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MoVimento 5 Stelle Trani

Avevamo già lanciato l'allarme il 21 dicembre sul fatto che questa Amministrazione avesse spento le luci su AMET e che stesse procedendo con insufficienti elementi di trasparenza al rilancio della Nostra Azienda e ora, a distanza di più di un mese, siamo costretti a tornare sul tema e a dover rincarare la dose.
E' arrivata nel frattempo la nomina del nuovo Amministratore Delegato che Bottaro si è affrettato a catalogare come di nomina tecnica e non suggerita dalla politica.
Ma purtroppo né lui, né tantomeno il nuovo arrivato, si sono preoccupati di rendere noti ai Tranesi le strategie a medio e a lungo termine.
Per di più lo stesso organo di informazione ai cui microfoni il Sindaco ha dichiarato che è idiota chi afferma che si vuole svendere AMET, ovvero Radiobombo, il 1° gennaio aveva riportato la notizia secondo la quale le intenzioni del Primo Cittadino fossero di uno “sfrondamento dei rami secchi”, ovvero la cessione ad altri soggetti di TRASPORTI, PARCHEGGI e DARSENA.
Non vi fu alcuna smentita da parte dell'Amministrazione, anche perché tali indiscrezioni erano riferite al “Piano di razionalizzazione delle partecipate”.
E allora sono necessarie numerose puntualizzazioni, alcune di carattere formale, altre davvero sostanziale.

Sulla forma: continua ad esserci una grave mancanza di trasparenza in merito al Piano di razionalizzazione, visto che se ne parla da mesi e molti consiglieri (alcuni anche di minoranza) l'hanno visionato.
Perché, pur approvato dalla Giunta non è stato ancora pubblicato?
E soprattutto: perché se ne potranno conoscere i contenuti solo quando definitivamente approvato?
Perché non c'è stato un confronto aperto sulle strategie che investiranno il futuro delle due aziende?
E ancora: perché non si è proceduto alla selezione pubblica del manager di AMET, previa individuazione delle caratteristiche curriculari necessarie?
Perché dal giorno della sua nomina non ha pubblicamente dichiarato quali saranno i suoi intenti gestionali?
Vogliamo vedere nero su bianco un chiaro e preciso piano per il mantenimento in capo ad AMET di quei tre importanti settori e di conseguenza le azioni concrete per un loro rilancio.

In termini propositivi ci siamo già espressi e siamo pronti a confrontarci anche con maggiore dettaglio.

Il servizio Trasporti non ha mai avviato un vero rilancio indirizzato al maggiore utilizzo dei mezzi pubblici a discapito di quelli privati.
E' mai stato predisposto un piano per il graduale ammodernamento dei mezzi, basandolo sull'attuale parco in dotazione, le mutate esigenze cittadine e la necessità di rivolgersi al mercato dei mezzi elettrici, di ridotte dimensioni ma con una penetrazione più capillare delle linee, in modo da dare finalmente attuazione alla crescente richiesta di mobilità sostenibile?
Ed inoltre troviamo insensata la mancata monetizzazione degli spazi pubblicitari sui mezzi di trasporto pubblico, spazi da sempre molto appetibili per le agenzie di comunicazione.

Mancata monetizzazione anche per la Sosta a pagamento: vanno introdotti al più presto i parcometri.
Ovunque l’inserimento dello strumento elettronico, in sostituzione di quello cartaceo, ha recato un notevole incremento delle entrate ed una maggiore soddisfazione degli utenti.
Vanno dunque valorizzate le attuali 9 unità a disposizione con una formazione tecnica specifica, affinché tale servizio sia gestito in maniera diretta (finanche nella manutenzione ordinaria) da parte di AMET SpA e non dato in concessione pluriennale a terzi.
Riguardo all’acquisto va inoltre predisposto un bando di gara che permetta un’ampia partecipazione di aziende e,considerando il crescente numero di apparecchiature presenti sul mercato, vi è anche l’opzione dell’usato garantito dai produttori.

