza è vedere giocare i bambini in quella Piazza, sporca, nell’incuria più totale, dove tra una panchina e l’altra la gente non riesce neanche a guardarsi in faccia tanto è alta l’erba. 
Poi proseguendo il mio tour mattutino mi imbatto nella zona delle scuole nei pressi della scuola “Cezza” e prima di arrivarci mi sembra veramente di imbattermi nella savana africana, sembra di essere in quelle periferie che vediamo nei grandi centri come Bari dove tra un palazzo e l’altro cresce una piccola “giungla” fatta di arbusti selvatici, erba altissima e sporcizia ovunque. 

Alzando subito lo sguardo mi accorgo che di fronte al Liceo scientifico sono quasi pronti degli alloggi di edilizia popolare, ogni tanto verifico che qualcuno apra il cantiere, ma da circa 6 mesi  tutto passa senza che ci siano modifiche sostanziali. La cosa che più ha attirato la mia attenzione è che un appartamento sembra sia abitato. Come è possibile che questo possa avvenire se c’è ancora la staccionata del cantiere?
Sig. Sindaco può smentire quello che dico oppure siamo nell’illegalità?


Concludo il giro davanti al Parco di Via Polonia, che il Sindaco Bottaro ha tanto reclamato essere una sua “creatura”. Sono certo però che questo non sia vero, poiché si tratta di un progetto già approvato nelle precedenti amministrazioni, così come gli altri progetti dei tre parchi che sembra siano in procinto di essere cantierizzati, a voler credere a quanto asserito dal Sindaco nell'ultimo consiglio comunale.

Il Parco è in una situazione di incuria, i cestini sono tutti arrugginiti, l’erba è alta e la pulizia viene fatta saltuariamente.

Poi tornando a casa ricordo di come ho dovuto evitare la miriade di voragini che ci sono e immagino i cittadini che vanno in bici, le macchine e le mamme che hanno i passeggini, che si devono sentire veramente abbandonati da questa amministrazione. 

La sfortuna ha voluto Sig. Sindaco che un cittadino di serie “B” diventasse consigliere comunale e potesse dar voce a cittadini, miei vicini, che lei si degna di vedere solo prima della campagna elettorale.

Trani è una città bellissima con i suoi pregi e i suoi difetti, ma non è soltanto la Cattedrale, il Porto, Piazza Repubblica… è anche Piazza Madre Teresa di Calcutta!!!

Noi non ci arrendiamo. 
#Movimento5StelleTrani 

Vito Branà
portavoce M5S Trani
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