Non abbiamo cambiali elettorali da scontare, se viene qualcuno a bussare in
cerca di favori lo rimandiamo a casa.
Tra qualche mese saremo all'interno delle istituzioni e da lì sarà anche più
facile monitorare l'operato degli amministratori: proporremo, lavoreremo e
vigileremo.
Un'idea di politica che dovrebbe essere condivisa da tutti.
Eppure si sente parlare in giro ancora di “compromessi”: la politica è
“compromesso”, una banalità da vecchia politica.
Il compromesso di cui parlano in giro è solo una forma elegante per dire “accordo
sottobanco per interessi personali”.
Come si fa a fare un “compromesso” se si parla di rifacimento del litorale?
O di ripristino delle strade?
O di garantire la mensa scolastica?
E ancora, come si può parlare di “compromesso” se si cerca di trattenere
l'alberghiero a Trani?
O di chiusura della discarica?
Non esiste nessun compromesso, questo è ovvio (a meno che non si vogliano
distribuire poltrone, come è stato fatto nel recente passato).
Qualcuno potrebbe eccepire che il “compromesso” può essere inteso come punto di
convergenza sulle persone che dovranno gestire la cosa pubblica (assessori,
amministratori di municipalizzate, dirigenti): altra grande falsità, perché se
la si pensa alla stessa maniera, i nomi vengono condivisi senza nessuna
difficoltà.
A noi del MoVimento 5 Stelle le scelte vengono facili, proprio perché andiamo
al nocciolo della questione e non siamo ricattabili.
Ora ci aspettiamo altrettanta chiarezza d'idee e di programmi da parte degli
altri.
Senza “compromessi”, ma solo con un presupposto: slegati dai vecchi politici.
Ma dubitiamo che gli altri candidati stiano lavorando come noi, presi dalla
necessità di fare accordi (altre cambiali elettorali).
Ecco quindi che daranno all'assessorato all'amico, il posto all'Amet al nipote,
il posto all'Amiu al cugino, e così via.
Vi spieghiamo un po' come stiamo lavorando noi del MoVimento sul programma: 9
aree di lavoro (democrazia partecipata e trasparenza, bilancio, ambiente,
urbanistica, turismo e intrattenimento, cultura e istruzione, sociale, sport e
benessere, sicurezza) con 9 squadre composte da almeno 3 attivisti competenti
che lavorano da due anni.