In merito alla Darsena è prioritario modificare l'attuale contratto di servizio in base al quale gravano su AMET tutti i costi relativi ad impiantistica e personale ma si riconoscono alla stessa quote irrisorie delle entrate.
Solo dopo aver rimodulato tale accordo AMET avrà autonomia gestionale idonea a pianificare in maniera rigorosa gli investimenti necessari a migliorare tale servizio, riqualificando anche lì le risorse umane già presenti.
Il porto di Trani, sembrano dimenticarsene le varie amministrazioni succedutesi nel tempo, gode di caratteristiche uniche che lo rendono prezioso agli occhi dei diportisti, ma se si privano questi ultimi di servizi essenziali, continueranno a  preferire qualsiasi altro porto al nostro.

Se queste indispensabili misure non verranno immediatamente adottate sarà evidente che il Primo Cittadino racconta una cosa ai cittadini e poi ne fa un altra.
Ai cittadini va sempre detto ciò che si ha intenzione di fare, sia o meno una strategia condivisa dall'opposizione.
I cittadini vanno sempre difesi.
Ed invece l'incapacità di Bottaro di difendere i Tranesi sta diventando oltremodo irritante.
Si è passati dalla dichiarazione, resa davanti a tutti i sindaci della BAT, di disponibilità a riaprire la discarica quanto prima, all'ammissione di rapporti così confidenziali con Emiliano che il Presidente della Regione si permette impunemente di dire “i tranesi si sono bevuti il cervello”.
Indossare una fascia tricolore non è sufficiente a farsi riconoscere come Sindaco.

Antonella Papagni e Luisa Di Lernia
portavoce del Movimento 5 Stelle
nel Consiglio Comunale di Trani
Nel nostro comunicato del 16 dicembre scorso chiedevamo ad amministrazione e maggioranza di dire la verità ai tranesi su AMIU, giorni prima di quella farsa in consiglio comunale con cui si è deciso di non decidere, tenendo ancora all'oscuro i cittadini tranesi sulle mosse successive.
Grazie ai due (per ora) assessori dimissionari troviamo conferma del fatto che non si sta operando con trasparenza, nè con rispetto dei ruoli istituzionali.
Gli assessori “tecnici” si dimettono forse perché non vogliono essere coinvolti nell'ennesimo scandalo?
Perchè non vogliono “rischiare”, proprio come qualche dirigente che recentemente ha fatto le valigie di notte?
In Città la pensano tutti così.
Ed è ora di dichiararlo, senza neanche tema di smentita.

Con queste dimissioni si certifica la mancanza di coordinamento all'interno della maggioranza, si ricorre al manuale Cencelli per ricomporre contrasti interni tra consiglieri, pronti a schierarsi compatti solo quando gli sbattiamo in faccia la verità senza peli sulla lingua.
Esponenti di coalizione non soddisfatti dalla ripartizione poltronistica hanno evidentemente alzato la voce e puntato i piedi a dispetto delle promesse elettorali del Sindaco, che aveva a più riprese sostenuto che il suo sarebbe stato un governo slegato dalle logiche di partito.
Che fine ha fatto l'aria tronfia di quell'8 luglio in cui si sbandieravano i tecnici di altissimo profilo e di comprovata fiducia come l'unica soluzione contro la malapolitica?

Smettetela di prendere in giro i tranesi!
I partiti di maggioranza (e qualcuno anche di opposizione) stanno giocando la loro parte senza mettere idee sul tavolo, ma rincorrendo esclusivamente le poltrone.
Il primo anno di amministrazione è stato venduto in campagna elettorale come quello della cura, ma sono mesi che non si parla più di soluzioni per la Città; sono mesi che l'attenzione dell'amministrazione è concentrata sulle loro questioni interne. Spiace dirlo, ma sono atteggiamenti che riportano alla memoria la precedente amministrazione, che si rinchiuse in sé stessa e abbandonò i problemi dei cittadini.

L'unica linea progettuale pare che il Sindaco l'abbia riservata per sé, ricevendo le benedizioni romane del renziano Orfini, perché non si sa mai , dovesse andare male a Trani, ci sarebbe il salvagente da Roma...
Ma pensare un attimo ai cittadini e alle cose serie proprio no?
Meglio pensare a piazzarsi nei posti giusti, vero?
E noi qui a combattere.
Senza arrenderci però, perché una Trani amministrata in trasparenza e in condivisione è possibile... Senza di loro.

