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MoVimento 5 Stelle Trani
PIAZZA CAMPO DEI LONGOBARDI PERICOLO DI CROLLO GIA' DAL 2016

Questa é piazza Campo dei  Longobardi, un tempo non troppo lontano é stata un luogo nevralgico.  Si teneva il mercato giornaliero,  fulcro del commercio delle relazioni sociali e centro di incontro e ritrovo.
Collegava il centro storico con  il porto, attraverso un fondaco.
La  piazza, da circa due anni, è  ridotta ad un cumulo di macerie, tra l'incuranza e l'approssimazione dell'attuale amministrazione.
Oggi ai tanti annosi problemi tra cui anche una circolazione con sensi di marcia e divieti di sosta da "interpretare" si aggiunge la sua chiusura a causa del pericolo di crollo di un palazzo fatiscente.
Insomma piazza Longobardi oggi é la terra di nessuno.
E’ diventata il simbolo del degrado di alcune zone del centro storico che un tempo erano considerate siti di valore artistico, storico e culturale.
Già a gennaio e a dicembre 2016 avevamo evidenziato in  interrogazioni sia all'assessore che al sindaco  la situazione di pericolo. Pericolo ribadito in un incontro a gennaio 2017 con l'assessore ai LL. PP. Capone.
Così come tante altre segnalazioni  fatte su diverse problematiche che incidono sulla vita di cittadini e  commercianti, ma che forse non costituiscono priorità per l'attuale amministrazione.
Piazza Campo dei Longobardi deve il suo nome dalla presenza dei “Fondaci longobardi”(magazzini, abitazioni e luoghi di scambio dei mercanti lombardi nel medioevo) risalenti al IX secolo d.c.
In quel periodo i longobardi istituirono a Trani la sede del loro gastaldato, quello che oggi sarebbe un capoluogo di provincia o di regione.
Altre testimonianze dell’importanza della piazza quale luogo di aggregazione religiosa e di centro cittadino si hanno dalla presenza di numerosi palazzi nobiliari prospicenti la piazza, tra cui ricordiamo i Palazzi Vischi, già Palazzo Palagano (1400) caratterizzato da una torre e una segreta che conduceva al mare-  sede nel  1923 della Biblioteca Comunale-  e per la presenza dei resti, sotto la pavimentazione della piazza,  di due chiese edificate nel ‘300 note come la Chiesa di S. Maria dell’Annunziata e la Chiesa di S. Toma. L’odierna chiesa di San Toma nella vicina Piazza Tomaselli prende il nome dall’antica chiesa .
E’ naturale quindi che gli esercenti commerciali con le attività situate  in queste zone provino rabbia e sconforto  avendo investito tanto e assistendo, giorno dopo giorno ad un lento ed inesorabile degrado.
Vorrebbero che, così come avviene in altre zone di Trani in cui l’attuale amministrazione ha riservato buona parte degli investimenti,  ci fosse maggior cura e un’ adeguata valorizzazione dei luoghi e dei siti storici culturali, di cui la nostra città è piena e che se valorizzati potrebbero far confluire un turismo di maggior qualità.
Una concezione di turismo diversa dal “mordi e fuggi” di cui negli ultimi anni Trani è diventata il simbolo.
Piazza dei Longobardi  per le sue caratteristiche, qualora venisse valorizzata, potrebbe rivivere con l’interesse e lo splendore che i luoghi storici artistici sanno dare e che sono una prerogativa di buona parte dei  patrimonio italiano.
Valorizzarla dopo la sua sistemazione con l'istallazione delle tavole dell'Ordinamenta Maris, un tempo situate in Piazza Quercia, così come é stato fatto in un recente passato, vorrebbe dire avere una visione stategica per pensare alla nostra città come un museo a cielo aperto.
Abbiamo invece in questi anni assistito a concessioni per pubblici esercizi i quali hanno spesso finito per deturpare luoghi pubblici e naturali per un mero interesse economico personale.
Tanti sono ormai i luoghi in cui l’immagine della nostra città è lontana anni luce rispetto a quella che si vuole dare e far percepire ai turisti.
La nostra visione di Trani  non potrà mai essere quella che sta costruendo l’attuale amministrazione.
Le zone storiche di Trani vanno valorizzate e riqualificate poiché non possono essere considerate meno importanti rispetto alla zona del litorale sud  di Trani in quanto riteniamo possano essere fondamentali per attirare un flusso turistico di qualità legato al valore storico culturale ed artistico della nostra città.
I portavoce del Movimento Cinque Stelle
Luisa Di Lernia e Vito Branà