Antonella Papagni e Luisa Di Lernia
Portavoce M5S nel Consiglio Comunale di Trani



CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 DICEMBRE 2015
Secondo punto all'ordine del giorno: "Situazione economico finanziaria e patrimoniale della Società AMIU SpA, socio unico Comune di Trani. Atto di indirizzo".

Presidente, Sindaco, Assessori, colleghi consiglieri.
Qui, vestendola da atto di indirizzo, si sta chiedendo di legittimare una forzatura nel bilancio del Comune di Trani quando invece, in base alla Delibera n°226 del 13 novembre 2015 della Corte dei Conti, la situazione finanziaria del Comune di Trani risulta ancora notevolmente problematica e presenta molteplici criticità.
Leggendo dalla sentenza della Corte dei Conti: “Non appaiono infatti superate le gravi irregolarità nella gestione dei rapporti di debito e credito con le società partecipate.
Vengono evidenziate delle perplessità già rappresentate con riferimento alla debitoria di nuova formazione con le società partecipate.
Il Collegio osserva che appare particolarmente grave che a tutt’oggi il Comune di Trani non abbia ancora provveduto all’approvazione del Piano di Razionalizzazione delle società partecipate, il cui adempimento era previsto entro il 31 marzo 2015.
Tale inosservanza, oltre che a integrare una violazione di legge, risulta fortemente pregiudizievole per il Comune di Trani; infatti, le molteplici criticità finanziarie segnalate da questa sezione erano riconducibili soprattutto alla incauta conduzione dei rapporti con le proprie società partecipate, sia sotto il profilo strettamente finanziario, che della gestione dei contratti in essere.”

La nostra valutazione odierna poggia su questo deliberato.
E da questo deliberato dovrebbe partire anche la vostra.
Così come, in un’analisi oggettiva e seria, dobbiamo poggiare le nostre considerazioni anche sulla lista dei contenziosi esistenti.

Per cominciare ci sono diversi contenziosi che sono stati provocati da ordinanze della Regione, contingibili e urgenti, che ci hanno costretto ad accettare rifiuti da comuni da ogni angolo di Puglia, alcuni dei quali sono ancora oggi morosi.
L’ex ATO BA\1, ora OGA BT, sulla cui gestione proprio noi del Movimento vi avevamo messo in allerta, con la sua inerzia ha favorito contenziosi tra Amiu e comuni dell’ex ATO BA1: ad esempio con BARSA, Comune di Barletta, Comune di Corato, ASM di Molfetta, la DANECO, Comune di Bisceglie…
Non a caso, Sindaco, Le abbiamo consigliato di chiedere le dimissioni di Giorgino dalla Presidenza dell’OGA: i contenziosi che si sono sviluppati tra gli enti facenti parte di quell’organismo, sono politicamente addebitabili proprio al Presidente Giorgino.

Senza dimenticare poi, la famosa causa in piedi con gli Eredi Manzi per illegittimo esproprio di aree della discarica: stiamo parlando di 15 milioni di euro!
Nel momento in cui andrà a sentenza e Amiu dovesse soccombere ci chiamerà all’1 del mattino per correre qui in consiglio e dare ancora ossigeno alla partecipata?

A tutto questo si aggiungono i 18 milioni di euro necessari, a vostro dire, per rimettere in sicurezza tutto l’ambito della Discarica.

Ci dispiace vederla solo e con il cerino in mano.
Ecco perché le ricordiamo che può avere al suo fianco l’intero consiglio e l’intera cittadinanza se solo decidesse di avviare una operazione di trasparenza e di contrastare con forza chi ha deciso di far soccombere Trani definitivamente.

Quindi la domanda da porsi è: la delibera che ci state sottoponendo risponde a tutte queste problematiche? A noi sembra di no. Lei si è proposto alla guida della Città perché ha sempre detto di avere in mano la soluzione di tutti i problemi salvo poi, una volta eletto Sindaco, confessare candidamente che Lei è ancora ad un bivio.
Lei è ricorso alla consulenza del Prof. Ziruolo in modo tardivo affidando l’incarico soltanto il 14 dicembre.
E lo stesso incaricato di fornire un parere tecnico, in merito agli atti forniti, ha dichiarato di declinare ogni responsabilità “sulla attendibilità del contenuto”.
E ha inoltre affermato che “le nuove prospettive per AMIU spa richiedono un maggior supporto tecnico-contabile per verificarne la sostenibilità”.

Ma ciò che ci lascia ancor più perplessi è che in delibera, nella soluzione A, ci chiedete di votare la rinuncia a crediti vantati dal Comune di Trani verso Amiu fino a 4.200.000 Euro e l’apporto di beni patrimoniali senza uno straccio di parere tecnico contabile. Ci state chiedendo di intervenire sul bilancio senza un parere, senza capire dove stiamo andando, senza sapere se questo creerà problemi sul patto di stabilità. Voi ve la sentite di fare un salto nel vuoto senza paracadute?

Noi Signor Sindaco le abbiamo dato delle indicazioni per arrivare alla soluzione di questa intricata matassa. Se lei non vuole aggiungere il suo nome alle cronache giudiziarie tranesi, come i suoi predecessori, deve procedere con un’operazione chiarezza da noi già suggeritale, a partire dalla Regione Puglia che deve rispondere delle sue responsabilità, poiché ha utilizzato Trani negli anni come la pattumiera tampone di tutte le emergenze. A seguire con il Presidente dell’ex ato Ba1 ora oga Bt, sempre il suo collega avv. Giorgino, secondo noi responsabile politicamente di non aver consentito all’amiu di incamerare il dovuto in tempi ragionevoli. Di conseguenza anche le figure tecniche eventualmente macchiate da procedimenti penali vanno cautelativamente allontanate.

Non dimentichiamoci che ci sono responsabilità anche da parte di chi ha consentito che l’AIA della Discarica fosse sospesa a settembre 2014 e chi, con la sua inerzia ne ha causato la revoca ad aprile 2015.

Prima di parlare di riapertura della discarica bisogna avviare la post gestione dei lotti 1 e 2 e la generale bonifica di tutto il sito, a tutela della salute dei cittadini tranesi.
E' indispensabile intervenire in modo più incisivo durante le riunioni dell’Oga, pretendendo quei finanziamenti regionali ed europei per la discarica e per gli impianti correlati alla valorizzazione della raccolta differenziata che finora formalmente non risultano richiesti.

Non dimentichi che, tra le indicazioni che le abbiamo dato, Lei troverà anche la via maestra per sostenere l’implementazione della raccolta differenziata porta a porta che noi auspichiamo possa partire quanto prima.

DICHIARAZIONE DI VOTO

Per tutti i motivi precedentemente esposti e comprendendo la sua difficoltà, poiché per onestà intellettuale non possiamo attribuire ad Ella Signor Sindaco tutte le responsabilità della problematica Amiu dichiariamo di non partecipare al voto poiché attualmente non ritroviamo accolta nessuna delle nostre indicazioni.
Indicazioni che pure vi abbiamo dato: come battere i pugni in OGA per avere quanto ci spetta e battere i pugni dinanzi al Presidente della Regione Puglia Emiliano.
Perché questa intricatissima vicenda di Amiu potrebbe risolversi solo condividendo il problema, lavorando in trasparenza e chiarezza, cose che sinora non sono state fatte.
Se però i suoi passi successivi saranno in linea con le nostre indicazioni ci troverà pronti a sostenerla in modo disinteressato come sempre.
Ma se le sue decisioni prenderanno una direzione diversa da quella degli interessi dei tranesi noi saremo i suoi più fermi avversari dentro e fuori il Consiglio Comunale, lo tenga a mente.


Antonella Papagni
Portavoce in Consiglio Comunale
Movimento 5 Stelle Trani


P.S. Negli interventi preliminari, proprio per facilitare il compito di comprensione dell'intera aula, avevamo posto le seguenti domande:

- Qual'è l'importo dell'incarico affidato al Prof. Ziruolo per la redazione della relazione tecnica?
- E qual'è stato il criterio di scelta per cui si è giunti all'individuazione del professionista?
- Qual'è l'importo delle somme accantonate da ATO Rifiuti per il post-esercizio?
- Si può mettere a disposizione dell'intero Consiglio Comunale la diffida che Amiu ha inoltrato all'OGA per l'ottenimento della somma di post esercizio?
- E di fronte al perseverare dell'ingiustificato mancato versamento di quelle somme, quali saranno le azioni conseguenziali che intendete intraprendere?