GLI ULTIMI DAGLI ULTIMI

Questo è quello che abbiamo avvertito oggi 10 giugno, soprattutto a seguito di un incontro, dopo che abbiamo appreso da alcuni residenti della zona Sant'Angelo, che in Piazza Madre Teresa di Calcutta erano stati istallati n. 3 bagni chimici.
 
Questi sono stati apposti per lo svolgimento, da domani 11 giugno, del mercato agroalimentare degli ambulanti che si teneva fino a prima dell'emergenza del COVID 19 nella Piazza tra Via Petronelli e Via M. da Trani.

I residenti della zona, ed in particolar  modo quelli che hanno l'affaccio sulla piazza, hanno manifestato tutto il loro dissenso e il disappunto per essere considerati, dall'attuale amministrazione,ancora all'ultimo posto nella scala dei bisogni dei cittadini. 

Gli abitanti del quartiere hanno espresso tutta la loro amarezza in quanto in tanti anni hanno solo subito tante situazioni che hanno reso il loro quartiere simile ad un ghetto dove nessuna giovane famiglia vorrebbe vivere e risulta oggi popolato per la maggior parte da persone anziane.

Ci hanno raccontato ed effettivamente abbiamo verificato che i bagni chimici, così come  posizionati, risulteranno la causa di cattivi odori per  tutte le case che si affacciano sulla piazza e soprattutto per quelle che si trovano a meno di 7/8 metri in linea d'aria.
Ci hanno riferito di una piazza in cui ogni mattina trovano ogni genere di rifiuti bottiglie, plastica, preservativi e  ogni altro genere di rifiuti, quindi la notte chissà cosa succede.
Ci hanno riferito che le loro istanze di istallare delle telecamere che funzionassero da deterrente non hanno mai avuto accoglimento.
Abbiamo verificato che ci sono diverse zone in cui il pavimento della piazza è divelto dalle radici degli alberi in quanto come in molte altre zone della città non vi è stata fatta alcuna manutenzione, o ci sono buche nel pavimento che, ci hanno raccontato, essere lì da oltre 1 anno e che costituiscono un pericolo per le tante persone anziane e per i bambini che la frequentano.
E  poi tanti altri numerosi problemi quali ad esempio la mancata sorveglianza  e le mancate sanzioni per chi non raccoglie le deiezioni dei cani e per chi lascia ogni genere di rifiuti, per la mancanza di pulizia delle aiuole, per i topi provenienti dalle zone limitrofe o dalle campagne, in cui non avviene la derattizzazione e della necessità quindi del quartiere di prendersi cura dei gatti randagi per evitare spiacevoli  ospiti indesiderati, della pericolosità di Viale Germania  che costeggia la piazza ed è percorsa molto spesso oltre i limiti di velocità essendo di collegamento con la SS 16 bis e delle loro richieste affinchè fossero istallati dei dissuasori anche queste rimaste inascoltate.
Insomma tante problematiche in cui il posizionamento dei bagni chimici è risultata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Abbiamo esposto tali difficili situazioni all'Assessore Marina Nenna e al Dirigente del corpo di polizia comunale Leonardo Cuocci Martorano  intervenuti nella piazza su nostro invito, che hanno preso atto delle evidenti e numerose problematiche irrisolte da diversi anni e si sono impegnati, prioritariamente, a spostare i bagni chimici dall'altra parte della piazza su Viale Germania.
Abbiamo interessato l’AMIU evidenziando lo stato di sporcizia e ci hanno assicurato che provvederanno entro domani a pulire e sanificare la piazza.
Tutte queste considerazioni inducono noi e credo anche i cittadini a considerare anche in questa situazione che,  l'attuale amministrazione  ha dimenticato nel corso di questi 5 anni di  programmare un area per lo svolgimento dei mercati che prevedesse, coperture, attrezzature e servizi adeguati.
Oggi forse anche in considerazione della imminente competizione elettorale, al fine di placare le proteste dei commercianti ambulanti e dei loro clienti, considerati anch'essi negli ultimi posti  dei cittadini, è stata adottata la soluzione di scaricare su un quartiere già con tantissime problematiche irrisolte questa ulteriore criticità che a detta dei residenti, considerate le mancanze sopra elencate, sarà un'ulteriore  tegola alla già scarsa vivibilità del quartiere e che porterà all'aumento della sporcizia e dei cattivi odori.
Quali portavoce dei cittadini proponiamo di dare priorità alla realizzazione dell'area mercatale prevista nella zona di Via delle Tufare, affinchè l'uso di Piazza Madre Teresa di Calcutta,  sia effettivamente provvisorio,  altrimenti i residenti del quartiere Sant'Angelo saranno anche loro tra le numerose e ulteriori vittime delle promesse elettorali fatte per acquisire consensi e poi da dimenticare fino alle prossime elezioni.

I Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa di Lernia e Vito Branà


L'ESTREMO SALUTO

”Anche le scuole di Trani riapriranno l’ultimo giorno di scuola  e bambini  e ragazzi potranno riabbracciare i propri compagni e chi non vorrà farlo potrà restare a casa senza per questo criticare gli altri!”: questa, in sintesi,  la dichiarazione e le ultime parole famose scritte  dal Presidente del Consiglio del comune di Trani, Fabrizio Ferrante sulla sua bacheca facebook.

Che dal  CTS (Comitato Tecnico – Scientifico ) istituito per  l’emergenza, giunga parere non contrario in riferimento  all’ultimo saluto di bambini e  ragazzi, soprattutto quelli appartenenti alle ultime classi dei vari ordini di scuola, purchè il tutto avvenga all’aperto e nel rispetto delle regole previste dalle misure anticovid, cozza con  una dichiarazione di carattere pubblico relativa all’ultimo giorno di scuola, dove si scrive testualmente, di “riabbracciare”, facendo, inoltre,  propria una decisione che prima di tutto è partita come una possibilità.

Se poi, questa si dovesse trasformare in una necessità, con tanto di misure e regolamentata per la salvaguardia della salute di tutti,  di certo, sarà rimessa alla decisione dei singoli ordini di scuola, dirigente scolastico, classi, insegnanti alunni e genitori  e non sostenuta  da dichiarazioni pubbliche sull’onda di un impulso emotivo che sta portando nella nostra, come in altre città, conseguenze discutibili, quali assembramenti e violazione delle regole sul distanziamento e sulla protezione individuale.

Possiamo, di sicuro, dire che questa pandemia,  come sostiene lo stesso Galimberti, non ha insegnato nulla, anzi “si tornerà al precedente stile di vita con la foga di chi ha vissuto un periodo di astinenza”, e ci sembra che nella dichiarazione, di cui sopra, questa disamina ci stia tutta o forse è solo una pura necessità di propaganda in vista delle prossime elezioni, per fortuna i dirigenti scolastici non vengono nominati per suffragio e decidono secondo legge.

I portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia e Vito Branà

UNA PAROLA DI MENO

Abbiamo atteso fino ad oggi per verificare se l’Assessore Di Gregorio avesse risposto alla nostra mail sull’impiego del progetto per la realizzazione di una nuova isola ecologica ai fini di poter partecipare all’Avviso pubblico della Regione Puglia.

Ad oggi nessuna risposta alla nostra interrogazione è arrivata ma l’assessore non ha voluto astenersi dal replicare ad un nostro articolo in cui vi era una semplice e precisa domanda.