Nelle repliche del Sindaco e dell'Amministratore Unico di Amiu non è stata fornita risposta a nessuna di tali domande.


L'ultima pronuncia della Corte dei Conti, quella che il Nostro Sindaco ha letto solo nella parte in cui sblocca i vincoli di spesa, ha fortemente richiamato l'attenzione sui numeri delle due partecipate.


Malgrado troppe forze politiche stiano omettendo di metterla sotto la lente d'ingrandimento dei propri interventi per motivi di convenienza, anche l'AMET versa in gravissime condizioni e avrebbe meritato sin dall'inizio un impegno maggiore da parte dell'Amministrazione, soprattutto in termini di indirizzo e di strategia.

Qualche giorno fa l'Amministratore Delegato Nicola Di Corato ha fatto un passo indietro rimettendo le proprie deleghe ma restando nel CdA, facendo così convergere su Pappolla tutte le cariche legali e decisionali (evidentemente la “modalità Guadagnuolo” ha fatto scuola!).Alcuni giorni prima invece, Bottaro aveva annunciato (questa cosa mi ricorda qualcuno!) un nuovo Consiglio di Amministrazione per la prossima primavera, omettendo però di precisare il motivo per cui procederebbe ad un rinnovo degli organi societari.“Un impronta politicamente diversa” dice lui.Sì, ma qual'era l'impronta precedente?E soprattutto: quale dovrebbe essere la nuova?Non è dato saperlo, e questo sempre grazie al fatto che il Sindaco ci tiene alla Trasparenza.Eccome se ci tiene...Così come non è dato sapere quali saranno i criteri di scelta del nuovo Consiglio di Amministrazione.Verranno richieste specifiche competenze tecniche?Verranno valutati i piani di rilancio aziendale che i candidati dovrebbero produrre, a nostro avviso, per ambire a cariche così delicate per i tanti dipendenti e per le famiglie tranesi?Quelle pochissime indicazioni che vengono dall'Amministrazione su alcuni nodi cruciali dell'AMET non ci piacciono per niente.
E, restando in tema di mezzi di trasporto pubblico, chiediamo: è stato predisposto un piano per il graduale ammodernamento dei mezzi, basandolo sull'attuale parco in dotazione, le mutate esigenze cittadine e la necessità di rivolgersi al mercato dei mezzi elettrici in modo da dare finalmente attuazione alla crescente richiesta di mobilità sostenibile?
Poche rassicurazioni si hanno anche su un'altra incresciosa questione, quella della gestione dei dati di lettura dei contatori AMET relativi sia all’energia consumata (bollette ancora stimate) che all’energia prodotta e ceduta in rete da impianti fotovoltaici.

Vedasi la questione parcometri.E' dal gennaio 2009 che il Comune di Trani ha affidato ad AMET la gestione dei parcheggi a pagamento.Dopo di che, tra bandi annunciati e poi ritirati, la confusione più totale.Fino a quando il Sindaco, giorni fa, dichiara come se nulla fosse che si trova ancora “ad un bivio: dobbiamo decidere se dobbiamo continuare con Amet o dobbiamo esternalizzare il servizio”.Sindaco, lei era al bivio prima della campagna elettorale.Ma dopo, candidandosi a guidare la Città e distribuendo decine di migliaia di programmi elettorali, lei quel bivio l'ha superato: lei chiedeva alla gente di votarla perché diceva di sapere “come” affrontare perlomeno le tematiche principali.Ed i parcheggi a pagamento erano tra quelle.Ovunque l’inserimento dello strumento elettronico, in sostituzione di quello cartaceo, ha recato un notevole incremento delle entrate ed una maggiore soddisfazione degli utenti.Quindi va predisposto al più presto un servizio automatizzato per le aree di parcheggio a pagamento con acquisto di parcometri, software e formazione tecnica del personale, affinché tale servizio sia gestito in maniera diretta (finanche nella manutenzione ordinaria) da parte dell’AMET SpA e non dato in concessione pluriennale a terzi.Riguardo all’acquisto, dato il crescente numero di apparecchiature presenti sul mercato, vi è anche l’opzione dell’usato garantito dai produttori.
A proposito di maggiori entrate: notiamo una dormita generale sulla mancata monetizzazione degli spazi pubblicitari sui mezzi di trasporto pubblico, spazi da sempre molto attraenti per le agenzie di comunicazione.
Magari così sfoltiamo un po' di totem pubblicitari, cresciuti come la gramigna in ogni angolo della nostra Città.

Allo sbando più totale è poi lasciata la Darsena.
E anche lì è indispensabile un progetto di rivalutazione che passi attraverso una chiara visione di quali siano i cardini del rilancio turistico di Trani.
L'Assessore al Turismo cosa ne pensa?
Se lo chieda, Sindaco Bottaro, visto che è lei a ricoprire quella carica.
Abbiamo sentito tanto parlare di mare in campagna elettorale... E ora?

Gli impianti fotovoltaici in passato sono stati incentivati dal cosiddetto Conto Energia, il programma che incentiva in conto esercizio l'energia elettrica prodotta da tali impianti connessi alla rete elettrica; ma anche i nuovi impianti tutt’oggi continuano ad essere incentivati dal meccanismo dello Scambio sul Posto.
Pertanto molti tranesi, anche motivati dall'incentivo di tipo economico, hanno deciso di investire sulle fonti di energia rinnovabile installando pannelli fotovoltaici, ma il forte ritardo con cui Amet comunica i dati al GSE sta provocando disagi e danni.
Il protrarsi di questa situazione di inefficienza genera e genererà contenziosi ed a pagarne le spese saranno sempre le tasche dei cittadini.
E allora, siamo proprio sicuri che sia da rinnovare solo il Consiglio di Amministrazione?
Luisa Di Lernia
Portavoce del Movimento 5 Stelle
nel Consiglio Comunale di Trani

Va inoltre fatto predisporre un bando di gara che permetta un’ampia partecipazione di aziende e non va interpellata una sola azienda, così come impropriamente suggerito da chi dovrebbe occuparsi di una sola partecipata. E solo di quella.



Abbiamo appreso nei giorni scorsi della partenza della campagna di comunicazione sulla futura raccolta differenziata a Trani: tutto bello, bellissimo!
Essa costituirebbe il primo passo verso l'attuazione di quella politica virtuosa che porti finalmente a Rifiuti Zero...
Ma è davvero così?
Per verificarlo vanno analizzate le azioni concrete dei principali protagonisti delle vicende legate ai rifiuti nel nostro territorio: l'Amministrazione Comunale, l'OGA e la Regione Puglia.

Partiamo da quest'ultima, ricordando ai cittadini tranesi che l'Assessore Regionale all'Ambiente, Dott. Santorsola, prima di tirarsi fuori da ogni responsabilità con la “coraggiosissima” conferenza stampa di qualche giorno fa, il 21 settembre aveva bocciato la proposta dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle di concedere ai cittadini della Sesta Provincia un ristoro economico per il danno subito dalla chiusura della Discarica di Trani: chiusura che ha visto costretti molti comuni ad un maggior esborso per il conferimento dei rifiuti nei siti di Massafra e Foggia.
La nostra legittima e fondata richiesta era stata velocemente liquidata con un “non si può fare”.
La conferenza stampa dell'Assessore Regionale inoltre, si è chiusa con una dichiarazione che taglia fuori dalle decisioni i cittadini del nostro territorio, chiamati in causa solo per pagare le tasse: “stiamo lavorando ad un progetto del quale non posso ancora parlare”.
Ma Voi, Cittadini di Trani, ricordate quando costoro in campagna elettorale parlavano di democrazia partecipata e di trasparenza? Noi sì.