Il Progetto è stato presentato per partecipare al Bando o è rimasto nel cassetto?

Dopo tantissime parole, numeri, risorse regionali destinate alla discarica e all’acquisto di automezzi  attrezzature per l’avvio della raccolta differenziata porta a porta (ahinoi a fine legislatura non ancora avviata e con un ricorso al Consiglio di Stato), dopo aver riferito di aver presentato un'altro nuovo progetto per l’isola ecologica esistente di Trani denominata “L’indice” in quanto quello già pagato, a suo dire, non rispondeva ai criteri dell’avviso della Regione, l’assessore ha scritto questo:

“La Regione ha annunciato che ci saranno altri avvisi pubblici per la realizzazione di nuove isole ecologiche  a cui il Comune di Trani parteciperà con il progetto già esistente”

E nientemeno ci sono volute tante parole, tanti numeri, tanta auto convinzione di diligenza per dire che il progetto pagato dai cittadini è ancora nel cassetto?

Speriamo per il futuro, progetto obsoleto permettendo, che la sua scarsa dimestichezza con gli Avvisi Regionali che egli stesso ha ammesso non sfoci in una insensata felicità.

I portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia e Vito Branà

IL PROGETTO E’ NEL CASSETTO?


Era il lontano 15 dicembre 2017 quando la Giunta comunale approvava il progetto dell’Ing. Michelangelo Caruso per la realizzazione di un  Centro Comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani quale candidato a partecipare  alla manifestazione di interesse regionale del Programma Operativo Regione Puglia 2014-2020 I'Asse VI, inerente I'ambiente e la promozione delle risorse naturali e culturali.

Nell'azione 6.1 del predetto programma sono previsti:" Interventi per I'ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani" volti ad  incentivare i migliori modelli e strumenti per aumentare le percentuali di raccolta differenziata attraverso la riorganizzazione del servizio di raccolta in modo da ridurre drasticamente le quantità di scarti da avviare allo smaltimento in discarica.

Così tra le attività da realizzare con la suddetta azione rientra  anche  la creazione di un adeguata rete di centri comunali e/o intercomunali di raccolta rifiuti differenziati.

Quindi era già dal 2017 che era pronto il progetto per la partecipazione al bando.

Così come, per quel che riguarda la raccolta differenziata, già dall’ottobre del 2017, ossia quasi 2 anni e mezzo fa,  con Delibera n. 61 del 27 ottobre 2017 il Consiglio Comunale aveva approvato il Piano esecutivo dei servizi di igiene urbana, che prevedeva  la estensione del servizio di raccolta dei rifiuti domiciliare c.d. "porta a porta" sull'intero territorio Comunale.

Sappiamo quale è, ad oggi, a distanza di quasi 2 anni e mezzo, la percentuale di raccolta differenziata. La percentuale media nel 2019  a Trani è stata del 26% contro una percentuale media della Regione Puglia pari a quasi il 55% in linea con la media nazionale.

Quindi se tanto mi da tanto riteniamo che così come risulta accantonata per più di 2 anni e mezzo la realizzazione della raccolta differenziata con il metodo porta a porta abbiamo il timore che stessa sorte sia toccata alla presentazione del progetto per la realizzazione del Centro di raccolta differenziata dell’Ing. Caruso, per la partecipazione al Bando Regionale.

Non riteniamo trascurabile inoltre evidenziare che, una spesa legittimamente  sostenuta da tutti quei cittadini che pagano le tasse che risulta propedeutica alla realizzazione di un  progetto, non può essere  accantonata non dando seguito alla realizzazione dell’opera per incuria o trascuratezza. Noi pensiamo che i soldi della comunità non debbano essere sperperati ma che vadano perseguiti gli obiettivi e mantenute le promesse, soprattutto quelle fatte in campagna elettorale. Ci accorgiamo però purtroppo che molte opere annunziate poi sono rimaste solo vane e costose promesse e soprattutto che le tantissime occasioni offerte dai Bandi Regionali e dai Fondi Europei non vengono sfruttate. Per alcune poi ti accorgi che vi  è una velocità particolare nella loro realizzazione  e guarda caso spesso dietro ciò vi è un interesse  particolare e privilegiato che ne trarrebbe vantaggio.