Così come ricordiamo che a parlare di un governo cittadino aperto alle opposizioni era anche il Sindaco Bottaro.
E allora come mai non si degna di rispondere alle nostre precise domande sul futuro di Amiu, recapitategli l'ormai lontano 10 novembre?
Nel silenzio anche del Sindaco abbiamo continuato a cercare chiarezza, ad indagare, ed abbiamo così richiesto le ultime delibere dell'OGA, ovvero l'Organo di Governo dell'ATO Rifiuti, composto da tutti i sindaci della BAT.
Dalla loro lettura abbiamo rilevato azioni e omissioni davvero preoccupanti e in alcuni tratti umilianti per i Tranesi.
Partiamo da un dato: per il conferimento dei rifiuti nella Discarica di Trani presso l'ATO veniva trattenuta una quota da accantonare per la cosiddetta “post-gestione”, cioè la chiusura dei lotti 1 e 2, da girare poi all’AMIU.
Tale somma era stata quantificata in 11,07 euro a tonnellata sin dal 2008.
Bene, nella Delibera OGA del 3 settembre scorso il Presidente dell'OGA, il Sindaco di Andria Giorgino, dichiarava che quelle somme non sono nella disponibilità dell'OGA ma in quelle del Consorzio ATO in liquidazione.
Si è accertato il Sindaco Bottaro di dove sia finito il denaro che spettava ai Tranesi messo da parte per salvaguardare la loro salute?
No, non l'ha fatto!
Passiamo alla Delibera OGA del 6 novembre che si apre ricordando “la disponibilità già manifestata dal Comune di Trani di rifunzionalizzare la Discarica”.
Ovviamente tutti contenti gli altri 9 Sindaci della BAT, sempre più coscienti del fatto che i Tranesi patiscono in silenzio, anche perché il “nostro” Bottaro non solo non si oppone, ma rincara la dose confermando che si sta lavorando per l'utilizzo della discarica e dimenticando ancora una volta di pretendere le somme necessarie alla messa in sicurezza del 1° e del 2° lotto.
Fateci capire: hanno autorizzato Trani per reggere le emergenze di ogni angolo di Puglia e ora non si trovano i soldi per mettere in sicurezza i due lotti?
E ancora: si continuano a rilevare dati terrificanti sull'inquinamento provocato da quel sito e se ne vuole riaprire un altro accanto?
Ma purtroppo la mancata difesa della propria Città da parte del Primo Cittadino non finisce qui.

I Tranesi infatti, non solo raccoglievano indifferenziata da ogni dove, non solo pagano e continueranno a pagare per gli errori di gestione, ma si vedono anche portare via le occasioni di guadagno e di occupazione.
Nella Delibera OGA del 9 novembre infatti, vengono confermate l'ubicazione dell'impianto di selezione della raccolta differenziata a Barletta, con un finanziamento regionale di 2 milioni e mezzo di euro, e l'ubicazione dell'impianto di compostaggio ad Andria, con un finanziamento regionale di 4 milioni di euro.
In sostanza, adesso che verrà avviata la differenziata anche a Trani dovremo conferire l'umido ad Andria e le frazioni valorizzabili (vetro, plastica, carta, etc.) a Barletta.
Entrambi quegli impianti andavano reclamati con forza per la Nostra Città!
Quanto valore economico abbiamo ceduto?
Quanti posti di lavoro abbiamo perso?

Continua a funzionare così: agli altri il business e l'occupazione, a noi i danni alla salute.
Il Sindaco mostri uno scatto d'orgoglio: chieda le dimissioni di Giorgino da Presidente dell'OGA, evidentemente incapace di assicurare parità di trattamento per tutti i comuni.
E la smetta il Primo Cittadino di ascoltare le raccomandazioni baresi, perché le pacche sulle spalle di Emiliano non servono a nulla, gli amici ambientalisti si defilano e poi i finanziamenti arrivano agli altri...
Grave, gravissimo che abbia affrontato tali delicate questioni senza riferire in alcun modo in Consiglio Comunale (ed avrebbe dovuto farlo sin da inizio settembre!).
Avrebbe acquisito, soprattutto dall'opposizione, notizie utili ad una definizione del problema e avrebbe trovato sostegno disinteressato per difendere davvero gli interessi dei Tranesi.

L'ipocrisia è nel fatto che, dopo tutte queste occasioni perse, solo a causa dell’imposizione della Corte dei Conti si convocherà un Consiglio Comunale “urgente ma non troppo” per decidere se ricapitalizzare l'AMIU o metterla in liquidazione.
Per poi magari scoprire che c'è una terza ipotesi, quella di scorporare i servizi di spazzamento e raccolta da quelli di stoccaggio...
O una quarta, che veda l'intromissione di altre aziende speciali...
O addirittura una quinta che, a detta del Capo Assoluto di AMIU in Commissione Ambiente, preveda a Trani “impianti complessi”.
La verità è che la verità non volete farla sapere!
Prova ne è che il Piano di Razionalizzazione non è ancora consultabile ufficialmente ma era già nelle mani di alcuni consiglieri due mesi fa...

Antonella Papagni
Portavoce del Movimento 5 Stelle
nel Consiglio Comunale di Trani

Le minacce di querela dei due consiglieri comunali di Noi a Sinistra nei confronti della nostra consigliera Antonella Papagni non ci sorprendono.
Specifichiamo subito che la parola che ha destato dal sonno i consiglieri di maggioranza è stata: "INDECENTI".
Ma vogliamo spiegare ai cittadini il perchè.


Quello di martedì era un lunghissimo Consiglio Comunale che verteva soprattutto sull'approvazione del Bilancio Previsionale 2015 e che si era aperto negli interventi preliminari con la nostra richiesta di sostegno al PM Nino Di Matteo dopo le dichiarazioni di un pentito di mafia che ha rivelato l'arrivo del tritolo per un attentato - richiesta gravemente ignorata dal Sindaco nel suo intervento di replica.



Nelle discussioni sui 10 punti all'ordine del giorno, le consigliere del Movimento sono intervenute punto per punto, scovando anche un articolo di legge dichiarato incostituzionale che la maggioranza ha voluto comunque conservare nel corpo di delibera relativa al Piano degli immobili comunali.

E per l'ennesima volta abbiamo annotato continui richiami da parte della Presidenza durante gli interventi delle nostre consigliere, con la scusa di doversi attenere all'ordine del giorno.


Ultimo punto all'ordine del giorno era l'approvazione della composizione delle Commissioni Consiliari.

Si sarebbe dovuto sorteggiare una Commissione che avrebbe dovuto contenere 7 consiglieri anzichè 5 e subito dopo si sarebbe dovuto sorteggiare il settimo consigliere.
Il tutto era già stato deciso in Commissione Affari Istituzionali, composta da tutti i capigruppo, ovvero 13 consiglieri. 
Ed invece il PD, per il tramite del consigliere Avantario, proponeva un emendamento che sopprimeva il sorteggio della Commissione perchè la Commissione da 7 consiglieri doveva essere secondo loro la 6^, cioè l'Urbanisitica, a suo dire "molto richiesta".
Avendo il favore dei numeri, l'emendamento è passato: in sostanza è stato cambiato quanto deciso dalla Commissione con un colpo di maggioranza.
Ma non finiva certo qui, perchè a quel punto il PD, per il tramite del consigliere Ventura, richiedeva una sospensione dei lavori per una riunione tra i consiglieri di maggioranza.


Il perchè di tale sospensione? "Per raggiungere gli ultimi accordi" (cit. TraniViva 30 settembre).

A quel punto si sono levate le proteste delle opposizioni sul fatto che, pur essendo stati eletti a giugno, era incredibile che alle ore 01.35 del 30 settembre, le attenzioni della maggioranza fossero ancora rivolte a questi accordi anzichè alla soluzione dei problemi della Città.
Proprio su questi aspetti è stato incentrato l'intervento della consigliera Papagni; intervento chiuso con un INDECENTI che noi tutti sottoscriviamo.


La nota stampa firmata dai vendoliani invece, non spiega ai cittadini cosa accade all'interno delle istituzioni ma, decontestualizzando il tutto, si sofferma su quella parola e ce ne butta addosso altre: inciviltà - violenza - bestie - irrispettosi - ineducati - incivili - volgari.



Tutto questo perchè abbiamo un grosso difetto: non sappiamo tenere la bocca chiusa.

Se ne facciano una ragione.


Luisa Di Lernia - Consigliera Comunale del Movimento 5 Stelle

e gli Attivisti del Movimento 5 Stelle Trani




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