Abbiamo inviato una interrogazione a risposta scritta al Sindaco, all’Assessore all’Ambiente e al Dirigente all’Urbanistica chiedendo se hanno  presentato  o intendano presentare il progetto o altri intereventi  finalizzati alla realizzazione di nuovi centri comunali (isole ecologiche)  per la raccolta differenziata dei rifiuti, così come indicato nel bando sopra indicato.

Abbiamo quindi evidenziato che la regione Puglia ha prorogato al 15/06/2020 i termini per la richiesta del finanziamento alla  Regione Puglia  pubblicato  nel Bollettino Ufficiale con d.d. n. 58 del 23.04.2020.

Riteniamo che la partecipazione al bando sia un atto dovuto sia per la spesa già sostenuta per la progettazione sia per dotarsi di un moderno centro di raccolta differenziata più funzionale, meglio organizzato e più efficiente rispetto a  quello già presente a Trani anche nella speranza che possa meglio servire le esigenze che si renderanno necessarie con l’avvio della raccolta differenziata porta a porta.
I portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia e Vito Branà

I BENI DELLA MAFIA


Utilizzare i beni della Mafia? Ora si può.
Gli immobili della criminalità organizzata possono essere utilizzati per fini sociali, culturali, a vantaggio della collettività?
Ebbene si. Grazie al Bando POR Puglia INTERVENTI PER LA DIFFUSIONE DELLA LEGALITA’ - Azione 9.14 POR FESR-FSE 2014-2020 è possibile presentare progetti per la riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata che con decreto dell’ANBSC (Agenzia Nazionale per la gestione  e amministrazione dei Beni Sequestrati e Confiscati)  sono stati trasferiti nel patrimonio indisponibile dei Comuni.
In base ai dati aggiornati al 20/04/2020 i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata in Puglia trasferiti ai comuni sono 1530.
Abbiamo inviato all'amministrazione comunale di Trani una interrogazione a risposta scritta in cui chiediamo se, al comune di Trani, sono stati trasferiti i predetti beni immobili, di fornirci un elenco degli stessi  e se erano stati realizzati e presentati dei progetti per il loro utilizzo per i fini previsti dal Bando. Riteniamo doveroso attivarci fin da ora affinchè si possa prima del 31/05/2021, data di scadenza della presentazione dei progetti, non farsi trovare impreparati.
In periodi non semplici come quello che stiamo  attraversando, i bisogni della popolazione meno abbiente sono quelli primari. Tuttavia è fondamentale già da ora programmare ed avere la disponibilità di nuovi spazi e di nuove strutture che soddisfino le esigenze di carattere sociale  e culturale  per il post  periodo di emergenza sanitaria.
Queste diventeranno una priorità per dare un aiuto concreto a tutte  quelle famiglie che non avranno le disponibilità per consentire ai loro figli, ai minori, agli anziani, alle categorie più fragili, di soddisfare  i bisogni di carattere sociale e culturale, con attività sportive, ludiche, artistiche, formative ecc. ecc.
La politica di coesione europea tende appunto a questo a fare in modo che le realtà meno sviluppate economicamente e che hanno quindi anche svantaggi socio-culturali possano, grazie ai Fondi Europei  raggiungere i livelli dei Pesi Europei più sviluppati.
Auspichiamo quindi che l'Amministrazione Bottaro dia il giusto rilievo e la giusta importanza a questi obiettivi al fine di invertire il trend negativo di tutto il Sud Italia che ha una carenza nello sfruttare in maniera adeguata tutte le risorse messe a disposizione dall'Europa, dal Governo centrale e dalla Regione Puglia per consentire uno sviluppo adeguato sia dal punto di vista economico che da quello socio culturale.

I Portavoce del Movimento Cinque Stelle Trani
Luisa Di Lernia e Vito Branà
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